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Autore: cioco_93    23/01/2017    1 recensioni
Premettendo che è la mia primissima FF su Ouat, in queste settimane di attese per il ritorno della seconda parte della sesta stagione, ho provato a immaginarmi quello che potrebbe succedere dopo il mid season finale.
SPOILER ALLERT per chi non segue la programazzione Americana.!!
Captain Swan / OutlawQueen
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. There are things, that even magic can change

- Capitan Uncino.?? Il pirata più temuto dei Sette mari.?? Ho capito che sei molto differente dalla Emma di questa realtà, ma diamine, questo è surreale.!! – commentò incredulo August, rispetto a quello che aveva appena sentito.
- Sai bene che non è detto che sia al porto – ribatté semplicemente la regina, ignorando totalmente le parole del uomo.
- Lo so, ma tu hai la conchiglia per richiamare le sirene, nel caso loro sapranno sicuramente dirci dove trovarlo – rispose pacata la bionda.
- Signore, è una missione suicida. Cosa mai crediate impedirà a un pirata di non uccidervi all’istante – continuò imperterrito nella sua crociata Pinocchio.
- Credo che il fatto che loro siano Vero Amore possa influenzare la cosa – iniziò a spiegare semplicemente Regina - In questa realtà Emma non sarà la Salvatrice, ma gli avvenimenti non sono poi così differenti. È stata con Bea, lui è morto e ha avuto Herny. E tu Pinocchio sei comunque il suo migliore amico anche in questo mondo – concluse la donna.
- Mi state davvero dicendo che il Capitano della nave pirata più veloce di tutti i reami è il Vero Amore della nostra Principessa.?? Anzi, oramai, dopo la morte di Biancaneve e il Principe Azzurro, dovrei dire Regina – ricapitolò scettico l’uomo.
- Forse, ma Vero Amore o meno, ha un debole per le bionde – replicò con un’alzata di spalle la Salvatrice, facendo calare finalmente il silenzio nella stanza.
- Siete proprio sicure che non ci sia un altro modo.?? – sospirò a quel punto esasperato Pinocchio.
- Ci sarebbe la bacchetta dell’apprendista, ma non sappiamo dove sia, e comunque la bacchetta potrebbe esser in mano a Gold, e ci vorrebbe troppo tempo per recuperarla – affermò Emma.
- Gold.?? – chiese stranito August.
- Intendeva Tremotino – esplicitò la regina.
- Va bene, vada per questa missione suicida – si arrese l’uomo - Rimane comunque il problema che lei è fin troppo riconoscibile così, nonostante gli abiti strani che indossa – constatò infine indicando Regina.
- Hej questo cappotto è un Armani.!! – lo riprese risentita la mora – e comunque basterà un incantesimo scintillante. Partiamo domani, non appena le truppe si saranno mosse per darmi la caccia – aggiunse per concludere e porre ufficialmente fine alla discussione.

Storybrooke

Nonostante le ricerche durate fino a tarda notte, della figura incappucciata e Gold, non vi erano tracce. Il negozio, la casa, lo chalet… avevano perlustrato ogni angolo dove avrebbero potuto trovargli, ma niente. Sia loro, che Belle, sembravano scomparsi nel nulla.
La mattina seguente quando Killian aprì gli occhi in quel letto troppo grande senza la sua Swan, si fiondò subito in cucina, in modo da poter preparare la colazione e staccare un po’ la testa dai mille pensieri negativi e concentrarsi sulla riuscita dei pancakes per Herny.
Era la prima volta che il ragazzo si ritrovava totalmente senza la presenza e il supporto di entrambe le madri, e dopo la discussione di qualche settimana prima, ora più che mai, il capitano voleva dimostrargli quando ci tenesse non solo ad Emma, ma anche a lui.
- Stai davvero preparando i pancake.?? - chiese incredulo il piccolo Mills sorprendendo alle spalle l’uomo.
- Bhè, non hai avute delle giornate semplici, e per quanto disapprovi, so che ti piacciono, quindi posso fare anch’io qualche strappo alla regola per strapparti almeno un sorriso – affermò imbarazzato il pirata grattandosi come il suo solito dietro l’orecchio – ma quando torna, non dirlo a Emma, o pretenderà che m’ingegni tra i fornelli anche per lei, e non mi sento ancora così a mio agio – aggiunse divertito.
- Grazie Killian. So che non è facile neanche per te – disse semplicemente Henry fissando il suo piatto.
- Bhe, non perdiamo troppo tempo però in smancerie. Spazzola il piatto e poi andiamo in biblioteca – ribatté nell’immediato Uncino, in modo da cancellare quella sensazione di malinconia, che portava l’esser entrambi in cucina senza la loro Salvatrice.
- In biblioteca.?? – domandò spaesato il ragazzo.
- Esattamente. Ci aspetteranno tutti là: tua nonna, Pinocchio e Zelena – affermò versandosi una tazza di caffè che corresse con un goccio di Rhum.
- Zelena.?? – insistette perplesso.
- Si bhè, ora come ora, è l’unica persona con poteri magici che possa esserci utile – rispose senza troppo entusiasmo, ma al momento non avevano molta altra scelta.

Foresta Incantata

Una volta che le truppe reali, capitanate dal giovane Henry, si misero in marcia alla ricerca della Regina Cattiva, Emma, Regina e Pinocchio non persero tempo a incamminarsi verso il porto.
Per non dare nell’occhio, avevano deciso di spostarsi a piedi, il che voleva a dire almeno mezza giornata di cammino prima dell’arrivo al villaggio sulla costa, ma non tennero conto che anche se la Regina Cattiva non era realmente una minaccia, altri sarebbero potuti essere i problemi che avrebbero riscontrato nel tragitto. Nonostante ciò presero il viaggio imperterriti, con la regina a far strada e i due amici dietro a seguire.
- Toglimi una curiosità, ami davvero questo Uncino.?? – chiese d’un tratto August durante il cammino.
- Si – rispose senza esitazione la bionda – È davvero più sconvolgente credere a questo, rispetto al fatto che io e la Regina Cattiva siamo dalla stessa parte.?? – domandò lei a sua volta con lieve ironia.
- In effetti hai ragione, ma non so… forse perché l’ho conosciuta ancora prima che mi spiegaste la storia e non vi ho letto cattiveria nei suoi occhi – affermò con un’alzata di spalle.
- Comunque sai, in questa realtà io ero una giovane principessa che aveva tutto dalla vita, che non aveva mai ricevuto delusioni, che non si è mai sentita sola e non amata, ma la realtà è stata molto differente – iniziò a raccontargli con un sorriso amaro.
- Deduco che sia stato tutto il contrario, se hai più volte desiderato di non esser la Salvatrice – suppose l’uomo, come a spronarla di andare avanti con il discorso.
- Già… Io e te siamo cresciuti in un mondo lontano, senza magia, senza genitori… con la differenza che tu sapevi chi eri, da dove venivi, che tuo padre ti amava e che ti ha abbandonato per salvarti la vita. Io no. Io sono cresciuta da sola, passando da una famiglia all’altra, senza sentirmi mai parte di qualcosa, senza mai sentirmi amata. Ho trovato Neal, scusami Bealfire, ma anche lui alla fine, se pur per nobili scopi, mi ha lasciato, facendomi finire in prigione e pure incinta. Ho dato in adozione mio figlio e non sono riuscita per anni a reputare casa nessun posto. Così ho finito per indossare un’armatura, difficile da togliere, in modo da non dover più soffrire per niente e nessuno – gli disse persa in quei ricordi così lontani ma che erano stati la sua vita per ben 28 anni.
- E poi.? – chiese curioso, a quel punto ma titubante, August.
- E poi una sera ho espresso il desiderio di non passare più nessun compleanno da sola, e mio figlio di 10 anni si è presentato alla mia porta dicendomi che io ero la Salvatrice, che dovevo salvare la mia famiglia spezzando il sortilegio e mia portato a Storybrooke, cambiando la mia vita. Mi ha caricato di responsabilità che non volevo, mi sono ritrovata a dover salvare il mondo delle fiabe, a combattere orchi, draghi, la Regina Cattiva… ma pian piano ho iniziato di nuovo ad aprirmi con il mondo e scoprire cosa volesse dire esser amati. Mio figlio mi aveva semplicemente riportato a casa. Quando ho conosciuto Uncino, per quanto fosse arrogante e odioso, fu impossibile però non crearci un legame, perché lui era come me, nonostante l’abbia negato per tempo. Aveva sofferto, era stato abbandonato, e come la sottoscritta, in principio, combatteva solo per se stesso. Ci capivamo insomma, e forse proprio per questo è stato l’unico che è riuscito nell’impresa di togliermi quella dannata armatura e farsi amare ciecamente – concluse infine, sentendo un’incredibile stretta al cuore al solo pensiero di quanto le mancasse il pirata.
- Tornerete presto a casa, vedrai – le disse semplicemente Pinocchio per confortarla, non appena notò la tristezza negli occhi della donna, ma la bionda non fece in tempo a controbattere che, quasi come in un deja vù, vennero attaccati da uno scoccare di frecce.
- Non di nuovo.! - esclamò esasperata Emma non appena capì la situazione, e cercare gli occhi dell’amica venne più che automatico.
- Sembra che il destino mi imponga di derubarvi – sentenziò quasi ridendo una voce inconfondibile a tutti i presenti, e Regina non poté perdere di nuovo un battito al risentirla così vicina.

Storybrooke

- Sei in grado di farlo o no.?? – chiese impaziente Uncino alla donna davanti lui.
- Impara a esser più gentile pirata – l’ammonì Zelena – sei fortunato che si tratta in parte anche di mia sorella e che comunque vada le sono debitrice – aggiunse sprezzante riferendosi al loro ultimo incontro, nel quale, nonostante tutto, Regina le aveva salvato la vita contro la sua nemesi.
- Litigare è inutile, dicci di cosa hai bisogno oltre lo specchio– gli interruppe Biancaneve.
- Non vi preoccupate, ho già portato il necessario – affermò la rossa tirando fuori dalla tasca un piccola boccettina dal contenuto violastro – Non essendo in un vero e proprio mondo, guardare attraverso uno specchio è più difficile – iniziò a spiegare la strega versando il contenuto sul vetro – e richiede più del semplice pensiero della persona che si vuole vedere – continuò facendo apparire nella sua mano due spazzole: dalla prima prese delle ciocche dorate, dall’altra quelle nere – bisogna avere anche la loro essenza – concluse trasformando in cenere i capelli che aveva in mano e versando il tutto sullo specchio.
Chiuse gli occhi, si concentrò e in pochi attimi la voce di Henry le fece intendere di esser riuscita nell’impresa.
- Mamme.!! – esclamò entusiasta il ragazzino.
- Hej, ma ci sono anch’io – constatò divertito August.
- Sei un ottimo amico per Emma in qualsiasi mondo – gli disse dolcemente Biancaneve dandogli una pacca sulla spalla.
- Deduco che comunicare con loro sia impossibile – sospiro malinconico Killian.
- Accontentati di sapere che sono vive – rispose stizzita la strega – Aspettate, non sono sole – aggiunse poi con toni più allarmati notando un movimento dietro dei cespugli, quando la figura che apparve lasciò senza parole l’intero gruppo.
- Robin Hood.!! - esclamò Biancaneve sorpresa, ma nessuno fece in tempo a notare o dire altro, che le immagini nello specchio svanirono di colpo.
- Nooo.!! – gridò il pirata, facendo poi calare un gelido silenzio in tutta la biblioteca.
- Dite che li farà del male.?? – domandò preoccupato Henry, spezzando il mutismo che era pervaso tra i presenti.
- No – rispose con sicurezza Biancaneve procurandosi tutti gli sguardi su di te – Il Vero Amore è la magia più potente che esista, in qualsiasi mondo. Ricordate quando eravamo stati trasportati nella storia dell’Autore.?? Uncino nonostante non conoscesse Emma, aveva immediatamente sentito un legame con lei, e Robin era comunque il Vero Amore di Regina, anche se era tutto finto. Ci sono cose che nemmeno la magia può cambiare – spiegò con dolcezza la donna.
- Quindi presupponi che anche in questo caso, il Vero Amore che c’è tra Regina e Robin Hood, fermi l’uomo dal farle del male.?? – domandò perplesso August.
- Esattamente. Quello che mi preoccupa maggiormente è la reazione di Regina – iniziò a dire la mora con toni gravi.
- … e quello che farà per non perderlo di nuovo - concluse al posto suo il capitano altrettanto preoccupato.

Foresta Incantata

Fu un attimo. Regina si bloccò sul posto, e cercò immediatamente gli occhi di quel uomo che tanto amava, e a cui non era ancora riuscita a dire addio, nonostante la morte. Emma invece, cercò di correrle accanto, come a darle forza in quella situazione tanto assurda, quando fu la voce dell’uomo che le accompagnava a sorprenderle.
- Robin Hood.!! – urlò incredulo, ma con toni divertiti August.
- Pinocchio.!! – esclamò l’altro con altrettanta leggerezza nella voce e in men che non si dica si corsero incontro per abbracciarsi fraternamente.
- Ma come, io sono pronto per una rapina, e tu mi rovini la piazza con la tua presenza – lo prese in giro il ladro.
- Amico mio, lo sai che metterti i bastoni tra le ruote è la parte che preferisco del nostro rapporto – affermò l’altro.
- Voi due vi conoscete.?? – chiese tentennante, ma anche sollevata. la bionda vedendo la scena fraterna.
- Si bhe… questo probabilmente non lo sapeva nemmeno l’altra Emma. È una storia un po’ lunga e complicata – iniziò a spiegarle imbarazzato Pinocchio – Regina stai bene.?? – domandò a seguire notando lo sguardo perso della donna.
- È una storia un po’ lunga e complicata – replicò canzonandolo la Salvatrice guardando l’amica – Credo che sia il caso di farla sedere un attimo – aggiunse tesa.
- Lasciate che vi aiuti my lady. Sarò un ladro che voleva derubarvi, ma sono comunque un gentiluomo – propose Hood nell’immediato.
- Tu non sai chi sono… - balbettò Regina come se fosse in stato di trans.
- Emma, sono disposto a spiegarti di Robin, dato che deduco lo conosciate nell’altro mondo, ma credo che tu dovrai darmi delle spiegazioni sullo stato di Regina – le impose August, e la donna non poté far altro che annuire.
- Sto bene, davvero – gli interruppe d’un tratto la mora – Mi scuso del mio comportamento, anche se dopo esser stata quasi derubata da voi non mi dovrei scusare per nessun mia strana reazione – continuò rivolta al ladro, tornando a esser la solita Regina, – comunque, per quanto voi non abbiate la più pallida idea di chi noi siamo, dal mondo da cui arriviamo noi, eravamo tutti molto legati, e tu sei morto, quindi direi che lo stato di shock per vedervi vivo e vegeto è più che giustificato – concluse ritornando in piedi.
- Dal mondo da cui arrivate io sono morto.?? Scusate se ora sono io quello scosso dalla situazione. Pinocchio con chi diamine stai viaggiando.?? – chiese totalmente spaesato Robin al suo vecchio compare.
- Oh Hood, innanzi tutto come al solito si nota subito come vivi troppo tra i boschi: davanti a te hai Emma Swan Charming, la principessa di questo reame in persona – iniziò a spiegargli August – e la dama al suo fianco….- aggiunse per poi rendersi conto della situazione complicata che avrebbe dovuto spiegargli.
- Non è la stessa di ieri mattina, ma ha reagito nello stesso modo – affermò sicuro della sua constatazione il ladro di Locksley, ricordando così ai presenti di come Regina fosse sotto l’effetto dell’incantesimo scintillante.
- Questa complicazione non ci voleva – commentò tra se e se Regina.
- Ragazze, capisco che tutto questo non faceva parte dei piani, ma possiamo fidarci di Robin – disse semplicemente August cercando l’approvazione delle due donne.
- Lo sappiamo – replicò Emma con un sorriso tirato.
- E che fa male – bisbigliò Regina.

L’ora che seguì fu intensa. Pinocchio si ritrovò a spiegare al suo amico tutta la storia delle due donne, e come, a quanto pare, loro fossero solo in verità frutto di un desiderio espresso. Robin Hood ebbe non pochi problemi a credere a tutto quello che il suo compare gli aveva raccontato, e soprattutto era incredibile per lui pensare di star chiacchierando con quella che sarebbe dovuta esser la futura regina del Reame e la Regina Cattiva, ma gli occhi della donna che gli sedeva accanto, avevano un qualcosa che lo spingeva a fidarsi ciecamente, e decise di aiutarli.
- Come ti senti.?? – chiese preoccupata Emma a Regina. Le due avevano lasciato i due vecchi amici a chiacchierare e far strada verso il porto, mentre loro erano rimaste giusto qualche metro indietro.
- Frastornata – rispose con un sospiro la mora.
- Portiamolo con noi – propose la bionda all’amica, spiazzandola non poco.
- Emma ti è andato di volta il cervello.?? L’hai detto tu stessa, lui non è reale – le ricordò con un bisbiglio esasperato Regina.
- Non lo è tanto quanto lo è – inizio a farla ragionare Emma – Portiamolo con noi e anche quando questo mondo smetterà di esistere, lui sarà vivo nel nostro mondo e tu avrai un’altra occasione – continuò imperterrita.
- Signorina Swan, non le ha insegnato niente il viaggio nel tempo.?? Portarlo con noi, avrebbe delle conseguenze – le fece notare dura la donna, in ricordo di quando Emma aveva riportato a Storybrooke, proprio la moglie di Robin.
- Oh andiamo tu hai paura.!! – la riprese la Salvatrice.
- Ma per favore… - disse scuotendo la testa e allungando il passo la regina.
- L’hai fatto innamorare di te già una volta, perché non dovrebbe ricapitare – affermò sicura Emma fermandola per un polso.
- Perché questo Robin Hood non ha affrontato le stesse cose di quello vero da dopo il sortilegio, quindi potrebbe esser tutt’altra persona rispetto a chi mi ha amato.!! – rispose spazientita la mora.
- È vero, ma Trilly ti fece vedere chi era la tua anima gemella molti anni prima che tu diventassi la Regina Cattiva, e questo non è cambiato – ribatté Emma vittoriosa del suo ragionamento, lasciando indietro una alquanto incredula Regina.

Buonasera lettrici.!!
Rieccomi con un nuovo capitoletto pieno di sorprese, ma che purtroppo sta sera non ho davvero di commentare/spiegare troppo.
La questione principale però è il ritorno in scena di Robin Hood, che, come spero nell'originale Ouat tornerà a esser protagonista della storia :)
Alla prossima
Un bacione 
A,

 

  
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