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Autore: hawkingbirdx    24/01/2017    1 recensioni
Chloe Greene è leader di un campo di sopravvissuti all'apocalisse. Ci troviamo in Georgia, ad alcuni chilometri da Atlanta, più precisamente ai piedi di un bosco. La locazione del Campo della Speranza, così chiamato dai bambini, è all'interno di un ex campo d'addestramento militare. Ma si sa, quello della Greene non è l'unico gruppo sopravvissuto, e con un caratteraccio come il suo è facile farsi dei nemici... — — — personaggi inventati ma ispirati alla serie tv The Walking Dead.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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chapter one ; ;


Chloe Greene era nota per essere un leader coraggioso, che sapeva sempre prendere la decisione migliore per tutti. Tuttavia, ella era anche conosciuta per la sua pazienza facilmente esauribile e il carattere alquanto scorbutico. Portare una brutta notizia a Chloe significava dover assistere ad uno dei suoi famosi accessi d’ira, conditi con forse un po’ troppe imprecazioni.
Proprio per questo motivo Sierra, quando bussò timidamente alla porta del quartier generale, sentì il cuore che le stava martellando in petto.
 
« Sì? » la dura voce di Chloe fece trasalire la giovane quindicenne che, prima di farsi coraggio e presentarsi, si schiarì la voce.
« Sono… Sierra. Siamo tornati da Keynes Hill. »
« Vieni avanti. »
 
Un altro respiro profondo e Sierra fece pressione sulla porta sgangherata che, con un gemito lamentoso, si aprì. Lo spettacolo che le si presentò dinanzi non la sorprese.
Un bicchiere di gin un po’ troppo pieno, un fucile smontato sopra alla cartina del territorio circostante, Chloe stava pulendo una delle sue due armi predilette, le lunghe gambe affusolate poggiate scompostamente sullo spazio libero restante sopra al tavolo.
Immediatamente, l’attenzione della leader verse sull’adolescente, che si irrigidì sul posto. Chloe, prima dell’Apocalisse, prima che il virus colpisse tutta la popolazione mondiale, faceva parte dell’Esercito Americano assieme a suo padre. Maggiore Greene, una delle donne più brillanti che l’Esercito Americano aveva avuto il piacere di avere fra le sue fila, Chloe teneva fieramente esposto le sue medaglie al valore nella sala comune del quartier generale, per ricordare a tutti che alla guida dei sessantaquattro sopravvissuti trovati negli ultimi mesi non v’era una sciocca.
Chloe osservò per qualche istante Sierra. Sierra Mills, quindicenne trovata in una cittadina invasa dagli zombie: la povera piccola si era sbarrata in casa finché non era stata trovata da Paul in una missione volta a raccogliere quante più provviste possibili.
Sin dal primo istante, Sierra era rimasta folgorata dalla grande forza di Chloe e si era messa d’impegno per riuscire ad entrare nelle sue grazie ed imparare da lei quanto più possibile. Da quel giorno, Chloe la mandava in ricognizione assieme alla Squadra 1, così da permetterle di imparare quella sorta di mestiere che tanto bramava.
 
« Allora? Che notizie hai per me? »
« Ecco… » Sierra spostò il peso del proprio corpo da una gamba all’altra, a disagio, e Chloe capì immediatamente che c’era qualcosa che non andava. Si alzò in piedi, raggiungendo la ragazza. Sguardo affilato, la donna inclinò il capo di lato.
« Cosa? Parla. »
« Abbiamo visto un’orda di zombie spostarsi dalla città verso le campagne, è questione di pochi giorni e saranno davanti ai nostri cancelli a sbavare. »
« Cazzo. » inizialmente il tono di voce di Chloe era basso, gutturale, ma in pochi istanti mutò. « Cazzo! Cos’è? La quinta volta in meno di un mese? Cazzo! Non è possibile che questi fottuti morti vengano verso i boschi. Non abbiamo munizioni a sufficienza e la rete è stata danneggiata, ci vorranno settimane prima che venga completamente ripristinata. »
« Forse potremmo chiedere a… »
« Non provarci nemmeno, mocciosa. Quella non è una fottuta opzione. »
 
Chloe superò Sierra e, con un pugno, aprì la porta del quartier generale. Immediatamente, la fresca aria di bosco la investì. Il loro accampamento, chiamato infantilmente Campo della Speranza dai bambini più piccoli, si trovava ai piedi di un bosco, a pochi chilometri da una cittadina, Keynes Hill, a propria volta distante circa venti miglia da Atlanta. Dopo mesi e mesi di ricerche, che si erano lasciati alle spalle una scia di tragiche morti e perdite, Chloe era finalmente riuscita a trovare una locazione ideale per un accampamento che, col passare delle settimane, si era trasformato in una vera e propria casa per tutti i suoi sopravvissuti. Le reti metalliche tenevano lontani gli zombie e le spedizioni settimanali a Keynes Hill rifornivano il campo di cibo, armi e medicamenti.
Ormai, in quello che soleva essere un campo d’addestramento militare ormai in rovina, il gruppo di Chloe aveva piantato radici. Le donne e i bambini potevano finalmente gustarsi un po’ di pace e dimenticare, anche solo per qualche istante, il crudele mondo da cui le reti metalliche li celava.
All’improvvisa uscita di Chloe da uno dei due edifici in mattoni presenti nel campo, numerosi sopravvissuti smisero di svolgere le proprie mansioni quotidiane per guardarla.
Chi con timore reverenziale, chi con ammirazione, chi palesemente scocciato dall’ennesimo accesso d’ira della leader, in pochi istanti una piccola folla si riunì ai piedi dell’edificio.
 
« Ascoltate! » la tonante voce di Chloe servì ad attirare definitivamente l’attenzione di tutti, ora in attesa di udire i nuovi ordini da parte della donna. « Un’orda di zombie è a pochi giorni da qui. Dobbiamo rimanere tutti calmi e pronti ad attuare il protocollo di emergenza. Abbiamo superato momenti peggiori, non fatevi prendere dal panico. »
Facile dirlo per una militare addestrata a vivere nelle peggiori condizioni possibili, tuttavia, prima che il brusio della folla potesse trasformarsi in urla di disperazione o pianti isterici, la voce della Greene tornò a tuonare.
« In qualsiasi caso, le attività continueranno. Paul, Charles e Neela continueranno l’addestramento al poligono di tiro, il turno per il bucato al ruscello è ridotto a due ore e con maggiori guardie. Il turno di guardia è duplicato. Siamo al sicuro. Siete al sicuro. E’ tutto. »
 
Una volta congedati i sopravvissuti, questi ci misero qualche minuto più del solito a dissiparsi completamente. Mormorii colmi di panico e preoccupazione si poterono udire fra le madri e i piccoli, prima che tutti tornassero ai propri lavori e un gran vociare tornò a regnare sovrano sul campo. Nessuno osò avvicinarsi a Chloe, la quale si stava recando in infermeria, il secondo edificio il mattoni del campo, nessuno tranne tre individui.
Due uomini e una donna. Il primo aveva corti capelli biondi, muscoli asciutti ed un paio di occhi azzurri che fissavano determinati Chloe, al fianco una pistola. Il secondo era un po’ più basso e robusto, il che gli conferiva l’erronea impressione di un incapace, occhi grigio sporco e capelli neri, arruffati. L’ultima era una donna alta e slanciata, pelle ambrata ed un viso talmente dolce da tradire la sua reale forza e determinazione. Quando Chloe si accorse dei tre, si fermò, roteando gli occhi.
 
« Cos’avete? Sbrigatevi, ho poco tempo da perdere. » esordì palesemente scocciata la donna, incrociando le braccia al petto. L’espressione del biondo, ora, era vagamente divertita, la ragazza infilò le mani in tasca, inarcando un sopracciglio.
« Wow, non l’avrei mai detto. Che ne dici di prenderci un caffè? Dopotutto anche noi non abbiamo niente da fare. »
« Neela… » la ammonì il moro, il che servì a zittire la giovane donna, seppur fosse evidente che scalpitasse per rimbeccarlo.
« Dobbiamo parlare dell’ultima spedizione. »
« Sierra me ne ha già parlato, Jake. »
« Ouch, quella ragazzina deve rovinare tutto il divertimento ogni santa volta? Sta iniziando a darmi sui nervi. »
« Divertimento? » il tono di Chloe, se possibile, si inasprì ulteriormente, il che fece deglutire il moro. Jake, invece, sospirò, mettendo le mani avanti prima che Chloe potesse scattare. Ancora. A quanto pare Jake era l’unico uomo nel campo in grado di scherzare e ridere con la leader senza che questa si scagliasse violentemente contro di lui o si vendicasse facendogli sturare i gabinetti. Erano in molti a pensare che fra i due vi fosse una sorta di relazione, ma Chloe non aveva mai dato a nessuno delle prove concrete che confermassero uno dei tanti pettegolezzi che giravano nel campo.
« Lo sai quello che intendo. Andiamo, Chloe, rilassati. Il campo è al sicuro, ci sono trenta uomini operativi e molte donne stanno diventando alquanto brave a sparare. Charles e Neela ci stanno lavorando sopra. Comunque, non è per questo che sono qui. »
« E per cosa, allora? »
« Abbiamo incontrato Simon e Dwight in città, assieme a qualche altro suo scagnozzo. »
 
A questo punto, Chloe si irrigidì sul posto, stringendo i pugni. Terry, l’uomo dai capelli scuri, era evidentemente a disagio dinanzi alla reazione della leader. Lo era sempre, al cospetto di Chloe, motivo per cui molte delle persone nel campo si chiedevano come facesse a riporre in lui così tanta fiducia se non era in grado di mostrarsi coraggioso neppure dinanzi al suo capo.
Neela, che aveva seguito in silenzio la conversazione, decise che era il momento migliore per intervenire.
 
« Non hanno fatto niente, quando hanno provato ad approcciarci Oscar ha quasi infilato il suo fucile in bocca a Simon, minacciandolo di fargli saltare il cervello. La cosa che mi preoccupa è che sembravano soddisfatti. Stanno architettando qualcosa. »
« Comunque, fossi in te, non mi preoccuperei. Dopo quello che è successo due settimane fa ha tenuto i suoi cagnetti a cuccia. »
« D’accordo. Ne riparliamo dopo. » con un sospiro frustrato, Chloe si passò una mano sul viso stanco, segnato da profonde occhiaie. « Jake, aiuta Oscar e Karen a scaricare la roba presa a Keynes Hill. Neela, vai al poligono di tiro e inizia il primo turno dell’Addestramento Avanzato assieme a Charles. Terry, tu sai cosa devi fare. »
 
Il tono autorevole di Chloe Greene non ammetteva repliche, questo lo comprendeva anche un novellino arrivato al campo da pochi istanti. Persino i più arroganti, dinanzi a lei, sembravano agnellini innocui. I tre annuirono, e gli occhi d’un azzurro tempesta della donna si fermarono per qualche istante in più su Terry.
Terrance Kane poteva essere considerato un fifone, un buono a nulla, ma Chloe, la prima volta che l’aveva visto, aveva immediatamente compreso quale fosse il suo potenziale. Aveva un figlio di nove anni, Harry, ed era in grado di fare qualsiasi cosa pur di tenerlo al sicuro.
Certo, si spaventava facilmente e si era dimostrato essere un completo disastro nell’addestramento con Neela, ma la sua grande forza fisica e le capacità persuasive infallibili lo rendevano un’arma letale e perfetta per Chloe, nonché un fidato alleato su cui riporre la propria fiducia.
I tre si dileguarono in pochi secondi e Chloe, dopo averli guardati sparpagliarsi sul campo, riprese il proprio cammino in direzione dell’infermeria. L’infermeria era uno dei due edifici in mattoni ancora in piedi. Sebbene vi fossero alcune stanze completamente inagibili a causa dei crolli, era operativa ed un grande punto di forza del campo. Vi erano tre medici a disposizione, due infermieri e tre ragazzini che bazzicavano lì attorno, i quali talvolta fungevano da assistenti, talvolta riordinavano i farmaci e stilavano l’inventario. Uno di questi, Sebastian, si trovava proprio sugli scalini dell’entrata principale dell’edificio con un broncio impresso sulle labbra sottili.
Chloe lo guardò, imprecando mentalmente.
 
« Ragazzino. » il tono duro della donna servì ad attirare l’attenzione di Sebastian, che scattò in piedi.
« S-sì, signora! Mi scusi, signora. Lizbeth ha detto che per oggi ho finito, signora. »
« E cosa fai qui fuori ad intralciare il passaggio? »
Il tremore di Sebastian era evidente, tanto che Chloe dovette forzare un sorriso per evitare che il ragazzino se la facesse addosso per la terza volta in tre settimane. Tuttavia, ciò servì soltanto a renderlo ancor più inquieto.
« Stavo aspettando Jane e Jean, signora. »
« Vai da Sierra, ti insegnerà come pulire una pistola. Jane e Jean sono con Charles al poligono di tiro. Scattare! »
 
Sebastian annuì rapidamente, chinando il capo in segno di rispetto prima di filare via. Chloe ridacchiò, scuotendo il capo. Dannati ragazzini, pensò, mi faranno diventare pazza.
Quando Chloe entrò nell’infermeria era vuota se non per due persone. Una fanciulla dai lineamenti dolci ricuciva lentamente un profondo taglio sul braccio di un uomo che, di tanto in tanto, si lasciava sfuggire un gemito di dolore. Chloe rimase ferma sullo stipite della porta ad osservare la scena, lo spettro di un sorriso che aleggiava sulle labbra.
Ci vollero alcuni minuti prima che la fanciulla congedasse l’uomo, che le rivolse un’occhiata maliziosa, troncata qualche istante dopo dallo sguardo pericolosamente mortale di Chloe.
 
« Uhm… Chloe, stavo giusto tornando al lavoro. Lizbeth mi ha ricucito, eheh… sono caduto… »
« Dileguati, e se le rivolgi ancora uno sguardo del genere ti caverò gli occhi con un cucchiaio e li darò in pasto agli walkers. »
 
Che la sua minaccia fosse reale? Sicuramente, infatti l’uomo, che aveva cominciato a sudare freddo, se ne andò di fretta in pochi istanti. Non appena si udì la porta dell’infermeria sbattere, una leggera risata si librò dalle labbra di Lizbeth, che scosse il capo e si voltò, puntando lo sguardo vacuo su un punto indeterminato della stanza.
 
« Non c’era bisogno che lo riprendessi in questo modo. Può guardare quel che vuole, tanto non avrà mai nulla. E dovresti lavorare sul tuo passo. E’ svelto è pesante, per andare a caccia è necessario essere leggiadri e silenziosi. »
« Non dire sciocchezze. Ed è Derek con i suoi due fratelli che si occupa di andare a caccia, io ho cose ben più importanti d fare. »
 
Chloe si avvicinò alla figura della fanciulla, prendendo posto sul letto sgangherato su cui poco prima v’era il paziente. Lizbeth voltò nuovamente il capo e sorrise, sbattendo le palpebre un paio di volte.
 
« Quante volte devo dirti che devi smetterla di prenderti cura di me? Sono cieca, non stupida. »
« E io sono pur sempre tua madre. »

 

author corner ; ; 

well, hello there!
non pubblico storie da un bel po' ma ultimamente sono stata colta da un raptus ispirativo ed eccomi qui! come potete ben capire i personaggi sono OC, alcuni molto simili a quelli originali della serie tv, altri completamente stravolti. comunque, qui di seguito, vi elenco i volti dei  vari personaggi incontrati fino ad ora così che possiate collegarli!

chloe greene ( lauren cohan ) - 
http://celebhealthy.com/wp-content/uploads/2014/04/Lauren-Cohan-CelebHealthy_com.jpg
sierra mills ( kathelyn nacon ) - http://images.movieplayer.it/images/2016/02/16/walkingdead0001.jpg
jake ( ryan gosling ) - https://static.independent.co.uk/s3fs-public/thumbnails/image/2013/01/10/18/Ryan-Gosling-getty.jpg
neela ( tina desai ) - https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/52/e5/d1/52e5d1621c7e8d7828cc2aaa7d73db64.jpg
terry ( drew powell ) - http://vignette2.wikia.nocookie.net/gotham-inc/images/8/84/Butch_Gilzean.png/revision/latest?cb=20151020045727
lizbeth ( alicia vikander ) - http://letteradonna.it/wp-content/blogs.dir/3037/files/2015/05/alicia-vikander-ft1.jpg

come potete vedere non tutti i prestavolti dei personaggi appartengono alla serie tv di TWD, comunque spero vi possa piacere. Datemi qualche feedback così da sapere se continuare o meno la storia!
   
 
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