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Autore: Albusseverus1996    16/02/2017    1 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa fosse successo se Silente avesse scoperto e distrutto tutti gli Horkruks creati da Lord Voldemort uccidendolo prima della notte del 31 Ottobre 1981 nella quale morirono Lily e James Potter? Non vi siete mai chiesti come sarebbe diventato Harry se fosse cresciuto dall'uomo Re degli scherzi qual'era suo padre e la donna forte e coraggiosa che era Lily? Se così fosse questa Fan Fiction è giusta per te.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Note:
Buon pomeriggio a tutti e benvenuti ad un nuovo capitolo de "Il canto della fenice"
Inizio con il ringraziare tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente e, soprattutto,
a tutti coloro che hanno messo questa mia storia fra le loro preferite o tra quelle da ricordare.
Nell'ultimo capitolo, vi era descritto un matrimonio perciò un giorno di festa e divertimento
In questo invece si respirerà un'aria diversa. Non vi voglio anticipare nulla perciò ancora mille grazie.
Vi auguro una Buona Lettura e vi invito soprattutto a farmi sapere la vostra opinione attraverso una recensione
Albusseverus1996








UN'ALTRA MINACCIA IN ARRIVO PER IL MONDO MAGICO?





Erano passate due settimane ormai dal matrimonio e, per estensione, dalla partenza di Sirius e Dorcas e James, anche se non lo avrebbe ammesso neanche sotto tortura, sentiva la mancanza del suo migliore amico. In più Remus si trovava ad Hogwarts con tempo libero ridotto ai minimi termini e la sua cara mogliettina, da quando l'Auror l'aveva informata che i geni di Metamorphomagus ereditati dalla figlia sicuramente provenivano da qualche suo antenato, passava tutto il giorno sugli antichi registri magici per trovare per lo meno il suo nome
"Lily ti prego almeno durante i pasti potresti per favore mollare quelle stupide pergamene? Maledizione a me e a la mia boccaccia" esclamò un sabato sera dopo essersi impegnato a pieno per organizzare una cenetta romantica con i piatti preferiti della moglie e con tanto di candele profumate. La rossa alzò lo sguardo e lo fissò stupita quasi come se si fosse accorta solo adesso della sua presenza. Posò piuma e pergamene sul tavolino e, con pura mortificazione sul volto, rispose
"Hai pienamente ragione tesoro, scusami davvero è solo che scoprire una cosa del genere, soprattutto nella famiglia dove sono cresciuta, è qualcosa di splendido. Forse, scoprendo che anche un nostro antenato è un mago, Petunia tornerà ad essere la sorella maggiore affettuosa che era capisci?" Vedendo l'eccitazione sul volto della moglie, l'indignazione di James si sciolse. L'uomo si alzò dirigendosi verso la sua sedia e l'abbracciò stretta
"Amore mio ammiro la tua tenacia ma, tua sorella, solo al sentire il suo nome mi viene l'orticaria, ti ha cancellato dalla sua vita perché, e solo perché, è invidiosa del fatto che tu sei una strega e lei una semplice babbana, e della peggior specie aggiungerei" disse con voce dolce. Lily si accigliò leggermente ma continuò ad infossarsi nel petto del marito
"Sei davvero perfido. Comunque devo almeno provarci. Lo sai quanto è importante per me" James sorrise prima di concedere un dolce bacio sulle labbra della moglie
"Per questo ho condiviso questa cosa con te, tesoro. Pensavo che avremmo potuto cercarlo insieme. Se avessi saputo che ti saresti chiusa a riccio su quei registri, che per la cronaca ho procurato io grazie alla mia meravigliosa professione, ti avrei certamente obliviata" Lily lo guardò profondamente sorpresa
"James Fleamont Potter che mi insegna il lavoro di coppia. Il mondo sta davvero andando a rotoli" esclamò sghignazzando prima di alzarsi saltando poi addosso al marito sorridente
"Questo significa che continuerai a fare la pazza furiosa leggendo nomi su nomi o ti farai aiutare dal tuo tanto splendido maritino?" Chiese James mentre tentava di mantenere la stabilità. Lily sospirò fingendo indecisione
"Direi di sì ma, prendendo in considerazione che i bambini sono dai tuoi e spero già addormentati, avrei qualche idea più divertente per ammazzare il tempo" disse lei con voce piena di malizia. Il volto di James si illuminò all'istante e, alzandola come una bambola di pezza, spostò Lily dalla sua schiena al suo petto
"Sarò estasiato di conoscere queste idea mia bella mogliettina" la rossa rise e, facendo forza sulle spalle dell'uomo, si sollevò giusto quando bastava per raggiungere le sue labbra. James iniziò tragitto verso la loro camera matrimoniale, un impresa resa ardua dall'avere le labbra della moglie ancora incollate alle sue e una visibilità non delle migliori. Sbatté contro tutti i mobili e le pareti presenti nella cucina prima di riuscire ad attraversarla; salì le scale con molta calma dopo aver rischiato di scivolare su un gradino e, dopo averle superate quasi del tutto indenne, spalancò la porta della loro camera con un calcio degno di uno dei migliori poliziotti babbani, lanciò Lily sul materasso. Si era appena tolto i vestiti pronto per raggiungere la sua mogliettina che lo aspettava con ansia quando qualcosa iniziò a picchiare contro la finestra
"Oh per le braghe di Merlino. Chi diamine scrive a quest'ora?" Esclamò esasperato James facendo scoppiare a ridere Lily
"Apri prima che la butti giù" replicò la rossa. L'Auror si alzò, seppur controvoglia, dal letto e si avviò irritato verso la finestra la quale era ancora sotto attacco
"Però, una volta squartato questo gufo, riprendiamo il nostro scambio di idee non è così?" Disse James con tono supplichevole. Lily fece spallucce trattenendo una risata e l'uomo, dopo aver inveito contro tutti i maghi famosi di cui conosceva il nome, sbuffò nuovamente e spalancò con forza la finestra
"Ma che cazz...!?" Esclamò James quando, un grande pennuto di colore nero e con un becco color arcobaleno e delle dimensioni di un calderone misura standard, entrò nella camera scuotendo le grandi ali prima di appollaiarsi sul letto
"È meraviglioso" sussurrò Lily alzandosi per accarezzarlo. L'uccello, divertito forse dalla scena, si avvicinò alla donna strusciandosi contro le sue gambe come un gatto mentre James, ancora indeciso se strappargli la lettera che portava legata alla zampa o strappargli direttamente il collo, li guardava irritato. Trattenendosi dal compiere la seconda opzione, slegò il nastro e estrasse una piccola pergamena iniziando a leggerla
"È Sirius" informò James la moglie che, curiosa di scoprire l'identità del mandante, gli si era avvicinata con ancora il pennuto stretto tra le braccia "Dice che torneranno domani pomeriggio e che hanno una sorpresa per noi" continuò l'uomo con voce piena d'eccitazione. Lily, a quel punto, gli strappò la lettera dalle mani leggendola tutta d'un fiato prima di evocare un bicchiere d'acqua porgendolo al pappagallo che, dopo aver bevuto quanto più potette, beccò dolcemente le dita della rossa prima di riaprire le ali, colpendo James, e spiccare il volo. L'Auror fece per contrattaccare ma la moglie gli si lanciò addosso baciandolo con passione
"Beh? Riprendiamo da dove siamo stati interrotti?" Chiese lei maliziosamente facendo liquefare l'indignazione del marito che sghignazzò prima di scagliarla contro il materasso
"Sì per Merlino" esclamò lui


Tra l'eccitazione per il prossimo ritorno dei neo-sposini e la voglia dei due di poter trascorrere quel poco tempo che erano riusciti a ritagliarsi per stare insieme, quella notte James e Lily non chiusero occhio
"Tesoro direi che, prima di andare a prendere i nostri figli, dovresti sistemare il disastro che abbiamo combinato" disse Lily mentre tentava di togliersi le varie piume provenienti dai cuscini che James si era impegnato nel distruggere. L'Auror scoppiò a ridere prima di alzarsi anch'egli da quello che la notte prima era stato un letto matrimoniale e che adesso sembrava la trincea di un campo di battaglia, e, dopo aver raggiunto e abbracciato stretto sua moglie, disse con tono ironico
"Neanche Voldemort insieme a tutti i suoi mangiamorte sarebbe riusciti a fare di peggio. I miei complimenti signorina. Beh diamoci da fare no?" Lily rise di gusto prima di concedere un piccolo e innocente bacio sulle labbra del marito
"Oh no io vado a fare colazione mentre tu ti occupi di questo casino" esclamò malandrina
"Sì certo tu vai.... Tu fai cosa!? Io dovrei fare il lavoro sporco mentre tu ti rilassi? Non sarebbe carino da parte tua" replicò indignato James
"Oh beh, ho usato tutta la carineria presente nel mio corpo ieri notte. Mi spiace. Buon lavoro tesoro" gli diede un ultimo bacio e, dopo un occhiolino e qualche risata, sparì dalla loro camera lasciando James in quel mare di piume di struzzo, schegge dei vari mobili distrutti e con la sua indignazione. Dopo aver aspettato ancora altri 5 minuti per assicurarsi che Lily non stesse scherzando, James sbuffò esasperato e stanco e si mise all'opera levando al cielo la bacchetta. Immediatamente ogni scheggia e ogni oggetto precedentemente rotto, prese il volo iniziando a ricongiungersi nella sua forma originale. Un intero cassetto, entrò da una finestra rotta che si riparò subito dopo; tutte le cornici con dentro varie foto tornarono nel luogo da dove erano state scaraventate al suolo; le gambe del letto tornarono solide e forti così come l'armadio, il comodino e un orribile lampada regalatagli da Petunia e Vernon Dursley. La procedura durò non più di 15 minuti così James, dopo aver rimesso apposto gli ultimi dettagli, ripose la bacchetta nel mantello e, con la braccia a penzoloni, si diresse verso la cucina. Una volta raggiunta, si gettò a peso morto su una delle sedie che circondavano il tavolo poggiando la testa su di esso
"Oh il mio povero e stanco maritino. Prometto di lasciarti dormire la prossima volta" esclamò divertita la rossa mentre cercava di non bruciare le uova e il bacon che aveva sul fuoco. Alle sue parole, James scattò come una molla trangugiando un intera tazza di caffè in meno di due sorsi
"Di cosa stai parlando? Io sono fresco e riposato come una rosa. Anzi, se posso permettermi, non sarebbe male riperlo più spesso" replicò lui lanciando uno sguardo malizioso verso Lily che scoppiò a ridere
"Sei davvero incorreggibile" disse lei prima gettare le uova bruciacchiate su un piatto porgendolo al marito che cercò di mostrarsi riconoscente. -Merlino so che ti nomino un po' troppo spesso ma ti prego fa che arrivi un gufo o un Patronus che mi salvi dal mangiare questa roba. Mi accontenterei anche di un drago- pensò James cercando di temporeggiare
"Tesoro non mangi?" Chiese sospettosa Lily. James sospirò prendendo la forchetta infilzando un pezzo di bacon dalla consistenza della suola di una scarpa quando le sue preghiere vennero esaudite. Il Patronus di Shacklebolt senior fece la sua apparizione in cucina facendo sobbalzare Lily Potter


 

Abbiamo bisogno di te a Diagon Alley vediamoci al Paiolo. ORA!



James sorrise radioso, indossò la sua cara divisa da Auror e fece per uscire
"Sta attento ti prego" esclamò Lily con vero terrore nella voce. L'uomo la raggiunse e la abbracciò stretta
"Andiamo sai anche tu che sono imbattibile. Sbrigo questo contrattempo e poi andremo a prendere i bambini intesi?" La donna annuì e James, dopo avergli scoccato l'ultimo bacio, svanì nel nulla

Il Paiolo Magico era pieno zeppo di maghi e streghe accalcati fra loro che strillavano e sgomitavano verso l'uscita. James scandagliò la sala con lo sguardo per cercare qualche suo compagno quando si sentì una fortissima esplosione che fece tremare tutte le vecchie mura del pub
"POTTER! Finalmente" esclamò una voce affannata e burbera da qualche metro più avanti a lui. L'Auror iniziò ad attraversare a fatica la sala e, dopo 5 minuti di furiosa lotta contro alla massa che spingeva verso il lato opposto al suo, vide il suo capo Alastor Moody
"Malocchio che succede?" Chiese James una volta raggiunto. Moody, accigliato come non mai, sbuffò prendendolo per un braccio trasportandolo sul retro del locale dove vi era l'entrata segreta a Diagon Alley
"Abbiamo un problema" disse Alastor con voce burbera come al solito. James sghignazzò appoggiandosi alla parete insolitamente calda e, facendo spallucce, esclamò
"Beh non so per quale motivo ma lo sospettavo" Moody ringhiò irritato
"Non è il momento per le tue battutine del cazzo Potter" James abbandonò immediatamente il suo sorriso non avendo mai visto il suo capo tanto preoccupato e nervoso
"Qual è la situazione?" Chiese con voce determinata
"C'è stato un tentativo di furto alla Gringott. Una gang di ladri tedeschi ha cercato di forzare l'entrata della camera blindata appartenente ad un Indicibile. I goblin li hanno scoperti ed è iniziata la guerra" sputò Moody tutto d'un fiato mentre il suo occhio magico girava come una trottola impazzita. James lo fissò stupito prima di estrarre la propria bacchetta dal mantello facendo per comporre la combinazione che avrebbe fatto apparire l'entrata
"SEI IMPAZZITO!? Dobbiamo aspettare i rinforzi. Hanno delle strane armi babbane con cui hanno ucciso già una decina di goblin e ferito un paio dei nostri. Silente, Shacklebolt jr e senior, Piton e Remus stanno arrivando" esclamò Moody afferrandolo per un braccio e bloccandolo. James sorrise e annuì
"Come i vecchi tempi eh Malocchio? Comunque cosa c'è in quella camera blindata di tanto prezioso?" Chiese l'uomo curioso. Moody lo studiò per qualche secondo come fosse indeciso su che risposta dargli quando, una decina di persone, li raggiunsero
"Alastor aggiornaci" disse con voce calma e tranquilla Silente
"Sono non meno di 6 persone. Credo che tra loro ci sia qualche babbano visto che utilizzano le armi da loro fabbricate in aggiunta alle bacchette. I Protego sono completamente inutili contro i loro colpi. Se vi colpiscono siete belli che morti. VIGILANZA COSTANTE LI FUORI INTESI?" Si alzò un urlo di battaglia e, dopo che Alastor compose la combinazione sulla parete, l'entrata si aprì lasciando entrare urla, polvere e oggettini metallici che viaggiavano ad una velocità impressionante. James fu il primo ad uscire seguito a ruota da Remus e i fratelli Prewett. Corsero per alcuni metri prima di incontrare un paio dei membri della banda che stavano imbracciando le loro armi utilizzandole contro una povera famiglia che si era rintanata dentro il ghirigoro
"Signori vi prego di posare al suolo quegli aggeggi e collaborare per piacere. Non sono in vena di schiantare nessuno oggi ho avuto una nottata particolarmente stancante" esclamò a gran voce James verso i due uomini che lo guardarono sghignazzando
"Odio i maghi e odio i britannici. Perciò non mi dispiacerà ucciderti. Aufidersen" disse ridendo uno di loro mentre spostava la mira su James che, tuttavia, non mosse un muscolo invocando il suo Protego. Il tedesco, forse spiazzato dall'inerzia dell'Auror, non agì subito dando il tempo necessario a James di scagliare due potenti schiantesimi che spedirono lui e il suo complice a gambe all'aria. L'uomo si girò verso Remus, Gideon e Fabian che erano rimasti letteralmente paralizzati a qualche metro da lui, facendo un occhiolino e il segno di vittoria con le dita
"JAMES ATTENTO!" Gridò Piton che, intento a inseguire uno dei ladri, era appena spuntato da una stradina parallela a quella dov'è si trovavano James e gli altri. Il fuggitivo, accorgendosi della vulnerabilità dell'Auror ancora di spalle, imbracciò l'arma e gliela puntò contro. Si sentirono due forti spari. I proiettili attraversarono senza il minimo problema il protego invocato dall'Auror. James cadde in ginocchio con ancora il suo sorriso stampato in faccia e un fiume di sangue che fuoriusciva dai due fori creati dai proiettili che lo avevano colpito. Cadde al suolo violentemente perdendo all'istante i sensi


Venne immediatamente trasportato al St Thomas' Hospital di Londra poichè, le sue non trattandosi di ferite inferte dalla magia, i Medimaghi del San Mungo non avevano la benché minima idea di come poterle curare. Subito dopo essere entrati, Remus, Gideon e Fabian vennero accerchiati da non meno di 7 donne in camice verde acqua che, dopo aver letteralmente strappato la barella su cui si trovava James dalle mani del povero e terrorizzato professore e messo una strana mascherina sul volto del paziente, si involarono attraversando la grande sala d'ingresso verso un enorme porta che si spalancò qualche secondo prima del loro arrivo. Remus e gli altri iniziarono a correre per starle dietro e, una volta raggiunte e oltrepassata la porta si trovarono davanti ad un alto uomo di colore anch'egli con indosso un camice ma di color bianco
"Infermiera mi aggiorni" esclamò lui con voce profonda
"Due colpi di arma da fuoco di grosso calibro alla schiena, nessun foro d'uscita, possibile perforazione di un polmone e ha perso molto sangue" replicò una delle donne che ancora spingeva con forza la barella del povero James. L'uomo di colore annuì e, dopo aver gettato uno sguardo indagatore su Remus e sui fratelli Prewett, si rivolse nuovamente alla donna
"Portiamolo subito in sala operatoria" detto questo, corse verso di una porta situata in un corridoio sulla destra dell'immenso corridoio spalancandola. Le infermiere insieme alla barella entrarono in un lampo
"Voi dovete aspettare qui. Faremo il possibile per salvarlo" disse l'uomo con voce rassicurante e, prima che Remus potesse anche solo acconsentire, la porta si chiuse. Il licantropo rimase li in piedi per alcuni minuti prima di lasciarsi alle spalle la sala dove si trovava uno dei suoi migliori amici e, insieme ai due fratelli Auror, si sedette su una panca di legno attaccata alla parete di fronte alla porta che si era appena chiusa. Regnava un profondo silenzio intriso di inquietudine e preoccupazione in quel corridoio anche se quest'ultimo era abbastanza trafficato. Volti preoccupati, alcuni in lacrime, altri sollevati o addirittura felici dei vari babbani che lo attraversano, non fecero che aumentare l'angoscia in Remus che cercava inutilmente di non pensare al peggio
"Emh... Rem?" Sussurrò Gideon dopo ben 4 ore di silenzio assoluto facendo sobbalzare il licantropo. Quest'ultimo aprì la bocca per rispondere ma, accorgendosi di non riuscire a produrre alcun suono, si limitò ad invitare l'amico a parlare con un gesto del capo. Il rosso deglutì prima di prendere una boccata d'aria rivolgendosi nuovamente all'amico
"Non ti sembra il caso di informare Lily?" Chiese in un sussurro. Remus annuì nuovamente e si alzò
"Se non te la senti posso farlo io Rem" disse Fabian bloccandolo. Il licantropo tentò di rivolgere un sorriso al premuroso amico che sembrò per lo più una smorfia
"No Fab. Ci penso io e credo sia meglio che lo faccia di persona. Informatemi se ci sono novità" detto questo svanì nel nulla lasciando i due fratelli soli ad aspettare


Lily si trovava nel soggiorno di casa, imprecando sonoramente e maltrattando un orribile cuscino regalatogli dalla sua cara sorella per Natale quando sentì il classico suono della materializzazione provenire dal suo giardino. La sua preoccupazione si sciolse e si involò verso la porta ingresso pronta per fare una scenata al marito per averla fatta preoccupare
"James Fleamont Potter sei un completo idiot...." Iniziò a strillare dopo aver aperto la porta. Gli si bloccò il fiato in gola quando vide Remus con il mantello strappato in più punti e il volto cadaverico
"Ciao Lily" disse in un sussurro mentre sul volto della rossa iniziavano a nascere alcune lacrime
"Rem.. P-p-erchè James non è con te?" Chiese lei tra un singhiozzo e un altro. Remus deglutì e l'abbracciò stretta cercando in tutti i modi di non scoppiare a piangere anche lui
"È stato ferito nello scontro. Si trova in un ospedale babbano e lo stanno operando credo" disse cercando di tranquillizzare la donna in lacrime che, nel sentire dove era stato portato il marito, si staccò dalle braccia dell'amico
"Babbano!? Come babbano? Ma cosa diamine è successo Rem?" Strillò a pieni polmoni Lily asciugandosi le lacrime con la manica della veste. Remus indietreggiò di qualche passo per prevenire un eventuale schiantesimo e, dopo essere entrato in casa e accomodatosi sul divano del soggiorno, spiegò pazientemente ciò che era successo durante lo scontro. Lily ascoltò parola per parola il racconto a bocca spalancata. Quando Remus terminò, all'interno della sala calò un profondo silenzio. La donna aveva lo sguardo vacuo e fissava un punto indefinito della parete di fronte a lei mentre l'uomo, preoccupato, cercava di attirare la sua attenzione. Si era appena deciso a rompere quel silenzio così opprimente, quando, il Patronus di Gideon, fece la sua apparizione attraversando la finestra



I babbani hanno finito e portato James in un'altra sala




Esclamò la voce piena di felicità dell'Auror sminuendo di gran lunga la tensione che si era creata in casa Potter. Lily si alzò un istante dopo che il Patronus svanì con in volto un espressione priva di emozioni
"Gli farò rimpiangere di non essere ancora sotto i ferri" ringhiò lei. Remus, sollevato per il buon esito dell'operazione ma, in egual misura, terrorizzato da ciò che avrebbe potuto combinare Lily una volta visto il marito, prese le dovute precauzioni per non incorrere all'ira della donna e, con voce più dolce possibile, esclamò con un sorriso ù
"Che ferri? Vabbe non importa. Andiamo dal nostro caro quanto irresponsabile Auror preferito?" Lily inizialmente lo fulminò con lo sguardo poi lasciò che il sollievo per non aver perso il marito scalfisse la maschera d'irritazione che aveva sul volto e, con un gran sorriso sulle labbra, abbracciò Remus
"Lascio un messaggio per Sirius. Lui e Dorcas saranno qui tra qualche ora" scrisse tutte le informazioni su dove si trovassero su di una pergamena e, una volta usciti in giardino, si smaterializzarono


Una volta arrivati nel piano dove precedentemente si trovava James, Remus e Lily iniziarono a scandagliare ogni corridoio per trovare la stanza in cui era stato trasportato James
"Quel dannato di un Prewett avrebbe potuto per lo meno informarci su dove sia la stanza no?" Esclamò esasperata la rossa dopo ben 45 minuti di ricerca
"Si avrebbe dovuto. Ma aspetta quello non è... SIGNORE. SIGNOR MEDICO MI SCUSI" iniziò a strillare Remus dopo aver intravisto l'uomo di colore che era entrato in sala operatoria insieme a James svoltare l'angolo di uno dei corridoi. L'uomo, insieme a tutto l'ospedale probabilmente, sentì le urla del licantropo poiché fece marcia indietro squadrandoli da lontano. Remus e Lily corsero nella sua direzione e, una volta raggiunto e dopo aver ripreso fiato, chiesero in coro
"Sa dirmi per caso dove possiamo trovare la camera del Signor Potter e come sia andato il suo intervento?" L'uomo sorrise lasciando intravedere i suoi bianchissimi denti in contrasto con la pelle scura e replicò con voce estremamente professionale
"L'operazione è andata anche meglio del previsto. Credevamo che i proiettili avessero causato danni ad un polmone ma, per fortuna, l'hanno mancato. Il paziente dovrebbe già essere sveglio e, dalle risate che ho potuto sentire passando per il corridoio della sua stanza, posso dedurre che stia benone. Comunque si trova nel piano superiore a questo. Stanza 206 una volta salite le scale svoltate a destra la troverete alla fine del corridoio" detto questo, e dopo aver concesso un altro sorriso, proseguì il suo cammino lasciando i due maghi felici come non mai
"Lily aspettami per tutti i licantropi!" Urlò Remus che si era soffermato un secondo nel guardare l'alto medico andarsene non accorgendosi che la donna si era involata verso le scale. La rossa fece i gradini a quattro a quattro e, in men che non si dica, arrivò al piano superiore. Seguendo il consiglio dato dal medico, svolto a destra e, continuando nella sua corsa, attraversò in un lampo il corridoio fermandosi solo quando vide il 206 in ottone incastonato su di una porta di legno smaltato che la contrassegnava. Sentendo delle voci allegre all'intero di essa, poggiò l'orecchio per sentire meglio
"Beh andiamo. Quanti Auror possono vantarsi di essere sopravvissuti ad un arma babbana eh? Sono unico nel mio genere" sentì dire dalla voce divertita del marito
"Se farsi ridurre in uno scolapasta da un criminale babbano lo reputi una cosa di cui vantarsi Jamie forse, in aggiunta al piombo nella schiena, hai ricevuto anche una bella botta in testa amico" esclamò la voce divertita di Gideon provocando grosse risate da parte dei presenti. Lily sentì sciogliersi il cuore dal sollievo e, in contemporanea, la rabbia per la mancanza di prudenza dimostrata da James. Così, accorgendosi che Remus l'aveva quasi raggiunta, spalancò con forza la porta bloccando all'istante le risate
"Beh credo che sia il caso di togliere il disturbo" sussurrarono in coro i fratelli Prewett mentre James tentava di evitare lo sguardo omicida che la moglie gli stava lanciando
"Sarebbe meglio si" replicò lei gelida. In un lampo, i due si dileguarono chiudendosi la porta alle spalle e all'interno della sala calò il silenzio
"Emhhhh" disse preoccupato James schiarendosi la voce "Sai che potrei rischiare il collasso se ricevessi una maledizione in questo momento tesoro?" Continuò lui passandosi una mano tra i capelli. Lily non riuscì più a trattenere le lacrime e scoppiò in un pianto liberatorio scagliandosi sul lettino del marito abbracciandolo e picchiandolo insieme
"Sei...... Un....... Completo......... Idiota....." Esclamò tra un singhiozzo e un altro mentre James la stringeva forte e cercava di evitare i colpi che gli stava scagliando
"Tesoro lo so, lo so, ma non piangere amore mio. Sono qui. È estremamente difficile farmi fuori sai?" Disse lui cercando di ironizzare come al solito. Lily alzò lo sguardo e, dopo aver visto sorriso che portava sul volto, lo baciò violentemente
"Emh emh" si schiarì la voce Remus per informare i due della sua presenza. James e Lily si staccarono restando però abbracciati mentre il licantropo si avvicinava al lettino
"Ahiaa! Sei impazzito. Andiamo Lunastorta sono debole al momento non è corretto" esclamò James dopo aver ricevuto una forte manata sulla nuca dall'amico
"Ringrazia che non ti affatturi" replicò lui con un sorriso mentre l'Auror lo guardava imbronciato


Parlarono per un paio d'ore quando, un trambusto incredibile proveniente dal corridoio antistante la camera, li fece bloccare. La voce inconfondibile di un uomo che urlava e inveiva contro chissà cosa rimbombò contro le pareti mentre una più debole, ma altrettanto agguerrita, voce femminile ordinava alla calma. James scoppiò a ridere mentre Remus guardava sospettoso in direzione di Lily che, profondamente imbarazzata, cercava di nascondersi dietro la sua moltitudine di capelli scarlatti
"Esattamente, cos'hai scritto a Sirius in quella pergamena Lily?" Chiese con voce divertita mentre la rossa continuava a farsi sempre più piccola ogni secondo che passava. Quando la donna si decise a rispondere la porta della camera si spalancò lasciando entrare un Sirius rosso in volto e con gli occhi spiritati, Dorcas con la classica espressione usata da lei e Lily quando i rispettivi mariti si comportavano come adolescenti in balia degli ormoni e una piccola infermiera che tremava terrorizzata
"Mi-mi dispiace ma non siamo riusciti a trattenerli" disse lei prima di dileguarsi alla velocità della luce chiudendosi la porta alle spalle. Sirius, che respirava affannosamente, fece qualche passo avanti verso Remus mentre James, forse per farlo preoccupare, aveva chiuso gli occhi e non dava segni di vita
"Voglio una spiegazione all'istante prima che vi schianti tutti per non avermi avvertito prima. Cos'è successo al mio migliore amico? e, soprattutto, per quale cazzo di motivo si trova in un ospedale babbano?" Disse in un ringhio stringendo i pugni mentre Dorcas cercava inutilmente di tranquillizzarlo
"Beh in realtà... Ahia!" Esclamò Remus dopo aver ricevuto un pizzicotto da James. Sirius lo guardò con espressione confusa
"In realtà che?" Chiese lui mentre il licantropo malediva con gli occhi l'amico disteso sul lettino
"Una banda di rapinatori misti babbani, maghi, ha tentato di rapinare la Gringott e uno di loro gli ha sparato" Sirius, se è possibile, si infuriò ancora di più e, dopo aver tirato un forte pugno nel muro che fece sobbalzare Lily che stava nascosta a sghignazzare dietro il lettino
"È stato attaccato e ferito con delle armi babbane e tu non ti sei degnato nemmeno di avvertirmi Remus?" Chiese mentre la vena del suo collo minacciava di esplodere da un momento all'altro. Remus sospirò promettendosi di uccidere personalmente James in seguito e si sedette nuovamente
"Aspettavo di sapere l'esito dell'operazione prima di informarti Felpato" rispose lui con voce stanca
"E tu!" Esclamò Sirius in direzione di Lily che sembrava volesse scoppiare a ridere da un momento all'altro "Invece di un Patronus mi lasci un pezzo di fottuta pergamena con su scritto che James era rimasto ferito di venire all'ospedale? Senza nessun dettaglio? Ma vabbe lasciamo perdere. Come sta?" Chiese avvicinandosi al lettino. Quando James si accorse di averlo alla giusta distanza spalancò gli occhi e, facendo forza sulle braccia, si sollevò quanto basta per guardare l'amico negli occhi
"Molto bene grazie e tu? Com'è andata la luna di miele? C'è in cantiere un figlioccio tutto mio? E' questa la mia sorpresa" Esclamò James con uno dei suoi sorrisi da orecchio a orecchio mentre Sirius indietreggiò impallidendo visibilmente. Lily scoppiò finalmente a ridere seguita a ruota da Dorcas mentre i due malandrini lo fissavano con sguardi furiosi
"Lo ammetto sei un ottimo attore. Ma dopo che avrò finito con te non dovrai fingere di essere morto" disse Sirius lasciando che un sorriso scalfisse il suo volto furioso. James rise prima di abbracciarlo
"Spero che avrai la decenza di provarci una volta aver recuperato appieno le mie forze. Ahia! Eh andiamo cosa vi ha fatto la mia nuca?" Esclamò offeso quando Sirius, imitando il gesto precedentemente compiuto da Remus, lo colpì con forza. La sala intera scoppiò in una risata liberatoria facendo sì che, tutta l'ansia da loro accumulata durante la mattinata, scomparisse come se nulla fosse successo


I medici babbani tennero prigioniero, o almeno così definiva James il suo ricovero, per ben due settimane. Settimane che furono piene di tentativi di fuga, sfuriate da parte di Lily, miliardi di lettere, fiori e cioccolatini inviati al famoso Auror dai suoi numerosi fan, visite di colleghi amici e, soprattutto, dei suoi genitori con annessi i piccoli Potter che portavano gioia e distruzione all'interno delle fredde sale dell'ospedale babbano
"Signor Potter se ci lascia farle un ultimo esame tra due tre giorni potrà tornare a casa non è questo che vuole?" esclamò esasperato il primario di reparto mentre James continuava a scalciare come un toro allontanando qualsiasi infermiere uomo o donna che sia, che tentavano di infilargli qualcosa di appuntito nel braccio
"IL LORO LAVORO!? Ma questo è un ospedale o un centro di tortura per Godric" gridò l'Auror a pieni polmoni continuando a dimenarsi
"James ti imploro lasciali fare e smettila di comportarti come un neonato" disse Lily avvicinandosi al suo orecchio. L'uomo si rilassò quanto basta per permettere ai medici di infilare l'ago facendo sì che il sangue di James iniziasse a fluire dentro di una fiala
"Che Merlino sia maled...." Iniziò a strillare lui mentre la sala scoppiò a ridere. Lily poggiò immediatamente le labbra in quelle del marito per evitare che i piccoli ascoltassero le imprecazioni del padre. Si staccò solo quando la piccola Penelope scoppiò a piangere. James sentendo i singhiozzi della figlia si trasformò. L'indignazione lasciò spazio ad un sorriso da ebete
"Oh piccola mia non piangere. Papà sta bene tranquilla principessa" sussurrò con voce piena di dolcezza. La piccola scosse la testa mentre il colore dei suoi capelli dal rosso accesso, che tanto le piaceva, si tramutarono in un nero poco rassicurante. Lily, da buona madre apprensiva qual era, si catapultò verso la figlia prendendola in braccio e stringendola a se quando, inaspettatamente, la magia involontaria della piccola, si liberò facendo scoppiare un vaso pieno zeppo di fiori dono degli ammiratori di suo padre. Questi si alzò mentre i medici, paralizzati, se ne stavano lì in piedi a bocca aperta
"La mia guerriera" esclamò con il volto trasudante del più puro orgoglio carezzando il volto della piccola con il palmo della mano. Penelope si calmò nell'istante stesso in cui sentì le dita del padre muoversi leggere sulle sue guance. Alzò lo sguardo verso di Lily osservandola con un'espressione di pura mortificazione
"Ccusa mama" sussurrò all'orecchio della rossa che la strinse automaticamente più stretta a se con un gran sorriso sulle labbra
"Tesoro mio non è nulla. Però, la prossima volta, cerca di controllarti davanti ai babbani d'accordo?" Disse lei con voce dolce. Penelope sorrise e annuì mentre i medici babbani erano ancora paralizzati
"Me ne occupo io" esclamò Sirius sorridendo radioso. Si avviò verso i babbani a bacchetta spianata e, prima che l'infermiera riuscisse a gridare aiuto, l'Auror li obliviò
"Mhhhh.... Beh signor Potter sembra tutto apposto può... Può andare a casa.... Credo" disse il primario di colore alcuni minuti dopo l'esecuzione dell'incantesimo di memoria. James scoppiò a ridere mentre Remus e le donne presenti fissarono prima con stupore il medico e, successivamente, con indignazione Sirius che, dopo aver circondato le spalle del suo migliore amico con un braccio, aprì un sorriso malandrino sul volto
"Beh? I medici hanno detto che è tutto apposto no? Andiamo allora" Disse lui con voce divertita
"Questo è parlare Felpato. Mi aspetto che si organizzi una bella festa per il mio ritorno tra i vivi mi sbaglio?" replicò James
"Raramente Ramoso. E' già tutto pronto a Villa Potter manca solo il festeggiato" esclamò Sirius radioso. Dopo un occhiata complice con il piccolo Harry che si fiondò tra le braccia del padre, i tre uscirono dalla stanza come se nulla fosse
"Quella piccola peste è la fotocopia del padre per Godric. Andiamo a casa piccola?" Esclamò esasperata Lily dopo che la porta della stanza si chiuse
"Papà tta bene?" Chiese Penelope con un filo di voce facendo sorridere perfino il primario che, ancora profondamente scombussolato, era rimasto lì in piedi davanti al lettino ormai vuoto insieme agli altri infermieri
"Anche troppo tesoro mio" rispose sorridendo la rossa
   
 
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