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Autore: xxlili_luna    10/04/2017    1 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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https://it.pinterest.com/explore/abiti-eleganti-908657263068/.            Abito Hermione
http://www.ysun.it/vestiti-eleganti-d5101.html.      Abito Ginny
http://www.bridesire.it/abiti-da-cerimonia_c125.     Abito Luna
BALLI E GELOSIE
Pov Hermione
Erano passati un paio di giorni da quando Ginny aveva scoperto la verità e, come promesso, non aveva detto niente a nessuno. Con Draco le cose andavano benissimo, lo amavo tantissimo e lui amava me. 
Con Ron la situazione era la stessa. Non mi aveva ancora rivolto la parola e mi evitava sempre. 
Ero nella camera di Ginny mentre lei si preparava per il suo appartamento con Harry. Anche tra loro due le cose andavano benissimo dopo quello che era successo a causa di Dean. 
- Come sto? - mi chiese voltandosi verso di me. Era favolosa. Indossava una gonna rossa lievemente gonfia e una maglietta nera. 
- Sei fantastica. - risposi io. Lei sorrise soddisfatta e mi raggiunse sul letto sedendosi accanto a me. La sua espressione cambiò con velocità, e divenne maliziosa. 
- Herm... - fece con un sorrisetto che non mi piaceva per niente. - Non mi hai ancora raccontato niente delle tue notti passate con Malfoy. - 
- Ma... Ginevra! - esclamai arrossendo violentemente. 
- Oh, andiamo! È chiamato il "Dio del sesso", voglio sapere se è vero. - 
- Eccome se è vero... - sussurrai ripensando anche soltanto alla scorsa notte. Lei emise un piccolo gridolino. - Ma cosa mi fai dire?! - esclamai tappandomi la bocca appena mi riscossi. 
- Per Merlino Hermione! Stai con Draco Malfoy! È normale che tu voglia parlarne con qualcuno. - quasi urlò lei e io le tappai la bocca. 
- Ginny! Qualcuno potrebbe sentirti. - dissi mentre lei scostava le mani. 
- Tranquilla ora raccontami tutto. - disse la mia migliore amica. Mi arresi e raccontai, non nei dettagli, le mie notti con il mio ragazzo. 
- Wow! - fece lei appena finì il mio racconto. - Ma praticamente fate sesso ogni giorno! - 
- Bè... praticamente... - dissi arrossendo ancora di più. Grazie la cielo in quel momento sentirono bussare. Ginny saltò giù dal letto e andò ad aprire. Mi salutarono velocemente e mi lasciarono entrambi sola nella stanza. Ancora rossa uscì anch'io dalla stanza e mi avviai nella mia prima di andare a cena. Appena aprì la porta vidi una testa bionda china su un libro mentre scriveva su una pergamena. Sorrisi e chiusi la porta, poi, facendo io più silenziosamente possibile mi avvicinai a lui e, quando fui abbastanza vicina, mi abbassai e da dietro gli buttai le braccia al collo. 
- Ehi! - esclamò lui divertito mentre girava la testa. Gli diedi un bacio a stampo e poggiai la testa sulla sua spalla. 
- Storia della Magia? - chiesi osservando il capitolo su cui era aperto il libro. 
- Già. - fece Draco con un sospiro. Portò una mano al mio braccio coperto dalla camicetta e lo accarezzò piano. Sapevo che detestava quella materia, non perché non gli riuscisse solo che la trovava noiosa. 
- Se vuoi dopo ti posso aiutare. - proposi voltando la testa nella sua direzione. Lui mi sorrise e annuì prima di darmi un altro dolce bacio. Non mi stancavo mai dei suoi baci, dal più casto al più passionale. 
- Andiamo a cena? Sto morendo di fame. - disse lui. 
- Certo. - risposi lasciandolo andare. Lui si alzò in piedi e, insieme, andammo in Sala Grande. Come sempre entrai prima io e lui rimase fuori. Appena varcai la soglia notai l'assenza di Ginny e di Harry al tavolo Grifondoro quindi andai a sedermi accanto a Neville. 
- Ciao Hermione. - mi saluta il mio amico. 
- Ciao Neville. - risponsi prima di cominciare a riempirmi il piatto. Dopo pochi minuti sento la porta della sala aprirsi e mi volto solo per incontrare i suoi occhi. L'avevo lasciato solo cinque minuti fa e già mi mancavano quegli occhi. Lui, senza smettere un secondo di guardarmi, raggiunse il suo tavolo e si siede accanto al suo migliore amico, Blaise. Mi ero seduta in modo tale da poterlo guardare senza che nessuno mi vedesse o avesse sospetti. Ci guardammo per momenti incredibilmente lunghi, poi abbassai lo sguardo sulla mia cena e cominciai a mangiare, continuando a sentire il suo sguardo su di me. Mangiai piano e in silenzio, totalmente concentrata sul biondino che sedeva al tavolo davanti al mio, fino a quando la mia attenzione, insieme a quella di tutti gli altri studenti non fu attirata dal preside. L'uomo raggiunse il suo solito posto dove teneva gli annunci importanti e guardò un attimo la sala, che pian piano si faceva più silenziosa aspettando le parole del vecchio preside. 
- Mi dispiace interrompere il nostro squisito banchetto con le mie chiacchiere ma ho un annuncio da farvi che... spero vi rallegrerà. - cominciò lui. - Io e gli altri insegnati abbiamo organizzato un ballo di inizio anno che si terrà tra due settimane esatte proprio qui, in Sala Grande. Per gli uomini è richiesto lo smoking mentre per le donne un vestito elegante. Ora vi lascio continuare la vostra cena. - finì il preside e tornò al suo posto, mentre la sala si riempiva di nuovo di brusii e chiacchere. Feci per guardare Draco quando una conversazione tra Lavanda e Callì attirò la mia attenzione. Tenendo lo sguardo sul tavolo tesi l'orecchio e le ascoltai. 
- Secondo te chi ci inviterà? - chiese Callì alla sua amica. 
- Non so... ma per me spero che sarà Draco. - rispose Lavanda con tono malizioso. Strinsi la forchetta che avevo in mano. 
- Già... è veramente sexy - fece l'altra. Morsi forte il labbro inferiore. - e poi stareste bene insieme. - aumentai la stretta finché le nocche non divennero bianche. 
- Sì... e poi mi piacerebbe almeno farmi un giro nel suo letto! - rispose Lavanda. Le unghie mi si conficcarono nel palmo. Avevo sentito abbastanza. Lascai andare la forchetta e mi alzai in piedi di scatto. Puntai lo sguardo su di lui e notai che anche mi stava fissando lievemente preoccupato. Gli feci un cenno praticamente invisibile e uscì dalla sala. Mi appoggiai alla  parete e lo aspettai, non ci volle molto. Draco uscì dalla porta e mi venne incontro. 
- Tutto... - cominciò ma lo interruppi. 
- Andiamo in camera. - dissi prendendolo per un braccio e trascinandolo  senza troppe cerimonie giù per i sotterranei e poi in camera. Chiusi la porta violentemente. 
- Ehi!  Così fai crollare la scuola. - scherzò prendendomi il viso tra le mani. Lo guardai negli occhi e in un secondo mi calmai. 
- Scusa. - sussurrai sorridendo lievemente. 
- E di che? - chiese retorico prima di abbracciarmi. Mi strinsi a lui e appena sciogliemmo l'abbraccio andammo verso la scrivania. Io feci per tirare fuori la bacchetta e trasfigurare qualcosa in una sedia ma lui mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe. 
- Allora... dove sei arrivato? - chiesi mentre lui faceva passare le braccia intorno alla mia vita e poggiava la testa sulla mia spalla. 
- Avevo appena finito di scrivere come si è conclusa la guerra, poi devo scrivere qualche parola su cosa è successo dopo. - rispose lui. 
- Okay! Allora ci manca poco. - dissi e cominciai a leggere il libro, per trovare il punto da cui iniziare. E lavorammo così. Io leggevo e riassumevo le parti più importanti mentre lui le scriveva sulla pergamena. Ogni tanto mi chiedeva di spiegargli un concetto e io lo facevo, anche se sapevo che era una scusa per riposarsi la mano e per guardarmi. 
Alla fine avevamo riempito due pagine di pergamena, compreso quello che aveva scritto da solo. 
- E finito. - disse lui scrivendo l'ultima parola. Prima che potessi alzarmi, però, lui mi prese in braccio a mò di sposa e mi portò sul letto, dove si sedette con la schiena alla ringhiera e mi fece risedere sulle sue gambe. Io mi accoccolai al suo petto e lui mi accarezzò le gambe. 
- Non credi che... sì, insomma, che dovremmo parlare del ballo? - chiesi dopo alcuni minuti di silenzio. 
- Sì, dovremmo. - fece Draco e dopo un respiro profondo per prendere coraggio iniziai a parlare. 
- È ovvio che non possiamo andarci insieme. Quindi... ti va se accettiamo il primo invito che ci viene fatto? - proposi con voce lievemente incerta. Lui sembrò accorgersene e mi mise due dita sotto il mento e lo alzò, per potermi guardare negli occhi. 
- Va bene. - rispose con tono dolce per rassicurarmi. Poi però una piccolo scintilla gli attraversò gli occhi e sembrò ricordarsi di qualcosa. - Tranne ex fidanzati. - disse pensando a Ron. 
- Tranquillo. Ron non mi parla da settimane quindi la possibilità che mi inviti è pari a zero. - dissi e a quelle parole sembrò risallarsi. Poi però fu il mio turno di mettere un tranne. - E Lavanda e Callì. - 
- Lavanda e Callì? Perché? - chiese con tono lievemente divertito. Lo guardai negli occhi e il mio sguardo gli sembrò bastare. - Per quello sei uscita così di fretta e infuriata dalla Sala? - chiese lui ghignando. 
- Questo non... oh! E se anche fosse? Comunque se una di loro te lo chiede tu rifiuta. - dissi decisa. 
- Okay, rifiuterò. - fece continuando a ghignare. In cuor mio però speravo veramente che nessuno ci invitasse, così, saremmo potuti andarcene senza troppi problemi.
Ovviamente le mie preghiere non furono esaudite. Gli inviti arrivarono in fretta. Draco fu invitato da Pansy Parkinson mentre io da Cormac Maclagen. Quando l'avevo detto a Draco avevo dovuto placcarlo per impedirgli di andare a rompergli la faccia per avermi messo gli occhi addosso. Intanto, in quelle settimane, le ragazze continuavano a sfilare davanti ai ragazzi da cui volevano essere invitate, mentre altre correvano da una parte all'altra del castello per consultarsi con un'amica sull'abito o sugli accessori. Io non mi preoccupavo dato che vi avrebbe pensato mia madre a mandarmi l'abito. Ovviamente Ginny era stata inviata da Harry, anche se non c'era bisogno di un invito, mentre Luna non ci volle dire chi l'aveva inviata. 
La sera del ballo arrivò in fretta. Adesso ero nella camera di Ginny insieme a lei e a Luna e ci stavamo preparando per la serata. Luna indossava un abito rosa corto davanti e lungo dietro, con una scollatura poco profonda, ai piedi un paio di tacchi argentei. Ginny, invece, un abito lungo fino al pavimento lilla con un decoro  intrecci sul corpetto e scollatura a cuore, un paio di decoltè dello stesso colore dell'abito. Infine, io indossavo un abito fucsia-rosso con scollatura a cuore e lungo fino al pavimento, una decorazione di diamanti sotto il seno. Era in tulle e molto leggero. Ai piedi portavo un paio di decoltè nere. Tutte e tre ci eravamo lasciate i capelli sciolti e portavamo un trucco leggero. Le otto si fecero in fretta e quindi anche l'ora di raggiungere i nostri cavalieri. Uscimmo dalla camera e andammo in Sala Comune. Io andai da Cormac, Ginny da Harry e Luna da...  Neville?? Bè, finalmente si era deciso a confessarle i suoi sentimenti! Cormac mi porse il braccio e io lo presi a malavoglia e insieme agli altri scendemmo in Sala Grande. Appena apparimmo sulla scalinata tutti gli occhi erano fissi su di loro, soprattutto quelli di una certa Serpe. Lo cercai con lo sguardo e lo vidi vicino alla parete con i suoi amici e la Parkinson che ci fissava. Fissava me con sguardo sognante mentre Cormac con uno sguardo di fuoco. Appena arrivati alla fine della scala andammo verso il tavolo delle bibite e prendemmo tutti qualcosa. 
- Benvenuti! - esclamò il preside. - Prima di aprire le danze voglio ringraziare tutti quelli che si sono dati da fare a organizzare questa serata. Che si aprono le danze! - fece lui e immediatamente partì la musica. Diverse coppie andarono in pista per ballare un lento o cose così mentre noi rimanemmo lì a parlare per un po'. Poi Luna e Neville andarono a ballare e con loro anche Harry e Ginny. La seconda, però, prima di andare mi aveva lanciato uno sguardo di incoraggiamento. Così io e Maclagen rimanemmo da soli. 
- Sai... con questo vestito sei molto sexy. - disse a un certo punto avvicinandosi lievemente. Io feci un passo indietro e sussurrai un "grazie". 
- Bella festa , vero? - chiese lui. 
- Sì... - feci guardando le persone che ballavano. Tra di loro c'erano anche Pansy e Draco. Lui le teneva le mani sui fianchi con disinteresse, neanche la guardava. Lei, invece, continuava a strusciarsi a lui con disinvoltura. 
- Perché non andiamo via? - chiese con tono malizioso. Mi voltai verso di lui e fui tentata di tirargli uno schiaffo. 
- No. - risposi secca e ferma. Mi voltai di nuovo verso la coppia che stavo fissando e notai che anche Draco ci stava fissando. All'improvviso mi venne un idea degna di una Serpe. Mi voltai di nuovo verso Cormac. - Andiamo a ballare? 
- Certo. - rispose lui posando il bicchiere che aveva in mano. Lo presi per mano e lo portai in pista, vicino alla coppia che stavo fissando fino a pochi secondi prima. Ci mettemmo nella loro stessa posizione, solo che io non mi stava strusciando addosso a Cormac, e iniziammo a ondeggiare. Io lanciavo alcuni sguardi a Draco per vedere le sue reazioni, e il suo sguardo lampeggiava, non mi sarei stupita se fossero usciti fulmini e saette. Né, Pansy, né Cormac sembravano essersi accorti delle nostre occhiate, oppure non volevano accorgersene. Quando la musica di concluse andai al tavolo delle bibite per prendere qualcosa. Una mano però mi afferrò un fianco e in un attimo mi ritrovai fuori dalla Sala, spalle al muro. Non ebbi il tempo per guardare chi mi aveva fatta uscire che delle labbra premettero contro le mie. Le conoscevo bene e ricambiai il bacio, un bacio quasi disperato. Lui mi leccò completamente le labbra prima di  chiedere l'accesso, accesso che gli venne subito concesso. Le nostre lingue  si unirono in una danza passionale, mentre le sue mani scivolavano veloci sul mio corpo e le mie si unirono tra i suoi capelli. Quando ci staccammo incontrai i suoi occhi ghiacciati. 
- Lo sai che ha volte sei una vera Serpe? - mi chiese retorico. 
- Davvero? Perché? - feci con finta innocenza. 
- Come ho detto sei una vera Serpe. - rispose prima di schiacciarmi di più alla parete e premendo la sua erezione contro la mia intimità. Gemetti lievemente. 
- Anche tu non sei da meno. - replicai con il respiro affannoso. 
- Grazie. - fece Draco ghignando. - Ti sei divertita a farmi ingelosire, vero? - 
- Molto. - 
- Sei stata brava. Ero a tanto così da venire lì, strapparti da lui e poi tirargli un pugno in faccia. - 
- Io non ti avrei fermato. - dissi convinta. Un attimo dopo le nostre labbra erano di nuovo attaccate in un bacio che esprimeva tutta la gelosia che avevamo provato in quelle poche ore. Mi prese per mano e mi portò nella nostra camera, stanchi di quel posto e soprattutto dei nostri accompagnatori. Lì, nel nostro nido, facemmo l'amore tutta la notte. E il giorno dopo, nessuno ci vide né per i corridoi né a pranzo né a cena. 
Quello che non sapevamo però era che qualcuno, la sera del ballo, ci aveva spiati e visti baciarci. Pronto per divulgare a tutti il nostro sporco e dolcissimo segreto... 
Okay, fa schifo come capitolo ed è veramente corto ma, come il prossimo, era necessario. Vederlo come... capitolo di passaggio, solo per introdurne un'altro. Anche il prossimo sarà più o meno così ma tranquilli perché stanno arrivando capitolo veramente belli che, per i più sensibili come me, faranno piangere. Grazie a tutti, un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo. 

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BALLI E GELOSIE




Pov Hermione




Erano passati un paio di giorni da quando Ginny aveva scoperto la verità e, come promesso, non aveva detto niente a nessuno. Con Draco le cose andavano benissimo, lo amavo tantissimo e lui amava me. 
Con Ron la situazione era la stessa. Non mi aveva ancora rivolto la parola e mi evitava sempre. 


Ero nella camera di Ginny mentre lei si preparava per il suo appartamento con Harry. Anche tra loro due le cose andavano benissimo dopo quello che era successo a causa di Dean. 
- Come sto? - mi chiese voltandosi verso di me. Era favolosa. Indossava una gonna rossa lievemente gonfia e una maglietta nera. 
- Sei fantastica. - risposi io. Lei sorrise soddisfatta e mi raggiunse sul letto sedendosi accanto a me. La sua espressione cambiò con velocità, e divenne maliziosa. 
- Herm... - fece con un sorrisetto che non mi piaceva per niente. - Non mi hai ancora raccontato niente delle tue notti passate con Malfoy. - 
- Ma... Ginevra! - esclamai arrossendo violentemente. 
- Oh, andiamo! È chiamato il "Dio del sesso", voglio sapere se è vero. - 
- Eccome se è vero... - sussurrai ripensando anche soltanto alla scorsa notte. Lei emise un piccolo gridolino. - Ma cosa mi fai dire?! - esclamai tappandomi la bocca appena mi riscossi. 
- Per Merlino Hermione! Stai con Draco Malfoy! È normale che tu voglia parlarne con qualcuno. - quasi urlò lei e io le tappai la bocca. 
- Ginny! Qualcuno potrebbe sentirti. - dissi mentre lei scostava le mani. 
- Tranquilla ora raccontami tutto. - disse la mia migliore amica. Mi arresi e raccontai, non nei dettagli, le mie notti con il mio ragazzo. 
- Wow! - fece lei appena finì il mio racconto. - Ma praticamente fate sesso ogni giorno! - 
- Bè... praticamente... - dissi arrossendo ancora di più. Grazie la cielo in quel momento sentirono bussare. Ginny saltò giù dal letto e andò ad aprire. Mi salutarono velocemente e mi lasciarono entrambi sola nella stanza. Ancora rossa uscì anch'io dalla stanza e mi avviai nella mia prima di andare a cena. Appena aprì la porta vidi una testa bionda china su un libro mentre scriveva su una pergamena. Sorrisi e chiusi la porta, poi, facendo io più silenziosamente possibile mi avvicinai a lui e, quando fui abbastanza vicina, mi abbassai e da dietro gli buttai le braccia al collo. 
- Ehi! - esclamò lui divertito mentre girava la testa. Gli diedi un bacio a stampo e poggiai la testa sulla sua spalla. 
- Storia della Magia? - chiesi osservando il capitolo su cui era aperto il libro. 
- Già. - fece Draco con un sospiro. Portò una mano al mio braccio coperto dalla camicetta e lo accarezzò piano. Sapevo che detestava quella materia, non perché non gli riuscisse solo che la trovava noiosa. 
- Se vuoi dopo ti posso aiutare. - proposi voltando la testa nella sua direzione. Lui mi sorrise e annuì prima di darmi un altro dolce bacio. Non mi stancavo mai dei suoi baci, dal più casto al più passionale. 
- Andiamo a cena? Sto morendo di fame. - disse lui. 
- Certo. - risposi lasciandolo andare. Lui si alzò in piedi e, insieme, andammo in Sala Grande. Come sempre entrai prima io e lui rimase fuori. Appena varcai la soglia notai l'assenza di Ginny e di Harry al tavolo Grifondoro quindi andai a sedermi accanto a Neville. 
- Ciao Hermione. - mi saluta il mio amico. 
- Ciao Neville. - risponsi prima di cominciare a riempirmi il piatto. Dopo pochi minuti sento la porta della sala aprirsi e mi volto solo per incontrare i suoi occhi. L'avevo lasciato solo cinque minuti fa e già mi mancavano quegli occhi. Lui, senza smettere un secondo di guardarmi, raggiunse il suo tavolo e si siede accanto al suo migliore amico, Blaise. Mi ero seduta in modo tale da poterlo guardare senza che nessuno mi vedesse o avesse sospetti. Ci guardammo per momenti incredibilmente lunghi, poi abbassai lo sguardo sulla mia cena e cominciai a mangiare, continuando a sentire il suo sguardo su di me. Mangiai piano e in silenzio, totalmente concentrata sul biondino che sedeva al tavolo davanti al mio, fino a quando la mia attenzione, insieme a quella di tutti gli altri studenti non fu attirata dal preside. L'uomo raggiunse il suo solito posto dove teneva gli annunci importanti e guardò un attimo la sala, che pian piano si faceva più silenziosa aspettando le parole del vecchio preside. 
- Mi dispiace interrompere il nostro squisito banchetto con le mie chiacchiere ma ho un annuncio da farvi che... spero vi rallegrerà. - cominciò lui. - Io e gli altri insegnati abbiamo organizzato un ballo di inizio anno che si terrà tra due settimane esatte proprio qui, in Sala Grande. Per gli uomini è richiesto lo smoking mentre per le donne un vestito elegante. Ora vi lascio continuare la vostra cena. - finì il preside e tornò al suo posto, mentre la sala si riempiva di nuovo di brusii e chiacchere. Feci per guardare Draco quando una conversazione tra Lavanda e Callì attirò la mia attenzione. Tenendo lo sguardo sul tavolo tesi l'orecchio e le ascoltai. 
- Secondo te chi ci inviterà? - chiese Callì alla sua amica. 
- Non so... ma per me spero che sarà Draco. - rispose Lavanda con tono malizioso. Strinsi la forchetta che avevo in mano. 
- Già... è veramente sexy - fece l'altra. Morsi forte il labbro inferiore. - e poi stareste bene insieme. - aumentai la stretta finché le nocche non divennero bianche. 
- Sì... e poi mi piacerebbe almeno farmi un giro nel suo letto! - rispose Lavanda. Le unghie mi si conficcarono nel palmo. Avevo sentito abbastanza. Lascai andare la forchetta e mi alzai in piedi di scatto. Puntai lo sguardo su di lui e notai che anche mi stava fissando lievemente preoccupato. Gli feci un cenno praticamente invisibile e uscì dalla sala. Mi appoggiai alla  parete e lo aspettai, non ci volle molto. Draco uscì dalla porta e mi venne incontro. 
- Tutto... - cominciò ma lo interruppi. 
- Andiamo in camera. - dissi prendendolo per un braccio e trascinandolo  senza troppe cerimonie giù per i sotterranei e poi in camera. Chiusi la porta violentemente. 
- Ehi!  Così fai crollare la scuola. - scherzò prendendomi il viso tra le mani. Lo guardai negli occhi e in un secondo mi calmai. 
- Scusa. - sussurrai sorridendo lievemente. 
- E di che? - chiese retorico prima di abbracciarmi. Mi strinsi a lui e appena sciogliemmo l'abbraccio andammo verso la scrivania. Io feci per tirare fuori la bacchetta e trasfigurare qualcosa in una sedia ma lui mi prese per i fianchi e mi fece sedere sulle sue gambe. 
- Allora... dove sei arrivato? - chiesi mentre lui faceva passare le braccia intorno alla mia vita e poggiava la testa sulla mia spalla. 
- Avevo appena finito di scrivere come si è conclusa la guerra, poi devo scrivere qualche parola su cosa è successo dopo. - rispose lui. 
- Okay! Allora ci manca poco. - dissi e cominciai a leggere il libro, per trovare il punto da cui iniziare. E lavorammo così. Io leggevo e riassumevo le parti più importanti mentre lui le scriveva sulla pergamena. Ogni tanto mi chiedeva di spiegargli un concetto e io lo facevo, anche se sapevo che era una scusa per riposarsi la mano e per guardarmi. 
Alla fine avevamo riempito due pagine di pergamena, compreso quello che aveva scritto da solo. 
- E finito. - disse lui scrivendo l'ultima parola. Prima che potessi alzarmi, però, lui mi prese in braccio a mò di sposa e mi portò sul letto, dove si sedette con la schiena alla ringhiera e mi fece risedere sulle sue gambe. Io mi accoccolai al suo petto e lui mi accarezzò le gambe. 
- Non credi che... sì, insomma, che dovremmo parlare del ballo? - chiesi dopo alcuni minuti di silenzio. 
- Sì, dovremmo. - fece Draco e dopo un respiro profondo per prendere coraggio iniziai a parlare. 
- È ovvio che non possiamo andarci insieme. Quindi... ti va se accettiamo il primo invito che ci viene fatto? - proposi con voce lievemente incerta. Lui sembrò accorgersene e mi mise due dita sotto il mento e lo alzò, per potermi guardare negli occhi. 
- Va bene. - rispose con tono dolce per rassicurarmi. Poi però una piccolo scintilla gli attraversò gli occhi e sembrò ricordarsi di qualcosa. - Tranne ex fidanzati. - disse pensando a Ron. 
- Tranquillo. Ron non mi parla da settimane quindi la possibilità che mi inviti è pari a zero. - dissi e a quelle parole sembrò risallarsi. Poi però fu il mio turno di mettere un tranne. - E Lavanda e Callì. - 
- Lavanda e Callì? Perché? - chiese con tono lievemente divertito. Lo guardai negli occhi e il mio sguardo gli sembrò bastare. - Per quello sei uscita così di fretta e infuriata dalla Sala? - chiese lui ghignando. 
- Questo non... oh! E se anche fosse? Comunque se una di loro te lo chiede tu rifiuta. - dissi decisa. 
- Okay, rifiuterò. - fece continuando a ghignare. In cuor mio però speravo veramente che nessuno ci invitasse, così, saremmo potuti andarcene senza troppi problemi.


Ovviamente le mie preghiere non furono esaudite. Gli inviti arrivarono in fretta. Draco fu invitato da Pansy Parkinson mentre io da Cormac Maclagen. Quando l'avevo detto a Draco avevo dovuto placcarlo per impedirgli di andare a rompergli la faccia per avermi messo gli occhi addosso. Intanto, in quelle settimane, le ragazze continuavano a sfilare davanti ai ragazzi da cui volevano essere invitate, mentre altre correvano da una parte all'altra del castello per consultarsi con un'amica sull'abito o sugli accessori. Io non mi preoccupavo dato che vi avrebbe pensato mia madre a mandarmi l'abito. Ovviamente Ginny era stata inviata da Harry, anche se non c'era bisogno di un invito, mentre Luna non ci volle dire chi l'aveva inviata. 
La sera del ballo arrivò in fretta. Adesso ero nella camera di Ginny insieme a lei e a Luna e ci stavamo preparando per la serata. Luna indossava un abito rosa corto davanti e lungo dietro, con una scollatura poco profonda, ai piedi un paio di tacchi argentei. Ginny, invece, un abito lungo fino al pavimento lilla con un decoro  intrecci sul corpetto e scollatura a cuore, un paio di decoltè dello stesso colore dell'abito. Infine, io indossavo un abito fucsia-rosso con scollatura a cuore e lungo fino al pavimento, una decorazione di diamanti sotto il seno. Era in tulle e molto leggero. Ai piedi portavo un paio di decoltè nere. Tutte e tre ci eravamo lasciate i capelli sciolti e portavamo un trucco leggero. Le otto si fecero in fretta e quindi anche l'ora di raggiungere i nostri cavalieri. Uscimmo dalla camera e andammo in Sala Comune. Io andai da Cormac, Ginny da Harry e Luna da...  Neville?? Bè, finalmente si era deciso a confessarle i suoi sentimenti! Cormac mi porse il braccio e io lo presi a malavoglia e insieme agli altri scendemmo in Sala Grande. Appena apparimmo sulla scalinata tutti gli occhi erano fissi su di loro, soprattutto quelli di una certa Serpe. Lo cercai con lo sguardo e lo vidi vicino alla parete con i suoi amici e la Parkinson che ci fissava. Fissava me con sguardo sognante mentre Cormac con uno sguardo di fuoco. Appena arrivati alla fine della scala andammo verso il tavolo delle bibite e prendemmo tutti qualcosa. 
- Benvenuti! - esclamò il preside. - Prima di aprire le danze voglio ringraziare tutti quelli che si sono dati da fare a organizzare questa serata. Che si aprono le danze! - fece lui e immediatamente partì la musica. Diverse coppie andarono in pista per ballare un lento o cose così mentre noi rimanemmo lì a parlare per un po'. Poi Luna e Neville andarono a ballare e con loro anche Harry e Ginny. La seconda, però, prima di andare mi aveva lanciato uno sguardo di incoraggiamento. Così io e Maclagen rimanemmo da soli. 
- Sai... con questo vestito sei molto sexy. - disse a un certo punto avvicinandosi lievemente. Io feci un passo indietro e sussurrai un "grazie". 
- Bella festa , vero? - chiese lui. 
- Sì... - feci guardando le persone che ballavano. Tra di loro c'erano anche Pansy e Draco. Lui le teneva le mani sui fianchi con disinteresse, neanche la guardava. Lei, invece, continuava a strusciarsi a lui con disinvoltura. 
- Perché non andiamo via? - chiese con tono malizioso. Mi voltai verso di lui e fui tentata di tirargli uno schiaffo. 
- No. - risposi secca e ferma. Mi voltai di nuovo verso la coppia che stavo fissando e notai che anche Draco ci stava fissando. All'improvviso mi venne un idea degna di una Serpe. Mi voltai di nuovo verso Cormac. - Andiamo a ballare? 
- Certo. - rispose lui posando il bicchiere che aveva in mano. Lo presi per mano e lo portai in pista, vicino alla coppia che stavo fissando fino a pochi secondi prima. Ci mettemmo nella loro stessa posizione, solo che io non mi stava strusciando addosso a Cormac, e iniziammo a ondeggiare. Io lanciavo alcuni sguardi a Draco per vedere le sue reazioni, e il suo sguardo lampeggiava, non mi sarei stupita se fossero usciti fulmini e saette. Né, Pansy, né Cormac sembravano essersi accorti delle nostre occhiate, oppure non volevano accorgersene. Quando la musica di concluse andai al tavolo delle bibite per prendere qualcosa. Una mano però mi afferrò un fianco e in un attimo mi ritrovai fuori dalla Sala, spalle al muro. Non ebbi il tempo per guardare chi mi aveva fatta uscire che delle labbra premettero contro le mie. Le conoscevo bene e ricambiai il bacio, un bacio quasi disperato. Lui mi leccò completamente le labbra prima di  chiedere l'accesso, accesso che gli venne subito concesso. Le nostre lingue  si unirono in una danza passionale, mentre le sue mani scivolavano veloci sul mio corpo e le mie si unirono tra i suoi capelli. Quando ci staccammo incontrai i suoi occhi ghiacciati. 
- Lo sai che ha volte sei una vera Serpe? - mi chiese retorico. 
- Davvero? Perché? - feci con finta innocenza. 
- Come ho detto sei una vera Serpe. - rispose prima di schiacciarmi di più alla parete e premendo la sua erezione contro la mia intimità. Gemetti lievemente. 
- Anche tu non sei da meno. - replicai con il respiro affannoso. 
- Grazie. - fece Draco ghignando. - Ti sei divertita a farmi ingelosire, vero? - 
- Molto. - 
- Sei stata brava. Ero a tanto così da venire lì, strapparti da lui e poi tirargli un pugno in faccia. - 
- Io non ti avrei fermato. - dissi convinta. Un attimo dopo le nostre labbra erano di nuovo attaccate in un bacio che esprimeva tutta la gelosia che avevamo provato in quelle poche ore. Mi prese per mano e mi portò nella nostra camera, stanchi di quel posto e soprattutto dei nostri accompagnatori. Lì, nel nostro nido, facemmo l'amore tutta la notte. E il giorno dopo, nessuno ci vide né per i corridoi né a pranzo né a cena. 


Quello che non sapevamo però era che qualcuno, la sera del ballo, ci aveva spiati e visti baciarci. Pronto per divulgare a tutti il nostro sporco e dolcissimo segreto... 




Okay, fa schifo come capitolo ed è veramente corto ma, come il prossimo, era necessario. Vederlo come... capitolo di passaggio, solo per introdurne un'altro. Anche il prossimo sarà più o meno così ma tranquilli perché stanno arrivando capitolo veramente belli che, per i più sensibili come me, faranno piangere. Grazie a tutti, un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo. 

   
 
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