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Autore: Xx Kagome_Chan xX    07/06/2009    3 recensioni
Questa fanfiction parla del risveglio di Kagome dopo che è caduta in coma alla fine della battaglia decisiva con Narakuin cui troverà.. Basta non vi dico più niente!! Abbiate pietà è la mia prima fanfiction!
Genere: Romantico, Triste, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok. Sì. Lo so. Perdonooooooooooooooooooooooooooooooo. So davvero mooooooolto bene di essere in un ritardo tremendo ma tra tesina per l'esame orale di terza e mancanza di ispirazione ecco dove si va a finire.
Spero con tutto il cuore che voi vogliate essere clementi come sempre, e che saprete aspettare fino ai primi di luglio, visto che da domani in poi il tempo che passerò al computer sarà solo per trascrivere gli argomenti della tesina e per fare qualche piccola recensione.
Come vedrete ho cambiato stile di scrittura e spero di aver reso la storia un po' più comica, anche se il capitolo non è poi tanto lungo.
Ed ora vi lascio al capitolo. Buona lettura!

Eventi casuali.
<< Rivestiti, sei tutta nuda. >> Kagome divenne di un color cremisi acceso, essendosi resa conto solo in quel momento che tutto il suo corpo era stato in bella vista allo sguardo di Inu Yasha e lui -furbescamente- non aveva accennato nulla a tal proposito.
Si infilò alla ben e meglio la tunica di Inu Yasha(Vedere episodio: Succede tutto nella notte dell’Utopia NDKagome_Chan)e cominciò a correre ad una velocità non sua verso il punto dove aveva visto dirigersi l'hanyou.
Si guardò intorno bisognosa di scorgere una chioma argentata, ma di Inu Yasha nessuna traccia.
<< Inu Yasha! >> Urlò con voce roca.
<< Inu Yasha! >> Ripeté con fermezza.
<< Inu Yasha! Inu Y... >> Si bloccò sul pronunciare il nome dell'amato notando che la sua voce la stava tradendo. Non doveva piangere in quel momento, doveva mantenere la voce salda in modo che fosse più chiara.
Andò avanti così per un po' di tempo, girando per il bosco. Alla fine si ritrovò alle porte del villaggio Musashi.
<< Inu Yasha! >> Chiamò il suo nome con una dolcezza infinita, che non si sarebbe mai immaginata di possedere.
<< Inu Yasha ti prego... >> Il suo tono si era affievolito di molto ed adesso cominciava a perdere la speranza che la sentisse, a pensare che fosse andato da Kikyo a consolarsi perchè non aveva voluto udire la sua risposta, magari credendo che non ricambiasse i suoi sentimenti.
Il pensiero che fosse andato da lei le creò un groppo in gola che fece fatica ad ingoiare, ma dichiarò comunque -al vento- il suo amore.
<< Inu Yasha dove sei? Inu Yasha anche io sono follemente innamorata di te! Hai capito, stupido? ANCHE IO TI AMO! Onegai... Torna da me... >> Le ultime parole erano state poco più di un sussurro, che lei stessa aveva faticato a comprendere, perchè erano parole dettate dal cuore.
Dopo quest'ultimo, quanto meno disperato tentativo di richiamare l’attenzione dell’hanyou, Kagome cadde in ginocchio e lasciò che alcune lacrime le cadessero sulle guance arrossate per le urla lanciate.
Si appoggiò al manufatto shintoista -il torii- posto all’ingresso del villaggio e lì, senza rendersene conto, si addormentò.
                                                 
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Aprì gli occhi di scatto, sperando vivamente che la persona che la stava... Svegliando?
Lanciò un sospiro molto più simile a un ringhio rendendosi conto che la persona che l’ aveva risvegliata con una palpata di sedere dall’incubo che di quei tempi le tormentava il sonno non era altri che Miroku, il pervertito per eccellenza.
Urlò disumanamente spaccando i timpani del povero monaco hentai che indietreggiò spaventato, temendo che la divina Kagome chiamasse il mezzodemone e che costui gli spezzasse le ossa ad una ad una.
Nell’indietreggiare però non si rese conto che dietro di lui c’erano alcune pietre bastarde e -casualmente(Il povero Miroku in questa fanfiction rischierà di fare una brutta fine per tutti gli eventi casuali che capiteranno NDKagome_Chan)- inciampò in una di esse e fece un grosso ruzzolone dalla collina dove si trovavano -per sua fortuna non c’erano altri sassi malefici.
Kagome si alzò e si diresse a passo svelto verso il luogo dove il malcapitato era finito per controllare che non avesse niente di rotto.
Constatando che quelli che aveva Miroku erano solo taglietti superficiali con un’alzata di spalle -e non curandosi minimamente del fatto che egli fosse semi-svenuto con la faccia nel terreno- si incamminò a passo spedito verso la capanna di Kaede, maledicendo mentalmente il fatto che il suo risveglio fosse stato un po' caotico.
Ripensò al giorno precedente e lanciò una maledizione anche verso Inu Yasha, che pareva non aver ascoltato minimamente le sue parole.
Persa nei suoi pensieri vendicativi verso il mezzodemone non si accorse che Sango l'aveva raggiunta ed adesso le stava chiedendo qualcosa.
<< Scusami Sango, non stavo seguendo. >> Sango sbuffò sonoramente e ricominciò a parlare.
<< Mi stavo chiedendo dove fosse Miroku... E' da una mezz'oretta che non lo vedo e credevo fosse venuto a cercare te ed Inu Yasha. >> Kagome alzò le spalle ed indicò con il pollice dietro di sé. Sango diede una sbirciata oltre le spalle della ragazza e fece una faccia inorridita.
Miroku si era rialzato traballante ed aveva notato che dove prima c'era la sua faccia ora c'era un perfetto calco nel terreno della sua immagine, la sua faccia difatti era ricoperta interamente di terriccio.
Sango corse al fiume lì vicino, chiedendo a Kagome di aspettare lì assieme a Miroku e di impedirgli di seguirla per vedere la sua immagine riflessa, temendo che potesse avere uno shock.
Kagome si girò distrattamente verso Miroku ed anche lei ne rimase schifata, avendo notato ciò che Sango non aveva notato: aveva una sbucciatura sul gomito e, come un adesivo, vi si era attaccato un verme morto lungo dieci centimetri.
Strillò inorridita, facendo volare via tutti gli uccellini appollaiati sugli alberi vicini.
Il suo urlo però fece accorrere colui che il giorno prima l'aveva lasciata con un palmo di naso e che l'aveva fatta crollare a terra stremata il giorno prima.
<< Kagome! Cosa succede? >> Anche Inu Yasha però fece fatica a fissare Miroku per più di tre secondi. Distolse immediatamente lo sguardo dal ragazzo e si soffermò su Kagome.





 
  
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