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Autore: pickingupwords    29/04/2017    2 recensioni
[JILY!AU; SMS]
Sono passati due anni da quando la scuola superiore è finita e Lily Evans ha tagliato i ponti con James Potter, senza però chiedere se lui fosse del tutto d'accordo.
Sono passati due anni di dubbi per James Potter e, forse, dopo tanto tempo ha l'occasione di chiedere a Lily Evans perché, finito l'ultimo anno di liceo, ha deciso di non vederlo più.
Sono cresciuti e sono cambiati.
Ma quello che provano l'uno per l'altra è cambiato?
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Another You


 

Lily
James
Sirius
Remus


















Due giorni dopo, 5.42 del mattino

-A volte vorrei che non ci fossimo mai incontrati.

 

5.44 del mattino

-Hai capito cosa ho detto?

5.45 del mattino

-Perché non rispondi?

5.46 del mattino

-Ah, già: forse dormi. Beh, sappi che lo penso davvero, anche se è molto brutto da dire, però quando sto con te io so che qualcosa in me cambia e io non so come convivere con il fatto di non riuscire a riconoscermi quando sono con te. Mi rendi una persona diversa ogni minuto che passo con te e come faccio io a guardarmi allo specchio e non sapere chi sono? Vorrei che ci fosse un altro te, uno che mi influenza di meno, ma per cui provo le stesse cose. Forse, invece, provo queste cose proprio perché mi influenzi. Io non so cosa fare, ho paura e sto scrivendo un flusso di pensieri dopo una sbronza.

5.48 del mattino

-Ti prego non arrabbiarti

10.20 del mattino

-Wow, intenso

Lily sentì il telefono vibrare e mise la testa sotto il cuscino.

10.21 del mattino


-Quindi mi scarichi?

Stanca del continuo fastidio controllò chi potesse disturbarla alle dieci del mattino di un festivo e vide il nome di James Potter spuntare dal display del telefono e illuminarle il volto. Tutto ciò che aveva fatto la sera prima dettato dal volere dell'alcool le tornò in mente e si vergognò profondamente.. Si diede una sberla sulla fronte e si passò una mano fra i capelli. Avrebbe dovuto rispondere? Assolutamente no: spense il telefono, lo chiuse in un cassetto e scese dal letto, turbata. Cosa stava facendo?

11.30 del mattino


-Credo che abbia chiuso con me

-Non voglio essere brutale, ma... avete mai davvero aperto qualcosa?

-Sirius che domanda del cazzo

-Beh, vuoi darmi torto?

-Sì. Hanno sempre avuto qualcosa in sospeso e lo sai anche tu

-Ok, è vero... Come stai, James?

-Male, grazie

-Come fai a dire che abbia chiuso? Ti ha detto qualcosa?

-Ha detto che non avrebbe mai voluto incontrarmi

-....Ah

-Cazzo, perché?

-Dice che sono una persona che la cambia e che lei non riesce a riconoscersi e quindi non sa come gestire la cosa

-La cambi perché ti ama, James

-E allora perché non vuole stare con me?

-Ha paura

-Wow, Sirius, non ti facevo così empatico

-Sono amico di Lily, infondo, anche se con James è stato un tira e molla e poi la conosco: è come me per molti aspetti, questo è uno di
quelli


-Sicuramente non è deficiente come te

-Quello nessuno

-Quindi? Che dovrei fare?

-Le hai risposto?

-Sì

-E lei?

-Niente

-James... Io credo tu debba lasciar perdere, davvero questa volta

-Concordo

-Ci proverò. Stasera passate finito il mio turno?

-Va bene, a dopo. E non deprimerti, le signorine che vengono lì (Remus compreso) vogliono vedere il tuo gran sorriso

-A dopo, amico e vedrai che starai meglio


4.50 del pomeriggio

Lily si sedette ad un tavolo ed aspettò, impaziente, mordendosi la guancia: si spostò i capelli più volte e picchiettò le dita ripetutamente sul tavolo finché una ragazza bionda, bassa e carina arrivò da lei. -Cosa ti porto?
-Una cioccolata calda.
-Con la panna?
-Sì e possibilmente amara e con una spruzzata di cannella. Grazie.
Lei le sorrise. -A te!- e si allontanò.
Lily non sapeva cosa fare ed iniziò ad agitarsi sempre di più. Non sapeva nemmeno se aveva fatto la scelta giusta ad andare lì, ma glielo doveva e lo sapeva. Aveva bisogno di spiegarsi. Mentre cercava le parole giuste da dire, al bancone arrivò l'ordine e non appena James Potter sentì la sua collega dire: “Una cioccolata calda amara con panna e cannella” gli occhi si spalancarono e andarono in cerca della ragazza per tutto il locale. Lily era l'unica persona che conoscesse che prendeva una simile bevanda, perciò non poteva che esserci lei, in quel momento.
-Ci penso io.- annunciò a tutti e si mise a farla, con agitazione nelle mani, che tremavano appena. Lily era lì: perché? Voleva parlargli? Voleva scaricarlo di persona? Quando la appoggiò sul bancone dopo averla fatta, si affrettò a chiedere il numero del tavolo alla collega e a camminare verso di esso.
Quando arrivò, Lily si stava guardando attorno, probabilmente cercandolo; James poggiò il suo ordine sul tavolo facendola sobbalzare e si sedette di fronte a lei, facendo sì che i loro occhi si incontrassero.
Lei non disse niente, per un momento e nemmeno lui.
-Sei l'unica persona che beve questa cioccolata, se volevi restare nell'anonimato hai fallito- iniziò a rompere il ghiaccio James, con un mezzo sorriso.
Lily lo guardò e si rese conto di quanto fosse bello. -Quando ho detto che non avrei mai voluto incontrarti, non intendevo dire veramente quello- cominciò a spiegare, partendo in quarta. -Devi capire che quando sto con te... James, io non so cosa mi succede, ma mi fa paura: io credo di amarti davvero.
Tutto si fermò.
James spalancò gli occhi e restò immobile, incapace di dire o fare niente.
Lily lo amava.
Ma sopratutto: lo aveva ammesso a se stessa.
-E questo amore... A me fa paura, Potter. Io non so come gestire queste cose, queste relazioni, questi sentimenti così forti; ho deciso di essere sincera con te.- e bevve un sorso di cioccolata sporcandosi di panna.
Era nervosa, ma allo stesso tempo riusciva a gestire la situazione: aveva accettato i suoi sentimenti, le sue paure e aveva deciso di parlarne apertamente con lui, sapeva che era la cosa giusta da fare. Non riusciva comunque a guardarlo in faccia, ad affrontarlo: il timore era troppo.
-Tu mi ami?- chiese James, balbettando appena e Lily annuì. -E vuoi buttare tutto all'aria?- il tono di voce si alzò, cosa che fece allarmare la ragazza. James si stava arrabbiando e vedere James arrabbiato non era mai bello, in particolare per lei.
-Non è quello, io...- ma fu interrotta.
-Non ti permetterò di farlo- il tono era duro. -Se mi ami, è giusto tu stia con me.
Accorgendosi dell'agitazione che si stava facendo spazio nel ragazzo, Lily decise di correre ai ripari. -Andiamo sul retro, così parliamo, okay?
James non aveva né voglia di ribattere, né di opporsi, quindi si alzò dal tavolo seguito da lei e la accompagnò sul retro del locale, sempre più nervoso.
Quando lei stava per parlare, lui la precedette. -Io e te abbiamo una storia insieme, Lily!- aveva iniziato ad urlare. -Io e te siamo stati qualcosa, lo siamo ancora e non ti permetterò di buttarci via!
-Io non voglio buttar via niente, James- scosse la testa lei, mentre il vento le smuoveva i capelli.
-Tu non vuoi provarci- James batté il torso della mano sul palmo dell'altra. -Tu non vuoi stare con me perché hai paura di quello che io potrei darti, perché hai paura di cambiare, perché hai paura di dare i tuoi sentimenti a qualcun altro. Mio Dio, Lily! Allora non amerai mai in vita tua.- si sistemò gli occhiali con foga.
-Perché non capisci?! Io non sono più me stessa quando sto con te, io vado fuori di testa quando sto con te!- aveva alzato il tono anche lei, in risposta al suo modo.
-E questo è esattamente ciò che l'amore dovrebbe fare*, sei tu che non capisci.- scosse la testa, malinconico. -Non ti ricordi come siamo stati bene insieme durante l'ultimo anno?
-Sì, certo che mi ricordo, ma io me ne sono andata e non potrei sopportare di farlo di nuovo.
-Allora non farlo.
I cuori dei due battevano così forte, che sembravano voler uscire entrambi dal petto del respettivo proprietario per unirsi.
Ci fu del silenzio finché James pronunciò due parole.
-Al diavolo.- e le diede le spalle, iniziando a camminare lontano da lei e quando Lily si accorse di ciò che stava accadendo si sentì così male che le sembrò di morire, voleva correre e raggiungerlo, ma le gambe non si muovevano.
James aveva le mani strette a pugno e camminava veloce, lasciando dietro di sé quello che sentiva essere l'amore più grande della sua vita, finché non udì il suo nome uscire dalle labbra di Lily che lo chiamava.
Si voltò e la ragazza corse verso di lui, per poi baciarlo.
Non appena le loro labbra si incontrarono, sembrò che i due avessero ricominciato a vivere.
Quando si separarono, si guardarono negli occhi e Lily annuì appena e, subito dopo, James la abbracciò.
-Questa volta è meglio se non scappi, o ti vengo a cercare.
Lily rise. -Prometto di restare.- e lui le diede un bacio nei capelli mentre lei sprofondava nel suo petto.











flowers' corner
* citazione presa da skins, non è proprio uguale, ma quasi. è giusto dirlo.

ed eccoci: anche questa è finita! che dire? è la ff più breve che io abbia mai scritto, ma non per questo non ne sono soddisfatta, anzi. mi è piaciuto molto scrivere (ancora) di james e lily, in modo meno introspettivo del solito, ma non per questo meno valido. spero sia piaciuto a voi leggerlo, quanto a me scriverlo.
so che è stato pubblicato in ritardo questo capitolo e ne sono motlo dispiaciuta ma purtroppo ho avuto tempi strettissimi, a causa della scuola. spero di non avervi delusi troppo!
a presto e tanti baci sul naso

  
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