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Autore: xxlili_luna    10/05/2017    3 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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UN COMPLEANNO PIÙ CHE PERFETTO
Pov Hermione
Era passato un mese da quell'orribile scherzo di Ronald e della Parkinson. Quei due, dopo l'enorme fallimento del loro piano, erano usciti dalla nostra vita. Il rosso non mi rivolgeva la parola e io nemmeno uno sguardo, mentre la mora massimo ci mandava degli sguardi di disgusto. Inutile dire che mi ero vendicata anche di lei. 
FLASHBACK
Camminavo infuriata per i corridoi deserti di Hogwarts, diretta alla Sala Grande dove si stava svolgendo la colazione. Dietro di me Draco, Ginny e Blaise cercavano in tutti i modi di farmi calmare. 
- Andiamo Hermione! Non credi che non sia il... - stava dicendo Ginny. 
- Momento adatto? - finì Blaise. Ma io non li degnai nemmeno di una risposta. Continuavo a camminare. 
- Amore, magari dovresti... - stava dicendo Draco. 
- No. - risposi secca prima di entrare nella Sala seguita da loro tre. Puntai lo sguardo sul tavolo Serpeverde e appena la vidi la raggiunsi in un secondo, guardandola con uno sguardo di fuoco. 
- Cosa vuoi, Granger? - chiese lei spostando lo sguardo annoiato dal piatto a me. 
- Cosa voglio?! Sei una grandissima stronza! - dissi arrabbiata. - Non credevo che potessi cadere così in basso ma a quanto pare mi sono sbagliata di grosso... ma infondo non devo stupirmene più di tanto. Sei sempre tu. - 
- E con questo cosa intendi insinuare? - fece la Parkinson alzandosi in piedi e fronteggiandomi. 
- Intendo dire che tu non sei capace di conquistare un ragazzo senza trucchetti e questo è veramente triste. - 
- Ah, questo è triste. No, Granger. È triste il fatto che tu creda che lui ti ami davvero. - disse per poi spostare lo sguardo sul mio ragazzo dietro di me. - Ma come diavolo fai a stare con lei? Insomma avevi tutte noi e hai scelto questa?! Mi dispiace solo che tu  te la debba portare a letto per fare un erede. - 
- Lo dici come se fosse una brutta cosa ma credimi è tutto il contrario. - disse Draco sicuro. Mi voltai verso di lui di poco per lancargli uno sguardo di ringraziamento. 
- Devi stare lontana da noi. - dissi sicura come lui. 
- Granger, facendo quello che ho fatto, ti stavo facendo un favore ed è incredibile che il tuo cervellino non ci arrivi. Forse non sei la strega più brillante della nostra generazione. - 
- Oh! Grazie del pensiero, Parkinson. Comunque il mio cervello funziona perfettamente, il tuo invece non credo. Ma tranquilla, perché ho letto da qualche parte che la zucca fa incredibilmente bene per i cervelli atrofizzati come il tuo. - dissi prendendo la brocca di succo di zucca. La portai sopra la sua testa e la rovesciai. Il succo le colò dai capelli al viso e dal viso ai vestiti. Tirò un piccolo urletto prima di, dopo avermi lanciato uno sguardo di fuoco, scappare dalla Sala Grande. 
FINE FLASHBACK
Da quel giorno era passato un mese ed adesso era arrivato il compleanno di Draco. Era il suo diciassettesimo compleanno ma lui aveva detto esplicitamente che non voleva nulla. Né regali, né feste; e chi ero io per non accontentarlo. Anch'io non amavo essere festeggiata. 
Ma ovviamente io suoi amici non la pensavano come me, infatti, dopo cena, quando eravamo tornati in Sala Comune, ci avevano accolti un centinaio di alunni per festeggiare Draco. Tutti e due ci eravamo stampati un finto sorriso sulle labbra e avevamo partecipato alla festa. Lui mi aveva immediatamente portato al tavolo dei drink per prendere qualcosa. 
- Ecco questa è l'unica cosa positiva. - disse guardando il suo bicchiere e svuotandolo in un solo sorso. 
- L'unica? - feci offesa. 
- Questo e te, ovviamente. - disse lui poggiando il bicchiere vuoto sul tavolo e prendendomi per il fianco per avvicinarmi a lui. Non mi opposi e portai le braccia intorno al suo collo. 
- Ma perché non potevano rispettare il mio desiderio?! - chiese esasperato guardando la sala che crepitava di gente. 
- Bè... ormai ci siamo dentro quindi proviamo a divertirci. - dissi scrollando le spalle anche se in cuor mio non vedevo l'ora di andarmene. 
- Amore, lo so che anche tu te ne vuoi andare. - fece lui con un sorriso divertito prima di chinarsi e rubarmi un bacio. Appena staccati dà un'altra occhiata alla Sala. - Ce ne andiamo? - 
- Sì. - risposi e un attimo dopo mi prese per mano e mi portò fuori da quel posto, su per i sotterranei e poi per i corridoi deserti. - Dove mi stai portando? - 
- Ho voglia di un bagno. - rispose lui con un ghigno malizioso. Un attimo dopo ci ritrovammo davanti a una piccola porta di legno. Entrammo velocemente e ci chiudemmo la porta alle spalle. Lui mi lasciò la mano e io mi guardai intorno un attimo. Era tutto come me lo ricordavo, dalla vasca enorme alla finestra con una sirenetta. Draco andò verso i rubinetti d'oro e li accese per riempire la vasca. Cominciò a togliersi la camicia e io mi persi a guardare il suo petto scolpito, lo stesso petto su cui dormivo da mesi, lo stesso petto che riempivo di baci ogni volta che facevamo l'amore. A quel pensiero arrossí violentemente e mi voltai dall'altra parte, iniziando a togliermi le scarpe e successivamente il vestito bianco che indossavo. Rimasta in intimo mi voltai di poco verso di lui e lo vidi fissarmi con desiderio. Roteai gli occhi e gli diedi di nuovo le spalle, prima di slacciarmi il reggiseno e buttarlo a terra insieme al vestito. Gli lanciai un'occhiata da sopra la spalla e lo vidi completamente nudo che entrava in acqua. Mi tolsi anche l'ultimo indumento e lo raggiunsi. L'acqua era perfettamente calda e piena di schiuma, diverse bolle di sapone volavano per l'aria. Lui mi prese per la vita e mi fece sedere sulle sue gambe, la schiena contro il suo petto, e mi avvolse la vita con le sue braccia. 
- Esattamente quello che volevo. Tu ed io. - disse lasciandomi un bacio sulla spalla. 
- Grazie, mi sento onorata. - dissi divertita. 
- Lo sei. - fece ridacchiando insieme a me. 
- Perché non ti piace festeggiare il tuo compleanno? - chiesi dopo qualche minuto di silenzio. Non rispose subito e immediatamente il dubbio di aver fatto una domanda troppo personale mi colpì. Ma poi realizzai che quando Draco era arrabbiato si irrigidiva e diventava freddo mentre stavolta non era successo quindi mi rilassai. Il mio ragazzo posò il viso nell'incavo tra la spalla e il collo è ci depose un'altro bacio prima di iniziare a parlare. 
- Nella mia famiglia siamo sempre stati tutti molto freddi. Le festività non erano molto sentite, le festeggiavamo raramente, e con loro anche i compleanni. Spesso capitava che i miei genitori non si ricordassero neppure che era il mio compleanno e che dovvesero essere gli elfi a ricordarglielo. Fin da bambino ho vissuto il mio compleanno come se fosse una giornata come tutte le altre. Senza regali o feste, massimo dei biglietti d'auguri da parte di lontani parenti di cui nemmeno mi ricordavo l'esistenza. Perciò non sono mai stato un amate dei compleanni. - finì lui con un sorriso amaro. Durante il suo discorso mi ero voltata verso di lui, solo con la testa, e l'avevo visto guardare il vuoto come se fosse perso nei suoi pensieri. Tirai fuori una mano dall'acqua e la portai alla sua guancia per fargli girare il viso e gli diedi un dolce bacio sulle labbra. 
- Neanche a me è mai pi festeggiare il mio compleanno. Non lo so perché. Nella mia casa ogni festa era celebrata e festeggiata, compresi i compleanni. Ma io vedevo il mio compleanno più come... un giorno in cui divento più grande di un anno. Ogni volta che i miei genitori mi organizzavano una festa io mi dicevo: " È solo passato un' altro anno della mia vita, che ci sarà di così speciale? Ieri avevo... 12 anni e oggi ne ho 13. " - dissi sorridendo lievemente. 
- Mi ricordo bene le tue feste di compleanno. Piene di persone che parlavano e mangiavano e tu che te ne stavi sola, appoggiata al muro, a guardare la folla, lì solo per festeggiare la tua nascita. - replicò con un sorrisetto. 
- Se te lo ricordi così bene allora ti ricorderai perfino tutte le volte in cui lasciavo la festa per andare in... - 
- biblioteca. - finì al posto mio. - Me lo ricordo perfettamente. E soprattutto mi ricordo il tuo compleanno di qualche anno fa. - 
FLASHBACK ( Pov Draco ) 
Siamo di nuovo qui per la sua stupida festa di compleanno. La osservo da tutta la sera, non mi stanco mai, è come un gioco. Improvvisamente, si scolla dalla parete a cui sembrava essere incollata e poggia il bicchiere su un tavolino lì vicino, poi, senza farsi vedere da nessuno se non da me ovviamente, esce dalla sala. Preso dalla curiosità, poso anch'io io mio bicchiere e la seguo silenziosamente. La vedo entrare in una qualche stanza, dietro una grande porta di legno e ancor più curioso entro anch'io. La Granger è seduta lì, su una poltroncina bordoux, davanti a un fuoco caldo che scoppietta nel camino che legge in libro. Le gambe sono scoperte dal vestito che indossava e le lasciava in bella mostra. Okay, sto rivalutando il suo corpo. Mi avvicino di soppiatto. 
- Cosa ci fai qui, Granger? - chiedo appena mi ritrovo accanto a lei. La ragazza sobbalza dallo spavento e fa cadere il libro a terra. Lo raccoglie prima di alzare lo sguardo su di me. 
- Cosa ci fai qui, Malfoy? - 
- L'ho chiesto prima io. - dico con un sorrisetto. 
- Cazzi miei. - dice brusca. 
- Che linguaggio, Granger! - faccio divertito. 
- Tu invece? - 
- Niente. Mi annoiavo e ti ho seguito, tutto qui. - dico scrollando le spalle. 
- Bè, non mi importa se ti stavi annoiando o ti annoierai, vattene. - 
- Perché? Tu puoi evitare la TUA festa ma io no?! - faccio incrociando le spalle sul petto. 
- Io non la sto evitando... - 
- Ah no? Mi sembra che invece di essere di là alla tua festa, sei qui a leggere un libro da sola. - replico io. 
Lei sospira e alza gli occhi al cielo, prima di portare gli occhi sul suo libro. - Fa come vuoi, ma non mi dare fastidio. - dice indicandomi con un movimento della mano la poltrona posizionata accanto a lei. Io sogghignai e mi sedetti su di essa facendo alternare il mio sguardo dal fuoco a lei. 
FINE FLASHBACK ( fine di Pov Draco, ritorno Pov Hermione. ) 
Da quella volta, tutti gli anni ci rifugiavamo nella mia biblioteca. Lui se ne stava zitto a fissarmi mentre io leggevo. Da quel giorno avevo cominciato a detestare un po' meno il giorno del mio compleanno. 
- Me lo ricordo bene anch'io. - dissi appena riemersi dai miei pensieri. 
- Fu una bella serata, dopo tutto. - disse lui. 
- E belle furono anche le altre. - replicai ricordando appunto tutti gl'altri compleanni. 
- Hai ragione. - disse dandomi un bacio sulla guancia. Prima che potessimo dire qualcosa, un gufo bianco entrò nel bagno e si posò accanto a Draco, sulla sponda. Lui allungò una mano e prese la lettera, il gufo se ne andò un attimo dopo. Il mio ragazzo posò la lettera sul pavimento per potersi asciugare le mani prima di riprenderla ed aprirla. La lesse velocemente mentre un sospiro lasciava le sue labbra. 
- Bè, ho paura che domani dovremmo passare la giornata in giro per negozi. - disse alla fine. 
- Perché? Cosa c'è scritto? - chiesi curiosa. 
- È di mia madre e c'è scritto che hanno organizzato un galà di beneficenza domani sera. - rispose lui accartocciando il pezzo di carta e buttandolo lontano. Tornò a voltarsi verso di me e riavvolse le braccia intorno alla mia vita. 
- Perfetto, un'altro ricevimento. - dico poggiando la testa sulla sua spalla. 
- Lo so. Ma guarda il lato positivo, potremmo andarcene quando vogliamo. - disse lui sorridendo lievemente. Sorrisi anch'io prima di baciarlo. 
Pov Ginny 
Entrai nella Sala Comune di Grifondoro e mi resi immediatamente conto che era deserta, apparte per una testa mora che sbucava dal divano. Sapevo che dovevi parlargli e quello sembrava il momento giusto. Da quando aveva "rotto" con Hermione non era più lo stesso, era molto freddo e distaccato, aveva allontanato tutti compresa me. Ormai era da un po' che non ero più sicura di quello che provavo per Harry, o almeno da quando avevo lavorato con Blaise per sistemare le cose tra Draco ed Hermione. Non sapevo perché ma quando mi aveva guardata avevo sentito una specie di brivido scendermi giù per la colonna vertebrale, una sensazione che da un po' Harry non mi faceva più provare. Probabilmente l'avevo capito vedendo gli sguardi che si lanciavano Draco ed Hermione, pieni d'amore e spesso di desiderio. Avvolte era anche imbarazzante stare con loro nella stessa stanza! 
Ma proprio queste cose mi avevano decisa. Mi avvicinai al divano e mi sedetti accanto a lui. Guardai il fuoco per dei minuti lunghissimi, osservando i giochi di luce e di colori. Capendo che avrei dovuto iniziare io il discorso voltai lo sguardo verso Harry e cominciai. 
- Harry, ho bisogno di parlarti. - 
- Dimmi. - disse con voce assente. 
Sospirai e cominciai a parlare; a dire quelle parole che mi sono venute in mente nel momento in cui ho visto la mia migliore amica così felice con il suo ragazzo. - Quando ci siamo messi insieme ero una delle persone più felici del mondo, ero felice, stavo bene con te... ma da quando ti sei allontanato da Hermione, ti sei allontanato anche da me. Ho cercato di farti ragionare, insomma è assurdo questo comportamento Harry e va avanti da più di un mese. Hermione l'ha superato perché Draco le è stato accanto e tutt'ora lo è... ma non è questo il punto. Harry lo sai che con da bambina ero innamorata di te, eri un ragazzo dolcissimo, ma adesso sei diventato così freddo e distaccato e io... Mi dispiace, davvero, ma credo che sarebbe meglio se ci prendessimo una pausa. - finì il discorso un po' confuso che avevo formulato. Tenevo lo sguardo fisso sul pavimento aspettando mi la sua reazione. 
- Va bene. - disse prima di alzarsi. 
- Tutto qui? Va bene? - feci alzando finalmente lo sguardo su di lui che se ne stava andando. 
- Cosa vuoi sentirti dire? - sbottò incazzato voltandosi verso di me. - Che sto male?! Vuoi sentirmi supplicare per non essere lasciato? Mi spiace ma lo sai che non succederà. Non vuoi più stare con me? Va bene. - 
- Non ho detto che non voglio più stare con te! - feci alzandomi in piedi. 
- Ah! Scusami! Hai detto che vuoi prenderti una pausa, è vero! - fece sarcastico. 
- Infatti. - risposi piccata. 
- Allora lo dico io. Finiamola qui. Non voglio più stare con te. - 
Rimasi zitta a fissarlo. Le lacrime mi riempivano gli occhi e premevano per uscire ma feci di tutto per cacciarle indietro. - Questo cambia tutto. - sussurrai con la voce rotta. 
- Già. - fece prima di andarsene. Lo vidi salire le scale del suo dormitorio e pochi secondi dopo sentì una porta sbattere violentemente, segno che era entrato in camera. Rimasta sola mi catapultati nella vecchia camera da Prefetto di Hermione e cominciai a singhiozzare. Non ero sicura di amare Harry, non più, ma essere lasciati era comunque orribile. Avevo bisogno delle mia amiche in quel momento ma sapevo che erano entrambe con i loro ragazzi, Hermione con Draco e Luna con Neville, e non volevo rovinare la serata a nessuna delle due coppie. Così rimasi da sola, a piangere e a pensare a quello che era appena successo. Avevo fatto bene a chiedere una pausa a Harry? Magari se gli avessi dato un' altro po' di tempo lui sarebbe tornato quello di sempre! Però era vero anche che lui era così da mesi e quello che gli avevo detto era vero. Anche Hermione all'inizio era distrutta per aver rotto sia con Harry che con Ron ma lei e Draco erano rimasti insieme! E poi dove le mettevo le sensazioni che Blaise mi aveva fatto provare?! Cazzo. 
Pov Draco
Il giorno dopo, come previsto, io ed Hermione andammo in giro per Hogsmeade. Ci fermammo in diversi negozi prima di arrivare a quello che lei adorava per comprare abiti per i ricevimenti e cose così. Io, personalmente, detestavo lo shopping e avevo più soldi di quelli che Hermione avrebbe mai speso quindi un negozio valeva l'altro. Entrammo e immediatamente una commessa sulla sessantina ci accolse, un metro da sarta intorno al collo. Salutò calorosamente entrambi e ci scostò in un posticino tranquillo deserto. 
- Allora Hermione cosa ti serve? Per un ricevimento, un ballo, una cena con i familiari del tuo bel fidanzato... - 
- Un galà, signora Bonny. - rispose frenando la sua lista infinita la mia ragazza. 
- Oh! Che bello! Troveremo di sicuro qualcosa al caso tuo. - disse sparendo dalla nostra visuale. Tempo due minuti che tornò con le braccia cariche di vestiti. Spinse Hermione dentro un camerino e la seguì, intimandomi poi di aspettare fuori. Sbuffando mi sedetti su una poltroncina rossa posta vicino a una piccola pedana con uno specchio davanti e aspettai. 
Ci vollero diversi tentativi prima di trovare un abito che arrivasse al "ci siamo quasi", da parte sia mia che di Hermione. Su questo punto di vista eravamo abbastanza daccordo. Ogni mio no anche per lei era no a un vestito. 
- Okay, a questo non possiamo dire di no. - fece la mia ragazza da dentro il camerino. La signora Bonny ci aveva lasciati soli per andare a cercare un altro paio di abiti, lasciando Hermione a provare gli ultimi. 
- Vediamo. - dissi e un attimo dopo lei uscì. Sgranai gli occhi. Era stupenda! Indossava un abito corto dorato, il corpetto sembrava di pizzo con la scollatura ricoperta di diamanti, la gonna sembrava molto leggera. 
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- Hai ragione. Non posso dire di no. - sussurrai squadrandola un'altra volta. Lei sorrise  andò allo specchio per vedersi un'altra volta. In quel momento arrivò anche la commessa e per poco non svenne quando la vide. 
- Hermione! Sei bellissima! - esclamò con un sorriso. Sicuramente dovevano conoscersi da un po'. 
- Grazie. - rispose sorridendole dallo specchio. 
- Okay. Direi che abbiamo finito. - dissi alzandomi in piedi. 
- Anche per me. - disse Hermione scendendo dalla pedana ed andando nel camerino per cambiarsi e rimettersi i suoi vestiti. Una volta pronta la donna ci scortò alla cassa dove pagai il vestito. 
- Ma...- fece per dire Hermione quando tirai fuori il portafogli ma la bloccai subito. 
- Te lo regalo e non voglio storie. - dissi sicuro mentre porfevo i soldi alla commessa. La donna ci porse poi la busta con dentro il vestito e uscimmo dal negozio. 
- Grazie. - sussurrò lei con un enorme sorriso stampato sulle labbra. 
- Questo e altro per la mia bellissima ragazza. Sarai la donna più bella di tutto il ricevimento. - dissi guardandola mentre lei diventava completamente rossa. Un po' per il freddo e un po' per l'imbarazzo. 
- E da quando sei così dolce? - fece con una punta di ironia. 
- Io sono dolce solo con te. - risposi con un ghigno prima di baciarla. 
Scusate!!! Lo so, sono pessima in fatto di puntualità ma cercherò di rimediare. Comunque a proposito del capitolo? Che ne pensate? Io come sempre vi invito a recensire e tranquilli non vi mangio!
Che ne pensate del vestito di Hermione? Io me ne sono innamorata a prima vista. Voglio anticiparvi che ci sarà una conversazione un po' particolare nel prossimo capitolo che ci introdurrà la parte principale di tutta la storia. Finalmente sono arrivata a scriverla! 
Grazie a tutti quelli che si sono appassionati alla mia storia e compresi  i lettori ( ho scritto bene? ) più silenziosi. 
Ci vediamo al prossimo capitolo che, spero, sarà Sabato.
Un bacio😘 

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UN COMPLEANNO PIÙ CHE PERFETTO




Pov Hermione


Era passato un mese da quell'orribile scherzo di Ronald e della Parkinson. Quei due, dopo l'enorme fallimento del loro piano, erano usciti dalla nostra vita. Il rosso non mi rivolgeva la parola e io nemmeno uno sguardo, mentre la mora massimo ci mandava degli sguardi di disgusto. Inutile dire che mi ero vendicata anche di lei. 


FLASHBACK


Camminavo infuriata per i corridoi deserti di Hogwarts, diretta alla Sala Grande dove si stava svolgendo la colazione. Dietro di me Draco, Ginny e Blaise cercavano in tutti i modi di farmi calmare. 
- Andiamo Hermione! Non credi che non sia il... - stava dicendo Ginny. 
- Momento adatto? - finì Blaise. Ma io non li degnai nemmeno di una risposta. Continuavo a camminare. 
- Amore, magari dovresti... - stava dicendo Draco. 
- No. - risposi secca prima di entrare nella Sala seguita da loro tre. Puntai lo sguardo sul tavolo Serpeverde e appena la vidi la raggiunsi in un secondo, guardandola con uno sguardo di fuoco. 
- Cosa vuoi, Granger? - chiese lei spostando lo sguardo annoiato dal piatto a me. 
- Cosa voglio?! Sei una grandissima stronza! - dissi arrabbiata. - Non credevo che potessi cadere così in basso ma a quanto pare mi sono sbagliata di grosso... ma infondo non devo stupirmene più di tanto. Sei sempre tu. - 
- E con questo cosa intendi insinuare? - fece la Parkinson alzandosi in piedi e fronteggiandomi. 
- Intendo dire che tu non sei capace di conquistare un ragazzo senza trucchetti e questo è veramente triste. - 
- Ah, questo è triste. No, Granger. È triste il fatto che tu creda che lui ti ami davvero. - disse per poi spostare lo sguardo sul mio ragazzo dietro di me. - Ma come diavolo fai a stare con lei? Insomma avevi tutte noi e hai scelto questa?! Mi dispiace solo che tu  te la debba portare a letto per fare un erede. - 
- Lo dici come se fosse una brutta cosa ma credimi è tutto il contrario. - disse Draco sicuro. Mi voltai verso di lui di poco per lancargli uno sguardo di ringraziamento. 
- Devi stare lontana da noi. - dissi sicura come lui. 
- Granger, facendo quello che ho fatto, ti stavo facendo un favore ed è incredibile che il tuo cervellino non ci arrivi. Forse non sei la strega più brillante della nostra generazione. - 
- Oh! Grazie del pensiero, Parkinson. Comunque il mio cervello funziona perfettamente, il tuo invece non credo. Ma tranquilla, perché ho letto da qualche parte che la zucca fa incredibilmente bene per i cervelli atrofizzati come il tuo. - dissi prendendo la brocca di succo di zucca. La portai sopra la sua testa e la rovesciai. Il succo le colò dai capelli al viso e dal viso ai vestiti. Tirò un piccolo urletto prima di, dopo avermi lanciato uno sguardo di fuoco, scappare dalla Sala Grande. 


FINE FLASHBACK


Da quel giorno era passato un mese ed adesso era arrivato il compleanno di Draco. Era il suo diciassettesimo compleanno ma lui aveva detto esplicitamente che non voleva nulla. Né regali, né feste; e chi ero io per non accontentarlo. Anch'io non amavo essere festeggiata. 
Ma ovviamente io suoi amici non la pensavano come me, infatti, dopo cena, quando eravamo tornati in Sala Comune, ci avevano accolti un centinaio di alunni per festeggiare Draco. Tutti e due ci eravamo stampati un finto sorriso sulle labbra e avevamo partecipato alla festa. Lui mi aveva immediatamente portato al tavolo dei drink per prendere qualcosa. 
- Ecco questa è l'unica cosa positiva. - disse guardando il suo bicchiere e svuotandolo in un solo sorso. 
- L'unica? - feci offesa. 
- Questo e te, ovviamente. - disse lui poggiando il bicchiere vuoto sul tavolo e prendendomi per il fianco per avvicinarmi a lui. Non mi opposi e portai le braccia intorno al suo collo. 
- Ma perché non potevano rispettare il mio desiderio?! - chiese esasperato guardando la sala che crepitava di gente. 
- Bè... ormai ci siamo dentro quindi proviamo a divertirci. - dissi scrollando le spalle anche se in cuor mio non vedevo l'ora di andarmene. 
- Amore, lo so che anche tu te ne vuoi andare. - fece lui con un sorriso divertito prima di chinarsi e rubarmi un bacio. Appena staccati dà un'altra occhiata alla Sala. - Ce ne andiamo? - 
- Sì. - risposi e un attimo dopo mi prese per mano e mi portò fuori da quel posto, su per i sotterranei e poi per i corridoi deserti. - Dove mi stai portando? - 
- Ho voglia di un bagno. - rispose lui con un ghigno malizioso. Un attimo dopo ci ritrovammo davanti a una piccola porta di legno. Entrammo velocemente e ci chiudemmo la porta alle spalle. Lui mi lasciò la mano e io mi guardai intorno un attimo. Era tutto come me lo ricordavo, dalla vasca enorme alla finestra con una sirenetta. Draco andò verso i rubinetti d'oro e li accese per riempire la vasca. Cominciò a togliersi la camicia e io mi persi a guardare il suo petto scolpito, lo stesso petto su cui dormivo da mesi, lo stesso petto che riempivo di baci ogni volta che facevamo l'amore. A quel pensiero arrossí violentemente e mi voltai dall'altra parte, iniziando a togliermi le scarpe e successivamente il vestito bianco che indossavo. Rimasta in intimo mi voltai di poco verso di lui e lo vidi fissarmi con desiderio. Roteai gli occhi e gli diedi di nuovo le spalle, prima di slacciarmi il reggiseno e buttarlo a terra insieme al vestito. Gli lanciai un'occhiata da sopra la spalla e lo vidi completamente nudo che entrava in acqua. Mi tolsi anche l'ultimo indumento e lo raggiunsi. L'acqua era perfettamente calda e piena di schiuma, diverse bolle di sapone volavano per l'aria. Lui mi prese per la vita e mi fece sedere sulle sue gambe, la schiena contro il suo petto, e mi avvolse la vita con le sue braccia. 
- Esattamente quello che volevo. Tu ed io. - disse lasciandomi un bacio sulla spalla. 
- Grazie, mi sento onorata. - dissi divertita. 
- Lo sei. - fece ridacchiando insieme a me. 
- Perché non ti piace festeggiare il tuo compleanno? - chiesi dopo qualche minuto di silenzio. Non rispose subito e immediatamente il dubbio di aver fatto una domanda troppo personale mi colpì. Ma poi realizzai che quando Draco era arrabbiato si irrigidiva e diventava freddo mentre stavolta non era successo quindi mi rilassai. Il mio ragazzo posò il viso nell'incavo tra la spalla e il collo è ci depose un'altro bacio prima di iniziare a parlare. 
- Nella mia famiglia siamo sempre stati tutti molto freddi. Le festività non erano molto sentite, le festeggiavamo raramente, e con loro anche i compleanni. Spesso capitava che i miei genitori non si ricordassero neppure che era il mio compleanno e che dovvesero essere gli elfi a ricordarglielo. Fin da bambino ho vissuto il mio compleanno come se fosse una giornata come tutte le altre. Senza regali o feste, massimo dei biglietti d'auguri da parte di lontani parenti di cui nemmeno mi ricordavo l'esistenza. Perciò non sono mai stato un amate dei compleanni. - finì lui con un sorriso amaro. Durante il suo discorso mi ero voltata verso di lui, solo con la testa, e l'avevo visto guardare il vuoto come se fosse perso nei suoi pensieri. Tirai fuori una mano dall'acqua e la portai alla sua guancia per fargli girare il viso e gli diedi un dolce bacio sulle labbra. 
- Neanche a me è mai pi festeggiare il mio compleanno. Non lo so perché. Nella mia casa ogni festa era celebrata e festeggiata, compresi i compleanni. Ma io vedevo il mio compleanno più come... un giorno in cui divento più grande di un anno. Ogni volta che i miei genitori mi organizzavano una festa io mi dicevo: " È solo passato un' altro anno della mia vita, che ci sarà di così speciale? Ieri avevo... 12 anni e oggi ne ho 13. " - dissi sorridendo lievemente. 
- Mi ricordo bene le tue feste di compleanno. Piene di persone che parlavano e mangiavano e tu che te ne stavi sola, appoggiata al muro, a guardare la folla, lì solo per festeggiare la tua nascita. - replicò con un sorrisetto. 
- Se te lo ricordi così bene allora ti ricorderai perfino tutte le volte in cui lasciavo la festa per andare in... - 
- biblioteca. - finì al posto mio. - Me lo ricordo perfettamente. E soprattutto mi ricordo il tuo compleanno di qualche anno fa. - 


FLASHBACK ( Pov Draco ) 


Siamo di nuovo qui per la sua stupida festa di compleanno. La osservo da tutta la sera, non mi stanco mai, è come un gioco. Improvvisamente, si scolla dalla parete a cui sembrava essere incollata e poggia il bicchiere su un tavolino lì vicino, poi, senza farsi vedere da nessuno se non da me ovviamente, esce dalla sala. Preso dalla curiosità, poso anch'io io mio bicchiere e la seguo silenziosamente. La vedo entrare in una qualche stanza, dietro una grande porta di legno e ancor più curioso entro anch'io. La Granger è seduta lì, su una poltroncina bordoux, davanti a un fuoco caldo che scoppietta nel camino che legge in libro. Le gambe sono scoperte dal vestito che indossava e le lasciava in bella mostra. Okay, sto rivalutando il suo corpo. Mi avvicino di soppiatto. 
- Cosa ci fai qui, Granger? - chiedo appena mi ritrovo accanto a lei. La ragazza sobbalza dallo spavento e fa cadere il libro a terra. Lo raccoglie prima di alzare lo sguardo su di me. 
- Cosa ci fai qui, Malfoy? - 
- L'ho chiesto prima io. - dico con un sorrisetto. 
- Cazzi miei. - dice brusca. 
- Che linguaggio, Granger! - faccio divertito. 
- Tu invece? - 
- Niente. Mi annoiavo e ti ho seguito, tutto qui. - dico scrollando le spalle. 
- Bè, non mi importa se ti stavi annoiando o ti annoierai, vattene. - 
- Perché? Tu puoi evitare la TUA festa ma io no?! - faccio incrociando le spalle sul petto. 
- Io non la sto evitando... - 
- Ah no? Mi sembra che invece di essere di là alla tua festa, sei qui a leggere un libro da sola. - replico io. 
Lei sospira e alza gli occhi al cielo, prima di portare gli occhi sul suo libro. - Fa come vuoi, ma non mi dare fastidio. - dice indicandomi con un movimento della mano la poltrona posizionata accanto a lei. Io sogghignai e mi sedetti su di essa facendo alternare il mio sguardo dal fuoco a lei. 


FINE FLASHBACK ( fine di Pov Draco, ritorno Pov Hermione. ) 


Da quella volta, tutti gli anni ci rifugiavamo nella mia biblioteca. Lui se ne stava zitto a fissarmi mentre io leggevo. Da quel giorno avevo cominciato a detestare un po' meno il giorno del mio compleanno. 
- Me lo ricordo bene anch'io. - dissi appena riemersi dai miei pensieri. 
- Fu una bella serata, dopo tutto. - disse lui. 
- E belle furono anche le altre. - replicai ricordando appunto tutti gl'altri compleanni. 
- Hai ragione. - disse dandomi un bacio sulla guancia. Prima che potessimo dire qualcosa, un gufo bianco entrò nel bagno e si posò accanto a Draco, sulla sponda. Lui allungò una mano e prese la lettera, il gufo se ne andò un attimo dopo. Il mio ragazzo posò la lettera sul pavimento per potersi asciugare le mani prima di riprenderla ed aprirla. La lesse velocemente mentre un sospiro lasciava le sue labbra. 
- Bè, ho paura che domani dovremmo passare la giornata in giro per negozi. - disse alla fine. 
- Perché? Cosa c'è scritto? - chiesi curiosa. 
- È di mia madre e c'è scritto che hanno organizzato un galà di beneficenza domani sera. - rispose lui accartocciando il pezzo di carta e buttandolo lontano. Tornò a voltarsi verso di me e riavvolse le braccia intorno alla mia vita. 
- Perfetto, un'altro ricevimento. - dico poggiando la testa sulla sua spalla. 
- Lo so. Ma guarda il lato positivo, potremmo andarcene quando vogliamo. - disse lui sorridendo lievemente. Sorrisi anch'io prima di baciarlo. 


Pov Ginny 


Entrai nella Sala Comune di Grifondoro e mi resi immediatamente conto che era deserta, apparte per una testa mora che sbucava dal divano. Sapevo che dovevi parlargli e quello sembrava il momento giusto. Da quando aveva "rotto" con Hermione non era più lo stesso, era molto freddo e distaccato, aveva allontanato tutti compresa me. Ormai era da un po' che non ero più sicura di quello che provavo per Harry, o almeno da quando avevo lavorato con Blaise per sistemare le cose tra Draco ed Hermione. Non sapevo perché ma quando mi aveva guardata avevo sentito una specie di brivido scendermi giù per la colonna vertebrale, una sensazione che da un po' Harry non mi faceva più provare. Probabilmente l'avevo capito vedendo gli sguardi che si lanciavano Draco ed Hermione, pieni d'amore e spesso di desiderio. Avvolte era anche imbarazzante stare con loro nella stessa stanza! 
Ma proprio queste cose mi avevano decisa. Mi avvicinai al divano e mi sedetti accanto a lui. Guardai il fuoco per dei minuti lunghissimi, osservando i giochi di luce e di colori. Capendo che avrei dovuto iniziare io il discorso voltai lo sguardo verso Harry e cominciai. 
- Harry, ho bisogno di parlarti. - 
- Dimmi. - disse con voce assente. 
Sospirai e cominciai a parlare; a dire quelle parole che mi sono venute in mente nel momento in cui ho visto la mia migliore amica così felice con il suo ragazzo. - Quando ci siamo messi insieme ero una delle persone più felici del mondo, ero felice, stavo bene con te... ma da quando ti sei allontanato da Hermione, ti sei allontanato anche da me. Ho cercato di farti ragionare, insomma è assurdo questo comportamento Harry e va avanti da più di un mese. Hermione l'ha superato perché Draco le è stato accanto e tutt'ora lo è... ma non è questo il punto. Harry lo sai che con da bambina ero innamorata di te, eri un ragazzo dolcissimo, ma adesso sei diventato così freddo e distaccato e io... Mi dispiace, davvero, ma credo che sarebbe meglio se ci prendessimo una pausa. - finì il discorso un po' confuso che avevo formulato. Tenevo lo sguardo fisso sul pavimento aspettando mi la sua reazione. 
- Va bene. - disse prima di alzarsi. 
- Tutto qui? Va bene? - feci alzando finalmente lo sguardo su di lui che se ne stava andando. 
- Cosa vuoi sentirti dire? - sbottò incazzato voltandosi verso di me. - Che sto male?! Vuoi sentirmi supplicare per non essere lasciato? Mi spiace ma lo sai che non succederà. Non vuoi più stare con me? Va bene. - 
- Non ho detto che non voglio più stare con te! - feci alzandomi in piedi. 
- Ah! Scusami! Hai detto che vuoi prenderti una pausa, è vero! - fece sarcastico. 
- Infatti. - risposi piccata. 
- Allora lo dico io. Finiamola qui. Non voglio più stare con te. - 
Rimasi zitta a fissarlo. Le lacrime mi riempivano gli occhi e premevano per uscire ma feci di tutto per cacciarle indietro. - Questo cambia tutto. - sussurrai con la voce rotta. 
- Già. - fece prima di andarsene. Lo vidi salire le scale del suo dormitorio e pochi secondi dopo sentì una porta sbattere violentemente, segno che era entrato in camera. Rimasta sola mi catapultati nella vecchia camera da Prefetto di Hermione e cominciai a singhiozzare. Non ero sicura di amare Harry, non più, ma essere lasciati era comunque orribile. Avevo bisogno delle mia amiche in quel momento ma sapevo che erano entrambe con i loro ragazzi, Hermione con Draco e Luna con Neville, e non volevo rovinare la serata a nessuna delle due coppie. Così rimasi da sola, a piangere e a pensare a quello che era appena successo. Avevo fatto bene a chiedere una pausa a Harry? Magari se gli avessi dato un' altro po' di tempo lui sarebbe tornato quello di sempre! Però era vero anche che lui era così da mesi e quello che gli avevo detto era vero. Anche Hermione all'inizio era distrutta per aver rotto sia con Harry che con Ron ma lei e Draco erano rimasti insieme! E poi dove le mettevo le sensazioni che Blaise mi aveva fatto provare?! Cazzo. 


Pov Draco


Il giorno dopo, come previsto, io ed Hermione andammo in giro per Hogsmeade. Ci fermammo in diversi negozi prima di arrivare a quello che lei adorava per comprare abiti per i ricevimenti e cose così. Io, personalmente, detestavo lo shopping e avevo più soldi di quelli che Hermione avrebbe mai speso quindi un negozio valeva l'altro. Entrammo e immediatamente una commessa sulla sessantina ci accolse, un metro da sarta intorno al collo. Salutò calorosamente entrambi e ci scostò in un posticino tranquillo deserto. 
- Allora Hermione cosa ti serve? Per un ricevimento, un ballo, una cena con i familiari del tuo bel fidanzato... - 
- Un galà, signora Bonny. - rispose frenando la sua lista infinita la mia ragazza. 
- Oh! Che bello! Troveremo di sicuro qualcosa al caso tuo. - disse sparendo dalla nostra visuale. Tempo due minuti che tornò con le braccia cariche di vestiti. Spinse Hermione dentro un camerino e la seguì, intimandomi poi di aspettare fuori. Sbuffando mi sedetti su una poltroncina rossa posta vicino a una piccola pedana con uno specchio davanti e aspettai. 


Ci vollero diversi tentativi prima di trovare un abito che arrivasse al "ci siamo quasi", da parte sia mia che di Hermione. Su questo punto di vista eravamo abbastanza daccordo. Ogni mio no anche per lei era no a un vestito. 
- Okay, a questo non possiamo dire di no. - fece la mia ragazza da dentro il camerino. La signora Bonny ci aveva lasciati soli per andare a cercare un altro paio di abiti, lasciando Hermione a provare gli ultimi. 
- Vediamo. - dissi e un attimo dopo lei uscì. Sgranai gli occhi. Era stupenda! Indossava un abito corto dorato, il corpetto sembrava di pizzo con la scollatura ricoperta di diamanti, la gonna sembrava molto leggera. 
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- Hai ragione. Non posso dire di no. - sussurrai squadrandola un'altra volta. Lei sorrise  andò allo specchio per vedersi un'altra volta. In quel momento arrivò anche la commessa e per poco non svenne quando la vide. 
- Hermione! Sei bellissima! - esclamò con un sorriso. Sicuramente dovevano conoscersi da un po'. 
- Grazie. - rispose sorridendole dallo specchio. 
- Okay. Direi che abbiamo finito. - dissi alzandomi in piedi. 
- Anche per me. - disse Hermione scendendo dalla pedana ed andando nel camerino per cambiarsi e rimettersi i suoi vestiti. Una volta pronta la donna ci scortò alla cassa dove pagai il vestito. 
- Ma...- fece per dire Hermione quando tirai fuori il portafogli ma la bloccai subito. 
- Te lo regalo e non voglio storie. - dissi sicuro mentre porfevo i soldi alla commessa. La donna ci porse poi la busta con dentro il vestito e uscimmo dal negozio. 
- Grazie. - sussurrò lei con un enorme sorriso stampato sulle labbra. 
- Questo e altro per la mia bellissima ragazza. Sarai la donna più bella di tutto il ricevimento. - dissi guardandola mentre lei diventava completamente rossa. Un po' per il freddo e un po' per l'imbarazzo. 
- E da quando sei così dolce? - fece con una punta di ironia. 
- Io sono dolce solo con te. - risposi con un ghigno prima di baciarla. 


Scusate!!! Lo so, sono pessima in fatto di puntualità ma cercherò di rimediare. Comunque a proposito del capitolo? Che ne pensate? Io come sempre vi invito a recensire e tranquilli non vi mangio!
Che ne pensate del vestito di Hermione? Io me ne sono innamorata a prima vista. Voglio anticiparvi che ci sarà una conversazione un po' particolare nel prossimo capitolo che ci introdurrà la parte principale di tutta la storia. Finalmente sono arrivata a scriverla! 
Grazie a tutti quelli che si sono appassionati alla mia storia e compresi  i lettori ( ho scritto bene? ) più silenziosi. 
Ci vediamo al prossimo capitolo che, spero, sarà Sabato.
Un bacio😘 

 

   
 
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