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Autore: EmmaJones    23/05/2017    3 recensioni
Jennifer Morrison ha deciso di lasciare il cast di Once Upon a Time. Tutti ne sono profondamente dispiaciuti, soprattutto la sua co-star, Colin O'Donoghue, suo grande amico sia dentro che fuori dal set. Dire addio ad una persona cara non è facile e loro lo sanno benissimo, chissà come sarà stata la loro ultima sera insieme sul set?
Ho voluto ricreare un piccolo momento in cui i due si salutano definitivamente.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: colin o'donoghue, Jennifer Morrison
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I've seen you cry,
I've seen you smile.
I've watched you sleeping for a while.
I'd spend a lifetime with you.
I know your fears and you know mine.
We've had our doubts but now we're fine,
And I love you, I swear that's true.
I cannot live without you.
 
 
Goodbye my friend

-Quindi il famoso giorno è arrivato.. te ne vai veramente..
La ragazza dall'altra parte della stanza continuò ad impacchettare le ulime cose rimaste sopra la scrivania, aveva avvertito la sua presenza da metà corridorio, era come la sua camminata producesse un suono particolare che le permetteva di riconoscerlo ogni volta che era nelle vicinanze.
-Pensavo di essere sola.. Finse lei mentre metteva l'utimo libro dentro la scatola. Ora la scrivania era completamente vuota, così come anche il divano che sembrava incredibilmente più grande senza tutti i vestiti buttati sopra, un altro mobiletto e metà armadio. L'unico segno che provava la sua esistenza all'interno di quel camerino erano i segni di skotch e vernice un pò più scura dove prima c'erano attaccati foto e poster, ora era esattamente come tutte le altre stanze all'interno di quel set televisivo e non più il camerino di Emma Swan, la salvatrice dell'ABC. Jennifer pensò che tutto questo metteva una tristezza infinita.
-Infatti siamo soli.. Il ragazzo interruppe il corso dei suoi pensieri e non sentendosi abbastanza considerato dalla donna decise di sedersi su una sedia li vicino aspettando che lei finisse.
-Cosa ci fai ancora qui? E' tardissimo.. Jennifer cercava di nascondere le emozioni del momento, operazione non tanto facile nonostante facesse l'attrice per mestiere, per questo motivo evitava di guardarlo consapevole che come avesse incontrato i suoi occhi non sarebbe riuscita ad essere tranquilla e spensierata come voleva dar l'idea. Aveva salutato quasi tutto il cast, era stato molto difficile ma era certa della scelta che aveva fatto. Avevano passato insieme 6 meravigliosi anni, tra pianti, risate, a volte anche qualche litigio, ma in assoluto pieni d'amore, tantissimo amore. In fin dei conti il messaggio della serie non poteva essere più vero, l'amore, la speranza e la famiglia erano la magia più potente di tutte e lei non vedeva l'ora di provarlo sulla sua pelle, era pronta a cercare il suo vero amore, il suo lieto fine ed era consapevole che se avesse continuato con loro non sarebbe riuscita a trovarlo. Aveva slutato tutti tranne lui, Colin O'Donoghue, l'irlandese dagli occhi color cielo e il sorriso perfetto che aveva completamente stravolto in megio la sua vita. Lavorare a stretto contatto con una persona per più di 10 ore al giorno poteva essere difficile, lei lo sapeva bene, però nello stesso tempo ti legava inevitabilmente ad essa, un'abitudine a cui è difficile sottrarsi, ma se questa persona è, come nel suo caso, tremendamente dolce, allegro, affascinante e incredibilmente divertente e genuino, rendeva questo distacco quasi impossibile e per questo motivo cercava di allontanare il momento dell'addio consapevole che prima o poi avrebbe dovuto dirlo. Aveva tantissime cose in comune con il suo personaggio, tra le quali la totale incapacità di dire addio ad una persona cara, fosse stato per lei lo avrebbe salutato come tutti gli altri giorni, con l'unica differenza però che lei il giorno dopo avrebbe preso un aereo che l'avrebbe portata molto lontana da lui.
-Volevo avere un momento nostro per salutarci, senza tutti gli altri intorno, pensavo lo volessi anche tu ma continui ad evitarmi.. Ed anche lui come il suo Capitano era tremendamente sincero, soprattutto quando si trattava di emozioni e sentimenti, a volte si chiedeva se erano loro che si erano immedesimati così tanto nei loro personaggi tanto da acquistarne le cratteristiche o se gli autori li avessero creati prendendo loro due come esempio perchè per certi versi erano veramente identici, così come Hook aveva aiutato Emma a vivere le sue emozioni, ad abbattere i suoi muri, nello stesso modo Colin era per lei l'appoggio ed il consiglio giusto quando lei come al solito razzionalizava sempre tutto, quando si nascondeva dietro al suo sorriso e alla parlantina, erano un intreccio perfetto.
-Non ti sto evitando. Sono solo molto impegnata questi giorni..
-E allora perchè non mi guardi? Jennifer fece un lungo respiro prima di girarsi verso di lui, non aveva più scuse per evitare questo momento, senti gli occhi inumidirsi e cercò invano di ricacciare indietro le lacrime. Si girò lentamente verso di lui gli regalò il suo sorriso più bello, quello un pochino incerto e imbarazzato che regalava solo a pochissime persone, lui come la vide in quel modo si alzò dalla sedia e corse ad abbracciarla, la strinse forte a se respirando il profumo dei suoi capelli.
-Mi mancherai.. le disse solo questo, senza bisogno di aggiungere altro, e lo pensava veramente, nel senso più profondo del termine. Mai avrebbe immaginato, quando solo e spaesato era partito dalla sua terra per venire in America, di incotrare delle persone così eccezionali e di essere accolto da questa famiglia così numerosa e amorevole e soprattutto mai aveva pensato di legarsi cosi intimamente ad una persona con un solo rapporto di amicizia. Lui e Jennifer avevano raggiunto un'affinità mentale e una conoscenza così intima e profonda che lui non aveva mai sperimentato nemmeno con i suoi più cari amici d'infanzia e forse nemmeno con sua moglie. Quindi sì, gli sarebbe mancata veramente, non riusciva credere all'idea di dover passare le giornate sul set senza vederla in giro.
-Anche tu. Rispose lei mentre cercava di smettere di piangere. Voleva mostrarsi forte, in fin dei conti non era successo niente di grave, avrebbero continuato a sentirsi al telefono, si sarebbero visti di nuovo e poi aveva promesso che almeno per un altro episodio sarebbe ritornata. -Questo posto non sarà più lo stesso senza di te. Jennifer sciolse l'abbraccio e si andò a sedere sul divano e lui la seguì.
-Certo, non avrai più nessuno a cui fare scherzi idioti.. Lo punzecchiò lei.
-O dedicare canzoni con la chitarra.. continuò lui. Entrambi scoppiarano a ridere ripensando ai bei momenti passati insieme. -Chissà cosa si inventeranno per spiegare l'assenza di Emma.. Pensò lui.
-Qualsiasi cosa sarà, conoscendo Adam e Eddy sarà di sicuro geniale. Lo rassiurò lei.
-Povero Hook, chissà come sarà triste e vuota la sua vita senza sua moglie, cosa farà senza di lei?
-Basta che non si dedichi al rum e al cibo o potremmo ritrovarcelo uguale a quello del regno dei desideri. Jennifer ci scherzò su ma non ebbe l'effetto desiderato perchè Colin la spiazzò con il suo solito modo di fare, completamente sincero e senza filtri.
-E io come farò senza di te? La stava guardando intensamente e in quel momento sembrava così fragile, indifeso e quasi terrorizzato da quell'idea, come se in quel momento avesse veramente realizzato cosa volesse dire stare senza di lei.
-Non essere così melodrammatico, non sto mica morendo! La sua razionalità le suggerì che era meglio mantenere un tono allegro e di non lasciarsi sopraffare dalle emozioni. -Ci sentiremo al telefono, ci vedremo ogni volta che ne avremo voglia e poi non pensare che mi sono dimenticata di quel viaggio in giro per l'Irlanda che mi avevi promesso!
-Per quello sei sempre stata la benvenuta, ma ogni volta abbiamo dovuto rimandare a causa dei tuoi infiniti impegni, non cercare di dare la colpa a me! Colin ammirava veramente la sua voglia di fare, il coraggio e la tenacia con cui affrontava tutte le sfide della vita ma soprattutto la sua capacità di organizzare tutto quanto riuscendo sempre a trovare tempo per gli amici e la famiglia. Lui già era tanto se riusciva a gestire famiglia e lavoro sul set. -E comunque parlarsi al telefono non è la stessa cosa che vedersi tutti i giorni. Sei stata la mia spalla, il mio appoggio, per così tanto tempo che non ho più idea di come si lavori da solo.. penso di non essere più nemmeno in grado di studiare un copione da solo! Ecco! Vedrai come mi licenzieranno nel giro di due episodi perchè non mi ricorderò più le battute! Il ragazzo passava dalla risata alla tristezza e poi alla preoccupazione nel giro di pochi secondi. -E i caffè insieme la mattina, i giri in moto d'estate, le interviste insieme... Dio! Le interviste! Ecco che di nuovo sembrava preso dal panico. -Io non sono in gardo di fare un'intervista da solo. Lo sai,no? Sono timido, mi faccio prendere dall'emozione e poi con te è facile, la pensiamo allo stesso modo, basta dire che tu hai ragione e finisce li! Jen non riusciva a trattenere più le risate, trovava adorabile il modo in cui stava ingigantendo la situazione.
-Se vuoi posso suggerirti le risposte tramite auricolare, così sarà come se fossi lì con te. Lo prese in giro lei anche se sembrava che lui stesse veramente prendendo in considerazione la risposta. -E poi non è detto che starò via per tanto tempo, probabilmente lì fuori non mi vorrà nessuno e io dovrò tornare e pregare gli autori di riprendermi.. Ammise lei di nuovo scherzando, anche se un piccolo fondo di verità c'era, ultimamente le stava venendo un pò di paura all'idea di non riuscire a trovare nient'altro di così appassionante o che facesse al caso suo come era stato per Once upon a Time, ma in fin dei conti era umana anche lei e  sarebbe stato strano il contrario.
-Deve ancora nascere una persona talmente stupida da non volere un diamante talmente raro come te Jen. Ed ecco che di nuovo era serio, quando faceva così la lasciava senza parole, e lasciare Jennifer Morrison senza parole era un'impresa per pochi.
-Per qualsiasi cosa sappi che io ci sarò sempre. La donna decise di cambiare discorso, faceva sempre così quando non sapeva cosa dire. -Anche se dovessi essere dall'altra parte del mondo, per ogni tua gioia, dolore, delusione, per ogni bisogno anche il più stupido o anche solo per un consiglio, io voglio esserci per te e per la tua famiglia e voglio, spero, che tu ci sarai allo stesso modo per me. Adesso anche lei era seria, era arrivato il momento definitivo, basta più chiacchiere, dovevano salutarsi.
-Migliori amici per sempre, nonostante tutto? Colin sorrise in quel suo modo dolcissimo e meraviglioso e alzò il mignolo della mano puntandolo verso di lei aspettando che lei facesse uguale e intrecciasse le loro dita, stava dando a quel gesto infantile il significato più puro che potesse esistere. Lei sorrise, mentre le lacrime avevano ripreso a scendere e assecondò il gesto, anche lui era visibilmente commosso, si portò le loro dita intrecciate alle labbra e sigillò il patto con un bacio. Come la ragazza stava per sciogliere quell'intreccio, lui  la tirò verso di se e la baciò. Non capì nemmeno lui cosa lo avesse spinto a fare quel gesto ma gli sembro la cosa più giusta e naturale da fare in quel momento. Lei ricambiò immediatamente, ormai baciarlo in quegli anni era diventata una cosa normalissima e quindi le veniva naturale assecondarlo, questa volta però non c'era nessuno ad urlare lo stop come succedeva durante le riprese, e quel bacio diventò quindi qualcosa di diverso da quello provato solitamente. La passione stava aumentando velocemente, le mani sembravano non accontentarsi più della stoffa che toccavano ansiose di sentire il calore della pelle reciproca e i corpi erano sempre più vicini. Fu Jennifer a trovare la forza per fermarsi, per quanto potesse essere dificile in quel momento riusci ad interrompere quello che senza ombra di dubbio era tra i baci più belli mai dati in vita sua e che si sarebbe trasformato in decisamente altro se non si fossero fermati in tempo.
-Sei sposato.. Le parole le uscivano a fatica, erano ancora cosi vicini che bastava anche solo sussurrare per far si che l'altro ascoltasse.
-Lo so.. Il ragazzo aveva ancora gli occhi chiusi, aprirli voleva dire che quel momento era veramente terminato.
-E ami tua moglie e la tua famiglia.. Le ricordo lei, era necessario ristabilire i propri ruoli.
-Ma amo anche te. Ammise lui infine, non essendo più in grado di tenerlo per se. Per dire questo però i suoi occhi dovevano essere aperti e fissati su quelli della donna, sui quali però non apparve nessun cenno di sorpresa o meraviglia, ne era pienamente consapevole perchè anche per lei era lo stesso. Era anche questo uno dei principali motivi per cui aveva deciso di abbandonare la serie, come poteva sperare di trovare il suo lieto fine se coninuava a provare quelle cose per lui? Quindi annuì sorridendo, mentre un'altra lacrima scendeva lungo il viso, meno male che non era truccata pensò, altrimente sarebbe uscita da lì come un panda.
-Lo so.. e ti amo anch'io. Trovava giusto che anche lui sapesse quello che lei provava, per lei la sincerità era importante più di ogni altra cosa. Al contario della ragazza il viso di Colin si illuminò nel sentire quelle parole tanto che dalla felicità provò d'istinto a baciarla di nuovo, Jen però fu più veloce di lui e si scansò respingendolo.
-Lo sai benissimo anche tu che non possiamo.. Non voglio rovinare tutto per un qualcosa di cui ce ne pentiremmo l'esatto momento dopo averla fatta. L'uomo sbuffò rassegnato, sapeva che lei aveva perfettamente ragione ma la voglia che aveva di lei in quell'istante era diventata incontenibile. Lei gli prese entrambe le mani tra le sue e se le portò prima sulle labbra e poi sul suo viso, anche per lei era difficile e quel minimo contatto fisico sembrava placarla un pochino e sperava che per lui potesse avere lo stesso effetto, tuttavia poteva mai placare una goccia di sangue un vampiro assetato da anni? No, lo rendeva semplicemente più insofferente, e lo stesso stava succedendo a loro -Siamo stati così bravi in questi 5 anni a non cedere, a mantenere le giuste distanze, non ne vale la pena rovinare tutto all'ultimo momento, no? Cercò di convincerlo e autoconvincersi.
-Diooo! Perchè devi essere sempre così matura e responsabile? Le parole gli uscirono piene di rabbia e rassegnazione ma nello stesso tempo sapeva che era inutile arrabbiarsi perchè lei aveva perfettamente ragione, non c'era su cosa controbbattere, peccato che il suo cuore gli urlava di mandare all'aria tutto, le responsabilità, la gente, i pregiudizi e gli obblighi e farla sua per quella sera e per sempre, perchè non era giusto che una persona del genere uscisse per sempre dalla sua vita e soprattutto dalle sue braccia.
-Sono più grande di te, quando arriverai alla mia età lo sarai anche tu! Provò a buttarla sul ridere lei, scherzavano sempre su questi tre anni di differenza che avevano e su come Colin sembrasse molto più giovane della sua età. La tensione si stava lentamente allentando e lei sperò che non si riaprisse più quell'argomento altrimenti non sapeva se sarebbe stata in grado di resistergli di nuovo.
-Ti lascio finire di impacchettare le ultime cose.. Si alzò dal divano pronto ad andarsene, ormai la situazione si era in qualche modo incrinata ed era meglio salutarsi, qualsiasi altra parola in più sarebbe risultata superflua e inutile, lei stava per fare uguale ma glielo impedì. -Rimani altri due minuti seduta.. voglio salutarti come se fosse una normale sera di fine riprese, con te buttata sul divano e io che entro e ti ricordo di non essere la solita ritardataria con il rischio che chiudano il set con te ancora dentro. Era di nuovo tranquillo ora e le sorrideva divertito.
- Lo sai che non è mai successo vero? Sbuffò lei arrabbiata ma sorridente, non capiva perchè si era diffusa questa voce che lei fosse sempre in ritardo su tutto quando in realtà non era per niente vero, non sempre almeno.
-Solo perchè appunto c'ero io a ricordartelo.. Precisò lui. -Addio Swan! Le regalò un ultimo sorriso e fece per andarsene, non appena arrivato alla porta però sembrò quasi colpito da qualcosa e tornò indietro, di corsa, per inginochiarsi davanti a lei, afferrarle il viso con entrambe le mani e baciarla di nuovo. Lei non oppose resistenza, un pò perchè le era fisicamente impossibile e un pò perchè sapeva che era un bacio d'addio, ed entrambi se lo meritavano, era l'unico vero modo in cui si sarebbero potuti salutare degnamente. Fu lui questa volta a fermarsi, finendo con un leggero bacio sul naso e infine uno sulla fronte e velocemente si alzò e lasciò la stanza senza più dire una parola.
-Addio mio Capitano.. Fu tutto ciò che lei riuscì a dire quando ormai però lui era già lontano.
  
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