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Autore: Monkey D Akiko    01/06/2017    4 recensioni
Lui è un ribelle in stile metal, lei la prima della classe con un’attitudine al cinismo. Loro, tanto diversi da essere uguali, capiranno che non potranno più vivere senza tormentare l’altro.
Tra problemi di scuola, compagni scalmanati e ricatti vari, un amore tutto particolare leverà l’ancora nei loro cuori.
*DALL’ULTIMO CAPITOLO*
“E che cosa servirebbe per conquistarti?” chiese Kidd fingendosi disinteressato.
“Se te lo dicessi non sarebbe più divertente” rispose sogghignando mentre faceva no con il dito indice.
Il ragazzo sbuffò di nuovo tentando di non darlo a vedere, poi si propose di riaccompagnare la mora a casa e la aiutò a risalire verso la strada.
Arrivati davanti all’abitazione di Law, la ragazza fece per salutarlo ma lui la fermò.
“Aspetta, c’è ancora una cosa da fare ma dobbiamo entrare in casa” disse facendo il misterioso.
“Che vorresti fare in casa mia, Eustass-ya?” chiese squadrandolo e incrociando le braccia al petto.
“Che c’è Trafalgar? Non dirmi che hai paura …” la canzonò con un sorrisetto provocatorio.

[Nuova copertina. Pubblicazione in corso su Wattpad. Nuova numerazione dei capitoli]
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Pirati di Kidd, Pirati Heart, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
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Quando aveva accettato di uscire a fare un giro, Law non pensava che oltre al suo gruppo ci sarebbe stato quello di Kidd.
Doveva aver commesso dei crimini terribili in una sua vita passata perché quella sera il karma si stava accanendo su di lei. Perché doveva sorbirsi le moine di Bonney ovunque?!
La rosa aveva preso il comando della situazione mettendosi alla guida della comitiva, tenendosi sempre stretto il rosso. Ora chi era a tenerlo al guinzaglio?
Se ne andavano a zonzo per le vie del centro, che pian piano si popolavano di adolescenti scalmanati e ragazzine che credevano di saper camminare sui tacchi, mentre chiacchieravano del più e del meno. Tra tutti, Killer era quello che si era integrato meglio tra gli amici di Eustass, suo vantaggio era stato il trascorrere un pomeriggio con loro. Penguin e Shachi invece non erano perfettamente a loro agio e quindi le stavano vicino. 
Come si sentiva lei? Irritata.
Lei era abituata ad avere tutto sotto controllo, ad essere la femmina alfa, ma ora si sentiva un burattino manovrato da una sadica ragazzina capricciosa.
I suoi due amici dovevano essersi accorti del suo malumore perché la guardavano ansiosi e si scambiavano occhiate perplesse.
“Law-chan, tutto bene?” le chiese Penguin con una falsa espressione serena.
“Assolutamente. Adoro vagabondare senza meta in coda a un gruppo che ci degna un po’ di attenzione. Dovremmo farlo tutte le sere” rispose sarcastica.
“Andiamo capitano, i ragazzi sono simpatici eh eh eh” tentò di alleggerire la tensione Shachi, che infondo non capiva il perché la sua amica provasse tanto fastidio.
Law gli lanciò un’occhiataccia e al povero ragazzo venne la pelle d’oca.
“Ehi ragazzi, perché non ce ne andiamo al Mermaid Cafè?” propose tutto a un tratto Killer.
Gli altri furono d’accordo, i ragazzi soprattutto per vedere le belle cameriere, note come le sirene.
Il locale era un posto popolare, con una clientela prettamente maschile, ma a quell’ora stavano ancora sparecchiando i tavoli di chi vi aveva cenato, quindi si sedettero su un muretto vicino ad aspettare. Solo Law rimase in piedi per non rischiare di sporcarsi gli abiti, Bonney, invece, aveva trovato una soluzione al problema. La ragazza, infatti, si era seduta in braccio a Kidd, o per meglio dire, tra le sue gambe.
“Con tutto il posto che c’è proprio qui ti dovevi sedere?” protestò il rosso.
“Non mi va di sporcarmi e poi tu sei comodo” rispose lei lanciando uno sguardo divertito e provocatorio a Trafalgar.
“Potresti chiedere il permesso prima di usarmi come poltrona – si lamentò ormai rassegnato a non togliersela di dosso – E tu Trafalgar che ci fai lì in piedi?” le chiese notandola.
“Evito di riempirmi la gonna di muschio” rispose secca, stranamente non aveva voglia di stuzzicarlo.
Kidd non rispose, la sua nemica le sembrava molto strana quella sera.
Penguin e Shachi si guardarono con aria sognante mentre immaginavano Law in braccio a uno di loro. Come se avesse letto i loro pensieri, la mora li guardò come per dire scordatevelo.
Una decina di minuti dopo erano già dentro al locale già pieno di gente. Dal momento che tutti i tavolini erano occupati rimasero in piedi, ma si trovarono un po’ sparpagliati a causa della folla. Finalmente Trafalgar poteva tirare un sospiro di sollievo, per un po’ non avrebbe visto la rosa appiccicata a Kidd, anche se era certa che gli era addosso.
Perché mai il suo comportamento la influenzasse così tanto non riusciva a capirlo. Si sentiva come sulle montagne russe: lo stomaco sembrava accartocciato su se stesso da tanto che le dava fastidio, il cuore correva velocemente per poi rimanere in apnea quando ti trovi di fronte il precipizio e subito dopo torna a correre durante la caduta. Lei non soffriva né di gastrite né di cardiopatia, doveva forse supporre che era gelosia?
No questo era assurdo, andiamo, lei gelosa di Eustass-ya? Impossibile, loro erano solo … loro erano soltanto …
Loro cos’erano? 
Questa domanda non se l’era mai posta prima.
“Capitano questa sera sembri in un altro mondo, c’è qualcosa che non va?” le chiese Penguin, distogliendola così dai suoi pensieri.
I suoi amici sembravano preoccupati per lei, ma lei non poteva spiegargli niente. Adesso che ci pensava, da quando era arrivato Kidd aveva passato davvero poco tempo con loro e non gli aveva mai raccontato niente. Si sentiva in colpa perché loro tenevano davvero a lei e le sembrava quasi di tradire la loro fiducia, ma infondo era meglio così. Era inutile farli agitare per nulla.
“Non è niente, sono solo di malumore questa sera” provò a rassicurarli, ma appena alzò lo sguardo dietro di loro, si congelò con un volto terrorizzato.
“Law che succede?” domandò allarmato Penguin.
Lei non rispose, rapidamente afferrò le spalle di Shachi e lo trascinò verso di sé così da coprirla. I due ragazzi arrossirono di colpo, soprattutto l’interessato che si trovava a pochi centimetri dalle morbide labbra della ragazza.
“Non muoverti di un millimetro!” gli ordinò perentoria.
Law alzò lo sguardo oltre la spalla dell’amico e purtroppo vide la conferma dei suoi timori.
Una fluente chioma verde era seduta al bancone del locale.
Che cosa ci faceva lì? Quando era arrivata? L’aveva vista? Una cosa era certa, Law non poteva restare lì.
“L-law-chan … ?” Penguin balbettò il suo nome imbarazzatissimo.
La ragazza si riscosse ma non prestò attenzione ai due.
“Devo andarmene” sentenziò dirigendosi rapidamente all’uscita.
Non poteva immaginare che qualcuno l’avesse vista.
I due ragazzi rimasero ammutoliti a causa dell’inaspettata situazione.
“Cosa è successo?” chiese Penguin confuso.
“Non lo so, ma è stato bellissimo!” rispose Shachi, felice e imbambolato, al che l’amico lo guardò geloso.
 
***
 
Camminava a passo svelto stringendo convulsamente la borsa mentre nella mente continuava a ripetersi che lei non l’aveva vista. Aveva lasciato tutti gli altri al locale senza dare alcuna spiegazione e ora se ne stava tornando a casa da sola. Ora ne era assolutamente convinta, quella sera avrebbe fatto meglio a starsene a casa sul divano!
“Ehi Cenerentola, la carrozza sta per ritrasformarsi in zucca?”
Una voce conosciuta la riportò alla realtà. Si voltò di scatto e vide la figura a pochi passi da lei. Come aveva fatto a non accorgersi della sua presenza?
“Eustass-ya? Cosa ci fai qui?” chiese sorpresa.
“Ti ho vista uscire dal locale così ti ho seguita” rispose avvicinandosi alla ragazza.
“Puoi tornare dagli altri, io me ne sto andando”
Kidd la guardò per qualche istante prima di tornare a parlare.
“Da chi stai scappando?” le domandò puntando deciso gli occhi nei suoi.
La vide vacillare.
“Temo tu abbia bevuto troppo Eustass-ya” ridacchiò Law, non gli avrebbe mai e poi mai detto la verità.
“Perché stai mentendo?” Kidd era serio e iniziava ad arrabbiarsi.
“Lasciami in pace, non sono affari che ti riguardano” affermò voltandosi per andarsene, ma il ragazzo glielo impedì trattenendola per un braccio.


NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 <3 Scommetto che non ci credete che sono tornata così presto ahahah XD Anche se mi ci è voluto un po', eccomi con un nuovo capitolo!
L'inizio è un po' lento ma alla fine qualcosa si è sbloccato, chi sarà la chioma verde di cui Law è tanto spaventata? E cosa succederà tra lei e Kidd?
Per sapere la risposta dovrete continuare a seguire la storia <3
Ringrazio tutti coloro che leggono la storia, chi l'ha messa tra le preferite, seguite e ricordate e ssj13 per aver recensito il capitolo precedente <3 
Fatemi sapere cosa ne pensate ^^
A presto!
Monkey D Akiko <3

 
   
 
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