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Autore: Bay Stallion    18/06/2017    2 recensioni
E’ l’inizio del sesto anno e Draco ha una missione importante da svolgere per il Signore Oscuro, se fallisce lui e la sua famiglia verranno uccisi. Solo una persona può aiutarli a fuggire e permettergli così di salvarsi…
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Narcissa indicò il corridoio dal quale era entrata, e tutti e quattro entrarono nella cucina di casa Malfoy. Draco si era seduto di spalle alla porta e, scostando una sedia accanto alla sua, fece cenno a Hermione di sedersi accanto a lui. Suo padre si sistemò di fronte a loro mentre Narcissa andava a preparare il tè, alle loro spalle.
<< Presumo che il tuo amico Potter ti abbia riferito ciò che è accaduto al Ministero, qualche tempo fa >> cominciò il signor Malfoy
<< C'ero anche io quella notte >> rispose pronta Hermione
<< Oh già, quasi dimenticavo >> sorrise debolmente.
<< Presumo sia inutile negare il legame tra me e il Signore Oscuro. Oramai quasi tutti ne sono a conoscenza >> Hermione non disse nulla, ma non distolse lo sguardo dai suoi occhi, così simili a quelli di suo figlio.
<< Tuttavia, per quanto io gli sia molto fedele, di recente il Signore Oscuro ha preso di mira anche un altro membro della famiglia>> e il suo sguardo si sposto su suo figlio. Draco che lavorava per Voldemort? Hermione spalancò gli occhi per la sorpresa e si girò alla sua sinistra per guardarlo, anche lui alzò lo sguardo verso di lei.
<< Temo purtroppo che condurre una vita simile a sedici anni possa essere, come dire, destabilizzante >> guardò Hermione come per soppesare la sua reazione << E' per questo che io e mia moglie Narcissa abbiamo deciso che per il bene della nostra famiglia sarebbe meglio che entrambi andassero via da questa città in un posto dove l'Oscuro Signore non possa trovarli >>
Volevano scappare? Che Hermione ricordasse mai nessuno era riuscito a sfuggire alle grinfie di Voldemort, a parte Harry.
<< E io che cosa c'entro in tutto questo? >> chiese cercando di nascondere lo stupore.
<< Ci stavo arrivando >> riprese l'uomo con impazienza
<< Io mi occuperò di Narcissa e confido che riuscirò a trovare facilmente un modo per farla fuggire. Il suo compito, sarà quello di pensare a mio figlio Draco >> Hermione guardò con la coda dell'occhio il ragazzo, che teneva la mascella serrata e fissava la punta delle proprie scarpe.
<< Che cosa? E perché mai dovrei farlo io? >>
<< Abbiamo bisogno di qualcuno dall'interno della scuola, qualcuno che sia abbastanza sveglio da riuscire ad aggirare la sicurezza e fare in modo che Draco possa fuggire senza essere rintracciato, e stando a ciò che mio figlio mi racconta, lei è la persona che stiamo cercando >> la ragazza fu sorpresa da quell'affermazione che aveva quasi assunto la parvenza di un complimento.
<< Perché deve fuggire mentre si trova a Hogwarts? Potrebbe farlo molto più facilmente quando si trova qui, no? >>
<< In questo momento tengono d'occhio ogni movimento sospetto. Una mossa del genere sarebbe fin troppo prevedibile. Bisognerà agire nel momento in cui abbasseranno la guardia e quale momento più opportuno, se non durante l'anno scolastico? >> concluse come se fosse ovvio.
<< Quindi il mio compito dovrebbe essere quello di fargli lasciare Hogwarts di nascosto?>>
<< C'è anche un'altra cosa>> Draco prese la parola per la prima volta da quando si erano seduti. Nel frattempo Narcissa aveva portato il tè a tavola. Hermione versò un po' di latte nella sua tazzina e ne bevve un sorso.
<< Chiunque abbia il Marchio Nero può essere rintracciato da Tu-Sai-Chi. Tu devi fare in modo che lui non possa trovarci >>
<< Aspetta, credevo che solo i Mangiamorte avessero il... >> ma lasciò la frase a metà quando, con un brivido di orrore, vide Draco tirarsi su la manica del braccio sinistro e mostrare un tatuaggio a forma di teschio, dalla cui bocca usciva un serpente. La pelle arrossata, come se fosse stato fatto da poco.
 
Bevve un altro sorso di tè mentre tentava di metabolizzare il tutto.
<< E' impossibile creare un incantesimo del genere >>
<< Non per te >> disse Draco guardandola negli occhi << Ti ho già vista fare l'impossibile, Granger. Tu e gli altri avete affrontato Tu-Sai-Chi altre volte nel corso degli anni e ne siete sempre usciti vivi, soprattutto per merito tuo >> non aveva mai sentito parole tanto gentili uscire dalla sua bocca.
<< E perché dovrei farlo? >>
<< Pensavo ci tenessi a liberati finalmente di me >> disse il ragazzo ironicamente accennando un sorriso, anche se lei aveva percepito una nota di tristezza nella sua voce.
<< Conosco persone molto influenti. Se deciderà di darci una mano con il nostro "progetto" io farò in modo di tenere lei e la sua famiglia al riparo dal Signore Oscuro >> L'avevano colpita nel suo punto debole. Con tutto quello che stava succedendo, tra morti e feriti, più di qualsiasi altra cosa avrebbe voluto tenere i suoi genitori al sicuro. << Vivendo nel mondo Babbano, dovrebbe essere più facile nascondervi rispetto agli altri >>
<< A quanto pare essere una Mezzosangue ha i suoi vantaggi >> disse guardando Lucius Malfoy con superiorità, come se improvvisamente la situazione si fosse ribaltata: erano loro quelli vulnerabili adesso.
Nonostante tutto non era ancora convinta fino in fondo. Le sembrava di agire alle spalle dell'Ordine, dei suoi amici, le sembrava quasi di passare dalla parte dei Mangiamorte, eppure c'era qualcosa che la spingeva a volerli aiutare. Sebbene si trattasse dei Malfoy, erano comunque una famiglia desiderosa di stare insieme, almeno in questo non ci vedeva nulla di male.
Più tardi Lucius ricevette una chiamata urgente e fu costretto ad andarsene, così Hermione rimase sola con Draco e Narcissa.
<< Lo capisco se non vuoi farlo >> disse Draco interrompendo il silenzio
<< Avevo proposto a mio padre di chiedere aiuto ai suoi amici del Ministero, ma lui dice che non servirebbe a nulla, perché se lo incastrassero finirebbero nei guai anche quelli che lo hanno aiutato >> alle sue spalle, Narcissa soffocò un singhiozzo. << Sospettano già che all'interno del Ministero ci siano dei Mangiamorte, ma non ne hanno mai avuto la conferma. Invece non si aspetterebbero mai un aiuto dall'interno della scuola >>
<< E come fa a sapere che non scopriranno che sono coinvolta? >>
<< Tu sei l'ultima persona di cui sospetterebbero. È per questo che sei perfetta per questo compito. Tu fai parte delle famiglie dell'Ordine, sono anni che combatti insieme a Potter contro Tu-Sai-Chi >>
Sapeva che cosa stava pensando in quel momento. Si sentiva in colpa perchè voleva aiutare due Mangiamorte a scappare.
<< Siamo stanchi di vivere in questo modo. Non stai aiutando i Mangiamorte, Hermione, ci stai dando la possibilità di ricominciare da capo >> era strano sentire il suo nome pronunciato da lui.
<< Mio padre dice che il momento giusto per agire è durante l'anno scolastico, ed è stato quando ha nominato Hogwarts che si è ricordato di te e di quello che tu e gli altri avete fatto in passato >> c'era rabbia nella sua voce, come se in qualche modo rimproverasse a suo padre questa decisione. Fu allora che si accorse di quanto Draco fosse cambiato, e non solo per l'altezza.
Forse fu proprio questa consapevolezza a smuoverla. In passato aveva pensato che niente al mondo avrebbe mai potuto togliere quel sorrisetto beffardo dal volto di Draco Malfoy, e invece adesso se ne stava lì, nella sua cucina, ad ascoltare le sue richieste di aiuto, mentre lui guardava verso il basso, rassegnato. Fu questo a farle cambiare idea.
<< D'accordo, ti aiu... vi aiuterò>> si corresse guardando sua madre che ancora piangeva. Lei sorrise, questa volta fu un sorriso sincero, di gratitudine.
Circa mezz'ora più tardi il ragazzo le mise tra le mani un secondo oggetto da usare come passaporta per tornare a casa, questa volta si trattava di un medaglione d'argento, con un piccolo ciondolo dalla forma circolare, uno di quelli che si aprono per mettere le foto.
<< Oh, aspetta >> mentre si chiedeva quanti galeoni dovesse valere si ricordò del fermacapelli che teneva ancora in testa, ma quando provò a sfilarselo Draco le bloccò la mano << Tienilo. Tieni anche la collana, considerali come un ringraziamento per essere venuta fin qui >> Hermione restò sbalordita da quelle parole, soprattutto perché ne parlava come se si fosse trattato di un souvenir. << Ehm... grazie >>
Una volta a casa (Erano circa le due e mezza del mattino) Hermione si infilò finalmente nel letto, sebbene ogni sua speranza di dormire fosse stata inevitabilmente cancellata. Avrebbe aiutato i Malfoy a fuggire, ancora non poteva credere di aver accettato. Non si sentiva capace di trovare ciò che gli serviva. Pur ammettendo che fosse riuscita a trovare il modo per far evadere Draco da Hogwarts, neanche consultando ogni singolo volume della biblioteca sarebbe riuscita a trovare qualcosa di cosí potente da annullare il potere del Marchio Nero, ne era certa.
Eppure aveva accettato, non avrebbe potuto sopportare l'idea di essere la causa della distruzione di una famiglia. Non lo avrebbe mai permesso.
Si rigirò il medaglione tra le mani e notò qualcosa che sporgeva dall'interno del ciondolo. Lo aprì e ne estrasse un foglio ripiegato su se stesso, dove riconobbe la stessa calligrafia della prima lettera.
Non volevo dirlo davanti ai miei genitori, ma sono felice che tu abbia accettato. Non pensavo di meritare il tuo aiuto, dopo tutto quello che ho fatto. Sappi che non lo dimenticherò quando ci rincontreremo a Hogwarts.
Draco
Che cosa voleva dire? Avrebbe smesso di prenderla in giro? Voleva esserle amico? Non ne aveva idea, ma immaginò che presto o tardi lo avrebbe scoperto comunque. Poi si ricordò di Harry e Ron, e il solo pensiero di dirgli tutto fu come ricevere un calcio nello stomaco. Che cosa avrebbero detto se lo avessero scoperto? "Stai fraternizzando col nemico" riusciva già a sentire Ron che le faceva la predica mentre Harry la guardava con un misto di rabbia e orrore.
Durante la notte la sua mente lavorò frenetica, e solo alle cinque riuscì ad addormentarsi. La mattina successiva si sentiva stordita e confusa più del giorno prima, si chiese addirittura se si fosse sognata tutto, poi lo sguardo le cadde sul fermacapelli e sulla collana e capì che invece era tutto vero.
Concluse che i suoi amici non avrebbero dovuto sapere niente di quella storia, perché ne andava del loro rapporto, così decise di scrivere una lettera a Draco
Farò tutto il possibile per mettere al sicuro te e tua madre, darò il massimo per fare in modo che la tua famiglia resti unita, ma ho una condizione. Per quanto sarei stata felice di non essere tormentata da te e dai tuoi compagni di Serpeverde devo chiederti di fingere che non sia cambiato nulla. Harry, Ron e gli altri non approverebbero mai quello che sto per fare e ci tengo troppo alla loro amicizia per rinunciare a loro.
Quando ci rivedremo a scuola, dovrai comportarti come hai sempre fatto, NESSUNO deve sospettare che ti sto aiutando. Dovrebbe essere meglio anche per la tua stessa sicurezza, se nessuno nota segnali strani puoi passare più facilmente inosservato. Non credo ti sarà troppo difficile accettare la mia richiesta.
Hermione
La lettera venne spedita per via tradizionale, perché Hermione non aveva un gufo. Non ricevette mai una risposta, ma sperò vivamente che l'avesse ricevuta, così si preparò a trascorrere ciò che le restava delle vacanze estive, cercando di non pensare a qualunque cosa riguardasse la scuola, Voldemort o i Mangiamorte, di quello si sarebbe preoccupata a settembre.
   
 
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