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Autore: war    18/06/2017    1 recensioni
Alcuni cedimenti mentali che mi hanno colpita durante la stesura del seguito di Siwa...
Contenuto altamente demenziale... Siete stati avvisati!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Gleam sollevò lo sguardo crucciato, poi ringhiò qualcosa e ricominciò a fare i calcoli.
Nayal intanto stava continuando a martellare.
-E’ sacrilegio...- pigolava intanto Keshet prossimo ad un tracollo nervoso.
- Ma no, vedrai che poi rimettiamo tutto a posto e non se ne accorge nessuno, Nay lo ha promesso! – rispose invece con un enorme sorrisone Elkayam
Rime intanto continuava a lavorare con fili e cavetti scoprendo che la borsa degli attrezzi di Kiki era una fonte costante di stupore e innovazione. Sorrise pensando che babbare il futuro armaiolo del Santuario era stato facilissimo. Le era bastato sbattere un po’ gli occhi, sorridere, fingere un profondo interesse per ogni strumento di lavoro e alla fine chiedere se poteva prenderne qualcuno per esaminarlo meglio. Con un po’ di riluttanza, Kiki aveva alla fine ceduto e le aveva dato la borsa, dicendo che la rivoleva per la sera, che tanto le riparazioni delle armature che doveva fare nel pomeriggio non erano molte e gli attrezzi dell’officina di Mu era più che sufficienti.
-Quanto ho da fare una riparazione più facile ti farò assistere, non credo che Camus si opporrà se glielo chiedo. –
Rime, che stava recitando la parte fino in fondo saltò al collo del giovane futuro Aries e gli diede un bacio a schiocco sulla gota.
Vederlo avvampare fu una di quelle cose che non hanno prezzo.


-Keshet, mi fanno male le mani, dammi il cambio! – disse La gemella, osservano le mani dai pali arrossati e prossimi a riempirsi di vesciche.
-Athena ci scorticherà vivi. Verremo esiliati dal Santuario... Periremo fra atroci tormenti... – ansimò l’altro gemello.
- Lo hai veduto? – chiese Nayal fissandolo nelle ametiste degli occhi.
- No. – ammise e vide che gli occhi di cielo stellato si illuminavano.
- Allora è solo la tua paura a farti parlare! Martella, su! – ordinò passando l’attrezzo aureo a Keshet.
Dopo un tempo indefinito passato a martellare, fare di conto, collegare fili, giocare con le frequenze d’onda fu tutto pronto, giusto in tempo per l’ora X.
L’antro di Capo Sunion era umido e freddo ma loro avevano pesato a tutto.
Apparvero termos di the e caffè caldi,sacchetti di patatine e pop corn, persino delle candele.
- Siamo i migliori, non v’e dubbio! Funziona, funziona! – si entusiasmò Rime.
- Si, le immagini non sono bellissime,ma si vede... – constatò anche Gleam.
- Se solo il disco parabolico fosse stato un poco più grande... – sospirò Gleam sedendosi a gambe incrociate.
- Purtroppo lo scudo del Dragone era troppo piccolo anche se era di bronzo e come materiale poteva andare bene... – sospirò Elkayam
Keshet lo fulminò con un occhiataccia. – Stai prendendo una brutta piega, cugino, fattelo dire! –
- Oh piantala di fare il guastafeste, frignone! – sbuffò Rime per poi concentrarsi sulle immagini...
- Eccolo, eccolo! Mamma quanto è... figo! – sospirò estatica la ragazzina
- Io preferisco lei – fece spallucce Gleam.
- Ci mancherebbe altro! A noi maschietti devono piacere le femminucce, mica gli altri maschietti! – disse El.
Nayal pensò che non era mica sempre vero e che Aphrodite avrebbe potuto piangere per una frase del genere... No, forse piangere no,ma si sarebbe sentito molto a disagio e a zio Saga sarebbero potuti tornare quei bruttissimi capelli bianche e quegli occhi rossi...
- Te lo ha detto zio Kanon? – chiese invece curioso Keshet.
- Si,me lo dice tutte le volte che mi vede e che mi chiede chi è la mia fidanzatina e io gli dico che non ce l’ho... Ho proprio un papà curioso – Nayal ringraziò prima qualche Olimpio dato che El era ancora libero come l’aria e dall’altro maledì Kanon, che se si fosse scoperto che era lei ad avere mire sul cugino ci sarebbe scappata la seconda guerra galattica (riferimento spudorato al torneo indetto dalla Kido nella serie canon), poco ma sicuro!


Il concerto iniziò e la serata trascorse nel miglior modo possibile fino a che l’allarme del Santuario non prese a suonare follemente.
- Ma che cosa sarà mai successo?- chiese Gleam irritato.
- Se è un esercitazione metto a dormire un po’ di gente nella Freezing Coffin che ormai sono bravina a crearne! – disse Rime
- Io mando gli altri a spasso per l’Ade – ringhiò anche Nayal.
- Che ne dite se restiamo nascosti qui?-chiese Keshet che non era certo nato guerriero.
- Oh smettila! Tu fra tutti se usi la Voce del Comando non hai nulla da temere! – sbuffò Nayal
- Io con la Restriction non sono proprio bravo... – sospirò Elkayam ricordando che solo il giorno prima anzichè paralizzare il suo avversario si era paralizzato da solo...
- Anche io con il Lightning Fang ho qualche difficoltà di controllo – ammise di malavoglia Gleam, ricordando che lo zannuto mostro di energia da lui creato aveva finito per inseguirlo e tentare di mordergli le chiappe a più riprese...
Stavano per uscire dall’antro quando una figura imponente si parò loro davanti.
Ci misero qualche istante a realizzare che si trattava di Shura del Capricorno.
- Shura! Ma che succede?- chiese Rime, come se cadesse dalle nuvole e dimostrando come al solito più spirito di ripresa e iniziativa degli altri.
- Camus,Aiolia li ho trovati! – urlò Shura ai compagni senza tuttavia perdere la sua espressione minacciosa.
L’Acquario e il Leone li raggiunsero molto rapidamente.
- E’ pericoloso, tornate subito dentro le mura del campo di addestramento! Qualche oscuro nemico ha rubato lo scettro di Nike della Dea Athena! –
All’occhio di falco dell’Undici non sfuggì il pallore mortale che decolorò il viso dei cinque.
- Un momento... Cosa stavate facendo qui? –chiese colto da atroce dubbio.
- Eh?- Shura parve perplesso ma decise di avanzare nell’antro per poi stramazzare al suolo non appena vide lo scopo a cui il preziosissimo emblema di Nike era stato destinato.
- Shura! Che succede?! – si agitò il Leone correndo a soccorrere il Decimo e restando pietrificato sul posto.
L’aria si congelò.
- Eddai Cam! Dovresti invece premiare la nostra inventiva, non arrabbiarti con noi! – protestò Rime.


- Aurora Execution!!!!!!!!


Quello che salvò i cinque debosciati da morte immediata e certa fu la velocità di reazione del piccolo Keseth che in preda al panico più totale strillò – Sbaglia! – usando la Voce del Comando.



Sulla scena accorsero anche Saga e Dohko che dovevano essere nelle vicinanze, e mentre il primo si accasciò a terra strappandosi i capelli e levando al cielo profondi lamenti da belva ferita, il secondo ritornò allo stato di prugna secca in una frazione di secondo.
  
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