Belle non riconosceva più i suoi due amici come tali,ma come nemici,come se Tremotino fosse il buono.
''Belle ma che cosa dici?Traditori?'' esordì David con fare stupito.
''Certo non siete miei amici,io vado da Tremotino.''
''Amico lascia stare,dopo penseremo a Belle.''
David guardò fugacemente Uncino,riponendo in lui fiducia per la prima volta. Mentre Belle si allontanava, il pirata esortò nuovamente David a riconsiderare la sua proposta.
''Allora?''
''Mi sa che dovremmo seguire la tua idea,Hook.''
''Henry pronto per una nuova avventura?In quanto capitano sono nato pronto per poter salpare attraverso i sette mari,specie se in cerca di Emma.''
''Una volta mi dicesti che per lei saresti arrivato in capo al mondo.''
''Ed è ancora così.''
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Biancaneve ed Emma erano ancora intrappolate a Camelot,lontane dai loro affetti e dopo aver trascorso la notte in un rifugio improvvisato da Biancaneve,memore del suo passato da fuorilegge e ricercata,ripresero il loro cammino.
''Arriveremo mai a Camelot?''
''Beh,Emma qui non si ha la concezione del tempo.''
''Ho notato.''
''Ecco! L'ho visto anni fa l'ultima volta,ero solo una ragazzina,quando ero amica di Merlino.''

Le due donne si incamminarono verso il castello,nella speranza di poter trovare qualche risposta.
''Si fermi signorina!'' esordì un soldato di guardia al castello.
''Ah,ma lei è Biancaneve!Che ci fate qua?'' disse un altro soldato anch'egli di guardia.
''E' una lunga storia,vorrei poter incontrare Merlino.''
''Merlino,non c'è più,ma potrà spiegarle tutto meglio re Artù.''
Biancaneve rimase basita da tale notizia,ma senza fiatare si incamminò oltre le mura di cinta,nella città.
''Secondo me,un abbigliamento diverso sarebbe migliore e darebbe meno nell'occhio,ho una certa esperienza.''
''Va bene Emma,cosa suggerisci?''
Emma scrutò la città e notò una signora intenta a tessere vestiti per venderli,le due si recarono presso di essa,nella speranza di poter barattare l'oro dei propri gioielli per tali abiti.
Dopo qualche minuto,dopo che fu giunta la voce dell'arrivo delle due donne ,il Re in persona le aspettava alle porte del suo castello insieme a sua moglie,la regina.
''E' un piacere per me,Artù.''
''Tu sei Biancaneve per me è un onore,lei è?''
''Mia figlia,Emma.''
Emma arrossì,ancora non si era abituata all'idea che tale donna al suo fianco,fosse sua madre.
 
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''Hook cosa pensi di fare per giungere a Camelot?''
''C'è un gigante a un giorno di viaggio da qui,con cui potrei fare un accordo.''
L'indomani Killian svegliò David di soprassalto,esortandolo,insieme ad Henry,di prendere la loro roba e portarla sulla nave dalla cabina.
''Mi spieghi cosa succede,Hook?'' il principe non capiva bene quali fossero le intenzioni del pirata.
''Da sempre ho provato a derubare gli altri per ottenere ciò che volessi,ma non è questo il caso.''
D'improvviso il gigante sopraggiunse presso quelli.
''Che ci fate qui,nella mia terra? Vorrete mica derubarmi dei miei fagioli? So come siete voi esseri umani ed ancor peggio voi pirati.''
Hook alzò il sopracciglio e comparve un grugno sul viso del principe.
''Sono qui per un accordo,un baratto.''
''Ahaha,cosa potresti mai offrirmi,proprio tu Capitan Hook?'' il gigante con fare divertito si toccò la pancia.
''Ho una cassa piena d'oro,eccola.'' disse Hook indicandola con il suo uncino.
''Non vale la fatica che impiego per coltivare tali fagioli,deve essere qualcosa di più di questo.''
Il pirata tentennò.''Vuoi...la Jolly Roger?''

Henry e David lo guardarono basiti.
''Scambio quasi equo,me lo farò bastare.'' esordì il gigante.
Nè la ciurma,nè David,nè Henry potevano credere a tal cosa. Si stava separando forse dal bene più prezioso di un pirata,prezioso più di un tesoro. Ma David sapeva perfettamente quali fossero le intenzioni di Killian,anni fa anch'egli aveva sacrificato i rapporti commerciali del suo regno,cosa importante per un principe quanto lo fosse una nave per un pirata,per stare con la donna che amava. Solo era inaspettato che uomo non d'onore come Capitan Hook,stesse davvero per fare una cosa,che d'onore gliene avrebbe conferito tanto.
Portati i loro bagagli giù dalla nave,Hook la guardò per un'ultima volta,sperando,un giorno di potersela riprendere.
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Intanto a Camelot...
''Mie belle donne stasera c'è un ballo o meglio come quasi ogni sera qui.'' esordì re Artù invitando le donne a seguirlo presso una stanza in cui c'erano moltissimi vestiti che facevano al loro caso.
''Sei bellissima Emma,questo è il tuo primo ballo di corte a cui posso assistere,non sei contenta?''
Emma fece spallucce e si diresse fuori nei giardini reali,mentre Biancaneve fremeva di gioia insieme ad altre donne di corte.
Emma volse il suo sguardo verso la distesa verde,chiuse gli occhi e pensò al mare. Trasalì quando il suo pensiero ricadde su Killian e al loro bacio sull'isola che non c'è,il loro primo e quasi unico bacio. 'Chissà se mi verrà a cercare o se dovrò salvarmi da sola',pensava fra sè e sè. Una lacrima le scese lungo il viso pensando che forse,infondo,quel maledetto pirata le mancava davvero.
Un rumore improvviso la distolse dai suoi pensieri.
Notò le piante muoversi e tramite delle scale in marmo adiacenti al balcone sul quale si trovava,scese per capire cose vi fosse tra le siepi.
''Swan!''
Emma trasalì,come qualche minuto prima,ma ora di gioia. C'era una sola persona che la chiamasse in tal modo,Killian.
Emma non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie.
''Mi hai..''
''Trovata.'' Killian terminò la frase di Emma, ''..salvarti è una cosa che sai fare fin troppo bene,ma trovarti,beh, è un mio compito.''

Spero vivamente che questi primi quattro capitoli di tale storia vi siano piaciuti,giunta a tal punto, dipenderà da voi se continuerò oppure no,magari recensendo potrò capire se la storia vi interessa e accettare eventuali critiche o consigli,per continuarla al meglio!