Serie TV > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Mary_Julia_Solo    30/06/2017    1 recensioni
[post2x10]
----
"Sceglierei lui. Sempre. Dovessi anche morire. Sceglierei lui. Perché non potrei accettare una vita senza. Lui è come lo Yin Fen. Anche peggio. Il suo cuore fermo è l'unica cosa in grado di far battere il mio."
----
Isabelle Lightwood non si è mai sentita così stupida. Non riesce ad accettare di essersi innamorata di Clary. Sa che lei ama Simon, e che non ci sarà mai alcuna possibilità per lei. Mentre sente il suo mondo crollarle addosso, accecata dal suo amore per la giovane Morgerstern, rischia di non vedere quanto sia forte l'amore delle persone che la circondano. Intanto, il mondo dei Nascosti è minacciato da un giovane, che nessuno hai mai visto in viso, che ha tra le mani un'arma tanto magnifica quanto pericolosa: la Spada dell'Anima. E una vampira resa pazza dalla voglia di vendetta, farà di tutto per portare a termine il suo piano, anche uccidere ogni persona in grado di ostacolarla. È solo questione di tempo prima che gli Shadowhunters si trovino a dover affrontare un grave pericolo, avvisaglia di uno ancora più grande e terribile...
----
[IsabellexLydia][RaphaelxSimon][MagnusxAlec][JacexClary]
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Isabelle Lightwood, Lydia Branwell, Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Because '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4. – Don’t put the blame on me (pt.4.2)
Prima che potessero accorgersene, Raphael si ritrovò strappato da Isabelle, schiacciato contro un muro, una spada angelica alla gola. Il viso di Clary, rosso quasi quanto i suoi capelli, che lo osservava arrabbiato oltre la luce della lama.
-Toglile le mani di dosso, inutile succhia-sangue! –aveva detto con voce che non ammetteva repliche. Izzy si alzò dal divano e raggiunse l’altra Nephilim, cercando di tenere un’espressione confusa, anche se in realtà era parecchio soddisfatta dalla reazione che la rossa aveva avuto. Dopotutto forse stava davvero funzionando. Nella suite era comparso anche Simon, che aveva accompagnato Clary. Il neo-vampiro sapeva quanto fosse pericoloso per lui stare al DuMort, ma se si trattava della sua ragazza, l’avrebbe seguita fino in capo al mondo. Non importava quanto fosse pericoloso. Non importava quante persone volessero piantargli un paletto nel cuore. O forse era quello che voleva. Che qualcuno gli desse quello che si meritava per essere stato un perfetto idiota. Forse avrebbe voluto pagare per aver tradito la sua famiglia. Sapeva di meritarselo. Lo sapeva. Forse era quello il vero motivo per cui era andato con lei, anche dopo come lei lo aveva trattato. Non perché l’amava tanto incondizionatamente da fare di tutto per lei. Non per quel motivo. Mentre Isabelle si dirigeva in fretta verso la rossa e furiosa Shadowhunter, disse:
-Clary, cosa stai… -la ragazza si voltò verso di lei, gli occhi quasi iniettati di sangue, tanto in fretta da colpire Raphael in faccia con la sua chioma color carota. Il vampiro non riusciva a sopportare tutto quel dramma Shadowhunter. Avrebbe fatto meglio a starne fuori. E invece teneva troppo a Isabelle, e continuava a farsi usare in quel modo, anche non volendo ammetterlo. Tutte e quattro le persone in quella stanza avevano qualcosa che non volevano ammettere. Isabelle sapeva che Clary la vedeva solo come un’amica, ma non riusciva ad accettarlo, così continuava a cercare di farsi notare. Clary non voleva ammettere di essere innamorata di Jace, continuava a fingere che le cose tra lei e Simon andassero perfettamente. Simon non voleva ammettere a sé stesso di aver capito di non avere mai avuto Clary, continuava ad andarle dietro come un’ombra. Era terribile vivere così. Ma, forse, presto, avrebbero trovato una soluzione. O forse sarebbe andata avanti così per sempre.
-Sto solo tentando di proteggerti, Isabelle. –la giovane Lightwood la raggiunse, afferrandola per il braccio con il quale l’altra teneva la spada angelica. Non sapeva se l’avesse fatto perché aveva un senso o solo perché bramava un contatto con lei, anche se così insignificante. Cercò di guardarla negli occhi, anche se gli occhi verdi della rossa continuavano a tenere sotto controllo Raphael, che era rimasto immobile per tutto quel tempo, così come Simon, fermo vicino al divano.
-Facendo cosa? –esitò, cercando di trovare le parole giuste per farsi capire. -Entrando così all’improvviso e minacciando il leader del più potente Clan di vampiri di New York con una spada angelica? –quello era il punto. Non che potesse fare cose del genere, seriamente. Soprattutto dopo quello che aveva fatto al Clan. Liberare un vampiro ultracentenario e destinato a rimanere in una bara per il resto dell’eternità, soltanto per scopi personali. Certo, poteva capirla, sua madre era stata più importante di tutto, ma ora era morta, quindi a cos’era servito? Clary la osservò per qualche secondo, pur sapendo che aveva ragione. Ma Isabelle era sua amica, doveva proteggerla. E poi, era stato Alec a mandarla lì, dicendole di riportare sua sorella all’Istituto anche a costo di trascinarla. Quando era entrata e aveva visto la Nephilim e il vampiro che si baciavano, non ci aveva più visto. Quella relazione era folle. Non si poteva chiamare amore, era fuori di testa. Avrebbe voluto argomentare un po’ di più la sua causa, ma l’unica cosa che uscì dalle sue labbra fu:
-Non puoi stare con lui! –a quel punto Isabelle si ritrovò in uno stadio tra il felice –perché quella sembrava proprio gelosia –e l’irritato. Non poteva certo permettersi di venire a dirle certe cose. Lei, più di tutti. Izzy non poteva stare con un vampiro, ma Clary sì? Ah, ma certo, era diverso. Simon era sempre stato il suo migliore amico, non le avrebbe mai fatto del male. Non era come tutti gli altri vampiri, lui. La scosse un po’ per il braccio, cercando di non suonare troppo arrabbiata, mentre diceva, ripetendo quel discorso per la centesima volta:
-Perché? Soltanto perché è un Nascosto? –continuava a ripeterlo, ma non era colpa sua se nessuno, proprio nessuno, voleva capire che quello che stavano dicendo non aveva senso. Davvero, nessun senso. Perché doveva essere così? Che cose avevano mai fatto i Nascosti a Clary? Niente, era lei ad aver fatto fin troppe cose a loro. Cosa assolutamente insensate e egoiste. Ai vampiri più di tutti. Questo la rendeva insopportabile a volte. Soltanto perché era la figlia di Valentine, sapeva creare nuove rune e aveva sopportato troppe cose credeva di avere tutti i diritti possibili. Ma avrebbe dovuto capire che non aveva sempre ragione. La rossa non aveva in mente niente se non la sicurezza di Isabelle. Le sembravano ridicole quelle domande. Era fin troppo ovvio il perché. Eppure la mora non capiva.
-Non mi fido di lui dopo quello che ha fatto a Simon. –Raphael era stato in silenzio fino a quel momento, ma quella frase lo fece parecchio arrabbiare. Le sue sopracciglia scattarono in alto.
-Dopo quello che io ho fatto a Simon? –la Fairchild non poteva permettersi di dire quelle cose. Perché non avevano assolutamente senso. Era stata lei a decidere che rivoleva indietro il suo caro e dolce migliore amico. Era stata lei a decidere che sarebbe diventato un vampiro, invece di risparmiargli l’Inferno e lasciarlo morire in pace. Non poteva scaricare la colpa su di lui, dopo tutto quello che lei aveva fatto. Clary tornò a guardarlo, un’espressione davvero adirata. Come se ne avesse il diritto. Strinse la presa sulla spada angelica e la avvicinò di qualche millimetro al collo del vampiro, che lanciò alla lama un’occhiataccia, per quanto fosse possibile. Non aveva alcuna intenzione di morire di nuovo così.
-Zitto, Raphael! Questo è tra me e Isabelle. –la giovane Lightwood le lasciò andare il braccio, con fare schifato, squadrandola. Quello che aveva detto non aveva alcun senso. Stava solo usando delle scuse. Non era certo Simon il motivo di tutta quella situazione. E poi, parlando chiaro, Raphael non aveva fatto assolutamente nulla a Simon. Certo, a parte rapirlo. Ma non era certo colpa sua se era diventato un vampiro. Era stata Clary a non rispondere a nessuna delle sue chiamate. Era stata lei a ignorarlo completamente e a lasciarlo morire.
-Ma almeno senti quello che dici? So che è tutto solo perché è un Nascosto. –non ci poteva essere altro motivo. E poi, era sicura che fosse una coincidenza un po’ strana il fatto che Clary facesse irruzione all’hotel proprio mentre lei era lì. Di sicuro era stata mandata da Alec a “risolvere la situazione”. Anche se non c’era assolutamente niente da risolvere. Suo fratello avrebbe dovuto smettere di comportarsi così e lasciarle vivere la sua vita come voleva. Non era più una bambina, anche se lui faticava a capirlo. Era una cosa insopportabile.
-Be’, forse è davvero per questo, e allora? –ecco. Almeno adesso aveva smesso di mentire. Non che la cosa facesse meno rabbia a Isabelle. Non aveva comunque senso. Non riusciva proprio a capire perché nessuno riusciva a capire. L’amore era amore, perché doveva essere diverso per vampiro? Perché loro non avevano diritto a un po’ di felicità, come ogni altro essere umano e non su quella terra? Non avevano mai chiesto di essere così. Eppure tutti continuavano a comportarsi come se lo avessero scelto. Come se avessero scelto di essere mostri. Come se avessero scelto di essere visti come dei mostri.
-Ti stai rendendo ridicola! Tu stai con Simon, no? E Alec con Magnus! Perché è diverso per me? –Clary doveva ammettere che Isabelle aveva un punto valido. Ma comunque non poteva lasciare che quella follia continuasse. E poi, con loro era diverso. Bastava guardarli per capire che era diverso. Quindi quella della mora era una domanda stupida.
-Non sei tu, è lui! Simon è il mio migliore amico e Magnus mi ha aiutato, mi fido di lui. –a quel punto Isabelle credette che avrebbe cominciato a urlare e a spaccare tutto. Erano così che stavano le cose? Era lei a decidere chi andava bene e chi no? Era lei a decidere chi poteva vivere la propria vita come voleva e chi no? Era solo la figlia di Valentine, un uomo pazzo convinto di essere un Dio. Lei poteva non essere suo padre, ma di certo, credeva di avere gli stessi diritti. Di poter decidere il destino di tutti.
-Il mondo non gira attorno a te, Clary! –sbottò, incapace di sopportare un attimo di più quei ridicoli discorsi. Lanciò uno sguardo a Raphael, ancora immobile contro la parete, che sollevò di poco un sopracciglio. Non riusciva a vederlo così, letteralmente con le spalle al muro. -Clary, lascia andare Raphael. –disse, con tono imperioso, riprendendo il braccio della ragazza, senza alcuna intenzione di cedere, questa volta. La rossa sospirò ma fece un paio di passi indietro, lasciando il vampiro di nuovo libero di muoversi. -Raphael, vieni. –Isabelle lasciò andare Clary e prese la mano del capo Clan, guidandolo verso il divano, facendolo sedere e voltandosi di nuovo verso la giovane Fairchild, ancora arrabbiata. Questa volta sia lei che Alec avevano passato il segno. Raphael lanciò un’occhiataccia a Simon, che stava lì vicino. Gli occhi del neo-vampiro rimasero freddi e privi di emozione, quasi come quelli di un vero vampiro, si sarebbe potuto dire. Intanto, il discorso tra Clary e Isabelle andava avanti.
-Non ci posso credere! Sei davvero così stupida? –esclamò la rossa, il viso sconvolto. Ah, se lei era stupida allora Clary era proprio una cretina, su questo non c’era dubbio. Ripensandoci dopo non avrebbe potuto credere a sé stessa. Per una volta non le importava di quello che l’altra Nephilim pensava di lei, per una volta le importava soltanto mettere le cose in chiaro, far valere la sua causa. Per una volta quella stupida storia d’amore non era più importante della sua dignità. Per una volta decise di farsi valere.
-Stavo per farti la stessa domanda! Non sai nulla. –era vero. Clary non aveva idea di quello che stava dicendo, non ne aveva. Non poteva sapere quello che sapeva lei, dava solo le cose per scontate, mentre in realtà non lo erano affatto.
-Raphael non è una persona buona, Isabelle. –oltre alla sua dignità, la cosa più importante di tutte era quello che aveva con Raphael. La rossa non avrebbe mai capito quanto quei due si amassero. Questo fece davvero arrabbiare Izzy. Lui non era stato una persona buona con Clary forse, perché non se lo meritava. Non dopo essere stata così egoista. Ma il vampiro non era una persona cattiva. Cercava soltanto di fare quello che era giusto per lui e per il suo Clan. Nessuno aveva il diritto di dirgli quelle cose. Nessuno aveva il diritto, nessuno sapeva quello che lei sapeva.
-Stai zitta! Tu non lo conosci! Non sai che cosa ha passato, non lo sai! Non sei l’unica che ha il diritto di soffrire, non puoi controllare la vita di tutti! –a Raphael fece quasi male il cuore già morto, vedendo quanto Isabelle lo stesse difendendo. D’altra parte non voleva che la mora dicesse a tutti la storia della sua vita in un attimo di rabbia. Anche se dubitava l’avrebbe fatto. E poi, nemmeno lei sapeva tutto. Nessuno avrebbe mai saputo tutto di lui. Avrebbe sempre avuto segreti tanto oscuri che sarebbero sempre stati sepolti nella notte senza stelle. Clary rimase stupita da quelle parole. Isabelle non era mai stata tanto dura con lei. Però si rese conto che aveva ragione. Aveva dato per scontato che… Non sapeva nemmeno che cosa, ma dalla rabbia sul viso dell’amica capì che aveva sbagliato tutto. Le venne un’improvvisa voglia di piangere. Balbettò alcune parole insensate, sentendosi un tremendo nodo in gola.
-Ma… Sto solo cercando di… -Isabelle non lasciò finire quella frase senza senso. La fermò prima che potesse continuare, quasi urlando. Altra cosa che stupì Clary. La giovane Lightwood era sempre stata gentile con lei, l’aveva sempre capita. Non sapeva cosa fosse cambiato. Forse era davvero colpa di Raphael.
-Andatevene subito! –a quel punto intervenne Simon, che era rimasto in silenzio ad ascoltare quella conversazione fino a quel momento. Disse solo quattro parole, la voce piatta e calma, senza espressione. Era strano vederlo così. Poco tempo prima era soltanto un vampiro con abitudini da Mondano, e ora…
-Non senza di te. –disse, facendo un passo avanti, verso Isabelle, guardandola negli occhi. La mora guardò prima Clary poi Simon, indecisa sul da farsi. Da una parte avrebbe voluto restare lì, dimenticare tutto ed essere felice. Ma sapeva di dover affrontare Alec, altrimenti tutta quella situazione non sarebbe cambiata. E lei era veramente stanca di doversi battere per poter vivere la sua vita. Per una volta doveva essere chiara e coincisa. Se suo fratello ancora non avesse capito, non sapeva cosa avrebbe fatto. Magari si sarebbe fatta togliere le rune e avrebbe vissuto una vita migliore, senza cercare di continuo di compiacere alla famiglia, cosa che le riusciva particolarmente male.
-Voi… -sospirò, prima di continuare. -Ok, ok, vengo con voi. –disse, con tono annoiato. Non voleva mostrare loro di aver ceduto così facilmente. Ma era una cosa che doveva sistemare, per una buona volta. Si diresse verso il divano, lanciando uno sguardo poco felice a Simon, che la guardò passare senza battere ciglio. A Isabelle dispiaceva un po’ dover lasciare da solo Raphael, ma sapeva che lui avrebbe capito, come al solito. Nessuno stranamente riusciva a capirla più di lui. –Scusami, Raph. –disse il suo nome abbreviato con parecchia enfasi, cercando di non guardare gli altri due, che di certo li stavano osservando. Lui le prese la mano, guardandola con i suoi occhi scuri, sorridendo debolmente.
-Starò bene. Vai pure. –certo. Lui sarebbe sempre stato bene. Non doveva preoccuparsi per lui. Avrebbe tirato avanti, qualunque cosa fosse successa. Isabelle sperò che stesse dicendo la verità. Sapeva che a volte era meglio mentire che dire la verità, e non era sempre così facile leggere gli occhi del vampiro, scuri come pozzi. Sarebbe sempre riuscito a nascondere quello che sentiva in quell’oscurità infinita.
-Grazie. –gli disse piano, stringendo la sua mano. Poi, si mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio e gli diede un bacio su una guancia, mormorando:
-Ti amo… -sentiva lo sguardo di Clary e Simon addosso, ma non importava. Loro potevano pensare quello che volevano, non importava. Questa volta davvero non importava. Dopodiché si allontanò e andò a prendere la torta, che non aveva assolutamente intenzione di lasciare lì soltanto perché la giovane Fairchild le lanciava occhiate arrabbiate, insistendo perché se ne andassero. Raphael rimase seduto sul divano, ad osservare la scena. Era stato qualcosa di incredibile vedere Isabelle dire tutte quelle cose alla Fairchild. Non credeva che l’avrebbe mai fatto, troppo accecata dal suo amore, e invece… Invece aveva deciso di difendere la sua dignità e lui, senza pensare a quello che la rossa avrebbe detto. Era sicuramente qualcosa di nuovo e inaspettato. Un sorriso gli comparve sul volto, ma sparì molto velocemente quando si accorse che Simon lo stava guardando. Quello stupido gli metteva dentro una rabbia cieca e oscura. Era come se lo stesse tenendo d’occhio. Come se potesse saltargli addosso da un momento all’altro e ucciderlo. Cosa che avrebbe fatto di certo volentieri, ma che non poteva fare, dato che probabilmente Isabelle non avrebbe approvato. Tentò fino all’ultimo di ignorarlo, tentò fino all’ultimo di ignorare quella rabbia, quella voglia di dirgli tutto quello che pensava, così come aveva fatto Isabelle con la Fairchild. Cercò di impedirlo, ma quando i tre fecero per andarsene, non riuscì a trattenersi. Scattò in piedi, esclamando, con fin troppa velocità e troppo volume di voce:
-Aspettate! –avrebbe voluto riuscire a usare la sua solita voce, quella voce apparentemente senza sentimenti, ma non sapeva cosa gli stesse capitando. Forse passare tutto quel tempo con Isabelle lo stava cambiando. Gli stava ricordando che anche lui poteva ancora vivere come un normale essere umano. Che anche lui aveva dei sentimenti, anche se li aveva nascosti nell’oscurità in cui era costretto a vivere sempre. 

Angolo autrice: 
Lo so, lo so, il discorso riprende bruscamente e si interrompe bruscamente, ma non potevo farci nulla, sorry, mi sembravano i punti migliori per separare questa parte. 
Woah, che cosa vorrà Raphael? E da chi? :)))) Questa volta non so cosa commentare, a parte il fatto che stavo detestando Clary scrivendo questo pezzo e amando Izzy perchè stava difendendo Raph *-* 
P.S: Scusate per eventuali errori di distrazione o di grammatica (quelli di distrazione ho paura siano tanti, quelli di grammatica, spero pochi) 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Mary_Julia_Solo