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Autore: Nadia_griffondoro    30/06/2017    2 recensioni
Questa storia ripercorrerà l'intera vita di Minerva dagli anni della gioventù fino agli eventi narrati negli ultimi libri. Si vedranno, attraverso flashback, gli anni ad Hogwarts della rigida professoressa, tra amicizie e primi amori. La storia partirà,però, dalla giovane età della McGranitt, nella quale proverà le prime forti delusioni e vedrà l'inizio di una dura guerra che scoppierà tempo dopo e avrà un risvolto amaro negli anni a venire. Verrà raccontato il periodo del suo breve, seppur felice, matrimonio, passando per la nascita del grande amore cresciuto fra le mura dell'antico castello. La storia canonica del personaggio della saga si mischierà ad elementi di pura fantasia.
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Ritorno a casa 
 
Il giorno che Minerva attendeva con trepidazione arrivò più velocemente del previsto. Quella mattina si svegliò presto, cosa non le costò particolare fatica, dato che la notte precente non aveva chiuso occhio. La consapevolezza di essere riuscita ad arrivare a ricoprire la cattedra che ambiva da tempo gli faceva provare una sensazione al petto, un peso che lentamente aumentava e si trascinava verso il basso, fino a raggiungere la bocca dello stomaco. Era una sensazione non nuova, la giovane Minerva l'aveva già provata durante i G.U.F.O, i M.A.G.O. e soprattutto durante il suo esame per diventare un Animago. Per scogliere il pesante macigno decise di lasciarsi andare ad un lungo bagno al termine del quale si asciugò ed prese dall'armadio l'unico vestito ancora al suo posto. Lo indossò con un leggero sorriso che crebbe quando si infilò gli occhiali squadrati. Guardandosi allo specchio Minerva si sentì, per la prima volta, se stessa. Una volta che ebbe terminato di prepararsi radunò le sue valigie e rilesse nuovamente, e con estrema attenzione, il gufo inviatole una settimana prima dalla scuola. All'interno delle poche righe, scritte con una grafia elegante e sottile, vi era un particolare che attirò l'attenzione della giovane maga, erano due parole sconnesse con il resto della lettera: "Sorbetto al limone".  La McGranitt sapeva bene a chi apparteneva quella grafia, che molte volte aveva visto sui suoi compiti, quindi non si stupì eccessivamente per le stramberie dell'eccentrico preside. Riposta la lettera all'interno del pesante mantello, con un flebile fischio, scomparve. Riapparve alle porte di un villaggio che, come recava la scritta sul cartello poco distante dal punto in cui era arrivata, si chiamava Hogsmead.
Appena la vide arrivare, un uomo alto più di due metri fece segno di avvicinarsi. Minerva sorrise nel rivedere Hagrid: era proprio come se lo ricordava, barba lunga e scura e occhi nero intenso.
-Buongiorno Professoressa, sono contento che lei è qua!- Disse Hagrid  sorridente:-ce l'ho detto io a Silente che lei era la persona giusta. È lui che mi ha mandato per aiutarla con le valigie-.
-Buongiorno a te, Hagrid!-Esclamò felice lei:- Grazie per le valige, ma soprattutto per l'appoggio. Allora come vanno le cose qui a Hogwarts?- Hagrid afferrò i suoi bagagli e si incamminò verso l'enorme palazzo che troneggiava sul villaggio.
-Bhe abbastanza bene. Dippet è, insomma, morto pochi mesi fa, ma questo lo sa già. E insieme a lui è andato via anche il vecchio guardiano Hogwood, poverino. Però ora sono io il nuovo custode delle chiavi e dei luoghi di Hogwarts-.
-Sono felice per te!-Esclamò sinceramente contenta per lui. Hagrid era sempre stato un bravo ragazzo, nonostante gli sguardi di diffidenza di tutti gli lanciavano. Minerva non credeva possibile che lui fosse realmente il responsabile della morte di quella ragazza. Circa dieci anni prima che lei frequentasse la scuola una giovane ragazza fu assassinata. Dell'accaduto fu presto incolpato il giovane Hagrid a causa della sua passione per gli animali pericolosi e, di conseguenza, fu cacciato dall'istituto. L'unico a credere alla sua innocenza fu Silente che gli permise di rimanere nella scuola come aiuto custode e guardia caccia.
Passarono il resto del tragitto a chiacchierare. Minerva apprese di essere la più giovane insegnante che Hogwarts avesse mai avuto e nel momento in cui queste parole uscirono dalla bacca di Hagrid percepì nuovamente il pesante macigno sul torace.
Arrivati al castello Hagrid la lasciò davanti ad una scalinata alla base della quale erano presenti due pesanti statue di pietra.
-Ecco questo è l'ufficio del preside. Lui ha detto che ci poteva entrare, intanto io le porto le cose in stanza.-
Così Hagrid si caricò le valigie sulle spalle e partì senza lasciare il tempo a Minerva di chiedere quale fosse la parola d'ordine. Si fermò un attimo a riflettere e dopo qualche secondo, come un fulmine gli tornò in mente lo strano particolare sulla lettera.
-Sorbetto al limone- disse distratta. La scala si aprì e la giovane si trovò di fronte ad una pesante porta di legno. Timidamente bussò e dall'interno una profonda, m cordiale voce esclamò:- Avanti-. Minerva abbassò lentamente la maniglia e si trovò davanti un ufficio abbastanza grande, colmo di libri, ma soprattutto di strani oggetti che luccicavano ed emettevano strani rumori. I muri erano interamente coperti di quadri, la maggior parte del quali ritraevano personaggi intenti a fare un pisolino. Al centro della stanza vi era un'enorme scrivania, dietro la quale c'era un uomo incredibilmente stravagante con tunica blu notte e occhiali a mezza luna sotto ai quali brillavano due vivaci occhi azzurri. Minerva constatò con sollievo che Albus Silente non era cambiato di una virgola da quando lei era stata sua alunna : Aveva gli stessi vestiti, gli stessi occhiali, la stessa lunga barba ramata e cosa più importante lo stesso vivace sguardo che aveva il potere di calmare in qualsiasi situazione.
Il preside si alzò immediatamente per darle il benvenuto:- Buongiorno Signorina McGranitt, ho seguito molto attentamente tutti i suoi articoli pubblicati su Trasfigurazione Oggi e li ho trovati estremamente interessanti. Ma la prego si sieda.-
-Lei è sempre troppo gentile- rispose minerva sedendosi.
Rimase nell'ufficio del preside per quasi un'ora chiacchierando sugli ultimi sviluppi della trasfigurazione e sui programmi di ogni anno. Minerva era entusiasta della calda accoglienza del preside. Era sempre stato il suo insegnate preferito quando era giovane e, anche allora, si era spesso trovata rapita dalla gentilezza dell'uomo.
- Bene, direi che per oggi abbiamo finito, le lascio i programmi e le chiavi delle sue stanze. In fondo alle scale troverà Hagrid le mostrerà lui l'ubicazione del suo appartamento. Se dovesse avere dei problemi di qualsiasi natura non esiti a venire nel mio ufficio, la parola d'ordine la conosce- disse lui facendole l'occhiolino. Lei arrossì un poco e si avviò verso la porta. Proprio nel momento in cui stava per uscire Silente la richiamo.
- Quasi mi dimenticavo. Ben arrivata a Hogwarts Professoressa McGranitt-.
Lei gli sorrise un poco e lo salutò con un cenno, consapevole che finalmente era tornata a casa.
   
 
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