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Autore: xxlili_luna    05/07/2017    1 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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VIVA
Pov Hermione
Caos. Caos era l'unica parola che avrei usato per descrivere quella stanza, quell'ambiente. Non mi ero mai ritrovata in una guerra ed anche se quella non si poteva definire proprio una guerra era comunque spaventosa. Nessuno aveva ancora provato ad attaccarmi e questo, nonostante possa sembrare un controsenso, mi spaventava un po'. Perché non mi attaccavano? Insomma non voglio morire ma qualcosa mi diceva che qui c'era lo zampino di Bellatrix. Continuavo a guardarmi intorno, gli occhi che saettavano da una parte all'altra dell'ambiente. La battaglia, questo temine si addiceva di più, era concentrata solo nell'ingresso e nel soggiorno ed io continuavo a cercare Draco con lo sguardo. Inoltre nessun Auror sembrava stesse cercando il mio ragazzo, dato che tutti erano concentrati a combattere. Dovevo fare qualcosa. 
Senza pensarci due volte individuai una scala dall'altra parte del corridoio e mi ci tuffai. 
- Hermione! - sentì urlare dietro di me dalla voce di Blaise. Non ci feci caso e continuai a camminare. Non dovevo farlo ma... dovevo! Salì velocemente la scala e mi ritrovai di fronte ad un largo e lungo corridoio completamente in ombra. Il pavimento era ricoperto di mochette rossa sangue mentre le pareti erano completamente nere e spoglie, elementi che davano alla casa un aspetto ancora più spaventoso. Camminavo lentamente, la bacchetta impugnata forte. 
Non era stato facile convincere il Capitano a mandarmi con loro ma, grazie anche all'aiuto di Silente, ci ero riuscita. Erano stati dei giorni duri dato che ero stata sottoposta ad una serie di allenamenti per riuscire a combattere meglio. 
Arrivata alla fine del corridoio mi trovai davanti ad un'altra rampa di scale ed appena salita davanti  a un corridoio uguale al precedente. C'era solo una piccola differenza, c'erano tantissime porte. Camminai an ora più lentamente cercando di captare ogni più piccolo rumore. 
Dopo qualche secondo mi fermai guardando insistentemente una porta. Mi sentivo strana, come se essa mi stesse chiamando. 
Sapevo che dovevo stare attenta e probabilmente se ci avessi pensato un secondo di più sarei stata più attenta ma in quel momento non lo feci e mi buttai a capofitto su di essa. La aprì e mi trovai di fronte ad una stanza completamente vuota. Mi chiusi la porta alle spalle e, lentamente, cominciai a camminare ma arrivata al centro mi fermai. Sentivo una strana sensazione, come se fossi osservata da qualcuno. 
- Granger?! - mi sentì chiamare da una voce alle mie spalle. Mi voltai di scatto ed incontrai gli occhi della persona che avevo pregato di incontrare il prima possibile. Senza pensarci gli corsi incontro ma prima di poterlo toccare lui si allontanò di un passo. Mi bloccai e lo fissai sgomenta. - Che ci fai qui? - 
- Come cosa faccio qui? Sono... siamo qui per riportarti a casa. - 
- Ma io sono già a casa. - rispose lui. 
- Cosa... - 
- Questa è la mia casa. - mi interruppe allargando le braccia per indicare tutto quello che lo circondava. 
- Tu non vuoi tornare ad Hogwarts con me? - 
- Perché dovrei volerlo? - 
- Perché tu mi ami, noi ci amiamo. Cosa... ti succede, Draco? - 
- Oh! Cazzo ti credevo più intelligente, Granger. - disse e vedendo la mia espressione confusa parló di nuovo. - Era una finta! Una recita! La usavo per scoparti ed ovviamente tu hai abboccato ad ogni parola che usciva dalla mia bocca, facendomi entrare nel tuo letto in un nanosecondo. Poi tu, più continuavo, più diventavi assillante con le tue smanci da ragazza innamorata ma non volevo chiudere con te anche perché significava rinunciare al tuo corpo. L'azione di Bellatrix è stata una benedizione, davvero. Speravo di non doverti mai più rivedere prima della guerra ma quando mai i sogni si avverano. - 
Pov Draco
Quando mi avevano chiuso in quella stanza avevo subito provato ad uscire ma ovviamente quei due avevano pensato bene di sigillare l'unica entrata ed anche l'unica uscita. 
Poi mia zia era entrata e mi aveva guardato divertita mentre cercavo di aprire di nuovo la porta. 
- Scudus Incorpulus*. - la sentì sussurrare dietro di me. Mi voltai immediatamente e la vidi puntare la bacchetta alla stanza. 
- Che cosa hai fatto? - chiesi camminando allarmato per lo spazio. Non vedevo niente di insolito o diverso, anche perché era completamente vuoto. 
- Io non lo farei. - disse quando cercai di avanzare ancora di un passo dopo la metà della stanza. Ma non ci riuscì dato che andai a sbattere contro qualcosa di molto duro. Alzai lo sguardo confuso ma non c'era assolutamente niente! 
- Che cos'è? - chiesi senza voltarmi e mettendo le mani avanti, toccando una superficie che, da come si era mossa al mio tocco, sembrava fatta di acqua. 
- È uno scudo naturalmente. - rispose lei ed io mi voltai ma Bellatrix non stava guardando me, bensì qualcosa alle mie spalle. Mi voltai anch'io e sentì il mio cuore perdere come minimo tre battiti. 
- Hermione... - sussurrai mentre la vedevo avanzare a piccoli passi. Si stava avvicinando ma era ovvio che non mi vedesse. Arrivò a praticamente a un centimetro da me, ed anche se non mi vedeva, ci stavamo guardando negli occhi. Non avevamo idea di quanto avevo pregato perché non le fosse successo niente e quanto avevo sperato di rivederla. 
- Granger?! - sentì la mia voce chiamarla alle sue spalle. Seguì il suo sguardo e per poco non caddi a terra dallo shock. Ero io, cioè non io io ma... era il mio corpo. Era come se mi stessi guardando allo specchio. Un secondo dopo vidi la MIA Hermione correre verso quell'impostore. Quel Draco si allontanò quasi schifato da lei. - Che ci fai qui? - 
- Come cosa faccio qui? Sono... siamo qui per riportarti a casa. - 
- Ma io sono già a casa. - da quel punto smisi di ascoltare e mi voltai verso Bellatrix che guardava la scena divertita. 
- Che cosa hai fatto?! - quasi urlai verso quella stronza. 
- Te l'ho detto, Draco. Ho creato una barriera... - 
- Non quello! Chi diavolo è quello?! - dissi indicando con un dito quel Draco. 
- Sei tu. Bè, più o meno. - aggiunse e tornò a guardare. - Vediamo se il vostro amore è veramente più forte anche di questo. - disse con sorrisetto che non mi piacque per niente. Mi voltai a tornai a guardare anch'io. 
- Oh! Cazzo ti credevo più intelligente, Granger. Era una finta! Una recita! La usavo per scoparti ed ovviamente tu hai abboccato ad ogni parola che usciva dalla mia bocca, facendomi entrare nel tuo letto in un nanosecondo. Poi tu, più continuavo, più diventavi assillante con le tue smanci da ragazza innamorata ma non volevo chiudere con te anche perché significava rinunciare al tuo corpo. L'azione di Bellatrix è stata una benedizione, davvero. Speravo di non doverti mai più rivedere prima della guerra ma quando mai i sogni si avverano. - 
- No! Amore mio no! - urlai cominciando a battere violentemente contro il "vetro". 
- È inutile. Non ti può sentire. - disse lei e con la coda dell'occhio la vidi sogghignare ma non le prestai attenzione. Doveva capire quell'imbroglio. 
Pov Hermione
Appena mi disse quelle parole così cattive abbassai lo sguardo e lo puntai sul pavimento mentre gli occhi bruciavano tremendamente. Mi rifiutai di piangere. Non poteva essere vero. Come potevano essere finti tutti quei "Ti amo"? Come poteva aver recitato per tutti quei mesi? Qualcosa non quadrava. 
Alzai lo sguardo e lo puntai nel suo tremendamente freddo. Troppo freddo. L'avevo visto il suo sguardo arrabbiato e freddo ma non era mai stato così. Avevo visto nei suoi occhi ogni tipo di emozione ma adesso... era come se fossero spenti, morti. Abbassai di nuovo lo sguardo ed ebbi l'ultima conferma che quello non era lui. Puntai lo sguardo sulla sua mano. L'anello! Era impossibile che ce l'avesse! L'aveva dato a me quando Bellatrix l'aveva portato lì. 
- Io non ti ho mai amato. - sussurrò lui avvicinandosi a me. Infuriata lo allontanai con uno spintone. 
- Tu non sei Draco! - urlai. 
- So che sei sconvolta ma... - 
- Tu. Non. Sei. Draco. - dissi scandendo bene le parole. Puntai la bacchetta contro di lui e pronunciai un incantesimo. - Stupeficium! - un secondo dopo lui volò dall'altra parte della stanza andando a sbattere contro il muro. Un secondo dopo la sua pelle divenne grigia ed il suo corpo si sgretolò diventando polvere. Mi guardai intorno quasi spaventata finché non sentì un suono sordo alle mie spalle. Mi voltai di scatto e  fu come se un enorme vetro si stesse rompendo. Accadde esattamente quello e un secondo dopo rivelò quello che c'era dietro. E dietro c'era lui, il vero Draco, il MIO Draco. 
Senza pensarci mi tuffai verso di lui che, stavolta non si scansò. Mi prese al volo e mi sollevò da terra, tenendomi stretta a sé. 
- Draco... - sussurrai mente alcune lacrime lasciarono i miei occhi. 
- Hermione... - sussurrò a sua volta. Si staccò lievemente da me ed un secondo dopo mi baciò. Purtroppo il bacio non durò a lungo perché fummo interrotti da un'urlo raccapricciante. Ci staccammo e vidi Bellatrix urlare parole incomprensibili, forse in un'altra lingua, prima di cominciare a lanciare incantesimi da tutte le parti. 
- Dobbiamo andarcene. - mi sussurrò lui senza perdere d'occhio sua zia. Annuì e tirai fuori la bacchetta. 
- Protego. - sussurrai ereggendo uno schudo per proteggere entrambi. A passi veloci raggiungemmo la porta mentre la donna continuava a lanciare maledizioni e solo alcune colpivano noi, o meglio la barriera. 
Misi una mano dietro la schiena e aprì la porta uscendo e trascinando Draco con me. Ci chiudemmo la porta alle spalle mentre essa veniva colpita da alcuni incantesimi. 
- Okay, l'entrata principale è praticamente bloccata. C'è un'altra uscita? - chiesi in allarme. 
- Sì, ma è lontana. - 
- Non abbiamo scelta, fai strada. - dissi ed un secondo dopo lui si avviò verso le scale. Lo presi per un polso e lo feci voltare per poi stampargli un'altro bacio. 
- Ora possiamo andare. - sussurrai con un minuscolo sorriso. Lui sorrise a sua volta e mi diede un'altro bacio. Mano nella mano raggiungemmo la scala è velocemente la scendemmo per poi percorrere il corridoio e successivamente per la seconda rampa raggiungendo l'ingresso. Rimanendo nascosti agli altri sguardi. 
- Vedi quella porta? - mi chiese indicando una porta seminascosta dagli occhi degli Auror e degli scagnozzi di Bellatrix e Rodolphus. 
- Sì. - 
- Dobbiamo andare lì. Fuori da essa c'è il giardino, sono sicuro che tu sai cosa fare dopo. - disse accennando un sorriso. Annuì e mano nella mano, ancora più veloce si prima raggiungemmo quella via di uscita. 
- Ahlomora. - pronunciò lui ma ovviamente la porta rimase chiusa. - Cazzo. - sussurrò lui ma prima che gli potessi dire qualsiasi cosa vidi un'uomo venirci addosso. 
- Stupeficium! - urlai prima che lui potesse lasciarci un incantesimo. Questo fu seguito da altri tre uomini. - Draco... - 
- Sono con te. - disse tirando fuori la bacchetta. 
- Avada Kedavra! - urlò uno diretto a me. 
- Protego Maxima. - urlò Draco proteggendomi. 
- Expelliarmus. - pronunciai ed un attimo dopo l'uomo volò via, e la sua bacchetta mi arrivò in mano. Me la misi in tasca e cominciai a lottare contro gli altri due. 
- Sectumsempra! - urlò Draco mettendo KO uno. 
- Petricus Totalus! - urlai più o meno nello stesso momento puntando al terzo che si pietrificò. 
- Bel colpo. - commentò Draco prima di tornare ad occuparsi della porta mentre io vi proteggevo. Dopo qualche minuto mi venne un'idea e mi diedi mentalmente della stupida per non averci pensato prima. 
- Draco, spostati. - gli dissi e puntai la bacchetta contro la porta. - Bombarda! - urlai e la porta esplose rivelando il giardino. Uscimmo immediatamente e io mi rigirai verso la porta sotto lo sguardo sconcertato del mio ragazzo. 
- Hermione che stai facendo? - 
- Reparo. - dissi puntando alle macerie senza prestare attenzione al mio ragazzo. - Collocorpus**. - dissi e la porta si sigillò. - Engorgio. - pronunciai l'ultimo incantesimo ed essa aumentò il suo volume diventando molto più spessa. 
- Okay, non dubiteró mai più di te. - disse Draco sorridendo divertito. 
- Grazie, ora andiamo. - dissi e gli presi la mano smaterializzandoci entrambi. 
Buio. L'unica cosa che vedevo era il buio. Mi dimenavo come una matta ma era inutile, mi sembrava di essere nel nulla più totale. Oltre a questa sensazione, poi, sentivo anche un'altra cosa. Mi sentivo... bagnata. Non era possibile, a meno che... ma certo! Mi trovavo in acqua! Saperlo però non era di grande aiuto dato che comunque era troppo buio per capire da che parte andare per salvarmi. Per la prima volta ebbi veramente la sensazione che quella fosse la fine ma non poteva finire così. Non ora, non ora che avevo ritrovato Draco! Facendomi coraggio cominciai a scrutare ogni angolo di quel buio finché non vidi un piccolo luccichio sopra la mia testa. Speranzosa cominciai a nuotare verso di esso e più mi avvicinai più diventava grande. Tuttavia continuai a sentire la sensazione, e probabilmente era veramente così, che l'aria stesse abbandonando i miei polmoni. Ma non potevo mollare adesso, nom ora che ero così vicina! Continuai a nuotare finché, finalmente riemersi e nello stesso momento lo fece anche Draco. Mi aggrappai a lui che mi mise le braccia intorno alla vita in un gesto quasi automatico. 
( Da adesso ascoltate la canzone Wait degli M83. È un obbligo perché è meravigliosa e ci sta veramente  bene, da un tocco in più al momento. ) 
- Stai bene? - chiedemmo all'unisono. Annuì e lui fece lo stesso con un mezzo sorriso. 
- Dove siamo? - mi chiese ed io mi voltai trovandomi davanti il grande castello. 
- Ad Hogwarts. - risposi tornando a guardare Draco che mi stava fissando a sua volta. - Non hai idea di quanto tu mi sia mancato. Mi è mancata ogni cosa di te. Il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo essere arrogante con tutti e dolce con me, la tua voce e soprattutto la tua presenza accanto a me. - mi presi una piccola pausa per soffocare un singhiozzo mentre le lacrime scendevano copiose sulle guance. - In questi giorni mi sono stati accanto tutti, Draco. Tutti hanno cercato di tranquillizzarmi, tutti tranne la persona che veramente volevo che mi asciugasse le lacrime, le lacrime che versavo proprio per lei. 
Quando te ne sei andato, hai detto che lo facevi per salvarmi la vita... ma non l'hai fatto perché andandotene l'hai portata lo stesso via. Perché tu sei la mia vita, Draco. Senza di te, ero l'ombra di me stessa. Non potevo più fare niente ed anche dormire era diventata un'agonia. Non sai quante notti mi sono addormentata in lacrime perché sapevo che la mattina dopo non saresti stato lì con me. Ti amo, Draco, più di ogni altra cosa. - 
Stava piangendo anche lui, lo vedevo dal riflesso della luna. Un secondo dopo mi baciò come non faceva da tempo. Schiusi le labbra permettendo alla sua lingua di incontrare di nuovo la mia e ci perdemmo nella nostra danza finché la mancanza di ossigeno non ci costrinse a separarci. 
- Ti amo anch'io. - sussurrò prima di ribaciarmi. Sorrisi sulle sue labbra prima di rispondere al bacio. Mi strinse di più a sé prima di prendermi in collo. Gli strinsi le braccia intorno al collo e giocai con i suoi capelli bagnati, per poi stringere le gambe intorno alla sua vita. 
E per la prima volta dopo giorni mi risenti di nuovo, indubbiamente, viva. 
Capitolo bellissimo. Un po' più corto di quello che mi aspettavo ma bellissimo. Amo questa coppia e con questa dichiarazione mi sono superata. Tranquille ci sarà una dichiarazione anche da parte di Draco e già mi vedo a piangere come una fontana per scriverla. 
Piaciuto il capitolo? Scusate il ritardo imperdonabile ma ho avuto tantissimi contrattempi! La canzone che ho scelto stava bene, vero?
Un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo. 😘

VIVA

Pov Hermione


Caos. Caos era l'unica parola che avrei usato per descrivere quella stanza, quell'ambiente. Non mi ero mai ritrovata in una guerra ed anche se quella non si poteva definire proprio una guerra era comunque spaventosa. Nessuno aveva ancora provato ad attaccarmi e questo, nonostante possa sembrare un controsenso, mi spaventava un po'. Perché non mi attaccavano? Insomma non voglio morire ma qualcosa mi diceva che qui c'era lo zampino di Bellatrix. Continuavo a guardarmi intorno, gli occhi che saettavano da una parte all'altra dell'ambiente. La battaglia, questo temine si addiceva di più, era concentrata solo nell'ingresso e nel soggiorno ed io continuavo a cercare Draco con lo sguardo. Inoltre nessun Auror sembrava stesse cercando il mio ragazzo, dato che tutti erano concentrati a combattere. Dovevo fare qualcosa. 
Senza pensarci due volte individuai una scala dall'altra parte del corridoio e mi ci tuffai. 
- Hermione! - sentì urlare dietro di me dalla voce di Blaise. Non ci feci caso e continuai a camminare. Non dovevo farlo ma... dovevo! Salì velocemente la scala e mi ritrovai di fronte ad un largo e lungo corridoio completamente in ombra. Il pavimento era ricoperto di mochette rossa sangue mentre le pareti erano completamente nere e spoglie, elementi che davano alla casa un aspetto ancora più spaventoso. Camminavo lentamente, la bacchetta impugnata forte. 
Non era stato facile convincere il Capitano a mandarmi con loro ma, grazie anche all'aiuto di Silente, ci ero riuscita. Erano stati dei giorni duri dato che ero stata sottoposta ad una serie di allenamenti per riuscire a combattere meglio. 
Arrivata alla fine del corridoio mi trovai davanti ad un'altra rampa di scale ed appena salita davanti  a un corridoio uguale al precedente. C'era solo una piccola differenza, c'erano tantissime porte. Camminai an ora più lentamente cercando di captare ogni più piccolo rumore. 
Dopo qualche secondo mi fermai guardando insistentemente una porta. Mi sentivo strana, come se essa mi stesse chiamando. 
Sapevo che dovevo stare attenta e probabilmente se ci avessi pensato un secondo di più sarei stata più attenta ma in quel momento non lo feci e mi buttai a capofitto su di essa. La aprì e mi trovai di fronte ad una stanza completamente vuota. Mi chiusi la porta alle spalle e, lentamente, cominciai a camminare ma arrivata al centro mi fermai. Sentivo una strana sensazione, come se fossi osservata da qualcuno. 
- Granger?! - mi sentì chiamare da una voce alle mie spalle. Mi voltai di scatto ed incontrai gli occhi della persona che avevo pregato di incontrare il prima possibile. Senza pensarci gli corsi incontro ma prima di poterlo toccare lui si allontanò di un passo. Mi bloccai e lo fissai sgomenta. - Che ci fai qui? - 
- Come cosa faccio qui? Sono... siamo qui per riportarti a casa. - 
- Ma io sono già a casa. - rispose lui. 
- Cosa... - 
- Questa è la mia casa. - mi interruppe allargando le braccia per indicare tutto quello che lo circondava. 
- Tu non vuoi tornare ad Hogwarts con me? - 
- Perché dovrei volerlo? - 
- Perché tu mi ami, noi ci amiamo. Cosa... ti succede, Draco? - 
- Oh! Cazzo ti credevo più intelligente, Granger. - disse e vedendo la mia espressione confusa parló di nuovo. - Era una finta! Una recita! La usavo per scoparti ed ovviamente tu hai abboccato ad ogni parola che usciva dalla mia bocca, facendomi entrare nel tuo letto in un nanosecondo. Poi tu, più continuavo, più diventavi assillante con le tue smanci da ragazza innamorata ma non volevo chiudere con te anche perché significava rinunciare al tuo corpo. L'azione di Bellatrix è stata una benedizione, davvero. Speravo di non doverti mai più rivedere prima della guerra ma quando mai i sogni si avverano. - 


Pov Draco


Quando mi avevano chiuso in quella stanza avevo subito provato ad uscire ma ovviamente quei due avevano pensato bene di sigillare l'unica entrata ed anche l'unica uscita. 
Poi mia zia era entrata e mi aveva guardato divertita mentre cercavo di aprire di nuovo la porta. 
- Scudus Incorpulus*. - la sentì sussurrare dietro di me. Mi voltai immediatamente e la vidi puntare la bacchetta alla stanza. 
- Che cosa hai fatto? - chiesi camminando allarmato per lo spazio. Non vedevo niente di insolito o diverso, anche perché era completamente vuoto. 
- Io non lo farei. - disse quando cercai di avanzare ancora di un passo dopo la metà della stanza. Ma non ci riuscì dato che andai a sbattere contro qualcosa di molto duro. Alzai lo sguardo confuso ma non c'era assolutamente niente! 
- Che cos'è? - chiesi senza voltarmi e mettendo le mani avanti, toccando una superficie che, da come si era mossa al mio tocco, sembrava fatta di acqua. 
- È uno scudo naturalmente. - rispose lei ed io mi voltai ma Bellatrix non stava guardando me, bensì qualcosa alle mie spalle. Mi voltai anch'io e sentì il mio cuore perdere come minimo tre battiti. 
- Hermione... - sussurrai mentre la vedevo avanzare a piccoli passi. Si stava avvicinando ma era ovvio che non mi vedesse. Arrivò a praticamente a un centimetro da me, ed anche se non mi vedeva, ci stavamo guardando negli occhi. Non avevamo idea di quanto avevo pregato perché non le fosse successo niente e quanto avevo sperato di rivederla. 
- Granger?! - sentì la mia voce chiamarla alle sue spalle. Seguì il suo sguardo e per poco non caddi a terra dallo shock. Ero io, cioè non io io ma... era il mio corpo. Era come se mi stessi guardando allo specchio. Un secondo dopo vidi la MIA Hermione correre verso quell'impostore. Quel Draco si allontanò quasi schifato da lei. - Che ci fai qui? - 
- Come cosa faccio qui? Sono... siamo qui per riportarti a casa. - 
- Ma io sono già a casa. - da quel punto smisi di ascoltare e mi voltai verso Bellatrix che guardava la scena divertita. 
- Che cosa hai fatto?! - quasi urlai verso quella stronza. 
- Te l'ho detto, Draco. Ho creato una barriera... - 
- Non quello! Chi diavolo è quello?! - dissi indicando con un dito quel Draco. 
- Sei tu. Bè, più o meno. - aggiunse e tornò a guardare. - Vediamo se il vostro amore è veramente più forte anche di questo. - disse con sorrisetto che non mi piacque per niente. Mi voltai a tornai a guardare anch'io. 
- Oh! Cazzo ti credevo più intelligente, Granger. Era una finta! Una recita! La usavo per scoparti ed ovviamente tu hai abboccato ad ogni parola che usciva dalla mia bocca, facendomi entrare nel tuo letto in un nanosecondo. Poi tu, più continuavo, più diventavi assillante con le tue smanci da ragazza innamorata ma non volevo chiudere con te anche perché significava rinunciare al tuo corpo. L'azione di Bellatrix è stata una benedizione, davvero. Speravo di non doverti mai più rivedere prima della guerra ma quando mai i sogni si avverano. - 
- No! Amore mio no! - urlai cominciando a battere violentemente contro il "vetro". 
- È inutile. Non ti può sentire. - disse lei e con la coda dell'occhio la vidi sogghignare ma non le prestai attenzione. Doveva capire quell'imbroglio. 


Pov Hermione


Appena mi disse quelle parole così cattive abbassai lo sguardo e lo puntai sul pavimento mentre gli occhi bruciavano tremendamente. Mi rifiutai di piangere. Non poteva essere vero. Come potevano essere finti tutti quei "Ti amo"? Come poteva aver recitato per tutti quei mesi? Qualcosa non quadrava. 
Alzai lo sguardo e lo puntai nel suo tremendamente freddo. Troppo freddo. L'avevo visto il suo sguardo arrabbiato e freddo ma non era mai stato così. Avevo visto nei suoi occhi ogni tipo di emozione ma adesso... era come se fossero spenti, morti. Abbassai di nuovo lo sguardo ed ebbi l'ultima conferma che quello non era lui. Puntai lo sguardo sulla sua mano. L'anello! Era impossibile che ce l'avesse! L'aveva dato a me quando Bellatrix l'aveva portato lì. 
- Io non ti ho mai amato. - sussurrò lui avvicinandosi a me. Infuriata lo allontanai con uno spintone. 
- Tu non sei Draco! - urlai. 
- So che sei sconvolta ma... - 
- Tu. Non. Sei. Draco. - dissi scandendo bene le parole. Puntai la bacchetta contro di lui e pronunciai un incantesimo. - Stupeficium! - un secondo dopo lui volò dall'altra parte della stanza andando a sbattere contro il muro. Un secondo dopo la sua pelle divenne grigia ed il suo corpo si sgretolò diventando polvere. Mi guardai intorno quasi spaventata finché non sentì un suono sordo alle mie spalle. Mi voltai di scatto e  fu come se un enorme vetro si stesse rompendo. Accadde esattamente quello e un secondo dopo rivelò quello che c'era dietro. E dietro c'era lui, il vero Draco, il MIO Draco. 
Senza pensarci mi tuffai verso di lui che, stavolta non si scansò. Mi prese al volo e mi sollevò da terra, tenendomi stretta a sé. 
- Draco... - sussurrai mente alcune lacrime lasciarono i miei occhi. 
- Hermione... - sussurrò a sua volta. Si staccò lievemente da me ed un secondo dopo mi baciò. Purtroppo il bacio non durò a lungo perché fummo interrotti da un'urlo raccapricciante. Ci staccammo e vidi Bellatrix urlare parole incomprensibili, forse in un'altra lingua, prima di cominciare a lanciare incantesimi da tutte le parti. 
- Dobbiamo andarcene. - mi sussurrò lui senza perdere d'occhio sua zia. Annuì e tirai fuori la bacchetta. 
- Protego. - sussurrai ereggendo uno schudo per proteggere entrambi. A passi veloci raggiungemmo la porta mentre la donna continuava a lanciare maledizioni e solo alcune colpivano noi, o meglio la barriera. Misi una mano dietro la schiena e aprì la porta uscendo e trascinando Draco con me. Ci chiudemmo la porta alle spalle mentre essa veniva colpita da alcuni incantesimi. 
- Okay, l'entrata principale è praticamente bloccata. C'è un'altra uscita? - chiesi in allarme. 
- Sì, ma è lontana. - 
- Non abbiamo scelta, fai strada. - dissi ed un secondo dopo lui si avviò verso le scale. Lo presi per un polso e lo feci voltare per poi stampargli un'altro bacio. 
- Ora possiamo andare. - sussurrai con un minuscolo sorriso. Lui sorrise a sua volta e mi diede un'altro bacio. Mano nella mano raggiungemmo la scala è velocemente la scendemmo per poi percorrere il corridoio e successivamente per la seconda rampa raggiungendo l'ingresso. Rimanendo nascosti agli altri sguardi. 
- Vedi quella porta? - mi chiese indicando una porta seminascosta dagli occhi degli Auror e degli scagnozzi di Bellatrix e Rodolphus. 
- Sì. - 
- Dobbiamo andare lì. Fuori da essa c'è il giardino, sono sicuro che tu sai cosa fare dopo. - disse accennando un sorriso. Annuì e mano nella mano, ancora più veloce si prima raggiungemmo quella via di uscita. 
- Ahlomora. - pronunciò lui ma ovviamente la porta rimase chiusa. - Cazzo. - sussurrò lui ma prima che gli potessi dire qualsiasi cosa vidi un'uomo venirci addosso. 
- Stupeficium! - urlai prima che lui potesse lasciarci un incantesimo. Questo fu seguito da altri tre uomini. - Draco... - 
- Sono con te. - disse tirando fuori la bacchetta. 
- Avada Kedavra! - urlò uno diretto a me. 
- Protego Maxima. - urlò Draco proteggendomi. 
- Expelliarmus. - pronunciai ed un attimo dopo l'uomo volò via, e la sua bacchetta mi arrivò in mano. Me la misi in tasca e cominciai a lottare contro gli altri due. 
- Sectumsempra! - urlò Draco mettendo KO uno. 
- Petricus Totalus! - urlai più o meno nello stesso momento puntando al terzo che si pietrificò. 
- Bel colpo. - commentò Draco prima di tornare ad occuparsi della porta mentre io vi proteggevo. Dopo qualche minuto mi venne un'idea e mi diedi mentalmente della stupida per non averci pensato prima. 
- Draco, spostati. - gli dissi e puntai la bacchetta contro la porta. - Bombarda! - urlai e la porta esplose rivelando il giardino. Uscimmo immediatamente e io mi rigirai verso la porta sotto lo sguardo sconcertato del mio ragazzo. 
- Hermione che stai facendo? - 
- Reparo. - dissi puntando alle macerie senza prestare attenzione al mio ragazzo. - Collocorpus**. - dissi e la porta si sigillò. - Engorgio. - pronunciai l'ultimo incantesimo ed essa aumentò il suo volume diventando molto più spessa. 
- Okay, non dubiteró mai più di te. - disse Draco sorridendo divertito. 
- Grazie, ora andiamo. - dissi e gli presi la mano smaterializzandoci entrambi. 


Buio. L'unica cosa che vedevo era il buio. Mi dimenavo come una matta ma era inutile, mi sembrava di essere nel nulla più totale. Oltre a questa sensazione, poi, sentivo anche un'altra cosa. Mi sentivo... bagnata. Non era possibile, a meno che... ma certo! Mi trovavo in acqua! Saperlo però non era di grande aiuto dato che comunque era troppo buio per capire da che parte andare per salvarmi. Per la prima volta ebbi veramente la sensazione che quella fosse la fine ma non poteva finire così. Non ora, non ora che avevo ritrovato Draco! Facendomi coraggio cominciai a scrutare ogni angolo di quel buio finché non vidi un piccolo luccichio sopra la mia testa. Speranzosa cominciai a nuotare verso di esso e più mi avvicinai più diventava grande. Tuttavia continuai a sentire la sensazione, e probabilmente era veramente così, che l'aria stesse abbandonando i miei polmoni. Ma non potevo mollare adesso, nom ora che ero così vicina! Continuai a nuotare finché, finalmente riemersi e nello stesso momento lo fece anche Draco. Mi aggrappai a lui che mi mise le braccia intorno alla vita in un gesto quasi automatico. 


( Da adesso ascoltate la canzone Wait degli M83. È un obbligo perché è meravigliosa e ci sta veramente  bene, da un tocco in più al momento. ) 


- Stai bene? - chiedemmo all'unisono. Annuì e lui fece lo stesso con un mezzo sorriso. 
- Dove siamo? - mi chiese ed io mi voltai trovandomi davanti il grande castello. 
- Ad Hogwarts. - risposi tornando a guardare Draco che mi stava fissando a sua volta. - Non hai idea di quanto tu mi sia mancato. Mi è mancata ogni cosa di te. Il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo essere arrogante con tutti e dolce con me, la tua voce e soprattutto la tua presenza accanto a me. - mi presi una piccola pausa per soffocare un singhiozzo mentre le lacrime scendevano copiose sulle guance. - In questi giorni mi sono stati accanto tutti, Draco. Tutti hanno cercato di tranquillizzarmi, tutti tranne la persona che veramente volevo che mi asciugasse le lacrime, le lacrime che versavo proprio per lei. 
Quando te ne sei andato, hai detto che lo facevi per salvarmi la vita... ma non l'hai fatto perché andandotene l'hai portata lo stesso via. Perché tu sei la mia vita, Draco. Senza di te, ero l'ombra di me stessa. Non potevo più fare niente ed anche dormire era diventata un'agonia. Non sai quante notti mi sono addormentata in lacrime perché sapevo che la mattina dopo non saresti stato lì con me. Ti amo, Draco, più di ogni altra cosa. - 
Stava piangendo anche lui, lo vedevo dal riflesso della luna. Un secondo dopo mi baciò come non faceva da tempo. Schiusi le labbra permettendo alla sua lingua di incontrare di nuovo la mia e ci perdemmo nella nostra danza finché la mancanza di ossigeno non ci costrinse a separarci. 
- Ti amo anch'io. - sussurrò prima di ribaciarmi. Sorrisi sulle sue labbra prima di rispondere al bacio. Mi strinse di più a sé prima di prendermi in collo. Gli strinsi le braccia intorno al collo e giocai con i suoi capelli bagnati, per poi stringere le gambe intorno alla sua vita. 


E per la prima volta dopo giorni mi risenti di nuovo, indubbiamente, viva. 


Capitolo bellissimo. Un po' più corto di quello che mi aspettavo ma bellissimo. Amo questa coppia e con questa dichiarazione mi sono superata. Tranquille ci sarà una dichiarazione anche da parte di Draco e già mi vedo a piangere come una fontana per scriverla. 
Piaciuto il capitolo? Scusate il ritardo imperdonabile ma ho avuto tantissimi contrattempi! La canzone che ho scelto stava bene, vero?
Un bacio e ci vediamo al prossimo capitolo. 😘

 

   
 
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