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Autore: WhiteRaven_sSR    05/07/2017    2 recensioni
Questa storia nasce dalla mia passione per i personaggi poco considerati o non protagonisti nelle opere in cui si muovono. E' ambientata nel mondo di Shadowhunters, ma i quattro stregoni protagonisti sono personaggi originali. Il rating potrebbe subire variazioni.
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"[...]I dubbi sorgono quando sono i Nephilim, gli Shadowhunters a fare le regole per tutti, basandole sulle loro esperienze, tradizioni, famiglie, punti di vista. Già. Ma che ne è di noi? Del nostro punto di vista. Che ne è dei Figli di Lilith che da sempre risolvono i loro casini? Anche noi abbiamo le nostre regole. E loro non sono nessuno per giudicarci!"
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il silenzio regnò all'interno della stanza per qualche secondo forse di troppo.
Gilbert parve rimanere a bocca aperta, i gemelli impassibili con chissà cosa per la testa, il corvo più che mai scocciato, una smorfia quasi di disgusto stampata in viso.
Il francese si chiese cosa passasse per la testa degli altri, ora visibilmente a disagio quasi anche solo a respirare, preoccupato di fare troppo rumore, interrompendo quel silenzio creatosi.
Perchè? Era nel vostro territorio di caccia?” chiese Salem, la voce riecheggiò per tutta la sala.
Come stessero parlando di biscotti a merenda, in pratica.
Il capobranco scosse la testa, visibilmente dispiaciuto e in apprensione per il figlio.
No, non avrebbe mai fatto una cosa simile. In genere ci asteniamo dall'attaccare chi entra nel territorio se è solo per un controllo dei Nephilim o cose simili. Non vogliamo guai con il Conclave e ogni volta che gli Shadowhunters sono venuti a fare domande, ci siamo resi disponibili.”
Quindi che è successo?”
Io...non lo so”
Nick sospirò, gli sguardi degli altri puntati addosso come tanti piccoli aquilotti al nido in attesa della madre di ritorno con una preda tra il becco. La situazione non era delle migliori, bisognava ammetterlo.
Sam è tornato a casa confuso l'altra notte. Diceva di essersi risvegliato in un luogo che non conosceva, con le mani sporche di sangue. Aveva le pupille dilatate, sembrava ansioso e sul punto di non stare nemmeno in piedi. Non so cosa lo abbia reso in quel modo, ma è un bravo ragazzo, non farebbe mai nulla di male!” la voce appena alzata verso il finale.
E' qui ora?” chiese Oskar su due piedi.
La domanda spiazzò il Figlio della Luna, lasciando gli altri pressochè indifferenti, Gilbert curioso di capire cosa il corvo avesse in mente. Il padre annuì, decidendo di andare a far chiamare poi il ragazzo da uno dei sottoposti.
Non impiegarono molto ad andare a recuperarlo in una delle stanze del piano superiore, ancora parzialmente sotto shock, dispiaciuto per l'accaduto, sebbene si notasse dalla sua espressione sin da quando era entrato quanto cercasse di non sembrare debole. Un metro e ottanta circa di diciottenne selvatico, li fissò con sospetto. Canottiera scialba per lui, di un bianco semplice, camicia a quadri simile a quella del padre, solo a motivo più fitto sulle tonalità del verde, abbinata a dei semplici blue jeans. Prese posto su una delle sedie in pelle accanto al padre, dopo essere stato invitato a farlo con un gesto della mano da parte di Salem, del capo invece da suo padre, i capelli lunghi fino alle spalle mossi appena dai sui gesti.
Rispondi alle domande, figliolo, non preoccuparti. Andrà tutto bene.” confermò Nick al ragazzo.
Non sia ridicolo, le domande sono per i principianti!” lo riprese Oskar, alzandosi, diretto verso il ragazzino in questione.
Minaccioso, forse ai suoi occhi scuri come quelli del genitore, doveva apparire come una specie di uomo nero, un classico delle fiabe di tutte le razze e le epoche, atto a stimolare la paura del buio nei bambini più piccoli. In ogni versione era qualcosa di diverso, a volte un vampiro, a volte un lupo mannaro, ma più spesso, per i Nascosti, era un Nephilim in grado di staccargli la testa se solo si fossero comportati male.
Chi o cosa fosse realmente o per Sam stesso, non aveva importanza, Oskar era abbastanza minaccioso da poter spaventare chiunque, tanto da far ringhiare il ragazzo come l'uomo animalesco che era.
A cuccia, fido”
Il solito sarcasmo di Oskar, scatenò una lieve risata ad Ash, che non si preoccupava minimamente di ciò che lo stregone oscuro stava per fare. Nick si fidava di loro, aveva già avuto a che fare con i gemelli in un paio di occasioni, ma sebbene pensasse fossero a posto, per quanto Ash non lo sembrasse, la preoccupazione per il figlio era ben visibile sul suo volto.
Se avessero voluto ucciderli, gli sarebbe bastato schioccare le dita. Specie a uno come Salem, sempre tranquillo, a tratti freddo e immobile come una statua di ghiaccio.
Quindi il giovane Figlio della Luna non potè che sottostare all'ordine del capobranco, pregando chissà quale sorta di divinità che il corvo non avesse cattive intenzioni. Il sentirsi una mano stringere al collo poi, non lo aiutò a rilassarsi.
Oskar premette appena, giusto il tempo di concentrarsi e far comparire un alone scuro, grigio grazie alla sua trasparenza, attorno alla mano ora serrata sul collo del giovane. Immobile, più simile a una bambola di porcellana creata dalle esperte mani di un artista, fissava il vuoto come se questo avesse potuto dargli una risposta celere. Poco dopo sospirò, lasciando la presa.
Guardami” incitò, serio.
Poco dopo gli prese il viso con una mano, sollevandoglielo per poterlo esaminare come fosse un cane dal veterinario. Un veterinario scorbutico e non troppo paziente. Quando i loro sguardi s'incrociarono, sebbene il giovane avesse timore di guardare lo stregone direttamente in quegli occhi luminosi, come avessero potuto polverizzarlo, Oskar accennò un sorriso. Per nulla rassicurante. Ai limiti del sadico, sembrava la persona malvagia che appariva dall'esterno e che a tratti era anche. Dopo gli occhi, controllò la bocca, infilandogli quasi a forza il pollice a sollevare il labbro, come si farebbe con un qualunque animale domestico. Sebbene la cosa al ragazzo non piacesse, aveva ricevuto l'ordine di stare calmo.
Qualcuno ti ha offerto qualcosa da bere o da mangiare? Magari avete festeggiato o una ragazza si è dichiarata e ti ha regalato qualcosa? Un oggetto, dei fiori, una lettera. Qualsiasi cosa. O forse qualcuno ti ha applicato dei simboli sul corpo? Ma in quel caso dovrei spogliarti...” riprese Oskar, lasciando tranquillamente intendere la malizia.
Oskar, le manine a posto.” lo prese in giro Salem.
Oh sì, spogliamolo, spogliamolo! Sarà divertente!” incitò Ash, tra l'indignazione generale dei licantropi.
Che Oskar avesse degli strani modi di fare, ormai si era capito, che gusti seri avesse in fatto di persone, per chi lo conosceva, la battuta era scontata. Tradizionalista, aveva ancora una mentalità molto chiusa e un orgoglio non indifferente, riguardo certe tematiche. Quindi, giustamente, solo i gemelli avrebbero potuto capire al volo che stava scherzando. Dopo qualche risatina tra i tre, i Figli della Luna intuirono lo scherzo, rilassandosi ancora una volta, il padre a esortare Sam a parlare.
Un tipo mi ha avvicinato dicendo di volermi vendere dei monili antichi. Ho dato un'occhiata alla sua merce e ho trovato un anello interessante, così l'ho comprato.”
Dov'è ora?”
Vado a prenderlo”
Il ragazzo non impiegò molto a tornare al piano di sopra, recuperare l'anello e fare dietro front per poterlo consegnare allo stregone. Sin da subito, quando Oskar lo vide, il ragazzo a porgerglielo, un oh di sorpresa fece capire a tutti che aveva riconosciuto l'oggetto.
Un anello semplice, in acciaio, giusto perché argento e mannari non vanno d'accordo, dalla fattura volutamente di altri tempi, anticato anche in alcuni punti per sembrarlo. Sulla cima era presente una pietra scura, di un nero tetro, dalle striature violacee meglio visibili in controluce, ovale, perfettamente levigata e incastrata nella propria sede, più ampia rispetto al resto della circonferenza dell'anello, spessa un centimetro circa.
Il mago oscuro sospirò, al limite dell'esasperazione, guardando Nick come lo stesse prendendo in giro, le sopracciglia sollevate nella tipica espressione da dimmi che non è tuo questo figlio imbecille. Non cela nulla quando vuole, il corvo e se si tratta di sarcasmo si sa quanto ci tenga a esprimerlo.
Chi te l'ha venduto?”
Un Mondano. Sulla trentina, capelli corti, vestito con jeans e maglietta un semplice...” non terminò la frase, venendo interrotto.
Non hai visto, né sentito niente? Odori particolari? Qualcosa di...insolito anche per noi Nascosti?”
L'altro scosse il capo, visibilmente confuso nel tentativo di capire dove lo stregone volesse andare a parare.
Diamine, sono proprio bravo” riprese Oskar, ridacchiando, sentendosi l'ennesimo richiamo da Salem, ancora una volta intento a pronunciare il proprio nome.
E' stata opera tua?” chiese Nick, iniziando a ringhiare.
L'altro lo guardò con noncuranza, sventolando la mancina poco distante dal proprio viso, rilassato come non mai.
Ovvio che è opera mia, un oggetto tanto perfetto non può che essere opera mia!”
Modesto, dicono. Ma prima che il Figlio della Luna ringhiante potesse anche solo pensare di saltargli addosso, il corvo riprese il discorso, sempre intento a fissare l'anello.
Sembra antico, ma è un semplice anello che ho comprato in un negozio indie o roba simile. Uno di quelli che hanno cianfrusaglie di ogni tipo, incensi, statuine di legno e borse di tela, per intenderci. La montatura non è tradizionale, se lo fosse stata, sarebbe stato in argento, mentre la pietra è un'onice originale, di questo me ne sono assicurato. Ma ciò che al momento ci interessa, non è sapere se questo anello sia o meno una pataccata. Perché lo è.” Altro sarcasmo, prima di guardare tutti. “Quanto il suo funzionamento. L'ho creato apposta perché fungesse da trappola per quelli come voi, solo non capisco come sia finito tra le mani di un ragazzino...”
Un figlio di p-... volò per la sala ed entrambi i licantropi dovettero essere fermati dalla magia dei gemelli, prima che potessero scagliarsi sul mago oscuro e sbranarlo. Ovviamente sarebbero dovuti passare prima anche sulla magia di quest'ultimo, ma sorvoliamo.
In tutto ciò, Gilbert non solo non aveva spiccicato una parola, ma era rimasto silenziosamente sconvolto per la piega che stava prendendo la vicenda. Teso a stringere ora i braccioli della sedia in pelle marrone su cui si trovava, non sapeva che fare o che dire. Non c'era nulla, in realtà, che lui potesse fare, né dire.
In compenso notò l'espressione di Oskar nel guardare i due uomini selvatici, padre e figlio uno accanto all'altro, scattati in piedi per poter attaccare. Un'espressione quasi vuota. Serio, storico, come se nulla al mondo potesse scalfirlo. Bellissimo anche ai suoi occhi.
Come stavo dicendo...” riprese, come se nulla fosse. “Questo anello è una trappola mortale per voi inconsapevoli lupacchiotti che non potreste accorgervi della cosa nemmeno se fosse palese. Una volta messo al dito come un comune anello, è sufficiente fare della lieve pressione sulla gemma, per attivarne il meccanismo. Così, ecco.”
Per dare una dimostrazione pratica della cosa, preso l'anello alle estremità per non ferirsi, premette sulla pietra come da lui esposto poco prima, facendo scattare un meccanismo tanto complicato, quanto semplicistico per uno stregone del suo calibro. Da sotto la gemma, all'interno della montatura, da minuscoli fori resi invisibili dalla magia, fuoriuscirono una serie di piccolissime punte disposte a corona, come un piccolo cerchio dentellato atto a pungere il dito di chiunque avesse indossato il gioiello. Pratico, efficace, invisibile. Perfino per degli attenti Figli della Luna, ora senza parole.
Immobili, vennero rilasciati dalla magia che finora li aveva trattenuti a evitare lo scontro, fissavano l'anello, sconvolti.
La gemma è programmata per essere riempita da qualsiasi sostanza liquida. Immaginate un mix di aconito, a giudicare dai sintomi ed erbe varie e avrete capito perché il ragazzino è uscito di testa. E' stato avvelenato, nulla di più semplice dal momento che l'odore viene coperto da essenza di caffè modificata e amplificata dalla magia che impregna l'anello. E questo lo so, perché l'ho costruito io questo sistema. Niente complimenti, sono un genio, lo so.” concluse Oskar, tornando a sedersi al proprio posto.
Scontato che quell'aggeggio se lo sarebbe tenuto. Ancora intento a rigirarselo tra le mani, lo guardava tutto soddisfatto, come fosse un capolavoro. A detta propria lo era. Una meravigliosa macchina per uccidere in modo pulito e silenzioso, scaricando la colpa sugli altri. Oskar caro, ti sei superato.
Meno d'accordo i due lupi mannari, ancora intenti a chiedersi come quell'oggetto fosse potuto finire tra le mani di Sam.
La questione sollevò un polverone. Tra i due licantropi che davano la colpa al corvo, Salem he cercava di tranquillizzare tutti e Ash intento a parlare con la testa di cervo impagliata per chissà quale dubbioso motivo, Gilbert non riuscì a muovere un muscolo. Era evidente come quel mondo di sotterfugi, bugie e ripercussioni non gli appartenesse. Non potè che assistere alla scena chiedendosi chi avrebbe mai potuto compiere un simile gesto. Guardò quel ragazzo lupo come una sorta di fratello maggiore, confuso e terrorizzato all'idea che quella specie di guerriglia tra razze potesse coinvolgere anche ragazzi così giovani.
Ash, vieni a dare una mano, da bravo” disse Salem, riportando il francese alla realtà.
L'altro egiziano non se lo fece ripetere. Allegro e sorridente, tornò dal gruppo con un intento evidente di avvicinarsi al giovane lupo quasi fosse un bambino da poter coinvolgere in uno dei propri giochi. L'olfatto sviluppato dei gemelli era in grado di rilevare ogni singola traccia, così come la loro capacità di percepire la temperatura corporea altrui, ma al momento Ash sembrava più intenzionato a fare altro.
Senza spicciar parola, si gettò con la solita, propria, enfasi contro il ragazzo, stringendolo tra le braccia come un compagno di giochi.
Rilassati e fammi vedere che è successo” cinguettò poi, divertito.
Fu come mettere del mais sul fuoco. Il corpo di Ash subì un lieve scatto mentre lo stregone rimaneva concentrato sul giovane in quell'abbraccio rilassato, le mani ora a emettere una luce bianca tenue, come se le punte delle dita possedessero una sorta di illuminazione propria.
L'egiziano sorrideva. Il volto da bambino, nell'espressione innocente quanto bastava per farlo sembrare ben più piccolo di un adolescente, nel voler come riportare il giovane a quegli eventi.
Lo hanno preso in giro.” iniziò lo stregone folle. “Gli hanno detto che l'anello era un oggetto comune e che non gli avrebbe fatto nulla, ma non volevano. Si sentono in colpa. E sono tristi. Non mi piacciono le cose tristi, quella persona è triste.”
Vago come sempre, non c'era da stupirsi se passasse di palo in frasca in quel modo come se nulla fosse. Folle dalla mentalità deviata, i poteri di Ash erano un mistero e le sue parole perennemente incerte o vaghe, spesso sgrammaticate o con tempi verbali sballati, oltre che oggetti non ben definiti.
Lui non voleva farlo. Il capo ha detto così e lui lo ha fatto. Aveva sonno e tanta fame, chiamava la mamma. Salem, dov'è la nostra mamma?” chiese quindi, guardando il fratello.
E' uscita, Ash. Tornerà tra poco, non preoccuparti” l'altro sorrise.
Ma mentre Ash era tornato al ragazzo, lo sguardo di Salem, così come il suo volto, si fecero seri. Gilbert poteva notare quanto dolore ci fosse tra quei due, così come ciò che provavano, almeno in apparenza. Non era sicuro di ciò che aveva visto e sebbene loro lo avessero in parte cresciuto, non aveva mai fatto domande tanto personali.
Tornò a osservare la scena solo dopo aver sentito Ash parlare in una lingua sconosciuta, diversa dall'arabo per assonanza, vedendolo poi staccarsi dal ragazzo, confuso e amareggiato, sull'orlo delle lacrime.
Fu Salem ad alzarsi e prenderlo tra le braccia, accompagnandolo fino alla sedia, su cui tornò a sedersi, con lui sulle gambe, come un bambino piccolo. Doveva calmarlo, mentre lo stupore generale pervase l'ambiente. Solo Oskar pareva dispiaciuto. Sentirono l'egiziano all'apparenza sano di mente iniziare a canticchiare per il fratello, rassicurandolo come quando erano effettivamente bambini e la loro madre si prendeva cura di loro.
Ash è stanco, è meglio se rientriamo a casa prima che crolli addormentato del tutto. In più qui nulla non abbiamo altro da fare, ci pensiamo noi a proteggere il ragazzo.” confermò Salem, accennando al giovane lupo.
Lo sguardo di Nick passò dai due gemelli a Oskar, finendo il proprio viaggio su Gilbert, il viso poi abbassato in un sospiro.
Va bene. Vi ringrazio.” concluse prima di congedarsi assieme al ragazzo, rimasto allibito dallo svolgimento delle cose.
Chiaramente si sarebbero sentiti via messaggio di fuoco, come i gemelli erano abituati a fare, per tenere aggiornati non solo i rari clienti che avevano, ma soprattutto gli amici. Anche quelli non troppi, ma presenti. Avevano conosciuto Nick Alden quasi in un'altra epoca, quando non era un uomo, bensì un ragazzino, per altre circostanze di cui al momento poco importava, oltre a vedere coinvolto il figlio in prima persona in un crimine tanto efferato. Un minimo di spiegazioni glie le avrebbero dovute.
Ma grazie al riconoscimento di Oskar e alla magia di Ash, la maggior parte della matassa intricata di fili formatisi in quel caso tanto complesso, era stata districata. Il colpevole era Sam, nulla da dire. Ma vista la pericolosità del gioiello per i Figli della Luna e il suo valore monetario, Oskar aveva dei seri dubbi che il ragazzo lo avesse acquistato di proposito, conoscendone gli effetti. Quale lupo mannaro rischierebbe la propria vita per uccidere un Nephilim? Anzi, quale Nascosto?
Nessuno. Nessuno senza un valido motivo. Non in quel modo, almeno. Un conto era una rissa finita male o un'ingiustizia subita, un'invasione forzata del territorio o dello spazio vitale atta a danneggiarne il proprietario, ma Sam era un ragazzo tranquillo, dal temperamento focoso come ogni licantropo, ma entro un certo limite. Mai arrestato o nemmeno fermato per qualche motivo, dalle informazioni che avevano i gemelli, era il tipico ragazzo londinese, amante dei pub e dei locali con biliardo e freccette, ma nulla di più.


Rientrati alla Casa di Magia dei gemelli, sistemarono Ash nel letto prima di dirigersi nel soggiorno del piano di sotto, Oskar dileguatosi con la scusa di voler riguardare il proprio libro contabile lasciato lì la sera prima, benché tutti immaginassero dove in realtà fosse diretto.
Ha un nome?” chiese Gilbert, prendendo posto sul divano del soggiorno, in uno stile a metà tra il vittoriano e il shabby chich. Probabilmente le tonalità chiare erano più adatte alla calma dei bambini, per quello le avevano scelte a discapito della facilità con cui si sporcavano.
Chi?” chiese Salem, ordinando il thè a una delle ragazze della servitù, se così potevano chiamarsi le e gli assistenti all'infanzia assunti.
Nel contratto i gemelli lo avevano specificato che oltre a badare ai bambini si sarebbero dovuti occupare della casa, delle pulizie, l'arredamento, le finanze, ogni cosa, facendogli rapporto ogni settimana e per ogni cosa. Oltre a voler essere praticamente serviti quando si trovavano in visita presso uno degli edifici. Ovviamente la maggior parte di loro erano streghe e stregoni, con qualche eccezione dopo anni di accertamenti perché non rivelassero l'ubicazione degli stabili.
La bambina bionda. Quella che piace tanto a Oskar”
Seguirono un oh e una risatina di Salem. Evidentemente anche Gilbert non era tanto ingenuo.
Si chiama Carol. Oskar l'ha trovata cinque anni fa nel giorno di Natale. All'inizio voleva ucciderla, non so bene cosa l'abbia fermato. Insomma, una bambina appena nata tra le braccia di uno stregone oscuro non si vede tutti i giorni.” ripose, ridacchiando, contemplando il paesaggio fuori dalla finestra.
In effetti era ciò che tutti si chiedevano, ma che nessuno aveva intenzione di scoprire, un po' per menefreghismo, un po' forse per il timore di Oskar stesso. Sapeva essere subdolo, se voleva, lo aveva dimostrato in più di un'occasione.
Gilbert doveva ancora riprendersi da tutto quell'affluire di informazioni che gli stavano balenando nella mente. Oskar si era ritenuto responsabile per la creazione e probabilmente anche la vendita dell'anello, ma a conti fatti era stato il licantropo a uccidere il Nephilim. Ma qualcuno aveva venduto il gioiello allo stesso Sam e a quanto pareva spacciandoglielo pure per una cosettina da nulla, un semplice oggetto comprabile in qualunque negozio etnico. Morale della favola: tutto era stato architettato da qualcuno di più importante, ma chi egli o ella fosse, rimaneva un mistero.
Avrebbero dovuto prendersi tutti del tempo per indagare a fondo, sfruttando ciò che avevano, sebbene al momento la domanda che balenava maggiormente nella testa del francese era cosa fosse accaduto ad Ash quando aveva stretto quel ragazzo. Un po' di timore anche di Salem lo aveva, benché fosse meno minaccioso di Oskar, ma conoscendo a grandi linee l'età che aveva, dei riguardi se li faceva.
Quindi...che è successo ad Ash, sta bene?” chiese con velata timidezza.
Vuoi sapere che ha fatto a quel ragazzo?”
Non gli piaceva che gli rispondessero con un'altra domanda, ma Salem non era stupido e di solito rispondeva sempre alle proprie perplessità. Quindi si limitò ad annuire, curioso di capire cosa avesse comportato quell'impiego singolare della magia da parte dell'altro egiziano.
Ennesimo sospiro per lo stregone più anziano, che questa volta alzò lo sguardo come alla ricerca dell'ispirazione nel soffitto, che sebbene fosse intonacato a dovere e presentasse delle belle applicazioni in stile con il resto della casa, non sembrava possedere chissà quale gran capacità ispiratrice.
Il potere principale di Ash è l'empatia. Non so bene come funzioni, né come si sia sviluppato in lui, eravamo bambini quando l'abbiamo scoperto, il che vuol dire fin troppi anni fa.”
Secoli, a dire il vero. Anzi, millenni, se si vuole essere precisi. Era tanto che non fossero impazziti entrambi.
Sappiamo solo che è sempre stato piuttosto empatico e quando attiva questa sua capacità riesce a collegarsi alle emozioni di chi subisce la magia o di chi è collegato ad esso. Chiaramente col tempo è andato potenziandosi: da bambino era in grado di percepire solo un lieve flusso, poi è mutato in scariche sempre più forti, al punto di ridurlo sempre sul punto di piangere e urlare. Non è stato facile.” continuò, mentre il the veniva servito.
Gilbert si chiese se fosse stato quello a portarlo alla pazzia. Troppe emozioni, di troppe persone, in troppi luoghi allo stesso tempo, come ricevere i costanti stati d'animo di chiunque addosso, positivi o negativi.
Ma a lungo andare è migliorato sempre di più, ora è in grado di collegarsi alle persone e cercare nei loro ricordi gli stati d'animo provati in momenti specifici della loro vita o quelli delle persone ad esse collegate. E' come se possedesse una rete in grado di collegare le persone e di poter vedere le loro emozioni manifestarsi davanti ai suoi occhi, o così mi ha detto lui. Se te lo stai chiedendo, io non posseggo la stessa capacità. Siamo gemelli, è vero, ma allo stesso tempo siamo molto diversi.”
Già, chiunque lo aveva notato. Che fossero entrambi carismatici, seppur ognuno a modo suo, era evidente, ma mentre Ash era spesso allegro e gioioso, Salem non si scomponeva mai.
Persino uno sconosciuto avrebbe potuto identificarli all'istante, con quei caratteri.
Quindi teoricamente Ash ha visto o almeno sentito emotivamente l'uomo che ha venduto l'anello al ragazzo lupo?” chiese il francese.
Sì, ma non sapremo esattamente cosa almeno finchè non si sveglia. Potrebbe volerci un po', ti consiglio di metterti comodo e prendere il the, nel frattempo.”
Salem portò la tazza alla bocca per prenderne un breve sorso del liquido all'interno, ben sapendo quanto il contenuto potesse scottare. Non gli rimaneva che attendere, lo sapeva fin troppo bene.





Questi quattro personaggi appaertengono alla sottoscritta, gradirei che non infrangeste il  copyright e non li riutilizzaste nelle vostre storie, salvo permesso.
L'opera originale "Shadowhunters" e personaggi annessi, sono di proprietà di Cassandra Clare. Ogni riferimento a luoghi, fatti e persone è puramente casuale, mi scuso in caso di omonimia.

Per chi volesse, sono stati realizzati dei chibi dei personaggi, anch'essi di mia proprietà, li potete trovare qui.
   
 
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