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Autore: WolfLuna    21/07/2017    1 recensioni
Questa storia parla di Orion, il figlio mai conosciuto del Decimo Dottore (mi riferisco a quello di David Tennant), e del rapporto con suo padre. Nel corso dei capitoli si conosceranno e legheranno molto, anche dovuto alla perdita di una persona ad entrambi molto cara.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 13

 

Alcuni mesi dopo…

È passato un anno dalla scomparsa della mamma. Io vado sempre a trovarla al Tempio, è solo che oggi è difficile andarci.

Negli ultimi giorni mio padre si è chiuso in se stesso più del solito, è triste, taciturno e mi evita.

Abbiamo avuto delle discussioni in questi mesi, più per il fatto che agivo e pensavo come faceva la mamma, e questo faceva sentire ancora di più a mio padre la mancanza di mia madre.

Oggi non l'ho visto, si nasconde e si auto divora da solo nel suo dolore. Vorrei che lui fosse qui con me, soprattutto oggi.

Abbiamo viaggiato, ci siamo cacciati nei guai, abbiamo rischiato la vita, abbiamo salvato persone e popoli e pianeti. È stato fantastico viaggiare con mio padre, ora so come si sentiva mia mamma.

Temo però che non abbia mai superato la perdita di mia madre, finge di averlo fatto, lo fa per me e per se stesso…ma credo che questa volta abbia toccato il fondo.

Poi mi decido ad andarlo a cercare e lo trovo seduto con le gambe fuori dalla Tardis, stava guardando uno strano pianeta.

Mi sedetti accanto a lui e dissi – “Stai bene papà?”

“Sto bene Orion, io sto sempre bene.”

“Non è vero. Soprattutto non oggi.”

“Dovresti andare da lei.”

“Oggi non ci riesco. Non me la sento di andarci da solo.”

“Non posso venire con te Orion.”

“Perché?” - gli chiesi confuso guardandolo.

“Le ho promesso che non sarei più andato a trovarla. Fa troppo male, perciò cerco di evitare e di non pensarci spesso. Lei mi manca, ma non posso riportarla indietro…anche se vorrei farlo. Vorrei infrangere tutte le leggi esistenti per riaverla con me, con noi…ma non posso. Mi dispiace Orion, ma non posso.”

Vidi una lacrima scendere dagli occhi di mio padre, le emozioni che emanava erano quelle della sconfitta, del senso di colpa, della solitudine e del dolore.

“Potrei chiedere ad Atena di farci accedere ai Campi Elisi o di parlare con la sarcedotessa di Odino per farla ritornare come con il nonno.”

“No Orion. Ci sono leggi che non devono essere infrante…non importa a quale prezzo.”

“Ma papà…”

“No Orion…no. Non metterò a repentaglio la tua vita o l’universo per riportare indietro la donna che amo. Lei non lo vorrebbe.”

Io mi alzai, mi volta i e dissi – “Lei avrebbe dato la sua vita pur di stare con te anche per un solo istante…avrebbe dato la sua vita per te…ed è quello che ha fatto.” – feci una pausa – “Vuoi sentirti in colpa perché lei non c’è più? Bene…è colpa tua se la mamma è morta, lei sarebbe ancora qui se tu non l'avessi lasciata. Tu hai ucciso la mamma, non la sua malattia.” – detto ciò me ne andai in camera mia.

Per tutto il tragitto piansi in silenzio, avevo ferito mio padre di proposito, speravo solo che questo gli avrebbe fatto una scossa che lo avrebbe fatto reagire in qualche modo.

******

Il Dottore era sconvolto dalle parole del figlio. Quelle parole erano state peggio di qualsiasi morte o ferita esistente. Si alzò e si diresse verso la stanza che aveva condiviso con Luna. L’aprì con timore, era rimasta intatta dal giorno del funerale, da quando si era ripromesso di non entrarci mai più.

Trovò sul comodino una foto di loro due insieme, così felici ed innamorati. La strinse al petto, si sdraiò sul lato del letto che solitamente lei occupava e sfogò piangendo tutto il suo dolore. Non aveva più pianto dal giorno del funerale, dal giorno della promessa sulla sua tomba. Si raggomitolò cercando di non urlare troppo forte, il desiderio di morire per non provare più quel dolore, il senso di colpa per non averla salvata e per averla fatta soffrire, il desiderio di riaverla al suo fianco anche per un solo istante. Le emozioni esplodevano come una rigenerazione, forse si sarebbe rigenerato non per una ferita mortale ma per i suoi cuori spezzati dal dolore della perdita.

 

Continua…

 

 

 

NOTA DELL'AUTRICE:

 

Chiedo immensamente scusa per il ritardo…ma spiacevoli cause di forza maggiore e il lavoro mi hanno impedito di postare!! Voglio ringraziare i miei sostenitori..sperando che lo siano ancora!! XD

Comunque questa volta chiedo un vostro parere su come dovrebbe proseguire nel prossimo capitolo…ovviamente verrete tutti debitamente citati e ringraziati nella prossima nota d’autrice!! Grazie ancora e…alla prossima!! XD

 

   
 
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