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Autore: paige95    22/07/2017    1 recensioni
Sequel di 'Un amore incompreso'.
Erano trascorsi quattro anni dalla nascita della loro figlioletta. Lily cresceva bella come la mamma e forte come il papà, anzi forse vivace come Goten. Bra passava pomeriggi a correrle dietro per evitare che si facesse male e arrivava a fine giornata sfinita, nonostante fosse anche lei molto giovane.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Goten, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore incomprenso '
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Attimi da dimenticare
 
Da ore ormai Goten attendeva insieme al padre notizie di Bra e del bambino.
Il ragazzo era stufo di trovarsi sempre in situazioni difficili; la moglie era stata male anche quando era nata la piccola Lily ed iniziava veramente a sentirsi in colpa; forse questa seconda sofferenza avrebbe potuto evitarla a Bra.
“Figliolo, tua moglie è forte ed anche il bambino. Ricordati che siamo sayan. Non c’è davvero da preoccuparsi”
Ma Goten non era convinto che le loro origini sarebbero state sufficienti a far girare la ruota dalla parte giusta.
 
Finalmente un medico si avvicinò con l’intenzione di informare della condizione dei due pazienti.
“Mi dispiace dovervi dare cattive notizie”
Goten stava già andando in fibrillazione a quelle parole “C-che significa?”
“Sua moglie è in coma e non sappiamo se il bambino supererà la notte”
Il ragazzo non ci poteva credere, doveva sicuramente essere un incubo dal quale a breve si sarebbe svegliato.
“Posso vederli?”
Il dottore era titubante, ma vedendolo in quello stato non ebbe cuore di negare una visita ai suoi cari.
“Sua moglie si trova nella seconda stanza a destra”
Goten non se lo fece ripetere due volte e piombò nella stanza di Bra.
 
La ragazza si trovava veramente in un sonno profondo; le stavano facendo delle trasfusioni e aveva tubi attaccati ovunque.
Il marito rimase sulla porta a contemplarla: era bellissima anche in quello stato. Poi si decise ad entrare lentamente e prima di sedersi a fianco a lei, le porse un leggero bacio sulla fronte.
“Sei stata bravissima. Non è colpa tua”
Goten si stava sentendo male al solo pensiero di non rivedere più i suoi bellissimi occhi. Pianse silenziosamente. Per la prima volta nella sua vita si sentiva indifeso, contro la morte dei suoi cari non aveva armi di difesa e questo lo stava facendo impazzire.
“Scusami amore mio, ti prego perdonami”
Stringeva le mani di lei per trovare un briciolo di forza.
Poi un sussurro attirò l’attenzione del sayan.
“L-lily”
Il ragazzo non era sicuro d’aver capito e osservò la moglie trattenendo il fiato.
“Lily”
Stavolta non poteva aver frainteso.
“Bra!”
“Goten” aprì lentamente gli occhi sul marito e si tolse la mascherina dell’ossigeno “Lily”
Un sospiro di sollievo “Tesoro, stai tranquilla, la bambina è con i tuoi genitori”
“Dovevi” faceva fatica a parlare
“Non ti sforzare”
“Dovevi passarla a prendere dopo il lavoro”
“È in buone mani, Bra. Pensa a riposare ora. A lei penso io”
“Il bambino”
Ed ora cosa le diceva? Era consigliabile la verità nel suo stato?
“Si stanno prendendo cura di lui”
“Come sta?”
“Starà bene” le sorrise, ma non riuscì a nascondere l’ansia “Tesoro, devi riposare”
“Mi fai un favore?”
“Certo, dimmi”
“Vai da lui. Io non posso, ma tu sì”
Goten guardò la moglie. Non gli piaceva quella richiesta, sapeva già che il suo cuore si sarebbe spaccato in due.
“Vai da Charlie”
“Charlie?”
“È il nome che abbiamo deciso, vero?”
“Sì, è il nome che abbiamo deciso” le diede un bacio sulla mano “Torno presto”
La ragazza gli fece un segno di assenso.
 
 
 
 
Avrebbe dovuto trovare un coraggio immenso per guardare negli occhi quel bambino, sapendo che il suo destino era tristemente segnato.
Goten camminò lentamente per il corridoio. Incontrò un’infermiera e chiese informazioni su suo figlio. La donna lo guardò con compassione e gli indicò dove avrebbe potuto trovarlo.
“Mi dispiace, signor Son. Stiamo facendo tutto il possibile per lui, ma quando è arrivato era condizioni critiche”
Il ragazzo non le rispose e si avviò verso la stanza che gli era stata indicata. Probabilmente sarebbe stata l’ultima volta che l’avrebbe visto. Sentiva che anche quel povero bambino era una sua innocente vittima, si sentiva il mostro della situazione.
 
Era così piccolo e indifeso in quella grande incubatrice. Come poteva rimanere inerme e guardarlo morire? Non ce la fece ad avvicinarsi a lui, non riuscì a seguire il suggerimento di Bra, ma doveva dirle la verità, era giusto essere sincero con lei, per quanto questo l’avrebbe ferita.
 
Nel ritornare verso la sala d’aspetto, una voce lo riscosse dai suoi pensieri.
“Papà!”
In un secondo si trovò Lily addosso.
“Piccola mia”
La strinse forte. Avrebbe tanto voluto farlo anche con Charlie.
“Papà, dov’è la mamma?”
“Dopo ti ci porto. Lasciami prima salutare i nonni”
 
Bulma e Vegeta si erano precipitati in ospedale appena ricevuto la notizia da Chichi ed insieme a loro era arrivata anche quest’ultima.
“Goten, perché non ci hai subito avvertiti prima di sparire?”
“Mi dispiace, Bulma, ma non ho riflettuto molto quando ho ricevuto la chiamata di Pan”
La donna era comprensiva nei confronti del genero.
“Come stanno mia figlia e mio nipote?”
“Bra si è svegliata. Charlie” si era bloccato, non riusciva nemmeno a pronunciare quelle parole
“Charlie?”
Bulma comprese dal silenzio di Goten che la situazione era particolarmente grave.
Il ragazzo allungò una mano alla figlia “Vieni, tesoro. Ti accompagno dalla mamma”
La bambina non esitò e Goten, senza aggiungere altro, si allontanò con lei.
 
Appena Bra vide la figlia, il viso le si illuminò.
“Lily, amore mio”
La bambina corse dalla madre; tentò di sedersi accanto a lei, ma era troppo piccola e non riusciva a salire sul letto.
“Papà, mi aiuti?”
Goten fece sedere la figlia accanto a Bra.
La ragazza accarezzava la sua bambina come se non la vedesse da giorni. Aveva temuto veramente di non rivederla più.
“Allora, tesoro, sei stata brava con i nonni?”
“Sì, mamma”
“Mi dispiace rovinare questo momento, ragazze. Lily raggiungeresti i nonni? Devo parlare un momento con la mamma” il ragazzo non poteva più aspettare, doveva dare la notizia alla moglie
"Vai, tesoro, ci vediamo dopo" Bra le sorrise
La bambina a malincuore scese dal letto e si avviò verso la porta.
Quando Lily scomparve dalla loro vista, la ragazza si voltò verso il marito preoccupata.
“Goten, che c’è?”
Doveva trovare le parole giuste.
“Niente di buono, vero?”
“Purtroppo no. Riguarda Charlie” era titubante “È grave”
Bra non disse nulla, ma scoppiò in lacrime.
“Ti prego, tesoro, non fare così”
 
Sicuramente da quell’incubo avrebbero dovuto svegliarsi prima o poi.
 
Continua…
 
 
   
 
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