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Autore: eli_mination    29/07/2017    1 recensioni
Il Barian World è scosso da una minaccia imminente. Una divinità sconfitta millenni fa si sta per risvegliare, portando distruzione e morte. L'unica soluzione? Sette umani, ai quali è stato tramandato un potere particolare, in grado di debellarla. Riusciranno nel loro intento?
[STORIA SOSPESA]
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Sette Imperatori Bariani, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
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Il giorno dopo…
 
POV: Ivan

Come al solito, dopo essere uscito da scuola, torno a casa a piedi. Sarà meglio che mi sbrighi, mamma e Gilag mi aspettano per mangiare. Ora che ci penso, anche io ho una fame da lupi… Beh, dovrei metterci poco a tornare a casa. Mi mancano solo cinque minuti e arriverò…

“Ivan.”

Una voce mi chiama. Non riesco a capire bene da dove viene, visto che ho gli auricolari e sto ascoltando musica. Guardo prima a destra, poi a sinistra, infine dietro di me e… La figura di Andrej compare davanti a me. Nonostante sia da solo, comunque mi metto sull’attenti. Non si può mai sapere, può darsi anche che sia diventato un servitore.  Dopotutto Elise conosceva una ragazza che si è rivelata una nemica. Oltretutto, potrebbe anche volermi semplicemente picchiare, anche se dopo la batosta di qualche mese fa non credo voglia davvero farlo.

“Cosa vuoi?” gli chiedo con tono freddo, mettendo in pausa la canzone.

“Ecco… Diciamo che in questi giorni ci ho riflettuto parecchio. Ho pensato a tutto quello che ti ho fatto e… Mi sono sentito uno schifo. Davvero, mi sento veramente in colpa per il danno che ti ho causato. Quindi volevo chiederti scusa. Hai subito anche un lutto ed io non ho fatto altro che causarti problemi su problemi. Mi dispiace. So che sarà difficile che tu mi perdoni, però volevo che tu sapessi questo.”

Quelle parole… Sono davvero uscite dalla sua bocca? Incredibile.

“Lo intendi dire davvero?” gli domando, dubbioso.

“A scuola sono stato sospeso perché sono andato dal preside a confessare questa colpa. Non credo di essere mai stato più serio di così.” risponde lui. Il suo tono di voce mi fa capire che sta dicendo la verità. L’ho visto spesso altezzoso, con un sorriso ironico stampato sulle labbra, sicuro di sé e anche sbruffone. Ora è così pentito che è andato anche a dirlo al preside e questo influirà sul suo giudizio finale. Non l’ho mai visto in questo stato, quindi…

“Va bene, ti credo. Sei perdonato. Una cosa, però: promettimi che non lo farai mai più. Né a me, né a qualcun altro.” gli dico. “Mi avevate messo in una condizione in cui avevo paura di scendere giù di casa, persino di affacciarmi al balcone. Ora sono maturato e so che non devo aver paura, ma molti ragazzi sono ancora abbastanza fragili, quindi, invece di dargli ciò che avete dato a me per due anni, aiutateli.”

“Ho imparato la lezione… Lo farò senz’altro!” esclama lui, determinato. “Ci si vede in giro!”

Lo guardo voltarsi indietro e andare via. Faccio ripartire la musica e ricomincio il mio cammino verso casa.

 
POV: Masumi

“Dai, andiamo a farci un giro!” dico a Misael.

“Uff… Io volevo riposarmi…” si lamenta lui. È un giorno libero per me, quindi, invece di stare a casa a guardare la televisione, mi piacerebbe andare a fare una passeggiata per Tokyo e visitare dei quartieri di cui non ricordo molto.

“Hai avuto tutto il tempo per riposare. Forza!” lo incoraggio, mettendomi il fard sulle guance.

“Non puoi uscire da sola?” domanda lui.

“Una passeggiata da sola? Neanche per idea!” gli rispondo, prendendo la borsa.

Per un buon quarto d’ora cerco di convincere il bariano a venire con me. Alla fine, esasperata, lo trascino fuori casa. A quanto pare si arrende anche lui, visto che non fa altre storie quando chiudo la porta a chiave. Un taxi ci porta al quartiere di Uyeno-Eki. Inizia, dunque, il nostro giro.

“Questa città ha un sacco di insegne…” commenta lui.

“È la particolarità di Tokyo!” gli dico io. “Aspetta che cali il sole…”

Mentre passeggiamo per la città, entrando in vari negozi e uscendo con alcune buste in mano, notiamo gli sguardi della gente su di noi.

“Ehm… Perché ci guardano tutti?” domanda Misael. “Ci avranno scoperti?”

A quella supposizione ridacchio.

“Ma no! Ti ricordo che sono una cantante abbastanza conosciuta nel paese. In più tu hai… Un aspetto strano…” gli rispondo.

“Perché strano?!” si innervosisce lui. “Nel mondo Bariano è normale!”

Mi rendo conto che la sua ultima dichiarazione è stata sentita da un bel po’ di gente, che si ferma a guardarci stranita.

“Mi pare anche ovvio, visto che Mondo Bariano è un negozio pieno di articoli da cosplay…” commento io. Misael mi fissa con un’espressione interrogativa sul volto.

“Cosa sono i cosplay?” domanda.

“Voi Bariani pensate così tanto a voce alta che quando dovete dire ciò che vi frulla in testa alzate il volume della vostra bocca?” domando sottovoce. “Non urlare!”

“Va bene, ma cosa sono i cosplay?” chiede, questa volta con un tono di voce più basso.

Neanche il tempo di proferir parola che arriva un gruppo di ragazzini verso di noi, riconoscendomi e chiedendomi una foto o un autografo.

“Ti succede spesso?” chiede il bariano.

“Si!” rispondo, tra una firma e una foto. “Questo è il bello del mio lavoro! Adoro vedere la gente che mi ferma e mi fa i complimenti per quello che faccio. Mi sento davvero amata!”

Dopo aver salutato quei ragazzi, continuiamo il nostro giro.

 
POV: Elise

“… e dei testimoni affermano di aver visto una tempesta solo sopra l’edificio. Ciò che è emerso dai controlli fatti all’interno del fabbricato è che sono stati trovati degli stani materiali che, da una prima analisi, sembrano fatti di tessuto osseo. Verranno fatte ulteriori analisi per stabilir-”

Spengo la televisione. A quanto pare la notizia è uscita… Spero solo che non esca fuori che c’erano anche dei ragazzi…

Mi alzo dal divano, tutta dolorante, quando si crea un varco e da esso esce Durbe.

“Sei tornato! Allora, cosa hanno detto?” gli domando.

“Tra due giorni saremo attrezzati per accogliervi nel mondo Bariano. Per ora i primi ad andare saranno i due gemelli, poi verrà stabilito l’ordine!” risponde, sedendosi sul divano. “Vector e Nasch, come al solito, stavano per scannarsi…”

Ridacchio al solo pensiero dei due Bariani che litigano furiosamente e si insultano.

“Comunque… Volevo parlarti di una cosa…” dice lui, guardandomi.

“Dimmi pure!” gli dico io.

“Ecco… Ieri stava per succedere qualcosa tra noi…” inizia Durbe. Si riferisce sicuramente al bacio che ci stavamo per dare. “Il fatto è che… è stato quasi involontario. Insomma, ero davvero preoccupato per te perché buona parte di quel soffitto ti è crollata addosso. Poi non ti svegliavi. Devi essere rimasta priva di sensi per qualche minuto, ma per me sono stati lunghissimi, paragonabili ad ore. Ero così sollevato nel vederti sveglia che non mi sono controllato… Quindi, nel caso in cui ti abbia dato fastidio, scusami.”

Wow, non so che dire…

“Va tutto bene!” lo rassicuro io. “Sono contenta che tu ti preoccupi per me. Mi fa sentire meno sola e più amata!”

“Dici? Allora sono riuscito a fartelo capire…” sostiene lui.

“Cosa?” gli domando.

“Che provo qualcosa per te.”

A sentire quelle parole rimango altamente sorpresa. Allora è vero. Quello che diceva Juniper… Tutto vero… Credevo fosse semplice spirito fraterno, anche se dentro di me sapevo che non era solo questo… Mi mancano le parole. È vero, è una frase che ho già sentito dire da David, eppure, detta da lui, ha tutto un altro suono.

“Diciamo che un po’ lo avevo capito. Ti comporti in modo diverso rispetto agli altri bariani. Loro si premurano di allenare i loro Mezzi-Bariani e hanno anche qualche rapporto di amicizia, non lo nego… Ma tu… tu sembri più premuroso…”

“Dopotutto ho un passato da cavaliere… Sono così di natura verso chi mi sta a cuore.” Sostiene lui. Dall’espressione sembra felice e anche rilassato.

Per un po’ rimango a fissare lo schermo nero della tv. Poi continua a parlare.

“Io sono un cavaliere… Ma tu vorresti essere la mia principessa?”

Non indugio. Gli prendo la mano.

“Sarei stupida a dire di no a qualcuno che mi offre il sogno di qualunque bambina. Perciò… si, voglio essere in una favola!”

Ci abbracciamo, poi ci sediamo sul divano e restiamo a coccolarci.
 

POV: Nick

“Quindi, fammi capire… Hai del DNA Variano?”

“È ‘Bariano’.” la correggo. “Non so nemmeno se definirlo DNA…”

Sono a pranzo con la mia amica Evelyn e sembra molto interessata ai miei poteri.

“Uhm… Che ne diresti se io provassi a farti delle analisi?” mi propone. Beh, tentar non- COSA? Accidenti, per poco non le sputavo in faccia l’acqua che stavo bevendo.

“Ma sei pazza?! Analisi?!” le domando io, a dir poco stranito. Ho come l’impressione che il resto dei commensali ci stia guardando e anche male.

“Sto studiando biologia all’università, perciò magari potrei prendere qualche campione da te per analizzarlo…” mi spiega.

Io la guardo come per dire “non mi faccio prelevare alcun liquido da te!”.

“Oh, non ti preoccupare. Non ho intenzione di infilzarti ripetutamente con una siringa finché non trovo una vena da cui eseguire un prelievo. Parlavo dei capelli. Posso fare degli esami anche solo da un capello!” mi rassicura lei. Io tiro un sospiro di sollievo.

“Cosa c’è?” mi domanda. “Paura degli aghi?”

“No, non è per questo!” rispondo io, prontamente. “Semplicemente eviterei una siringa in mano ad una non-professionista…”

“Quindi hai paura degli aghi…” conclude lei.

“Ma no!” ribatto io. “È solo che… uff, lasciamo stare…”

Evelyn ridacchia.

“Allora… Ti trovi in questa situazione da quanto?” mi chiede, facendosi seria.

“Sono passati quasi due mesi da quel giorno.” le rispondo io.

“Come ti senti a riguardo?” domanda ancora. “Insomma, sei costretto a fare cose che ti impediscono di spassartela con gli amici o svagarti in altri modi, per non parlare del fatto che rischi di perdere la vita e non puoi fare assolutamente nulla, sei stato scelto e non c’è qualcuno che può farlo al posto tuo…”

In effetti quello che dice è vero.

“Fortunatamente Vector non ci tiene così tanto agli allenamenti, anzi, tra gli imperatori forse lui è il meno rigido, raramente facciamo allenamenti pesantissimi, di quelli che vogliono solo farmi venire la voglia di uccidermi. Però quando capita che gli passa per la testa una cosa del genere, stai certa che fa di tutto per vedermi sudare.” le rispondo. “Il resto delle volte, quando si scoccia lui, finisco di allenarmi. È strano… Però sto migliorando un sacco! Ieri, durante uno scontro, sono riuscito a lanciare uno degli anelli di Masquerade su uno scheletro enorme e gli ho fatto cadere un braccio, ed ero davvero distante!”

Mi fermo per bere un sorso d’acqua, poi continuo.

“Per quanto riguarda il sostituto… Beh, potrebbe esserci qualcun altro che può farlo al posto mio, ma il prezzo da pagare è che uno di noi sette muoia. In realtà c’erano già dei Mezzi-Bariani come noi, ma una di loro è morta e il potere è svanito a tutti loro e passato a noi. Noi siamo già dei sostituti, ma non sappiamo se ce ne sono altri. Per questo combattiamo, cerchiamo di sopravvivere ed evitiamo ulteriori perdite dalla nostra parte.”

“Dev’essere tosta…” commenta Evelyn, abbassando la testa. “Vorrei aiutare anche io, ma non so come…”

“Ci stai già aiutando mantenendo il segreto!” la rassicuro io. “Non devi preoccuparti, noi siamo forti!”

Lei annuisce, poi arrivano le portate e iniziamo a pranzare.

“Buon appetito!” diciamo all’unisono, prima di affondare le forchette nei nostri piatti di pasta.

 
POV: Juan

Oggi ho accompagnato Maria a fare shopping. Non è uno dei modi migliori per scusarsi, ma sto facendo del mio meglio.

“Non c’era bisogno che pagassi tu per quel vestito!” dice lei, grattandosi la testa. “Potevo tranquillamente permettermelo!”

“Tu non ti preoccupare!” le sorrido io. “Costava anche poco!”

“Se per te venti euro è poco…” dice lei. “Dai, andiamo a mangiare! Offro io!”

“Ma neanche per idea!” protesto io.

“Juan, per favore… Il fatto che tu mi stia facendo compagnia significa molto per me. Vorrei tanto ricambiare il favore in qualche modo… Davvero!” mi dice lei.

“Va bene, fai come vuoi…” le dico.

Continuiamo a camminare per un po’, quando svoltiamo all’angolo e…

“Juan, torniamo indietro!”

Maria mi afferra per un braccio e cerca di trascinarmi nella direzione opposta.

“Cosa succede?” le chiedo, allarmato.

“Te lo spiego dopo!” dice lei, particolarmente irrequieta. Io la seguo, mentre ogni due per tre cambiamo vicolo, allontanandoci sempre di più.

Dopo essere arrivati di fronte ad un ex cantiere, mi faccio spiegare ciò che è successo da Maria.

“Ho visto… Oh, no…”

Si blocca, con gli occhi spalancati e terrorizzati, guardando dietro di me. Mi giro per capire meglio cosa stia succedendo e…
 
 
Angolo autrice

CLIFFANGER!!!

Non ve lo aspettavate, eh? Un capitolo tranquillo che va a finire così. Ehehe…

Questa volta ho deciso di includere più POV, spero che l’idea vi sia piaciuta. Ho pensato di approfondire ancora un po’ sui vari personaggi e aggiungere qualcosa che magari avevo lasciato in sospeso o di cui avevo tenuto poco conto.

A proposito di qualcosa di trascurato… Era da un bel po’ che non vedevamo Juan, vero? Bene, vi avviso che il prossimo capitolo, se riesco, lo farò interamente su di lui. Mi sembra anche giusto, visto che per tutta la durata dello scontro precedente lo avevamo lasciato molto indietro. Voi che ne pensate?

Termino con il ringraziamento per CyberFinalAvatar che ha recensito lo scorso capitolo (a cui devo ancora rispondere -.-‘).

Di nuovo, fatemi sapere cosa ne pensate con una bella recensione!

Alla prossima!

eli8600 
 
  
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