Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fratos    06/08/2017    1 recensioni
***primi capitoli in revisione***
Voldemort era tornato. Il trio d'oro è fuggito dal matrimonio di fuoco di Bill e Fleur. Nella antica casa Black indagano sulla ricerca degli Horcrux, trovando così R.A.B. ovvero Regulus Actarus Black, il fratello minore di Sirius. Mentre ,nella sua stanza, cercano il medaglione originale, Hemrione si imbatte in qualcosa di incredibilmente stonante.
dal testo "Hermione rileggeva la piccola nota aggiunta alla copertina del quadernino ingiallito. Lo aveva trovato in camera di Regulus mentre cercavano il medaglione che aveva preso R.A.B nella grotta. Era un quadernino rosa, dai motivi floreali e le rifiniture babbane. Stonava decisamente troppo nella stanza di un puro sangue seguace di lord Voldemord."
***
La fanfiction è ambientata un po' nel passato dei malandrini e un po' nel presente di Harry, dove è in atto la caccia degli Horcrux. Ho messo Mature perchè più avanti ci sono scene un po' forti ma in fin dei conti è molto "pudico". Essendo la prima storia che scrivo vi chiedo di avere pazienza e di farmi sapere ogni cosa che pensate. il vostro parere è importante!
Genere: Azione, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Nuovo personaggio, Regulus Black, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Settembre era arrivato e con lui anche l'enorme folla di Mangiamorte. Hermione chiuse la tenda del salotto stizzita. Come potevano pensare che fossero tanto stupidi da prendere il treno e raggiungere....Hogwarts . Si portò una mano al petto, all'altezza del cuore, dove quel nome gli portava tristezza. A rincuorarla c'era la pioggia che torturava quelle sentinelle maledette, sempre più frustrate e deluse dalla loro sorveglianza infruttuosa. Sciolse la tensione con un profondo respiro e si diresse in cucina, dove Ron accarezzava, meditabondo,  la copertina rosa del "diario". Era passato un po' dall'ultima lettura e , anche se lei stessa fu tentata più volte, non ebbe difficoltà a tenere i suoi amici lontani dal quel quadernino, sicuramente grazie allo spavento che presero l'ultima volta. Tutti e tre, infatti, scelsero saggiamente di limitare la lettura per evitare altri svenimenti o indebolimenti, in più, sarebbe stato meglio fare qualche ricerca. Hermione ovviamente aveva subito aggredito la libreria Black, non avendo però ancora trovato molto, non che ci si fosse concentrata molto in realtà. Aveva ancora la questione "ministero" che le impegnava gran parte del suo cervello. Non dovevano sbagliare. 

<< Ancora nessuna traccia di Harry? >>

Ron vide Hermione ridestarsi da chissà quale ragionamento che infestava quella sua testolina riccioluta. Lei gli regalò un sorriso lieve, prima di scuotere la chioma disordinata che da un po' non faceva altro che incantarlo. 

<< Sta facendo tardi, non trovi?>>

questa volta fu lei a ridestarlo. Il rosso annuì,voltandosi istintivamente alla porta. Hermione indugiò sulle tante lentiggini del ragazzo, per poi salire a studiare le ciglia rosse che nascondevano quegli occhi azzurri come il cielo estivo.  Il rumore dei piatti che Kreacher appoggiò sul tavolo attirò l'attenzione di entrambi. Ron si illuminò pregustando la cena, Hermione invece si fece più cupa e preoccupata per il suo migliore amico. Il profumo della cena invase la cucina quando finalmente si senti il grido del fantasma di Silente.

<< Non ti ho ucciso io >>

Harry si precipitò in cucina con il mantello dell'invisibilità ripiegato sul braccio e una copia della gazzetta del profeta stretta in mano.

<< Ho delle notizie, e non vi piaceranno>>

Annunciò, prima che Kreacher gli corse incontro per prendergli il mantello e le scarpe sporche. Harry indugiò un attimo sull'elfo, ormai irriconoscibile con quello strofinaccio candido e i peli delle orecchie vaporosi e puliti. Con lui anche la casa aveva riacquistato il suo vecchio splendore. Vedendo come il finto medaglione di Serpeverde ciondolava al collo dell'elfo, non poteva che sentirsi fiero della sua scelta.

<< che cosa è successo? >>

chiese Ron preoccupato. Lui e la ragazza erano chini su gli appunti di Hermione mentre lo guardavano impazienti. La copia che Harry stringeva in mano, ricadé sui fogli scarabocchiati e sparpagliati.

"SEVERUS PITON CONFERMATO PRESIDE DI HOGWARTS"

<< NO! >>

esclamarono Ron ed Hermione. Quest'ultima prese subito il giornale e lesse l'articolo ad alta voce.

 <<  ' Sono lieto dell'opportunità di tenere alti i nostri più nobili valori e tradizioni magiche...' Come commettere omicidi e tagliare le orecchie alla gente, immagino! Piton Preside! Piton nello studio di Silente...Per le mutande di merlino! >>

Strillò facendo sussultare i suoi amici. 

<< Torno subito! >>

si alzò di scatto dal tavolo e usci di fretta dalla stanza.

<< ' per le mutande di merlino' ?>>

ripetè Ron diverito. 

<< Deve essere sconvoltà>>

Avvicinò il giornale e rilesse l'articolo su Piton. 

<< Gli altri insegnanti non lo tollereranno. La McGranitt,  Vitiuos e la Sprite sanno la verità, sanno come è morto Silente. Non accetteranno Piton come preside. E chi sono questi Carrow?>>

<< Mangiamorte. Erano in cima alla torre quando Piton ha ucciso Silente, Sono tutti pappa e ciccia.E poi..>>

continuò Harry amareggiato, prendendo una sedia.

<< gli altri insegnanti non hanno alternative. Se dietro c'è il ministero e Voldemort, dovranno scegliere di restare o Askaban. Secondo me resteranno per proteggere gli studenti.>>

Le ciotole  davanti a loro si riempirono di zuppa che colava dalla grossa terrina stretta tra le dita ossute di Kreacher. Cominciarono a mangiare con gusto la sempre più deliziosa cucina dell'elfo.

<< é pieno di Mangiamorte la fuori. Come se si aspettassero di vederci uscire coi bauli di scuola pronti a prendere l'Hogwarts Express >>.

Ron guardò l'orologio.

<< E' tutto il giorno che ci penso. E' partito quasi sei ore fa. Strano non esserci,eh?>>

Harry pensò subito alla locomotiva a vapore scintillante tra campi e colline. A Ginny, Luna e Neville, seduti nello stesso scompartimento, intenti a pensare un modo per sabotare il regime di Piton. 

<< Oh,eccola. Per nome dei più consunti slip di Merlino, cosa succede?>>

Chiese Ron nel vedere ritornare Hermione con un grosso quadro sulle mani.

<< Mi è venuta in mente una cosa>>

Iniziò la ragazza, mentre faceva entrare,faticosamente, il quadro nella sua borsetta di perline.

<< Phineaus  Nigellus. Piton potrebbe usare il suo quadro nello studio di Silente per spiarci. >>

Spiegò Hermione  sedendosi.

<

Esclamò Ron, colpito.

<< Grazie >> 

Hermione sorrise, avvicinandosi la ciotola della zuppa. Harry si dedicò a dare le solite notizie: Dell'Umbridge nessuna traccia.  Si subì anche la litigata serale tra Hermione e Ron, il quale aveva scordato di dire che gli uomini vestiti in blu erano della manutenzione.

<< Lo faremo domani>>

Li interrompe Harry.

 Lo faremo domani

Quelle parole gli rimbombavano tutt'ora in testa. Non suonavano più cosi tanto sicure adesso, in quella foresta, con Ron gravemente ferito e Grimmauld Place scoperta dai Mangiamorte. Avevano perso quella che in quelle settimane era sembrato l'unico luogo sicuro. Avevano un letto, tre pasti caldi al giorno da quando avevano "fatto pace" con Kreatcher e adesso....adesso avevano il medaglione. Il primo horcrux, il primo passo concreto in quella missione lasciatagli da Silente. Silente....quante domande avrebbe potuto fargli. Dopo la sua morte, Harry si rese conto di conoscere per niente l'uomo che lo ha guidato fino a qui. Un rumore improvviso fece riprendere Harry dai suoi pensieri. Era il suo turno di guardia alla tenda,la stessa che usarono alla finale dei mondiali di Quidditch, finita insieme alle mille cose utili per un eventuale fuga contenute nella borsa a perline di Hermione. Con lei, Harry aveva lanciato diversi incantesimi di protezione e camuffamento ma non era comunque sicuro rilassarsi troppo ora che erano militanti in fuga. Harry alzò la sua bacchetta nel tentativo di illuminare il più possibile il sentiero boscoso davanti a lui. Nulla. Rimase in allerta per qualche minuto ma nulla. Sollevato all'idea che fosse solo un animale tornò al suo posto. La, dove vi erano ancora le foglie schiacciate dal suo peso, vi trovò Hermione, con una faccia che non lasciava dubbio del suo stato d'animo.

<< é il mio turno>>

Lo liquidò spiccia e lui non se la sentì di replicare. 

Entrò nella tenda dove Ron si era addormentato con la radiolina accesa, che adesso trasmetteva qualche canzone rock molto spinto, rovinata dalle mille interferenze. La spense e si gettò nel suo letto. Appena appoggiò la schiena sentì qualcosa dargli fastidio. Mise la mano sotto le coperte e tirò fuori il Diario di Aria. Se lo portò d'avanti al viso e distese le gambe sul letto. Cosa doveva farci con lui? era utile? era il momento di pensare anche a questo?

GNFFFSSHHH..

La radio si riaccese e di nuovo quella musica riecheggiò nella tenda, più forte e chiara, tanto da far sobbalzare Ron e avvicinare Hermione alla tenda.

<< Ron spegni immediatamente quella radio! >>

<< EH..?>>

rispose Ron intontito e confuso. Harry spense la radio in fretta e furia proprio mentre la voce maschile si stava cementando in un acuto a pieni polmoni.

<< Vi ricordo che siamo ricercati! Dormite!>>

Hermione tornò alla sua postazione furente, lasciando Ron ancora interdetto e scombussolato. Cercò aiuto in Harry che dopo un alzata di spalle torno a guardare il Diario.

era un segno?

guardò Ron rigirarsi nel suo giaciglio, mugolando addolorato. Il sonno non si faceva vedere e Harry sapeva di essere famoso per il suo istinto quindi apri il diario senza pensarci ancora.

La luce che lo avvolse fu meno forte a differenza del fumo che fu più denso, quasi da renderti difficile respirare.

silenzio.

Il silenzio venne increspato da dei passi accelerati come il respiro del proprietario. Improvvisamente delle siepi presero corpo intorno a lui, in un attimo si ritrovò nel labirinto del torneo tre maghi e subito il cuore di Harry si fermò. Tutto iniziò a scorrere velocemente vicino a lui, l'unica cosa che rimase costante fu il rumore dei passi in corsa e il panico che si percepiva nel respiro affaticato del corridore. Improvvisamente si fermò di nuovo tutto. Quando Harry aprì gli occhi avrebbe voluto richiuderli di nuovo. Era Quel cimitero. Lo stesso dove Voldemort era tornato grazie al suo sangue... lo stesso dove Cedric morì. Harry si voltò verso la tomba. Un tasso giaceva morto vicino a una coppa, che Harry sospettò fosse la famosa coppa dei Tassorosso. 

<< ...ah! >>

La voce di Aria lo fece voltare verso di lei. La ragazza era avvolta da una leggera veste bianca e i piedi scalsi. Ricordava quasi un angelo in quel luogo buio e oscuro. Teneva le mani davanti alla bocca, sconvolta da quel presagio. Fece un passo incerto verso il cadavere del tasso. Harry era impietrito. La mano della ragazza si avvicinava tremante all'animale mentre piano si abbassava vicino a lui. Prima che potesse toccarlo Harry vide la veste bianca di Aria coprirsi di sangue all'altezza del ventre per poi correre inesorabile per le gambe nude e pallide. Aria si accorse poco dopo Harry e scattò in piedi, talmente spaventata che un urlo gli morì in gola. Il sangue iniziò a coprire l'intero vestito che raggiunse ormai un aspetto terrificante dalle tonalità scarlatte.  Aria si buttò improvvisamente a terra tappandosi le orecchie prima che l'urlo disperato della madre di Harry raggiunse anche i timpani del ragazzo. Di nuovo la voce si mischio a quella di un altra donna...Harry chiuse gli occhi disperato.

Quando gli riapri senti del vento gelido colpirgli il viso. Le rive del lago nero sembravano immobili, se non fosse stato per quel leggero venticello che increspavano le sue acque, rovinando il riflesso del cielo invernale. Harry si trovava di nuovo al fianco di Aria, avvolta in un mantello e con ai piedi due enormi stivali borchiati. La sua espressione era vuota e il suo viso pallido come la luna di quella notte.LA ragazza fece un leggero sospiro e si voltò verso Harry posando i suoi grandi occhi grigi in quelli smeraldini del ragazzo. Harry trattenne il fiato.

 Lo stava guardando davvero? lo vedeva? era un contatto?

Harry provò il gusto dell delusione quando ella lo attraversò ignorandolo completamente. Lui Fece per seguirla ma entrambi si fermarono di colpo, dopo aver sentito dei rumori da alcuni cespugli. Aria prese la bacchetta e la puntò in direzione dei rumori. 

<< CHi va là?.. Hagrid? >>

Disse con meno convinzione di quanto si fosse promessa.

Sussultarono entrambi quando una pelliccia nera si intravide uscire a formare...un cane?

rimasero interdetti dalla visione di quel grosso cane nero, anche se per motivi diversi.

<< ....e tu? come sei arrivato qui?>>

Aria abbassò appena la bacchetta per rialzarla appena il cane si avvicinò a lei.

<< ..F-Fermo! tu non dovresti essere qui...! a-almeno che non sei un nuovo animale di Hagrid...?lo sei? >>

Il cane prese a scodinzolare ed Aria parve tranquillizzarsi.

<< è un si?>>

Il cane gli si buttò a terra mostrandole la pancia e scodinzolando felice. Harry non poté non costatare quanto suo zio fosse un gran bel figlio di...si trattenne per educazione.

<< ahah...quale altra risposta potrei ricevere da un cane? Aria mia sei messa proprio male...>>

e si abbassò ad accarezzare l'animale che non perse tempo a leccargli una guancia e a saltargli addosso quasi a fargli perdere l'equilibrio. Harry scosse la testa ridacchiando.

<< Buono! Buono! ahahah sei un coccolone>>

il cane si fermò improvvisamente quando leccò una lacrima fuggita improvvisamente.

<< Scusami bello...è ora che torni a dormire. Buona notte >>

Gli lasciò due carezze e si alzo, prendendo la strada del ritorno. Harry e il padrino rimasero guardarla andar via nel buio della notte.

Fumo.

Harry si ritrovò attraversato da tanti studenti che presero via a comparire in piccoli sbuffi di fumo. I corridoi di Hogwarts la mattina erano cosi frenetici e Harry non poteva far altro che rimanere là...come un idiota, in piedi, invisibile, in un corridoio del passato. Davanti a se vide arrivare Vin, con dei libri in mano, e al suo fianco un altro Corvonero, poco più basso di lui, dai morbidi capelli castani come i suoi occhi e dai lineamenti dolci. Harry strinse appena gli occhi a ricordare il nome del ragazzo già visto nei ricordi di Aria.

<< Mcclay!>>

Bulstrode poggiò la mano sulla spalla del Corvonero, ignorando del tutto Vin che non parve scosso dal suo arrivo.

<< Bulstrode...posso aiutarti?>>

gli rispose gentile il coetaneo, accompagnando il tutto con un sorriso. 

Il Serpeverde sorrise viscido a sua volta, appoggiandosi alla spalla del ragazzo e avvicinando un po' troppo  il viso. Harry notò una leggera reazione in Mcclay, tutta quella confidenza lo stava mettendo a disagio.

<< Dopo pranzo dobbiamo iniziare la ricerca di rune antiche..te lo ricordi?>>

Sefton Mcclay fece un passo indietro costringendo il Serpeverde a spostarsi, rimettendo cosi una certa distanza tra loro. 

<< Certamente. Non dimentico una ricerca. Va bene per le 15,00? prima dovrei fare un altra ricerca personale >>

gli rispose pacato e gentile, non lasciando spazio ad obbiezioni e infatti il Serpeverde fu costretto a un sorriso contrito prima di congedarsi. Solo allora lanciò un occhiolino a Vin il quale lo ignorò girandosi subito nella direzione di Harry. Sefton si girò verso il compagno studiandolo.

<< Non devi preoccuparti. Non succederà nulla.>>

cercò di tranquillizzarlo.

<< Non sono geloso...>>

<< lo so>> 

il rapido scambio di battute fu nascosto da uno scambio di libri molto naturale mentre ripresero a camminare in mezzo alla folla sempre più rada.

<< quando butterai quella maschera di apatia...amore? >>

La voce di Aria sorprese di nuovo Harry alle spalle. Era sempre stata là?

<< Quando riuscirai a starmi dietro con i tempi>>

rispose il Corvonero canzonatorio. E si scambiarono il solito bacio di cortesia. Sefton distolse lo sguardo in apparenza per imbarazzo ma Harry notò un leggero fastidio.

<< Ciao Sefton! che idiota quella serpe...>>

<< Ciao Aria, per far morire una serpe basta non dargli da mangiare>>

Gli rispose sempre con quel tono gentile e tranquillizzante che non lascia spazio ad ansie e paure.  Aria rise.

<< Hai ragione..certo che con te, Sefton, non si può temere nulla.>>

poi si voltò verso il suo migliore amico.

<< Immagino a pranzo non ci sarai..>>

lui sorrise appena guardando Sefton.

<< No ma possiamo vederci alle 15,00 così mi eviti un omicidio >>

la risata copri il volto di tutti e tre  i quali si salutarono e si diressero ognuno in una direzione diversa. Harry segui ovviamente Aria che aveva notato aver preso una via molto famigliare per lui. L'ufficio del preside era diventata una seconda casa anche per la Tassorosso a quanto pare e Harry sapeva già di cosa doveva parlare.

<< Signorina Davidson, si accomodi>>

Silente era seduto alla sua scrivania intendo a sferragliare con uno dei suoi strani aggeggi sbuffeggianti. Aria si sedette sulla solita poltrona davanti a lui e prese uno dei cioccolatini già posizionati vicino ad essa.

<< Si stanno facendo frequenti, gli incubi>>

Silente lasciò perdere il suo congegno e dedicò tutta la sua attenzione alla ragazza.

<< Non ho.." visioni" quotidiane...ma solo incubi. Non sempre li ricordo ma quando accade....>>

la ragazza scrollò un attimo la testa come a scacciare via brutte sensazioni e si abbuffò di altri cioccolatini. 

<< ce ne è uno che si ripete spesso...>>

Il preside si appoggiò alla sua poltrona sistemandosi gli occhiali a mezza luna sul naso adunco.

 << Inizia in questo labirinto, con alte siepi e...sono inseguita o meglio qualcuno è con me. Non so da chi ma corro, sento che devo correre al centro esatto del labirinto, là è la mia vittoria. Quando ci giungo...trovo un tasso...morto, davanti a questa tomba e vicino la coppa di Tassorosso...il sangue scorre ma la coppa non si sporca...>>

<< La tomba...>>

La interruppe per la prima volta il preside.

<< a chi appartiene?...>>

Aria rimase interdetta poi provò a concentrarsi.

<< Riddle>>

Il preside piegò i lati della bocca in un cruccio ben visibile alla ragazza. Harry sapeva esattamente  cosa significava. Lui era li. Ma se Silente sapeva....possibile non avesse capito?

<< Come continua il sogno?>>

si limitò a dire mantenendo un tono sereno. Lei prese coraggio, sapeva che era il pezzo più brutto.

<< Di nuovo..il mio corpo si ricopre di sangue e l'urlo di quella donna mi rimbomba nelle orecchie>>

Il preside si portò le mani giunte davanti al volto pensieroso e si chiuse in silenzio per qualche minuto, lasciando Aria nelle sue ansie.

<< Posso solo dirti, per ora, signorina Davidosn, che qualcosa di molto brutto sta per accadere. Quel nome....non porta nulla di buono. Stia molto attenta, finchè è qui ad Hogwarts nulla di male può accadere. Tempi bui stanno per avvenire...e credo che debba tenere ancora più al sicuro il suo dono. >>

Aria usci da quell'ufficio con ancora più ansia e paura. Lo sapeva. Lei lo sapeva che presto qualcosa sarebbe successo ma ,a differenza di Silente, sapeva anche che sarebbe arrivato anche a Hogwarts. 

il fumo fece scomparire il suo volto angosciato per poi farlo riapparire affannato, nel pieno di una corsa nei sotterranei. I capelli castani ondeggiavano a ritmo di quella corsa disperata tipica di chi è moolto in ritardo.  il mantello della divisa era coperto da una leggera brina facendo intendere che fosse stata da poco fuori. 

<< Cosa ci fa un topolino nella tana del serpente?>>

fece una voce arcigna e fastidiosa. Da un corridoio uscirono fuori Mulciber e Regulus Black, impettiti nelle loro divise. Aria sospirò fermandosi e riprendendo fiato. Esitò per qualche secondo poi decise di tirare avanti ignorando i due e assicurandosi di passare ben lontana da Regulus. Non si era dimenticata dell'ultimo episodio e sicuramente nemmeno lui. Mulciber evidentemente non voleva perdersi l'occasione di tormentarla un po' e gli chiuse la strada ponendosi proprio di fronte a  lei. Aria provò a evitarlo ma il Serpeverde continuava a mettersi in mezzo.

<< Vi annoiate cosi tanto qui sotto?>>

rispose innervosita la Tassorosso alzando lo sguardo sul suo importunatore. 

<<  per questo esistono i sanguesporco...o sbaglio Balck?>>

Regulus rimase nella sua solita espressione snob indeciso se intervenire o meno. Si limitò ad un alzata di spalle. Mulciber ridacchiò, tornando con lo sguardo su Aria.

<< Mulciber...gentilmente puoi andare a prendermi il mio libro di Storia della magia?>>

Il Serpeverde lo gurdò perplesso e interdetto, anche un po' infastidito in realtà. Non capiva perchè dovesse togliergli ora il suo divertimento. Quando Black lo sollecitò con lo sguardo, sbuffò e acconsenti andandosene. Aria si impettì capendo che i guai erano ora che erano rimasti da soli. Non aveva dubbi su cosa voleva andare a parare.

<< Allora....Aria. >>

Sentire il suo nome pronunciato da lui e con quella veemenza gli fece bollire il sangue. Non gli andò per niente bene la confidenza che il purosangue si prese e non lo nascose, facendo ghignare il ragazzo.

<< Dimmi...REGULUS.>>

cerco di ricambiarlo con la stessa moneta ma la cosa non lo scalfì per niente e di certo non frenò il suo avvicinamento pericoloso. Non voleva assolutamente che la toccasse. Non voleva che succedesse proprio ora. Il serpeverde non rispose e allungò la mano verso quella della ragazza, che si ritrasse subito lasciandogli però la presa della lettera che aveva fino adesso nascosto.

<< oh oh...corrispondenza babbana? potrei infettarmi? >>

terminò con un espressione schifata ma derisoria.

<< Ridammela Black! non sono affari tuoi! >>

cercò di riprendersela allungandosi e lui alzò il braccio.

<< Occhio che cosi potresti toccarmi>>

gli fece notare in un ghigno. Lei si congelò. Lo aveva notato. Aveva notato l'ironico capovolgimento delle parti. 

<< Matt...uhm....cos'è Prewett non ti soddisfa? o magari non ti tocca...forse è vero quello che dice Bulstrode >>

Aria arrossì di rabbia. Stava andando fuori ogni limite.

<< Black non hai una vita? lasciami in pace! >>

Gli saltò addosso per riprendersi ciò che era suo fregandose del resto. Lui si  dimostrò più atletico di quel che Aria si aspettava e riusci a tenersi la lettera in mano.

<< Potrei leggerla...o ma ancora non l'hai letta? che peccato allora se la perdessi prima di sapere cosa Matt ha da dirti>>

<< Cosa vuoi Black? >>

chiese Aria a denti stretti e conoscendo già la risposta.

<< Tu mia cara sanguesporco....sai qualcosa...non so come ma è il caso che mi spieghi come fai...>>

i due si guardarono negli occhi, entrambi seri. Regulus aveva smesso di ghignare e adesso pretendeva una risposta.

<< Non so di che parli....forse stai troppo nei sotterranei. Dovresti respirare più aria pulita e ossigenare quel nobile cervello che ti ritrovi>>

Regulus non prese bene la risposta della ragazza. Si fece serio per poi ghignare e prendere la sua bacchetta. Aria sussultò appena la vide comparire vicino al suo volto. 

<< Bene...lo sai cosa alimenta l'Aria? il fuoco...>>

e una scintilla parti dalla sua bacchetta per colpire la lettera che fini a terra in fiamme.

Aria guardò la lettera impietrita. Con gli occhi lucidi  si voltò verso il soddisfatto Serpeverde e gli lanciò uno schiaffo. 

secco e diretto.

Si rese conto del gesto quando Regulus si copri ila guancia arrossata.

<< Tu..! Lurida Sanguemarcio! >>

Il giovane rampollo Black, dall'alto della sua umiliazione, la guardò con puro odio. 

Aria, nonostante il tremore delle sue gambe, non abbassò la testa e non si spostò quando si gli avvicinò minaccioso. La afferrò per il polso con violenza e la sbatté al muro facendogli male. Harry si gettò istintivamente su Regulus per attraversarlo.Dei passi fecero desistere il Serpeverde e diedero un attimo di speranza in Aria. Quando Mulciber ricomparve con il libro che gli era stato chiesto Il panico si impadronì della Tassorosso. Il Serpeverde appena arrivato rimase un attimo sorpreso dalla situazione.

<< Che mi sono perso? >>

disse ridacchiando. Regulus lasciò la presa su Aria e si ricompose.

<< Ci hai messo un eternità. Andiamocene>>

disse imperativo. Mulciber arrangiò delle scuse e si affrettò a seguirlo non sottraendosi a un derisorio " bu" nei confronti della ragazza. 

<< Ah...non credere che si finita qui...i Black non lasciano conti in sospeso>>

Disse regulus senza nemmeno voltarsi per poi sparire nel buio dei sotterranei.

 Aria rimase sola nel corridoio, appoggiata al muro dove prese a scivolare fino al pavimento freddo di pietra. Il polso aveva ancora i segni della stretta del purosangue. Se lo portò al petto per poi guardare la cenere della sua lettera.

il ricordo sfumò con il pianto esausto e sommesso della ragazza. 

"Tempi bui stanno arrivando...."

La luce non può esistere senza il buio...corri...e porta la luce....

Harry riusci solo a percepire quelle parole quando la luce lo avvolse e determinò la fine del suo viaggio...o forse l'inizio.

********************

E ALLA FINE RIECCOMI QUAAAA

*evita lancio di oggetti vari e pericolosi*

Lo so, Lo so. Sono sparita per molto, troppo tempo e sono sicura che qualcuno ha anche perso la speranza...e invece no! 

non sono la tipa che lascia le cose incompiute ed adesso che ho un po' di tempo ma sopratutto un pc sotto mano, ho tutta l'intenzione di sfruttarlo per portare avanti questo racconto. Non so se rispetterò di nuovo l'ordine di uscita...sono stata via cosi tanto che vorrei mettermi in paro il più possibile. VORREI anche risistemare tutti i capitoli ( quante cose vorrei fare T.T )....Spero che possa farmi perdonare e riprendere la vostra fiducia. 

invito come sempre di farmi avere un vostro parere, bello o brutto non mi importa.Sono curiosa di sapere quale personaggio amate o odiate, o cosa avreste voluto vedere, o CHE NE SO!

un bacione e un saluto! 

al prossimo capitolo!

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fratos