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Autore: xxlili_luna    16/08/2017    1 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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TEMPO DI CREDERCI
Pov Hermione
Ormai le feste erano finite e tutti gli studenti, compresi noi quattro, si affrettavano a finire di fare le valige per tornare ad Hogwarts. Eravamo già alla stazione ed aspettavamo solo di salire sul treno. Mi ricordavo bene com'era l'ultima volta che ero stata lì. Io e Draco che fingevamo di non amarci e Ginny che ancora stava con Harry. Era incredibile che fossero passati appena quattro mesi, era incredibile quante cose erano successe in appena quattro mesi! 
- Ragazzi! Ci credete che sono passati appena quattro mesi? - fece con un sorriso Ginny stringendosi al suo ragazzo che la strinse a sua volta. 
- Incredibile vero? - feci mentre Draco mi passava un braccio intorno alla vita. Mi strinsi a lui mettendogli una mano sulla schiena ed alzai lo sguardo, incontrando il suo celeste e bellissimo. Mi sporsi e gli diedi un lieve bacio sulle labbra e quando ci staccammo vidi che anche Blaise e Ginny avevano avuto la stessa idea solo che loro aveva anche approfondito.
- Oh! Trovatevi una stanza. - dicemmo all'unisono io ed il mio ragazzo ai due che si staccarono voltandosi verso di noi. 
- Ora vi sentite meglio? - fece il moro irritato. 
- Oh! Io sì. - fece Draco sorridendo soddisfatto. 
- Anch'io. Piccola rivincita personale. - aggiunsi soddisfatta allo stesso modo. Dopo di ché il treno fischiò e tutti salimmo. Dovettimo girare un po'  ma alla fine trovammo un vagone completamente libero. Ci sedemmo dentro di esso e ci rilassammo, ognuno abbracciato al proprio fidanzato. Erano state due settimane meravigliose, ci eravamo rilassati e ripresi da tutto quello che era successo, compresa la notizia bomba del fatto che Pansy ed Harry stessero insieme. Facevo ancora fatica a crederci perché stentavo a credere che quei due potessero stare insieme, mi sembravano davvero troppo diversi l'uno dall'altro ma in fondo chi ero io per giudicare? 
Oltre a questo, continuavo a pensare in continuazione a quello che ci aveva detto Draco alla festa di Natale e dentro di me non vedevo l'ora di tornare a scuola per trovare una risposta. 
- Tutto bene, Herm? - questa domanda mi distolse dai miei pensieri ed io alzai lo sguardo, fino a poco fa rivolto al finestrino, verso Ginny. 
- Sì, certo. Stavo solo pensando. - dissi annuendo per rassicurarla. Lei annuì a sua volta e tornò a rilassarsi contro il petto di Blaise. Il viaggio fu molto tranquillo e rilassante. Appena scesi dal treno andammo alle carrozze e raggiungemmo in pochi minuti il castello. Andammo tutti nelle nostre camere per sistemare le nostre cose; ci saremmo incontrati poi a cena. Recentemente, ossia qualche giorno prima della partenza per andar a casa, Blaise e Ginny avevano chiesto al preside se come noi potevano stare nella stessa camera e lui aveva acconsentito; dopo tutto quello che avevamo passato e avremmo passato questo era il minimo.
Entrammo nella nostra camera e solo adesso mi resi conto di quanto mi era mancato quel posto. Era stata la nostra casa per mesi e lo sarebbe stata ancora per un bel po'. 
- Mi è mancata questa camera. - sussurrai sentendo le sue braccia circondarmi la vita. 
- Anche a me. - sussurrò a sua volta dandomi un lieve bacio sul collo scoperto. Sorrisi e ci staccammo per poter sistemare tutto. Andai al mio baule e lo aprì, cosa che fece anche lui col suo, e cominciai piano piano a togliere i vari vestiti ed a metterli nell'armadio. - Tutto bene, Hermione? - mi chiese lui dopo un po' e da come mi aveva chiamata intuì che c'era qualcosa che non andava. Mi volta i verso di lui ed annuì lievemente. 
- Sì, certo. Perché me lo chiedi? - 
- Secondo te? Sei rimasta praticamente zitta per tutto il viaggio ed adesso romani muta. Che succede, me lo puoi spiegare? - 
- Niente! Draco va tutto bene, okay! Avrò pure il diritto di stare zitta se non ho niente da dire. - 
- Certo, ma... - 
- Ma cosa? Devo chiederti il permesso per non parlare? Non vedo quale sia il problema. - lo aggredì di nuovo. Sentendo quelle parole vidi qualcosa spezzarsi nei suoi occhi. 
- Bene, quando ti sarai data una calmata fammi un fischio. - disse un attimo dopo uscendo dalla camera. Sospirai pesantemente ed immediatamente mi diedi della stupida per averlo trattato così. Ero stressata in quel periodo a causa di quello che stava succedendo ma non potevo prendermela con lui. Presi un respiro e buttando l'indumento che avevo in mano dentro l'armadio mi catapultai alla porta. La aprì ed uscì fuori con l'intento di cercarlo e di trovarlo. Non ci volle molto. Mentre scesi le scale che portavano alla sala comune vidi una testa bionda spuntare dal divano davanti al caminetto acceso. Rimasi ferma un paio di minuti a guardardare la sua nuca prima di decidermi a raggiungerlo. Mi sedetti accanto a lui, senza guardarlo, tenevo lo sguardo fisso sul fuoco che illuminava i nostri volti. La sala era stranamente deserta ed il dubbio che tutti fossero già a cena mi arrivò in testa ma cacciati subito quel pensiero, avevo cose più importanti a cui pensare. Appoggiai la testa sulla sua spalla senza dire niente e lui, senza aprire bocca a sua volta, mi avvolse le spalle con un braccio. 
- Mi dispiace. - sussurrai accoccolandomi sul suo petto. 
- Tranquilla. - 
- Ho esagerato. Sono davvero stressata ma non dovevo prendermela con te. - 
- Lo so, amore. Ti capisco, anch'io sono molto preoccupato. - affermò accarezzandomi lentamente il braccio. - Scusa anche tu, non dovevo andarmene. - 
- Non dirlo, non è colpa tua. - sussurrai alzando la testa e puntando gli occhi nei suoi. Mi sporsi e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra. 
- Neanche tua, credimi. - disse sulle mie labbra prima di riattaccarle. 
***
La mattina dopo mi svegliai abbracciata a Draco che ancora dorminva profondamente. Alzai la testa dal petto nudo di lui e diedi un'occhiata veloce alla sveglia e vidi che erano già le 8! Ecco, ed avevamo saltato di nuovo le lezioni, o almeno la prima. Voltai la testa e tornai a guardare il mio ragazzo. Gli accarezzai lentamente e dolcemente il viso, passando le dita sulla linea della mascella, lievemente ruvida a causa della barba che stava crescendo. Gli passai le dita, successivamente, sulle labbra e ne tracciai il contorno. 
- Uhm... che bel risveglio. - disse lui mentre passavo un dito sul suo labbro inferiore. Aveva lo sguardo assonnato ma si vedeva che era molto sveglio. Allungò la mano e prese quella con cui l'avevo accarezzato per un polso, cominciando a baciare una per una le mie dita, poi il palmo e per ultimo il dorso. Si allungò e ci baciammo un secondo sulle labbra. 
- Buongiorno. - dissi con un sorriso. 
- Buongiorno, amore. - rispose con un altro sorriso. 
- Abbiamo saltato la prima lezione della giornata. - lo informai con un sospiro. 
- Ed allora? Abbiamo saltato le lezioni per quasi due settimane prima di Natale. - 
- Lo so, ma non è giusto! Non possiamo continuare a saltare le lezioni. - dissi scuotendo la testa contrariata. Lui sbuffó sonoramente e seppellì la teta nel cuscino. 
- Perché? - chiese con la voce bloccata dal cuscino. 
- Secondo te? Perché se non partecipiamo alle lezioni non saremo preparati per i M.A.G.O. e questo significa che verremo bocciati e dovremo ripetere l'anno. Vuoi questo? - spiegai accarezzandogli lentamente la schiena. Lui, lentamente, alzò la testa e mi guardò. 
- Okay, da domani riprenderemo a partecipare alle lezioni regolarmente. - disse tirandosi su. 
- No! Da oggi! - 
- Domani. - fece lui con tono autoritario. 
- Oggi, vado a vestirmi e poi andiamo alla seconda ora. - dissi provando ad uscire dal letto ma lui mi prese per i fianchi e mi buttò giù, sul letto, salendo poi sopra di me. 
- Non ci provare. - disse ridendo. 
- E dai! Lasciami andare. - urlai ridendo a mia volta. 
- No! Domani andiamo a lezione ed oggi rimaniamo qui a riposarci. - 
- Ma... - feci per dire ma le sue labbra imprigionarono le mie in un bacio dolce che pian piano si fece più passionale. 
- Domani. - sussurrò sulle mie labbra. 
- Va bene. - acconsentì con uno sbuffo. Sorrise trionfante e mi baciò di nuovo. Appena staccati scendemmo dal letto e ci vestimmo. Indossai un paio di jeans scuri ed un maglioncino bianco. Lui un paio di pantaloni ed una camicia bianca. Uscimmo dalla nostra camera ed andammo nella Sala Comune; appena arrivati vidi subito due persone abbracciate su una delle poltrone. Le riconobbi subito. Blaise e Ginny. 
- Ehi ragazzi! - li salutò Draco alzando una mano a mò di saluto. I due si voltarono verso di noi e si alzarono sorridenti. 
- Buongiorno! - 
- Perché non siete a lezione? - chiesi curiosa e lievemente accusatoria. 
- Perché non sei a lezione? O meglio, Draco come diavolo hai fatto a convincerla a non andare a lezione oggi? - chiese divertita. 
- Non è stato difficile. È bastato qualche bacio. -  rispose lui scuotendo la testa. 
- Ma ci andiamo domani. - aggiunsi sicura. 
- Certo. - confermò lui avvolgendomi le spalle con un braccio. - Voi? - 
- Non ci andava. - rispose Blaise scrollando le spalle. - Ma tranquilla Herm, domani ci andiamo. - 
- Bene. Abbiamo perso già troppo. - dissi amareggiata. Non potevo neanche immaginarmi quante cose avevano fatto ed io non avevo studiato! Ero così indietro. 
- Che si fa? - chiese Draco dopo qualche secondo di silenzio. 
- Guardate! Sta nevicando! - esclamai eccitata guardando fuori dalla finestra. Amavo la neve ed il bello di vivere lì era anche quello! Da piccola mi piaceva tantissimo fare tantissimi pupazzi di neve in giro per il giardino, perché farne uno? Facciamone cento! 
- Palle di neve? - propose la rossa con un grande sorriso, come se fosse una bambina ed avevo la netta sensazione di avere la stessa espressione. 
- Perché no. - fece Blaise annuendo. 
- Va bene. - acconsentì Draco annuendo a sua volta. Andammo nelle nostre camere per metterci cappotti, guanti e sciarpe per poi uscire dal castello. Il paesaggio era davvero magico. Il prato che circondava il castello era completamente ricoperto dal manto bianco, gli alberi erano spogli e su alcuni rami spuntavano ghiaccioli e spruzzi di neve, cadeva ancora qualche fiocco di neve e quando alzai lo sguardo uno mi si posò leggero sulla guancia per poi sciogliersi un attimo dopo. Cominciammo ad avanzare lentamente nella neve ed ad ogni passo corrispondeva un:impronta dato che era neve molto fresca e soffice. 
Dopo qualche passo sentì un urletto dietro di me e quando mi volta i vidi Ginny seduta a terra, un'espressione contrariata. 
- Detesto la neve. - sussurrò lei sbuffando per togliersi un ciuffo di capelli rossi che le era caduto sugli occhi. Scoppiammo tutti a ridere, seguiti ben presto anche dalla rossa. Sorridendo la raggiunsi e le diedi una mano ad alzarsi. Ma, dopo averla rimessa in piedi, lei fece un altro passo e cadde di nuovo portandosi giù con lei.
- La neve non è proprio il tuo elemento. - constatò Blaise ridendo a crepa pelle con il mio ragazzo. Si stavano prendendo gioco di noi! Guardai la mia migliore amica che a sua volta spostò lo sguardo su di me, bastò quello e ci capimmo al volo. Riportai gli occhi sul mio ragazzo e presi una manciata di neve, la modellati a palla e contemporaneamente alla mia amica la lanciati addosso a lui, mentre lei la lanciava contro il suo ragazzo. Lo colpì sul braccio ed entrambi smisero immediatamente di ridere. - Questo non si fa! - 
- Davvero? - feci con un sorrisetto prendendo un altro po' di neve e tirandola addosso a Draco. Ginny fece lo stesso tirandola, di nuovo, contro il moro. 
- Questa è guerra! - disse il biondo. Da lì cominciò la vera battaglia, ragazze contro ragazzi. Io colpivo e miravo principalmente al biondo mentre la mia amica al moro, cosa che facevano anche loro mirando allo stesso modo. Alla fine, eravamo tutti bagnati a causa della neve che si era sciolta ed io avevo anche qualche fiocco tra i capelli. Ci buttammo a terra esausti e ridenti. 
- Direi che abbiamo vinto noi. - affermò Blaise guardando il suo amico che annuì. 
- Non se ne parla! Abbiamo vinto noi! - disse Ginny guardando prima i due e poi me che annuì decisa. 
- Voi siete state le prime a cadere a terra. - disse Draco tirandosi su a sedere, dato che si era sdraiato tenendosi sollevato con i gomiti. 
- L'abbiamo fatto contemporaneamente. - replicai scuotendo la testa. - Facciamo parità? - quelle parole furono seguite da qualche minuto di silenzio ed alla fine tutti si trovarono d'accordo. 
Giocammo a palle di neve ancora per un po' finché la temperatura non si abbassò ulteriormente e fummo costretti a rientrare nel castello, anche se lì la situazione non era migliore. 
- Non so voi ma io ho voglia di un bagno caldo. - dissi togliendomi il cappello di testa mentre camminavamo verso la Sala Comune. 
- Anch'io. - disse uno dopo l'altro gli altri. Camminammo velocemente ed appena entrammo nella sala il dolce tempore del fuoco ci avvolse. Mi tolsi il cappotto e mi catapultati davanti ad esso, buttando l'indumento sul divano. Uno ad uno ognuno andò nel proprio bagno a farsi un bagno ed io fui l'ultima, dato che mi ero voluta godere il dolce calore delle fiamme ma dopo un po' la sensazione dei capelli umidi ed appiccicati alla nuca divenne insopportabile ed appena Draco ci raggiunse io presi il suo posto. Entrai in camera e subito dopo nel bagno. Dentro regnava ancora l'odore di Draco e dopo aver inspirato quel meraviglioso profumo cominciai a spogiarmi. Rimasta in biancheria aprì il rubinetto della vasca ed aspetti che essa si riempisse. Non l'avevo ancora mai usata da quando ero lì ma adesso volevo rilassarmi e quello sembrava il modo migliore. Mentre si riempiva, lasciai cadere il mio bagnoschiuma dentro e ben presto si formò una soffice schiuma sull'orlo dell'acqua. Soddisfatta, mi tolsi anche gli ultimi indumenti e mi immersi nell'acqua. Mi lavai piano i capelli ed una volta finito appoggiai la testa sul bordo e chiusi gli occhi, beandomi di quella dolce sensazione. 
Tentai di svuotare la testa ma tempo cinque minuti che le parole di Draco mi tornarono in mente. 
- Eternità. - sussurrai aprendo gli occhi e puntandolo sul soffitto bianco panna. - Eternità. Eternità. - continuavo a ripetermi come se solo quella parola potesse darmi una risposta. - Eternità. Eterno. - pian piano, più pensavo a quella parola più mi si formava un pensiero nella testa, sentivo che ero vicinissima alla risposta ma per un soffio non riuscissi ad arrivarci. Ero sempre più vicina. - Eterno... - sussurrai chiudendo gli occhi. - Eterna giovinezza! - dissi aprendo gli occhi di scatto. Ma certo! Eterna giovinezza! Uscì dalla vasca ed avvolsi il mio corpo nudo in un asciugamano prima di uscire dal bagno. Andai velocemente alla libreria e cercai freneticamente il libro che stavo cercando. La setacciai completamente prima di trovare quello giusto. L'avevo comprato e letto quest'estate e me lo ero portato anche qui perché mi era piaciuto davvero tanto. Lo misi sul letto e con un colpo di bacchetta mi asciugai per poi vestirmi velocemente. Ripresi il libro in mano e lo sfogliai freneticamente cercando l'argento che mi serviva. Dopo qualche minuto di ricerca lo trovai e scorsi velocemente il testo per essere sicura di ricordarmi bene. Tenendo gli occhi fissi su di esso raggiunsi la porta ed uscì, per poi raggiungere velocemente anche la Sala Comune. Erano tutti lì, che perlavano seduti sui divani Draco su uno e Blaise e Ginny sull'altro. 
- Ragazzi! L'ho trovato! - esclamai scendendo gli ultimi gradini. 
- Che cosa? - chiese curioso il mio ragazzo. Lo raggiunsi e mi buttai accanto a lui. 
- Prima della festa, hai parlato dell'ultimo giorno in cui eri lì. Di quello che ti hanno detto, ricordi? - 
- Certo. - 
- Bene, quando ne hai parlato mi era venuta in mente qualcosa... ma non riuscivo a ricordare cosa. Sapevo solo che si trovava qui. Ed infatti eccolo. - dissi mostrando ai tre il libro che avevo in mano.
- Okay, ed esattamente cosa ti ha ricordato quel libro? - chiese Blaise sempre più confuso. 
- Uffa, ma non vi ricordate? Draco ha detto che Bellatrix ha parlato di eternità! Qualche tempo fa avevo letto qualcosa e credo di aver capito cosa vogliono fare, almeno per ora. -
- Cosa? - chiesero all'unisono. Lì mi bloccai. Sapevo che molte persone non credevano all'esistenza di questa fonte, anch'io prima di leggere quel libro avevo sempre creduto che essa fosse solo una leggenda... ma quella era l'unica cosa che potrebbe dare questa possibilità, vivere davvero per l'eternità come aveva lasciato  intendere lei. 
- Avete mai sentito parlare della.... Fonte dell'eterna giovinezza? - chiesi incerta. 
- Oh! Andiamo Herm! È solo una sciocca leggenda. - esclamò il moro come mi aspettavo che facesse. 
- No, invece. Anch'io lo credevo prima di leggere questo... - 
- L'unica cosa che può dare l'immortalità è la Pietra Filosofale, distrutta anni fa. La fonte è sola una fantasia. - 
- Sei proprio testardo! Ti dico che esiste e Bellatrix e Rodolphus la vogliono usare. - dissi esasperata. - E poi anche la Pietra Filosofale era considerata una leggenda prima di dimostrare che esisteva. Ricordi? - 
- Cosa ti fa credere che esista? - chiese con un sospiro lui. Per tutto quel tempo la rossa ed mio ragazzo erano rimasti zitti ad ascoltarci. 
- Non lo so, in realtà. Ma se essa dovesse esistere e loro due sanno dove si trova saremmo davvero in grave pericolo. Non possiamo permettere che loro ne usufruiscono! - 
- Su questo hai ragione, sarebbe una catastrofe se riuscissero a diventare immortali. - disse lui guardando a terra. Restammo tutti zitti per un po' finché Draco non parlò. 
- Cosa dice il libro? - 
Abbassati lo sguardo su di esso e cominciai a leggere il testo. - La Fonte dell'eterna giovinezza, considerata da molti solo una leggenda, è invece una realtà. Forgiata anni orsono è probabilmente il luogo più potente e nascosto del mondo magico. La leggenda dice che era stata creata da una strega che voleva essere immortale, si era innamorata di un essere immortale e voleva essere come lui. Le sue sorelle, vedendo quanto lei lo ammesse, la aiutarono a crearla. Quella notte, i due si incontrarono e lei gli fece vedere la fonte promettendogli che sarebbero stati insieme per sempre. La strega divenne immortale, ma mantenne anche i suoi grandi poteri. 
Poco tempo dopo, il suo amato si innamorò di un'altra. Una come lui, e cominciò a trattare male la strega fino a lasciarla, per poi mettersi con l'altra ragazza. Ferita tornò dalla sua famiglia e quando le sorelle seppero cosa era successo decisero di vendicare la sorella. Insieme, uccisero a sangue freddo il ragazzo e successivamente anche la ragazza di cui si era innamorato. Ma quando tornarono a casa, credendo che la sorella ne sarebbe stata contenta, e glielo comunicarono lei reagì malissimo. Nonostante lui l'avesse tradita in questo modo lei ne era ancora innamorata e cosí uccise le sue sorelle. La fonte distrusse quella famiglia e, invece di dare la felicità e la vita eterna, aveva invece solo dato dolore ed aveva spento tante vite. Decise di nascondere questa fonte per non averci più niente a che fare. 
La strega dopo anni ed anni, si innamorò di nuovo, ma questa volta di uno come lei, un mago. Da questa unione nascè una bambina; quando raggiunse la maggiore etá la madre le raccontò la storia dell fonte e lei, capendo che se fosse finita in mani sbagliate poteva diventare molto pericolosa, decise di diventarne la custode. Da quel giorno al diciottesimo compleanno ogni strega prendeva il posto della madre per custodire la fonte, per poi usarla e diventare immortale. 
Ovviamente ci sono ancora molti che credono che questa sia solo una leggenda ma ci sono delle prove dell'esistenza di questa fonte. Ci sono molti "documenti" che testimoniano l'esistenza delle sorelle ed in essi c'è anche scritto che erano la famiglia più potente. Vivevano una vita molto attiva per quei tempi, andavano ad ogni festa e qualsiasi tipo di ricevimento ma dopo il periodo della creazione hanno smesso di farsi vedere in giro, in modo talmente improvviso che molti pensarono che fossero addirittura decedute. Solo pochi, oltre alle custodi, hanno avuto la possibilità di vederla e di usufruarne. Queste persone non sapendo trattenersi ne parlarono in giro ma furono tutti presi per pazzi da molte persone. Altre crearono delle leggende, tutte ovviamente false e che non erano neanche simili alla realtà, su le storie che raccontavano. Ma i nuovi immortali, offesi da queste storie, decisero di raccontare la vera storia della fonte, ossia quella appena racconta. 
Nessuno sa, però, dove si trova questa misteriosa fonte dato che nessuno lo ha mai voluto raccontare. L'unica cosa che sappiamo è che per entrare c'è bisogno una chiave, anche essa nascosta. Ovviamente, tocca a voi credere o no. - finì di leggere ed alzai lo sguardo. Erano tutti molto seri ed allo stesso tempo curiosi. 
- Wow. - sussurrò la mia migliore amica guardando il pavimento. 
- Lo so. - sussurrati annuendo. Capivo come si sentiva, anch'io ci ero rimasta quando l'ho letto. In fondo, per quanto la fonte fosse un posto magico, la sua storia era comunque orribile. 
- Va bene... mettiamo che ci creda - cominciò Blaise riprendendosi dallo stato di trans in cui era caduto. Alzò lo sguardo e lo puntò nel mio. Capì immediatamente che era successa la stessa cosa che era successa a me. Adesso, stava cominciando a crederci. - Lì c'è scritto che nessuno sa dove si trova e che comunque per entrare ci vuole una chiave anch'essa nascosta chissà dove. Cosa hai intenzione di fare? - 
- Ho già in mente cosa fare. È molto complicato ma può funzionare. - risposi annuendo. - Ma prima devo fare alcune ricerche. - dissi alzandomi ed andando verso la porta ma non feci in tempo ad aprire la porta che una mano mi prese per il polso e mi fece fermare. Mi voltai ed incontrai lo sguardo del mio ragazzo. 
- Aspetta, non puoi andartene così. - disse lui aggrottando le sopracciglia. Sembrava quasi spaventato e lo capivo; anch'io lo ero. 
- Ti prometto che se scoprirò qualcosa in più sarai il primo a cui lo dirò. - dissi posando la mano libera sulla sua, che stringeva ancora il mio polso, e dolcemente allentai la stretta fino a liberarmi. Mi allungai e gli diedi un leggero e dolce bacio sulle labbra prima di uscire. Sapevo che ci avrei messo come minimo tutta la giornata, se ero fortunata, e provabilmente mi sarebbe servito anche di più; alla fine forse non avrei neanche trovato le informazioni che mi servivano. Sapevo dove dovevo andare, perché quella era la biblioteca più grande e fornita del mondo magico, ma adesso non potevo chiedere un permesso di uscita quindi per adesso mi sarei dovuta accontentare di cercare nella biblioteca della scuola. 
Scusate! Lo so che fa schifo come capitolo ma non avevo molto ispirazione. Ho paura di chiedervi cosa ne pensate perché mi dico da sola che è orribile e disordinato. L'unica parte che si salva è l'ultima, forse. 
Ci tengo a dire che la leggenda l'ho inventata tutta di sana pianta, senza ispirarmi a niente. Ogni similitudine è totalmente casuale. Detto questo grazie per la lettura e ci vediamo al prossimo capitolo che sarà molto meglio, promesso. Ciao! 

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TEMPO DI CREDERCI


Pov Hermione


Ormai le feste erano finite e tutti gli studenti, compresi noi quattro, si affrettavano a finire di fare le valige per tornare ad Hogwarts. Eravamo già alla stazione ed aspettavamo solo di salire sul treno. Mi ricordavo bene com'era l'ultima volta che ero stata lì. Io e Draco che fingevamo di non amarci e Ginny che ancora stava con Harry. Era incredibile che fossero passati appena quattro mesi, era incredibile quante cose erano successe in appena quattro mesi! 
- Ragazzi! Ci credete che sono passati appena quattro mesi? - fece con un sorriso Ginny stringendosi al suo ragazzo che la strinse a sua volta. 
- Incredibile vero? - feci mentre Draco mi passava un braccio intorno alla vita. Mi strinsi a lui mettendogli una mano sulla schiena ed alzai lo sguardo, incontrando il suo celeste e bellissimo. Mi sporsi e gli diedi un lieve bacio sulle labbra e quando ci staccammo vidi che anche Blaise e Ginny avevano avuto la stessa idea solo che loro aveva anche approfondito.
- Oh! Trovatevi una stanza. - dicemmo all'unisono io ed il mio ragazzo ai due che si staccarono voltandosi verso di noi. 
- Ora vi sentite meglio? - fece il moro irritato. 
- Oh! Io sì. - fece Draco sorridendo soddisfatto. 
- Anch'io. Piccola rivincita personale. - aggiunsi soddisfatta allo stesso modo. Dopo di ché il treno fischiò e tutti salimmo. Dovettimo girare un po'  ma alla fine trovammo un vagone completamente libero. Ci sedemmo dentro di esso e ci rilassammo, ognuno abbracciato al proprio fidanzato. Erano state due settimane meravigliose, ci eravamo rilassati e ripresi da tutto quello che era successo, compresa la notizia bomba del fatto che Pansy ed Harry stessero insieme. Facevo ancora fatica a crederci perché stentavo a credere che quei due potessero stare insieme, mi sembravano davvero troppo diversi l'uno dall'altro ma in fondo chi ero io per giudicare? 
Oltre a questo, continuavo a pensare in continuazione a quello che ci aveva detto Draco alla festa di Natale e dentro di me non vedevo l'ora di tornare a scuola per trovare una risposta. 
- Tutto bene, Herm? - questa domanda mi distolse dai miei pensieri ed io alzai lo sguardo, fino a poco fa rivolto al finestrino, verso Ginny. 
- Sì, certo. Stavo solo pensando. - dissi annuendo per rassicurarla. Lei annuì a sua volta e tornò a rilassarsi contro il petto di Blaise. Il viaggio fu molto tranquillo e rilassante. Appena scesi dal treno andammo alle carrozze e raggiungemmo in pochi minuti il castello. Andammo tutti nelle nostre camere per sistemare le nostre cose; ci saremmo incontrati poi a cena. Recentemente, ossia qualche giorno prima della partenza per andar a casa, Blaise e Ginny avevano chiesto al preside se come noi potevano stare nella stessa camera e lui aveva acconsentito; dopo tutto quello che avevamo passato e avremmo passato questo era il minimo.
Entrammo nella nostra camera e solo adesso mi resi conto di quanto mi era mancato quel posto. Era stata la nostra casa per mesi e lo sarebbe stata ancora per un bel po'. 
- Mi è mancata questa camera. - sussurrai sentendo le sue braccia circondarmi la vita. 
- Anche a me. - sussurrò a sua volta dandomi un lieve bacio sul collo scoperto. Sorrisi e ci staccammo per poter sistemare tutto. Andai al mio baule e lo aprì, cosa che fece anche lui col suo, e cominciai piano piano a togliere i vari vestiti ed a metterli nell'armadio. - Tutto bene, Hermione? - mi chiese lui dopo un po' e da come mi aveva chiamata intuì che c'era qualcosa che non andava. Mi volta i verso di lui ed annuì lievemente. 
- Sì, certo. Perché me lo chiedi? - 
- Secondo te? Sei rimasta praticamente zitta per tutto il viaggio ed adesso romani muta. Che succede, me lo puoi spiegare? - 
- Niente! Draco va tutto bene, okay! Avrò pure il diritto di stare zitta se non ho niente da dire. - 
- Certo, ma... - 
- Ma cosa? Devo chiederti il permesso per non parlare? Non vedo quale sia il problema. - lo aggredì di nuovo. Sentendo quelle parole vidi qualcosa spezzarsi nei suoi occhi. 
- Bene, quando ti sarai data una calmata fammi un fischio. - disse un attimo dopo uscendo dalla camera. Sospirai pesantemente ed immediatamente mi diedi della stupida per averlo trattato così. Ero stressata in quel periodo a causa di quello che stava succedendo ma non potevo prendermela con lui. Presi un respiro e buttando l'indumento che avevo in mano dentro l'armadio mi catapultai alla porta. La aprì ed uscì fuori con l'intento di cercarlo e di trovarlo. Non ci volle molto. Mentre scesi le scale che portavano alla sala comune vidi una testa bionda spuntare dal divano davanti al caminetto acceso. Rimasi ferma un paio di minuti a guardardare la sua nuca prima di decidermi a raggiungerlo. Mi sedetti accanto a lui, senza guardarlo, tenevo lo sguardo fisso sul fuoco che illuminava i nostri volti. La sala era stranamente deserta ed il dubbio che tutti fossero già a cena mi arrivò in testa ma cacciati subito quel pensiero, avevo cose più importanti a cui pensare. Appoggiai la testa sulla sua spalla senza dire niente e lui, senza aprire bocca a sua volta, mi avvolse le spalle con un braccio. 
- Mi dispiace. - sussurrai accoccolandomi sul suo petto. 
- Tranquilla. - 
- Ho esagerato. Sono davvero stressata ma non dovevo prendermela con te. - 
- Lo so, amore. Ti capisco, anch'io sono molto preoccupato. - affermò accarezzandomi lentamente il braccio. - Scusa anche tu, non dovevo andarmene. - 
- Non dirlo, non è colpa tua. - sussurrai alzando la testa e puntando gli occhi nei suoi. Mi sporsi e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra. 
- Neanche tua, credimi. - disse sulle mie labbra prima di riattaccarle. 


***


La mattina dopo mi svegliai abbracciata a Draco che ancora dorminva profondamente. Alzai la testa dal petto nudo di lui e diedi un'occhiata veloce alla sveglia e vidi che erano già le 8! Ecco, ed avevamo saltato di nuovo le lezioni, o almeno la prima. Voltai la testa e tornai a guardare il mio ragazzo. Gli accarezzai lentamente e dolcemente il viso, passando le dita sulla linea della mascella, lievemente ruvida a causa della barba che stava crescendo. Gli passai le dita, successivamente, sulle labbra e ne tracciai il contorno. 
- Uhm... che bel risveglio. - disse lui mentre passavo un dito sul suo labbro inferiore. Aveva lo sguardo assonnato ma si vedeva che era molto sveglio. Allungò la mano e prese quella con cui l'avevo accarezzato per un polso, cominciando a baciare una per una le mie dita, poi il palmo e per ultimo il dorso. Si allungò e ci baciammo un secondo sulle labbra. 
- Buongiorno. - dissi con un sorriso. 
- Buongiorno, amore. - rispose con un altro sorriso. 
- Abbiamo saltato la prima lezione della giornata. - lo informai con un sospiro. 
- Ed allora? Abbiamo saltato le lezioni per quasi due settimane prima di Natale. - 
- Lo so, ma non è giusto! Non possiamo continuare a saltare le lezioni. - dissi scuotendo la testa contrariata. Lui sbuffó sonoramente e seppellì la teta nel cuscino. 
- Perché? - chiese con la voce bloccata dal cuscino. 
- Secondo te? Perché se non partecipiamo alle lezioni non saremo preparati per i M.A.G.O. e questo significa che verremo bocciati e dovremo ripetere l'anno. Vuoi questo? - spiegai accarezzandogli lentamente la schiena. Lui, lentamente, alzò la testa e mi guardò. 
- Okay, da domani riprenderemo a partecipare alle lezioni regolarmente. - disse tirandosi su. 
- No! Da oggi! - 
- Domani. - fece lui con tono autoritario. 
- Oggi, vado a vestirmi e poi andiamo alla seconda ora. - dissi provando ad uscire dal letto ma lui mi prese per i fianchi e mi buttò giù, sul letto, salendo poi sopra di me. 
- Non ci provare. - disse ridendo. 
- E dai! Lasciami andare. - urlai ridendo a mia volta. 
- No! Domani andiamo a lezione ed oggi rimaniamo qui a riposarci. - 
- Ma... - feci per dire ma le sue labbra imprigionarono le mie in un bacio dolce che pian piano si fece più passionale. 
- Domani. - sussurrò sulle mie labbra. 
- Va bene. - acconsentì con uno sbuffo. Sorrise trionfante e mi baciò di nuovo. Appena staccati scendemmo dal letto e ci vestimmo. Indossai un paio di jeans scuri ed un maglioncino bianco. Lui un paio di pantaloni ed una camicia bianca. Uscimmo dalla nostra camera ed andammo nella Sala Comune; appena arrivati vidi subito due persone abbracciate su una delle poltrone. Le riconobbi subito. Blaise e Ginny. 
- Ehi ragazzi! - li salutò Draco alzando una mano a mò di saluto. I due si voltarono verso di noi e si alzarono sorridenti. 
- Buongiorno! - 
- Perché non siete a lezione? - chiesi curiosa e lievemente accusatoria. 
- Perché non sei a lezione? O meglio, Draco come diavolo hai fatto a convincerla a non andare a lezione oggi? - chiese divertita. 
- Non è stato difficile. È bastato qualche bacio. -  rispose lui scuotendo la testa. 
- Ma ci andiamo domani. - aggiunsi sicura. 
- Certo. - confermò lui avvolgendomi le spalle con un braccio. - Voi? - 
- Non ci andava. - rispose Blaise scrollando le spalle. - Ma tranquilla Herm, domani ci andiamo. - 
- Bene. Abbiamo perso già troppo. - dissi amareggiata. Non potevo neanche immaginarmi quante cose avevano fatto ed io non avevo studiato! Ero così indietro. 
- Che si fa? - chiese Draco dopo qualche secondo di silenzio. 
- Guardate! Sta nevicando! - esclamai eccitata guardando fuori dalla finestra. Amavo la neve ed il bello di vivere lì era anche quello! Da piccola mi piaceva tantissimo fare tantissimi pupazzi di neve in giro per il giardino, perché farne uno? Facciamone cento! 
- Palle di neve? - propose la rossa con un grande sorriso, come se fosse una bambina ed avevo la netta sensazione di avere la stessa espressione. 
- Perché no. - fece Blaise annuendo. 
- Va bene. - acconsentì Draco annuendo a sua volta. Andammo nelle nostre camere per metterci cappotti, guanti e sciarpe per poi uscire dal castello. Il paesaggio era davvero magico. Il prato che circondava il castello era completamente ricoperto dal manto bianco, gli alberi erano spogli e su alcuni rami spuntavano ghiaccioli e spruzzi di neve, cadeva ancora qualche fiocco di neve e quando alzai lo sguardo uno mi si posò leggero sulla guancia per poi sciogliersi un attimo dopo. Cominciammo ad avanzare lentamente nella neve ed ad ogni passo corrispondeva un:impronta dato che era neve molto fresca e soffice. 
Dopo qualche passo sentì un urletto dietro di me e quando mi volta i vidi Ginny seduta a terra, un'espressione contrariata. 
- Detesto la neve. - sussurrò lei sbuffando per togliersi un ciuffo di capelli rossi che le era caduto sugli occhi. Scoppiammo tutti a ridere, seguiti ben presto anche dalla rossa. Sorridendo la raggiunsi e le diedi una mano ad alzarsi. Ma, dopo averla rimessa in piedi, lei fece un altro passo e cadde di nuovo portandosi giù con lei.
- La neve non è proprio il tuo elemento. - constatò Blaise ridendo a crepa pelle con il mio ragazzo. Si stavano prendendo gioco di noi! Guardai la mia migliore amica che a sua volta spostò lo sguardo su di me, bastò quello e ci capimmo al volo. Riportai gli occhi sul mio ragazzo e presi una manciata di neve, la modellati a palla e contemporaneamente alla mia amica la lanciati addosso a lui, mentre lei la lanciava contro il suo ragazzo. Lo colpì sul braccio ed entrambi smisero immediatamente di ridere. - Questo non si fa! - 
- Davvero? - feci con un sorrisetto prendendo un altro po' di neve e tirandola addosso a Draco. Ginny fece lo stesso tirandola, di nuovo, contro il moro. 
- Questa è guerra! - disse il biondo. Da lì cominciò la vera battaglia, ragazze contro ragazzi. Io colpivo e miravo principalmente al biondo mentre la mia amica al moro, cosa che facevano anche loro mirando allo stesso modo. Alla fine, eravamo tutti bagnati a causa della neve che si era sciolta ed io avevo anche qualche fiocco tra i capelli. Ci buttammo a terra esausti e ridenti. 
- Direi che abbiamo vinto noi. - affermò Blaise guardando il suo amico che annuì. 
- Non se ne parla! Abbiamo vinto noi! - disse Ginny guardando prima i due e poi me che annuì decisa. 
- Voi siete state le prime a cadere a terra. - disse Draco tirandosi su a sedere, dato che si era sdraiato tenendosi sollevato con i gomiti. 
- L'abbiamo fatto contemporaneamente. - replicai scuotendo la testa. - Facciamo parità? - quelle parole furono seguite da qualche minuto di silenzio ed alla fine tutti si trovarono d'accordo. 


Giocammo a palle di neve ancora per un po' finché la temperatura non si abbassò ulteriormente e fummo costretti a rientrare nel castello, anche se lì la situazione non era migliore. 
- Non so voi ma io ho voglia di un bagno caldo. - dissi togliendomi il cappello di testa mentre camminavamo verso la Sala Comune. 
- Anch'io. - disse uno dopo l'altro gli altri. Camminammo velocemente ed appena entrammo nella sala il dolce tempore del fuoco ci avvolse. Mi tolsi il cappotto e mi catapultati davanti ad esso, buttando l'indumento sul divano. Uno ad uno ognuno andò nel proprio bagno a farsi un bagno ed io fui l'ultima, dato che mi ero voluta godere il dolce calore delle fiamme ma dopo un po' la sensazione dei capelli umidi ed appiccicati alla nuca divenne insopportabile ed appena Draco ci raggiunse io presi il suo posto. Entrai in camera e subito dopo nel bagno. Dentro regnava ancora l'odore di Draco e dopo aver inspirato quel meraviglioso profumo cominciai a spogiarmi. Rimasta in biancheria aprì il rubinetto della vasca ed aspetti che essa si riempisse. Non l'avevo ancora mai usata da quando ero lì ma adesso volevo rilassarmi e quello sembrava il modo migliore. Mentre si riempiva, lasciai cadere il mio bagnoschiuma dentro e ben presto si formò una soffice schiuma sull'orlo dell'acqua. Soddisfatta, mi tolsi anche gli ultimi indumenti e mi immersi nell'acqua. Mi lavai piano i capelli ed una volta finito appoggiai la testa sul bordo e chiusi gli occhi, beandomi di quella dolce sensazione. 
Tentai di svuotare la testa ma tempo cinque minuti che le parole di Draco mi tornarono in mente. 
- Eternità. - sussurrai aprendo gli occhi e puntandolo sul soffitto bianco panna. - Eternità. Eternità. - continuavo a ripetermi come se solo quella parola potesse darmi una risposta. - Eternità. Eterno. - pian piano, più pensavo a quella parola più mi si formava un pensiero nella testa, sentivo che ero vicinissima alla risposta ma per un soffio non riuscissi ad arrivarci. Ero sempre più vicina. - Eterno... - sussurrai chiudendo gli occhi. - Eterna giovinezza! - dissi aprendo gli occhi di scatto. Ma certo! Eterna giovinezza! Uscì dalla vasca ed avvolsi il mio corpo nudo in un asciugamano prima di uscire dal bagno. Andai velocemente alla libreria e cercai freneticamente il libro che stavo cercando. La setacciai completamente prima di trovare quello giusto. L'avevo comprato e letto quest'estate e me lo ero portato anche qui perché mi era piaciuto davvero tanto. Lo misi sul letto e con un colpo di bacchetta mi asciugai per poi vestirmi velocemente. Ripresi il libro in mano e lo sfogliai freneticamente cercando l'argento che mi serviva. Dopo qualche minuto di ricerca lo trovai e scorsi velocemente il testo per essere sicura di ricordarmi bene. Tenendo gli occhi fissi su di esso raggiunsi la porta ed uscì, per poi raggiungere velocemente anche la Sala Comune. Erano tutti lì, che perlavano seduti sui divani Draco su uno e Blaise e Ginny sull'altro. 
- Ragazzi! L'ho trovato! - esclamai scendendo gli ultimi gradini. 
- Che cosa? - chiese curioso il mio ragazzo. Lo raggiunsi e mi buttai accanto a lui. 
- Prima della festa, hai parlato dell'ultimo giorno in cui eri lì. Di quello che ti hanno detto, ricordi? - 
- Certo. - 
- Bene, quando ne hai parlato mi era venuta in mente qualcosa... ma non riuscivo a ricordare cosa. Sapevo solo che si trovava qui. Ed infatti eccolo. - dissi mostrando ai tre il libro che avevo in mano.
- Okay, ed esattamente cosa ti ha ricordato quel libro? - chiese Blaise sempre più confuso. 
- Uffa, ma non vi ricordate? Draco ha detto che Bellatrix ha parlato di eternità! Qualche tempo fa avevo letto qualcosa e credo di aver capito cosa vogliono fare, almeno per ora. -
- Cosa? - chiesero all'unisono. Lì mi bloccai. Sapevo che molte persone non credevano all'esistenza di questa fonte, anch'io prima di leggere quel libro avevo sempre creduto che essa fosse solo una leggenda... ma quella era l'unica cosa che potrebbe dare questa possibilità, vivere davvero per l'eternità come aveva lasciato  intendere lei. 
- Avete mai sentito parlare della.... Fonte dell'eterna giovinezza? - chiesi incerta. 
- Oh! Andiamo Herm! È solo una sciocca leggenda. - esclamò il moro come mi aspettavo che facesse. 
- No, invece. Anch'io lo credevo prima di leggere questo... - 
- L'unica cosa che può dare l'immortalità è la Pietra Filosofale, distrutta anni fa. La fonte è sola una fantasia. - 
- Sei proprio testardo! Ti dico che esiste e Bellatrix e Rodolphus la vogliono usare. - dissi esasperata. - E poi anche la Pietra Filosofale era considerata una leggenda prima di dimostrare che esisteva. Ricordi? - 
- Cosa ti fa credere che esista? - chiese con un sospiro lui. Per tutto quel tempo la rossa ed mio ragazzo erano rimasti zitti ad ascoltarci. 
- Non lo so, in realtà. Ma se essa dovesse esistere e loro due sanno dove si trova saremmo davvero in grave pericolo. Non possiamo permettere che loro ne usufruiscono! - 
- Su questo hai ragione, sarebbe una catastrofe se riuscissero a diventare immortali. - disse lui guardando a terra. Restammo tutti zitti per un po' finché Draco non parlò. 
- Cosa dice il libro? - 
Abbassati lo sguardo su di esso e cominciai a leggere il testo. - La Fonte dell'eterna giovinezza, considerata da molti solo una leggenda, è invece una realtà. Forgiata anni orsono è probabilmente il luogo più potente e nascosto del mondo magico. La leggenda dice che era stata creata da una strega che voleva essere immortale, si era innamorata di un essere immortale e voleva essere come lui. Le sue sorelle, vedendo quanto lei lo ammesse, la aiutarono a crearla. Quella notte, i due si incontrarono e lei gli fece vedere la fonte promettendogli che sarebbero stati insieme per sempre. La strega divenne immortale, ma mantenne anche i suoi grandi poteri. 
Poco tempo dopo, il suo amato si innamorò di un'altra. Una come lui, e cominciò a trattare male la strega fino a lasciarla, per poi mettersi con l'altra ragazza. Ferita tornò dalla sua famiglia e quando le sorelle seppero cosa era successo decisero di vendicare la sorella. Insieme, uccisero a sangue freddo il ragazzo e successivamente anche la ragazza di cui si era innamorato. Ma quando tornarono a casa, credendo che la sorella ne sarebbe stata contenta, e glielo comunicarono lei reagì malissimo. Nonostante lui l'avesse tradita in questo modo lei ne era ancora innamorata e cosí uccise le sue sorelle. La fonte distrusse quella famiglia e, invece di dare la felicità e la vita eterna, aveva invece solo dato dolore ed aveva spento tante vite. Decise di nascondere questa fonte per non averci più niente a che fare. 
La strega dopo anni ed anni, si innamorò di nuovo, ma questa volta di uno come lei, un mago. Da questa unione nascè una bambina; quando raggiunse la maggiore etá la madre le raccontò la storia dell fonte e lei, capendo che se fosse finita in mani sbagliate poteva diventare molto pericolosa, decise di diventarne la custode. Da quel giorno al diciottesimo compleanno ogni strega prendeva il posto della madre per custodire la fonte, per poi usarla e diventare immortale. 
Ovviamente ci sono ancora molti che credono che questa sia solo una leggenda ma ci sono delle prove dell'esistenza di questa fonte. Ci sono molti "documenti" che testimoniano l'esistenza delle sorelle ed in essi c'è anche scritto che erano la famiglia più potente. Vivevano una vita molto attiva per quei tempi, andavano ad ogni festa e qualsiasi tipo di ricevimento ma dopo il periodo della creazione hanno smesso di farsi vedere in giro, in modo talmente improvviso che molti pensarono che fossero addirittura decedute. Solo pochi, oltre alle custodi, hanno avuto la possibilità di vederla e di usufruarne. Queste persone non sapendo trattenersi ne parlarono in giro ma furono tutti presi per pazzi da molte persone. Altre crearono delle leggende, tutte ovviamente false e che non erano neanche simili alla realtà, su le storie che raccontavano. Ma i nuovi immortali, offesi da queste storie, decisero di raccontare la vera storia della fonte, ossia quella appena racconta. 
Nessuno sa, però, dove si trova questa misteriosa fonte dato che nessuno lo ha mai voluto raccontare. L'unica cosa che sappiamo è che per entrare c'è bisogno una chiave, anche essa nascosta. Ovviamente, tocca a voi credere o no. - finì di leggere ed alzai lo sguardo. Erano tutti molto seri ed allo stesso tempo curiosi. 
- Wow. - sussurrò la mia migliore amica guardando il pavimento. 
- Lo so. - sussurrati annuendo. Capivo come si sentiva, anch'io ci ero rimasta quando l'ho letto. In fondo, per quanto la fonte fosse un posto magico, la sua storia era comunque orribile. 
- Va bene... mettiamo che ci creda - cominciò Blaise riprendendosi dallo stato di trans in cui era caduto. Alzò lo sguardo e lo puntò nel mio. Capì immediatamente che era successa la stessa cosa che era successa a me. Adesso, stava cominciando a crederci. - Lì c'è scritto che nessuno sa dove si trova e che comunque per entrare ci vuole una chiave anch'essa nascosta chissà dove. Cosa hai intenzione di fare? - 
- Ho già in mente cosa fare. È molto complicato ma può funzionare. - risposi annuendo. - Ma prima devo fare alcune ricerche. - dissi alzandomi ed andando verso la porta ma non feci in tempo ad aprire la porta che una mano mi prese per il polso e mi fece fermare. Mi voltai ed incontrai lo sguardo del mio ragazzo. 
- Aspetta, non puoi andartene così. - disse lui aggrottando le sopracciglia. Sembrava quasi spaventato e lo capivo; anch'io lo ero. 
- Ti prometto che se scoprirò qualcosa in più sarai il primo a cui lo dirò. - dissi posando la mano libera sulla sua, che stringeva ancora il mio polso, e dolcemente allentai la stretta fino a liberarmi. Mi allungai e gli diedi un leggero e dolce bacio sulle labbra prima di uscire. Sapevo che ci avrei messo come minimo tutta la giornata, se ero fortunata, e provabilmente mi sarebbe servito anche di più; alla fine forse non avrei neanche trovato le informazioni che mi servivano. Sapevo dove dovevo andare, perché quella era la biblioteca più grande e fornita del mondo magico, ma adesso non potevo chiedere un permesso di uscita quindi per adesso mi sarei dovuta accontentare di cercare nella biblioteca della scuola. 


Scusate! Lo so che fa schifo come capitolo ma non avevo molto ispirazione. Ho paura di chiedervi cosa ne pensate perché mi dico da sola che è orribile e disordinato. L'unica parte che si salva è l'ultima, forse. 
Ci tengo a dire che la leggenda l'ho inventata tutta di sana pianta, senza ispirarmi a niente. Ogni similitudine è totalmente casuale. Detto questo grazie per la lettura e ci vediamo al prossimo capitolo che sarà molto meglio, promesso. Ciao! .

 

   
 
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