Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Trixina    16/06/2009    15 recensioni
Ti amo. No non dovrebbe andare così. Ti amo. Non dovrebbe fare così male. Ti amo. Perché quel suo ti amo, ormai l’ho capito… Ti amo. è un addio.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

.Sana.

 

“Il volo New York-Tokyo sta per atterrare all’aeroporto Shikamaru fra cinque miniuti;ripeto il volo 732 NY-Tokio sta per atterrare all’ aeroporto Shikamaru fra cinque minuti. Grazie per aver volato con noi.”

 

Cinque minuti.

Tum-tum

Sarei tornata a casa fra cinque minuti.

Tum-tum…

Avrei rivisto…

 

“Sana tutto ok?”. Rei-kun come al solito ha capito che qualcosa non va. Ormai sono come un libro aperto per lui.

Espiro profondamente e con voce misurata rispondo con il classico “Tutto ok.” Classico perché ogni singolo giorno gli rispondo così. È una bugia,la mia, che fa stare bene sia me che lui:anche se sappiamo benissimo che non è tutto ok facciamo finta che lo sia, o per lo meno…Rei-kun fa finta di credere a quella pietosissima bugia che ogni giorno gli spiattello e per tutta risposta mi sorride incoraggiante.

“Bene. Sono contento.” Che vi dicevo? Come da copione mi ha sorriso,e parte di quell’ energia che infonde nel suo sorriso si riversa su di me,riscaldandomi. Gli sorrido di sbieco,guardandolo attraverso il vetro del finestrino.

Mi è sempre piaciuto guardare al dì la delle cose,vetro compreso. Perdipiù la vista notturna di Tokyo dall’ alto è spettacolare;altro che New York, è Tokyo la vera città che non dorme mai! Con le sue luci, i rumori…

 

Sono a casa.

 

Sorrido emozionata,colpita dal mio stesso pensiero. L’ospedale,la malattia…ora mi appaiono solo una notte infinita di paura e dolore,rischiarata solamente da sporadiche stelle, piccoli sprazzi di speranza e razionalità grazie al quale ho potuto continuare il mio cammino. E poi…

La meteora.

 

“Ne…ne è sicuro?”

L’uomo si tolse gli occhiali e annui.

“Nessun errore. Lei,signorina  Kurata è stata molto fortunata. Il cancro era circoscritto,non si è espanso più di tanto,perciò abbiamo potuto rimuoverlo del tutto. Certo,dovrà venire qui ogni anno e ogni mese all’ospedale centrale di Tokyo per dei controlli di routine ma…posso affermare al cento per cento che è guarita”.

 

La mia nuova vita,è crollata quello stesso giorno. Sapevo che l’operazione era andata bene,ma non pensavo…così tanto.

Ho conosciuto molte persone [troppe] che dopo la prima operazione ne hanno dovuto subite molte altre,a volte senza esiti positivi…io invece no.

 

“Un caso molto fortunato”

 

Da quel momento,da quando il medico mi ha detto che sarei potuta tornare a casa solo dopo quindici giorni svolti gli ultimi controlli…quindici giorni sono diventati un agonia insopportabile.

-15

Tokyo,Tokyo,Tokyo.

-14…

 

come un lavandino rotto il mio pensiero fisso era solo uno:sarei tornata a casa.

 

Plick.plick.plick.

Casa.casa.casa.

 

E adesso che sono sull’ aereo,adesso che sono ad un passo dalla meta….ho paura.

 

Ma non so di cosa.

 

E non voglio nemmeno chiedermelo,codarda come sono. Perciò cerco di allontanare questo mio infondato timore,perdendomi tra le luci della città.

Dopo nemmeno un minuto mi stanco della vista e inizio a scalpitare. Quanto manca?

“Vado in bagno”,mormoro prima di dirigermi verso la cabina principale. Almeno ho una scusa per stirarmi i muscoli,dopo ore di viaggio me li sento appena. Entro nel bagno e richiudo la porta dietro di me. E adesso? Sbuffo. Di tornare a posto non se ne parla nemmeno,ci potrei fare muffa. Ma non è che possa fare molto in un bagno. Mi appoggio con la schiena al muro e inavvertitamente con un occhio do uno sguardo allo specchio.

 

Tum-tum.

 

Non sono ancora abituata al mio nuovo viso. Durante la mia permanenza all’ ospedale ho tolto tutti gli specchi,o qualunque cosa riflettesse il mio volto senza capelli,perciò non ho mai visto l’effetto finale,quando sono ricresciuti. I capelli,che prima ricadevano lungo la schiena fin quasi alle vita adesso mi arrivano a malapena alle spalle,ma ciò che è cambiato di più nel mio volto è la carnagione. Anche se prima non ero mai stata particolarmente abbronzata,nemmeno d’estate,adesso sono…lattea. Sembro una statua…o un vampiro. Ridacchio divertita dall’ idea. Se mi mettessi completamente ferma credo che potrei confondermi con il muro. E nessuno mi noterebbe.

 

Mi cercherebbe nessuno?

 

Sicuramente si,Rei-kun non se lo perdonerebbe mai:non mi ha perso in tutti questi anni,a cinque minuti dalla fine sarebbe uno shock per lui!

< Meglio non fargli venire un attacco di nervi e tornare immediatamente-penso mentre continuo a guardarmi allo specchio-altrimenti chi lo regge più!>

 Do un ultima occhiata a quella nuova me che cerca di sorridere per poi tornare al mio posto,giusto in tempo per sentire l’autoparlante che ci consiglia di allacciare le cinture. Me le allaccio svogliata,mentre con una mano cerco di svegliare Mama. Ha dormito per tutto il viaggio!

“Dammi un buon motivo per non ucciderti,stavo sognando Tom Cruise che…”

“Mama,dacci un taglio. Il fatto che ti abbia aiutato una volta con i pacchi della spesa non significava che ti voleva sposare. Mettici una pietra sola. E comunque siamo arrivati,ti basta come ragione?” le dico abbastanza irritata.

È da quando ha incontrato (per la verità gli è finita completamente addosso,povero lui!) il suo Tommy (lo so,lo so…che razza di soprannome è Tommy?) che non fa che parlare di lui,sognarlo,parlarmi di lui….riparlarmi di lui….

 

Aiutatemi per favore.

Dopo due minuti interminabili di borbottii costituiti da frasi quali “Tu guarda che razza di figlia ingrata” o “Il mio Tommy non mi avrebbe mai trattato così” Mama si riprende definitivamente e si allaccia anche lei la cintura a causa delle turbolenze. L’aereo sta scendendo,segno che manca poco all’ atterraggio.

“Hai…hai intenzione di dire ai tuoi amici che sei tornata?”

 

Tum-tum.

 

Sia Mama che mi ha posto la domanda,sia Rei-kun, aspettano una mia risposta,negativa o positiva che sia. Ecco cosa stavano confabulando ieri sera.

 

“Rei-kun è unna decisione che deve prendere solo Sana-chan”

“M-ma signora…Sana è ancora una bambina e….”

“Sbagli. Non è più una bambina, la tua bambina da proteggere. Deve imparare a cavarsela da sola,partendo dal prendere delle decisione. Non sta a noi scegliere,chiaro?”

“S-si…si signora,è stata limpida come l’acqua”.

 

Ho voglia di rivedere i miei amici?

 

Si.

 

Ma la vera domanda è….

 

Loro vogliono rivedere me?

Tum-tum.

Mi vorranno rivedere dopo essere fuggita da loro?

Tum-tum.

Dopo averli traditi…

 

 E non ti sei nemmeno degnata di avvertirci prima.”

 

“Ma in fondo chi cazzo se ne fotte; tu sei Sana Kurata ti puoi pure permettere certe cose”

 

Vorrei urlare a Mama che non so se loro vorranno rivedere me,non il contrario,ma purtroppo il nodo alla gola blocca qualsiasi flusso di parole e tutto ciò che mi esce dalle labbra è un debolissimo “I-io…”

Mama annuisce,facendomi capire che ha intuito quello che volevo dire e mi abbraccia solidale.

“Va tutto bene…”.

 

“Va tutto bene”

 

“Sana…io non sono la tua mamma”

La piccola Sana guardava Misako Kurata dirle delle cose impossibili. Mama era la sua mamma…no? Insomma abitavano insieme,le rimboccava le coperte prima di andare a letto, la sgridava…non erano cose che le mamme facevano?

“Ti andrebbe di cercare la tua vera madre?”

La bimba non capiva. Quindi Mama era una madre…falsa? Non sicura di aver capito bene, annuì solamente.

“Se tu diventassi famosa,bada bene,non a livello mondiale ma più conosciuta degli altri bambini…avremmo il cinque percento di possibilità di trovarla. Che ne dici?”

Il cinque per cento…le sembrava troppo. Lei voleva stare con la sua Mama,giusto? La rossa annuì,certa che così non avrebbe deluso la madre,vera o finta che fosse. Misako le sorrise,ma si vedeva che era stanca e che soffriva a vedere la figlia così…spaurita.

Si avvicinò alla bimba e la abbracciò stretta a se,con il pupazzo della figlia che le faceva scudo.

“Va tutto bene…”

 

 

Per fortuna c’è Mama. Il suo abbraccio è sempre stato migliore di qualsiasi cioccolata calda dopo una caduta o qualsiasi delusione,il suo infaticabile piko il miglior metodo per spronarmi a non abbattermi e a migliorare me stessa.

Grazie a lei so che posso farcela,che posso rincontrare i miei amici…e subire la loro rabbia.

 

Quando capiranno,mi perdoneranno.

 

O per lo meno…spero. Anche se so benissimo che una persona,la più importante…non lo farà mai. Per lui sono…morta. E la cosa ironica è che potrei esserlo davvero,invece sono ancora qui. Non so come e con che criterio di giudizio,ma sono ancora qui mentre altre persone,che potrebbero meritarlo persino più di me…no.

Le lacrime pizzicano insistentemente ai bordi degli occhi,chiedendomi solo di scendere,ma testarda mi rifiuto di piangere per l’ennesima volta. Ne ho già versate troppe,di lacrime.

“Qualunque cosa succederà…io e Rei-kun saremo sempre dalla tua parte,sappi questo. Sempre.”

Anche Mama è emozionata, lo sento dalla sua voce tremolante,che cerca di dissimulare. In tutto questo arco di tempo è stata una roccia,mi ha sostenuta sempre durante le mie crisi a causa delle malattie.

 

Incrollabile.

 

“Grazie Mama…sarei stata persa senza il tua aiuto”

 

Tum-tum.

Due battiti in sincronia,stretti in un unico abbraccio.

Tum-tum.

Madre e figlia.

 

 

 

 

 

Trixina’s space

So già che state già gridando al miracolo,che state ringraziando Dio,Buddha o chi vi pare…comunque se volete saperlo la risposta è si,sono tornata. E vorrei ringraziare come si deve quelle16 persone che mi hanno lasciato un commento all’avviso,o per chi semplicemente mi ha seguito in silenzio;insomma per tutti coloro che mi hanno aiutato davvero a continuare a scrivere…Mary che continuava a chiedermi quando ma soprattutto come avrei continuato questa “bellissima fic” (sul bellissima ci sarebbe da ridire xD)ma siccome non trovo le parole per dirlo come si vede,ho deciso di ringraziarvi con il classico,ma sempre di moda grazie.

Grazie davvero,per tutto….

Un bax 

Ps:dimenticavo di dirvi che ci tengo moltissimo a sapere il vostro parere su questo capitolo. Come avete detto voi, il terremoto mi ha cambiato e ho faticato a riscrivere questa fic,sia per le idee sia perché proprio come stile non mi riconoscevo più. Per non parlare del layout….quindi fatemi sapere. aribax

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Trixina