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Autore: Ginevra1988    18/08/2017    8 recensioni
All'alba del tre maggio Harry, Ginny e gli altri reduci della Seconda Guerra Magica si ritrovano a fare i conti con... il ritorno alla normalità. Le ferite sono fresche, gli incubi li perseguiteranno ancora per anni e poco sembra essere come prima, ma la voglia di ricominciare è tanta. A passi lenti e incerti dovranno trovare la loro strada verso un futuro nel quale non potevano nemmeno sperare fino a qualche giorno prima.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Voi pensate: i tempi sono cattivi, i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili.
Vivete bene e muterete i tempi.

Sant’Agostino
 
 


 
29 giugno 1998 – ancora San Mungo

 
   Devo tornare alla Tana.
   Harry, seduto sulla poltrona scura nella sua camera del San Mungo, sollevò ancora una volta il pesetto con uno sforzo; i muscoli del braccio gli obbedivano di nuovo, ma erano deboli e stropicciati dalla lunga immobilità.
   Teddy mi aspetta, ho promesso di prendermi cura di lui.
   Strinse le dita un po’ di più sul pesetto e flesse di nuovo il braccio, cercando di portarlo il più vicino possibile alla spalla. Sentì le consuete fitte, l’avambraccio cominciava a bruciare.
   Molly è così stanca, così stanca.
   Ancora uno sforzo. Il braccio tremò impercettibilmente, ma l’occhio attento del Guaritore Smethwyck colse comunque quel piccolo segnale.
   “Harry, non sforzarti.”
   Ginny tutte le notti sogna…
   Il tremore divenne più forte, le vene sembrarono riempirsi di fuoco; il veleno del Vampiro ancora in circolo era molto debole, ma durante gli esercizi Harry lo sentiva pulsare e bruciare.
   “Harry, basta. Ho detto basta!”
   Il Guaritore Smethwyck fece Levitare con un colpo di bacchetta il pesetto. Il braccio sinistro di Harry ricadde sul ginocchio, scosso da tremiti, e lui si portò istintivamente la mano destra ai muscoli indolenziti dell’avambraccio, massaggiandoli con cautela.
   “Non devi esagerare” il Guaritore allontanò la mano di Harry con un gesto brusco e prese a ispezionare il braccio con movimenti esperti. “Rischi di peggiorare la situazione.”
   Harry non rispose, si limitò a fissare la foto di Molly, Teddy e Ginny, che aspettavano pazienti sul comodino. Greg, seduto dall’altra parte del letto, fissava la scena inespressivo, le braccia incrociate sul petto.
   “Per oggi basta” decretò il Guaritore.
   “Posso provare a…” tentò il ragazzo, ma Smethwyck gli scoccò la peggiore delle sue occhiate, il ché significava che la discussione era chiusa. Anzi, non era nemmeno cominciata.
   “E’ ora di cena!” cinguettò un’Assistente di Corsia entrando nella stanza con un vassoio; era troppo bionda e troppo sorridente per i gusti di Harry, sembrava uscita da una pubblicità degli Zuccotti di Zucca – fatti a mano per rendere la vostra giornata splendente!
   Greg evidentemente non la pensava così, perché scattò in piedi, si scostò un paio di ricci da davanti agli occhi con un gesto studiato e raggiunse la bella Assistente in due falcate.
   “Joy, faccio io! Dev’essere pesante!”
   Joy trillò come un cardellino, mostrando tutti e trentasei i denti bianchissimi e mollando senza tanti complimenti il vassoio tra le braccia di Greg. Smethwyck si assicurò che il braccio di Harry fosse sistemato correttamente nel fazzolettone, poi si congedò portando con sé l’Assistente.
   Seduti ai due lati del tavolino, Harry e Greg fissavano le ciotole piene di zuppa di una qualche verdura dagli effetti benefici ma dal sapore di sterco di Ippogrifo.
   “I tuoi amici non portano più i panini?” chiese Greg giocherellando pigramente con il cucchiaio nella minestra. Harry gettò un’altra occhiata sconsolata al proprio piatto, chiedendosi cosa stesse preparando Molly in quel momento.
   La porta si aprì una seconda volta e Kingsley fece il suo ingresso a grandi passi, la schiena dritta e lo sguardo duro. Greg scattò subito in piedi.
   “Buona sera, signor Ministro!” scandì a pieni polmoni.
   “Ciao Kingsley” si limitò dire Harry, perplesso da quella visita e soprattutto dalla reazione dell’Auror. “Perdonami se non mi alzo, ma le gambe ancora non collaborano del tutto.”
   “Ciao Harry” rispose Shacklebolt con un sorriso tirato. “Williams, aspetti fuori per favore.”
   Greg obbedì e lasciò la stanza.
   “Allora, come stai?” chiese Kingsley con un’espressione falsamente incoraggiante. Harry si strinse nelle spalle.
   “Miglioro. Perché sei qui? Non credo sia una visita di cortesia, mi sbaglio?”
   Il Ministro sorrise imbarazzato e si sedette sulla sedia lasciata libera da Greg, scostando di diversi centimetri la ciotola di zuppa con la mano.
   “Mi dispiace non essere venuto prima, ma il mio nuovo lavoro non è tra i più rilassanti.”
   “Lo capisco. Perché sei qui?” ripeté Harry.
   Kingsley si passò una mano sul viso in un gesto stanco prima di rispondere.
   “I motivi sono due. Il primo, ieri sono stati ritrovati i resti di Severus Piton.”
   Quel nome sprofondò nello stomaco di Harry come un macigno, facendo scomparire del tutto il già scarso appetito. Il ragazzo fece un grosso sforzo per allontanare le immagini ancora nitidissime dei ricordi che il suo ex professore gli aveva voluto mostrare in punto di morte, immagini che bruciavano anche più del veleno di Vampiro.
   “Vorrei che riposasse con gli altri Caduti del Due Maggio, che ne pensi?” chiese Kingsley. Harry annuì con calore. “Ma dovremo dare delle spiegazioni” proseguì il Ministro. “Tutti là fuori sono convinti che Severus fosse il braccio destro di Voldemort. Quindi ti chiedo: cosa possiamo divulgare e cosa no? Dove arriverà la versione ufficiale?”
   Harry provò un moto di gratitudine nei confronti di Kingsley per quel gesto pieno di rispetto.
   “Dovrebbero sapere che ha sempre fatto il doppiogioco, lavorando dalla nostra parte” disse il ragazzo dopo un momento di silenzio. “Che mi ha aiutato nascondendo da Voldemort la spada di Grifondoro e facendomela avere.”
   “E l’omicidio di Silente?”
   “La verità andrà bene.”
   “Coinvolgeremo Draco Malfoy.”
   “Malfoy ha fatto la sua scelta. E Piton ha fatto la sua, evitando a un ragazzo il peso di un omicidio.” Harry respirò a fondo, poi proseguì: “Niente Horcrux e niente… su mia madre.”
   Kingsley annuì.
   “La seconda cosa?” chiese il ragazzo.
   “E’… diciamo un favore personale che ti chiedo.”
   La gratitudine sparì come la fiamma di una candela su cui qualcuno avesse appena soffiato: ogni volta che un Ministro della Magia aveva chiesto a Harry un favore personale non si era mai trattato di qualcosa di piacevole e improvvisamente la premura dimostrata nei suoi confronti prendeva un sapore diverso.
   “La Comunità Magica è preoccupata, inquieta” proseguì Kingsley. “Il fatto che tu sia stato aggredito non è proprio un buon segnale. Se tu… se facessi, diciamo, una conferenza stampa, tranquillizzeresti molte persone. Farti vedere in salute e…”
   Harry lo fermò con un gesto della mano; le sue sensazioni erano esatte: Shacklebolt si stava trasformando in un politico a tutti gli effetti, preoccupato più di quello che la gente pensa piuttosto che della verità.
   “No, non farò nessuna conferenza stampa. Non sono un animale del circo.”
   “Un animale di cosa?”
   “Lascia perdere, roba Babbana.”
   “Harry, capisci che il momento è delicato e…”
   “Kingsley, credi di essere il primo Ministro a tentare di usarmi come un burattino? Per quanto sono convinto che tu sia in gamba e per quanto io ti sostenga, non sarò il tuo ragazzo immagine. Trova un altro modo per tranquillizzare la Comunità Magica. Dì loro che sei venuto a trovarmi e che sto bene, che comincerò il corso da Auror e tutto il resto. Ma non voglio nessuno stupido giornalista attorno, sono stato chiaro?”
   Harry sentiva le guance bruciare, la rabbia ribolliva nello stomaco. Kingsley rimase in silenzio per alcuni lunghi minuti.
   “Va bene, come vuoi. Un tentativo lo dovevo fare” disse sorridendo. “Arthur me l’aveva detto che avresti rifiutato, ma ho voluto provare lo stesso.”
   “Arthur sapeva che saresti venuto stasera?”
   “Veramente no” rispose Kingsley vagamente imbarazzato. “Credo che mi avrebbe Pietrificato piuttosto che lasciarmi parlare con te di una conferenza stampa.”
   Harry lasciò passare qualche momento di silenzio pesante, cercando di sbollire il moto di rabbia.
   “Dimmi che avete novità sul due giugno o su questo” disse indicando la medicazione sulla parte sinistra del collo. Il Ministro abbassò lo sguardo e prese a parlare stancamente, come se fosse un discorso che aveva ripetuto più e più volte.
   “I Goyle hanno ammesso di essere stati loro ad attaccare Xenophilius Lovegood. Erano riusciti a fuggire dopo la Battaglia di Hogwarts e si erano dati alla macchia; la sera del due giugno pare che Gregory si sia ubriacato e abbia preso di mira il primo mago che gli è venuto in mente. Sperava di trovare Luna, a dire il vero, Minerva mi ha detto che durante l’ultimo anno il ragazzo l’ha presa particolarmente di mira a scuola. Quando Garth l’ha trovato, il figlio aveva già evocato il Marchio Nero e messo a soqquadro la casa dei Lovegood; Goyle senior ha fatto giusto in tempo a Schiantare Xeno. Quando ci ha sentiti arrivare si è Smaterializzato a casa del fratello, dove ha lasciato Gregory a smaltire la sbornia, mentre Garth è scappato in Romania dai parenti della moglie, dove Frank lo ha recuperato.”
   “Sono ad Azkaban, adesso?”
   Kingsely scosse la testa.
   “Azkaban è piena come un uovo, Harry. Il Ministero ha sequestrato alcune proprietà dei Mangiamorte e Villa Malfoy è stata trasformata in una piccola succursale di Azkaban; i Goyle sono lì.”
   “Villa Malfoy?” chiese Harry, sbigottito.
   “Penso che tu abbia un ricordo dei sotterranei” rispose il Ministro con un sopracciglio alzato; il ragazzo lasciò passare qualche attimo di silenzio, poi chiese di nuovo:
   “I Goyle hanno detto qualcosa su Ziemsenn?”
   “Non so quanto c’entrino con questa storia” ammise Kingsley stringendosi nelle spalle. “Ma Frankie è convinto che sappiano qualcosa e li sta torchiando personalmente.”
   Harry attese ancora qualche momento prima di fargli la domanda che aveva sulla punta della lingua.
   “E tu ti fidi di Prewett?”
   Kingsley gli riservò un sguardo tra lo stupito e il risentito.
   “Frank ha tutta la mia fiducia e stima. Altrimenti non lo avrei messo al mio posto a capo dell’Ufficio Auror, no?”
   Certo, che domanda sciocca. Eppure Harry non riusciva a togliersi dalla testa che qualcosa in questo nuovo Ufficio Auror non tornasse. Da qualche parte in quella nave c’era una falla, una falla che puzzava di Magia Oscura. E lui a settembre sarebbe salito su quella nave, anche se come mozzo, certo, ma ci sarebbe salito.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo di Gin
Ehilà, ben tornato tra noi Kinglesy! Capisco che il tuo lavoro ti prende non poco, ma una capatina a vedere come sta il salvatore del Mondo Magico la potevi fare, magari prima di avere un favore da chiedergli! Comunque almeno ci sei stato utile con gli aggiornamenti sul due giugno, che a questo punto pare sia ufficialmente solo una bravata, come ci aveva già assicurato Leatherman a suo tempo.
Altra cosa, che probabilmente condividerete con Harry, è la sensazione che ci sia questa “falla che puzza di Magia Oscura” all’interno del nuovo Ufficio Auror. Staremo un po’ a vedere cosa succede.
Come forse qualcuno avrà notato, sono estremamente puntuale con gli aggiornamenti, e questo a causa di una steccatura al ginocchio che mi sta facendo passare agosto sul divano, volente o nolente, e che mi rende anche un’assidua frequentatrice di Efp. Ed è a cagion di ciò che anche per questo aggiornamento vi beccate un piccolo spazio pubblicità!
 
Consigli di lettura (mentre aspettate il prossimo aggiornamento di A passi incerti, chiaro!)
blackjessamine – Ogni giorno, ogni respiro => per gli amanti dei Malandrini e dei missing moments
inzaghina – Promesse da mantenere => se siete tra i disneyani più accaniti e avete sempre desiderato un’infanzia migliore per Harry
Miione – Il Molliccio => one shot consigliatissima ai fan di Ron, che mi sono già “ingraziata” con la mia apologia al personaggio negli aggiornamenti del mese scorso ;)
 
Bon, spero di rimettermi in piedi presto se no continuo a spammarvi di roba da leggere e forse anche basta, dai Gin.
Grazie a chi ha letto e leggerà, a chi segue e a chi mi lascia i suoi graditissimi commenti! Mi state tenendo molta compagnia – oltre che ad alimentare la mia autostima, come ho ripetuto un milione di volte.
Un grazie spciale a Sphynx, che mi pone sempre le peggio domande e alla quale dobbiamo la citazione di Piton in questo capitolo!
Smack
Gin
   
 
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