Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _Polx_    22/08/2017    4 recensioni
La vicenda prende ispirazione dall'ottava opera, non più narrativa bensì teatrale, che ha offerto al pubblico nuovi personaggi molto promettenti, ma al contempo uno sviluppo di trama, a mio parere, mediocre. Forse raccontare quanto venne dopo renderà tutto più chiaro.
-
“Cos'ha a che vedere questo con Delphi? Lei è ad Azkaban, isolata dal mondo. Non può certo essere a capo di simili azioni criminali”.
“Ho la forte sensazione che in tutto questo Delphi sia sempre stata una semplice pedina. Un mezzo, inconsapevole d'essere tale, che infine è sfuggito dal controllo di chi cercava di governarlo”.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivò infine il quindici gennaio, giorno fatidico in cui si sarebbe tenuto il processo contro Draco Malfoy. Poche ore prima c'era stata alla Tana un'allegra festa su richiesta di Albus per il diciottesimo compleanno di Scorpius, ma lui non riuscì a godersela e nessuno gliene fece una colpa.
Pensava e ripensava a quella bizzarra ragazza babbana, l'unica ad aver modo di consultare i documenti contro suo padre, l'unica che avrebbe parlato in suo favore in presenza del Ministero a lui avverso, e si chiedeva cosa mai avrebbe potuto ottenere, lei sola ed estranea al mondo magico nel fronteggiare niente meno che il mondo magico stesso.
Fu consegnato loro un messaggio che esortava Albus, Harry e Ginny Potter, così come Ronald Weasley e il Ministro in persona a presentarsi in aula in qualità di testimoni assieme al figlio dell'imputato. Tale messaggio era firmato a nome di Cassandra Goodman.
Veniva inoltre chiesto loro d'arrivare in abbigliamento consono e formale, pretesa che parve bizzarra, ma a cui non si opposero.
Raggiunsero il Ministero in gruppo, ma trovarono l'ampia aula delle assemblee ancora sbarrata. Avanti al portone attendeva la giovane Goodman: vestiva in stile babbano, ma anche ai loro occhi sembrò splendidamente elegante.
Non si perse in convenevoli: "quando varcheremo questa soglia, la sedia dell'imputato, avanti all'intera giuria, sará ciò che più d'ogni altra cosa balzerà all'occhio, ma dietro di essa attendono altri posti a sedere e quelli sono per voi. Non si aspettavano un numero simile di testimoni, dunque non saranno sufficienti per tutti, ma sfrutteremo l'inconveniente a nostro vantaggio. La prima fila accoglierà la signora Granger, poiché avere il Ministro della magia bene in mostra non può che giovarci; il signor Potter, che la affiancherà per le medesime ragioni; e Albus".
"Io?" chiese quello "Scorpius dovrebbe stare in prima fila".
"Per quanto si voglia imporre alla mente di agire in maniera diversa, il cervello si lascia sempre condizionare dall'aspetto esteriore di ciò che vede e... non metto certo in dubbio il fascino del qui presente signor Malfoy, ma tu, giovane signor Potter, sei un figurino e alle giurie piace pensare che un bel faccino dai tratti simmetrici e dall'aria innocente stia dalla parte dei buoni. Allo stesso modo, Scorpius ha un portamento cui, perdonami se te lo dico tanto schiettamente, tu non potrai mai ambire e" sorrise maliziosamente "veste come un Malfoy. Per questo è colui che starà in piedi, accanto a voi. Sapete, alle giurie piace anche pensare che un giovanotto di buon stile sia affidabile e di giudizio".
"Queste analisi mi puzzano di idiozia" borbottò Ron.
"La nostra situazione è tanto nera da doverci affidare anche ad esse" lo zittì Cassandra prontamente "e poiché lei e la signora Potter avete meno risonanza nell'immaginario comune rispetto agli altri presenti, a causa delle vostre vite discrete e di basso profilo... no, signora Potter" rispose senza esitazione a un'occhiata quieta ma vagamente indignata di Ginny "essere un'ex giocatrice di Quidditch e supervisore della Gazzetta del Profeta non è sufficiente; ebbene, a causa di questo e senza offesa alcuna, voi vi accomoderete in seconda fila. Possiamo procedere".
I battenti si spalancarono e loro li varcarono, sebbene l'unica a mostrarsi impassibile e fiera fosse proprio la giovane Cassandra. Ovviamente dentro sé ribolliva d'ansia, ma non l'avrebbe dato a vedere.
Un uomo s'era accomodato sullo scranno più alto, un anziano mago eletto a giudice. Molti altri avevano fatto altrettanto.
Draco Malfoy sedeva giá di fronte a loro e sudava freddo, nonostante fosse composto e impettito come un ritratto del Ministero.
Il suo umore si fece ancor più cupo quando notò che la babbana era giá al suo fianco. Pochi in aula sapevano che la giovane Goodman non era una strega e purtroppo lui era tra questi.
"Buon giorno, Vostro Onore" Cassandra salutò ossequiosa "a nome di tutti noi, chiedo che vengano esposti i capi d'accusa per cui il mio assistito è preso in causa".
Quella domanda lasciò perplessa l'intera giuria: "sappiamo tutti perché ci troviamo qui" sorrise il giudice, sornione.
"Dunque non sará un problema ribadirlo" insistette Cassandra.
Una strega seduta alla destra dell'alto scranno l'accontentò: "il qui presente Draco Malfoy è accusato di complicità negli spiacevoli avvenimenti verificatisi a opera della terrorista Delphy Diggory".
"E a quali di essi il qui presente Draco Malfoy avrebbe materialmente preso parte?".
La donna titubò: "a quelli che hanno quasi condotto al ritorno di colui che non dev'essere nominato".
"Voldemort, signora. La guerra è finita" la corresse Cassandra "persisto nel non avere una risposta specifica".
"Non vi è bisogno di tale risposta" troncò il giudice.
"Avete accennato a quegli... avvenimenti" ripeté ostentando tutto il proprio scetticismo "che hanno quasi condotto al ritorno di colui che non dev'essere nominato" citò testualmente "le carte del Ministero parlano di uno scontro tra forze Auror, sebbene sappiamo che vi fosse il solo signor Potter ad agire al fianco di civili, e la sopraccitata terrorista Delphy Diggory. In esse è esplicitato che il signor Malfoy fosse presente: potete chiarificare per quale fazione abbia combattuto?".
"È risaputo che fosse al fianco del signor Potter".
"Pure è sotto processo come se fosse suo nemico".
A tale affermazione, non seppero ribattere.
"Signor Malfoy" Cassandra si rivolse all'imputato con grande naturalezza, senza chiedere il permesso ad alcuno "lei ha un Marchio Nero su di sé, dico bene?".
Draco la guardò con disprezzo e tacque.
"Signor Malfoy, le conviene rispondere se non vuole che la accusi personalmente di oltraggio alla corte".
Consapevole che quella minaccia non fosse poi così infondata, lui cedette: "è così".
"Quanti altri con quel marchio bazzicano ancora liberamente il mondo magico?".
"Nessuno".
Cassanda si rivolse di nuovo alla giuria: "sappiamo tutti come i Malfoy siano sempre stati i soli ad eludere sistematicamente la legge e trovare giustificazioni o rimedi ai propri misfatti".
"Con ciò a cosa allude?" la interruppe la strega, sempre più irritata.
"Agli strafalcioni giudiziari che il sistema penale magico non s'é trattenuto dal compiere, in passato".
"Ciò che afferma è oltraggioso e falso".
"Lo chiederei a Sirius Black, se non fosse morto durante la guerra contro Lord Voldemort mentre il Ministero ancora lo riteneva colpevole di crimini che non aveva commesso... signor Malfoy" deviò rapidamente, così da anticipare e mettere a tacere i più che probabili rimproveri della giuria "hanno esposto esaustivamente le sue accuse quando è stato preso in custodia, anche solo in via privata?".
"No".
"Be', signor Malfoy, allora dovremo trovarne noi" disse con gran nonchalance e il suo sorriso era splendido, ma i presenti ne rimasero disorientati più che allietati.
"Era alleato di Lord Voldemort?" continuò Cassandra.
Draco tacque e lei sorrise di nuovo: "questa domanda è solo una formalità, signor Malfoy. Abbiamo giá stabilito che lei possiede un Marchio Nero: tutti sappiamo che ha combattuto per Lord Voldemort. Tuttavia, ci occorre una sua risposta".
"Sì".
"Era alleato di Delphini Diggory?".
A quella domanda, lui sbuffò una risata sdegnosa.
"Signor Malfoy...".
"Ha quasi ammazzato mio figlio e m'accusate di essere suo alleato?".
"Io non l'accuso, io la difendo. Tuttavia, non ero là".
"Loro sì" accennò alle proprie spalle.
"Per l'appunto" Cassandra batté le mani con convinzione "sono abituata a un sistema giudiziario ben più complesso di questo, dunque perdonerete la mia goffaggine".
"Scusi, signorina Goodman" la interruppe il giudice, ostentando una cortesia che certo non era sincera "da dove viene?".
"Londra" rispose prontamente lei.
"Dunque a quale sistema giudiziario si riferisce?".
"A quello babbano".
Cadde il più greve dei silenzi.
"Un gesto significativo da parte del signor Malfoy, quello di ingaggiare una babbana quale assistente legale, non trovate?" ovviamente non accennò al fatto che si era personalmente insinuata nel Ministero per occuparsi del caso senza che il suo assistito ne avesse alcuna idea.
"In data incerta, dati gli evidenti squilibri temporali che la vicenda ha causato, si è verificato uno scontro diretto tra la terrorista Delphini Diggory e un gruppo di maghi e streghe che ha impedito la riuscita dei suoi piani tanto strampalati quanto potenzialmente apocalittici. È riportato che tra di essi fosse presente il mio assistito e che, invece di appoggiare il nemico come sostenuto dall'accusa, chiunque essa sia, egli abbia combattuto... dalla parte dei buoni, perdonate il semplicismo. So che qui usa l'alzata di mano, dunque chiedo ai testimoni: quanti di voi erano effettivamente presenti, quel giorno?".
Sei mani si alzarono.
"E quanti hanno visto il signor Malfoy battersi al fianco di Delphini Diggory?".
Le sei mani si abbassarono.
"Quanti l'hanno invece visto battersi al fianco del signor Potter e del Ministro in persona?".
Di nuovo si alzarono.
Fatto ciò, Cassandra diede l'impressione di non avere più tempo da perdere: "avete ciò che vi occorre per deliberare" disse fermamente e si fece da parte senza aggiungere altro.
Si diffuse un certo disorientamento. Infine, però, la giuria cominciò il confronto, parlando sommessamente ma con grande animo.
Trascorse una buona manciata di minuti prima che acconsentissero ad esporsi in un verdetto: quindici mani si alzarono in favore di una condanna, ventitré a favore dell'assoluzione.
Ci fu sollievo in gran parte del banco testimoni.
Cassandra tese la propria destra: "è stato un piacere, signor Malfoy" ma lui si limitò a guardarla con sdegno, senza nemmeno fingere di voler ricambiare il gesto. Lei sorrise ampiamente e c'era un misto di disprezzo e indifferenza sul suo volto: "le farò recapitare un gufo con la mia parcella" e, detto questo, se ne andò a testa alta, ma la sua marcia fu interrotta prima ancora che potesse varcare il portone della grande aula: Scorpius le sbarrò la strada e stavolta fu lui a porgere la propria destra.
"Grazie, Cassandra Goodman".
Lei la strinse: "è stato un piacere, signor Malfoy".
"Scopius" la corresse "niente formalità. E ti chiedo perdono se io o mio padre siamo stati scortesi nei tuoi confronti. Hai fatto molto per noi".
"Non preoccuparti" sminuì con una scrollata di spalle "siete Malfoy: per voi la scortesia è routine".
Fece per andarsene, ma dopo pochi passi si fermò di nuovo.
Tornò da lui e gli consegnò un biglietto da visita: "nel caso avessi perso i miei contatti e desiderassi qualche risposta alle domande che di certo ti bazzicano ancora per la testa. Stammi bene, Scorpius Malfoy" salutò infine.
"Perché mi hai aiutato?".
Le porse quella domanda con troppo ritardo: Cassandra era ormai lontana.
"Cerca una cabina telefonica" fu la sola risposta che gli concesse. Poi, senza voltarsi, se ne andò con un ultimo cenno di congedo.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _Polx_