Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: lisa76    17/06/2009    12 recensioni
Un vampiro può avere mal di testa? Il nostro caro Ed può sopravvivere ai pensiri di Volterra. Da qui parte la mia idea, i personaggi sono quelli della Meyer. Per me è la prima volta siate clementi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 11 Benvenuto CIAO A TUTTI.
COME SEMPRE GRAZIE.
RISPOSTE  E POI CAPITOLOOOOOOOOO!!!!!!!!!
ale03, XD si ma vedrai che andranno d'accordo i fratelli Cullen. Bacioni
Shinalia, io adoro Jazz e secondo me può dare tanto, visto il suo potere. Bacioni
JessikinaCullen
, Prego care, è sempre un piacere rispondere, anche perchè delle volte ne penso di più di quanto ne scrivo, per affrontare il "Caso Jasper ", come ho già detto mi piace un sacco e secondo me è un gran personaggio,  poi ti ricordo che in questa storia vive con Bella da una vita e sa cosa è meglio per lei. Bacioni
keska, Grazzzzieeeee. Bacioni
serve, Certo certo siamo tutte pronte a consolarlo. Ma vedrai che si chiariscono presto. Bacioni
SweetCherry, Si il caro Eddino è confuso ^^. Ma vedrai si schiarirà le idee presto, diventendo anche intraprendente, sfruttando la scempiagine dei fratelli. Bacioni e grazie dei bei complimenti.
Uchiha_chan
, Ciao anche a te, no la faranno corta e tra un po' capirai anche il perchè Bacioni
Giulia miao
, Grazie dei compliemtni e vedrai che sarà divertente, quando frutterà i fratelli per fare quello che vuole. Ora si deve ancora ambientare, ma non ci mette molto a capire come gira a casa Cullen. Bacioni.
Wind
, Per gli orologi abbiamo esattamente gli stessi gusti, sai. Felice a Volterra???????? No cara, si ambienterà alla grande. Bacione.
Bacioni a tutti Lisa
twilight_the best, felicissima che la storia sia di tuo gradimento. Bacioni
Sara25, grazie dei complimenti ed anch'io adoro Jaz. Bacioni
stezietta w , si la convivenza con Emm. porta a brutti risultati non trovi. Bacioni


Cap. 11 Benvenuto

Quando Emmet parcheggiò nel garage vicino alla macchina di papà, loro erano lì ad attenderci, papà era un po' accigliato, ma fece finta di nulla, in quel momento niente avrebbe potuto scalfire la sua felicità o quella di mamma, di avere finalmente riunito tutta la famiglia dopo tanto tempo. Edward sembrava triste e Jaz, ancora ghignando mi spinse verso di lui. 
Lo avvicinai e gli presi la mano,< Tranquillo ti troverai benissimo >, mi regalò un piccolo sorriso, poco convinto. 
Emmet gli diede una manata sulla schiena e con un gran sorriso, gli disse 
< Si fratellino, tranquillo, ci penseremo noi a farti sentire a casa, o magari preferisci stare solo con la sorellina, eh??? > 
Gli fece l'occhiolino e scoppiò in una poderosa risata, seguita da Jasper e Rosolie.
Mamma stanca della “simpatia” dei miei fratelli li richiamò, poi rivolgendosi dolcemente ad Edward disse < Vieni caro, ti facciamo vedere la casa, ignora questi sciocchi, ci farai presto l'abitudine >. 

Detto questo ci dirigemmo in casa, quanto mi era mancata la casa di Forks, per me era la più bella, grande, bianca immersa nel verde. 
< Vedrai ti piacerà un sacco, è piena di luce durante il giorno, poi si vede il bosco anche da dentro > dissi con un gran sorriso, anche lui sorrise stringendomi la mano, poi mi sussurrò < Si ricordo, i tuoi pensieri erano vividi e precisi > 
Jasper si fermò e lo guardo intensamente.
< Come hai fatto a leggere i suoi pensieri, lei è uno scudo! > era nervoso, la sua naturale diffidenza aveva ripreso il sopravvento, per lui la cosa più importante era difendere la famiglia. 
Lo conoscevo abbastanza da sapere da sapere che dovevo essere io a spiegare, non avrebbe accettato la spiegazione di Edward che, dopo il suo simpatico scherzo, non lo aveva certo in simpatia. 
Posai una mano sul petto di Edward e lo guardai facendogli segno di non parlare. Poi mi rivolsi a mio fratello.  
< Tranquillo Jaz, è un effetto collaterale dello schermo che serve ad isolare la mente di Edward, quando lui è sotto lo schermo e io sono rilassata, il mio scudo si abbassa da solo, ma Edward mi avverte sempre quando succede, davvero e i pensieri a cui faceva riferimento erano volontari, non riuscivo a parlare per lo sforzo, così abbiamo optato per questa soluzione. > 
Jasper sembrava più tranquillo, ma stava sulle sue. Edward a quel punto intervenne
< So che il mio potere è fastidioso, e vi sentire privati della vostra intimità, ma sappiate che non lo faccio con malizia e cercherò il più possibile di stare fuori dalle vostre menti, ma vi chiedo per favore, di non costringere vostra sorella a tenervi costantemente sotto il suo scudo, ho visto quanto il suo potere sia potente e difficile da sostenere, fatelo per lei, io non ho cattive intenzioni ve lo assicuro. > 
Alice sorrideva tranquilla, ed Edward incrociando il suo sguardo le sorrise a sua volta. 
Chissà cosa si stava dicendo quei due. 

Entrammo in casa e mamma tutta felice portò Edward al pianoforte che aveva sistemato su di un rialzo accanto all'ingresso.

< Questo è per te, figliolo, il nostro regalo di benvenuto, spero ti piaccia >

Edward era stupito, fissava il pianoforte rapito, effettivamente era bellissimo e situato in quel posto stava divinamente. Guardò prima mamma poi papà, poi lasciandomi per la prima volta la mano corse ad abbracciarli.

< Grazie infinite Esme, mi avete fatto il regalo più bello del mondo accogliendomi nella vostra casa, e ora anche questo, non so come sdebitarmi, veramente, nessuno ha mai fatto per me quanto avete fatto voi in tutti questi anni, io sono indegno di tanto affetto, spero solo di riuscire un giorno a essere veramente degno di fare parte di questa famiglia > mamma lo abbracciò di slancio e lui le sussurrò pianissimo, < Grazie mamma > 

Se avessero potuto avrebbero pianto entrambi, era una scena molto commovente anche io e Rose eravamo al limite dei singhiozzi. Papà gongolava, gli altri, beh erano contenti per mamma. 
A quel punto Alice, come sempre interruppe l'attimo magico, con un gridolino 
< Adesso ti faccio vedere la tua camera >. 
Lo trascinò di sopra seguita a ruota da Jasper, che evidentemente non si fidava ancora del tutto, noi ci accomodammo sul divano, la sentivamo elencare le varie stanze aprendo le porte per farle vedere ad Edward, quando arrivarono al terzo piano, gli indicò la mia stanza, ma grazie al cielo non aprì la porta, poi gli indicò la sua, e con noncuranza disse < Il bagno è in comune con Bella, ma non sarà un problema vero? > lui non disse nulla, ma io mi riscossi all'istante. 

< Mamma scusa, ma con tutte le stanze che ci sono in questa casa, proprio quella dovevate dargli? > lei sorrise, evidentemente divertita dalla mia reazione, in questa casa si prendevano gioco di me, c'era sicuramente lo zampino di Alice.
< Ma cara è la stanza più bella, l'unica libera che da sulla bosco. Credi sarà un problema così grosso dividere il bagno con tuo fratello? > 

Ecco adesso ero io quella in torto, in una casa di tre piani, mi trovo a dividere il bagno con un ragazzo che conosco da tre giorni, e che tra altro è bellissimo e mi manda in confusione ogni volta che lo guardo, e quella che non capisce sono io. 
Perfetto. 

Scesero nuovamente in salone dopo cinque minuti, e dopo un'accurata descrizione, da parte di Alice, devi vari capi con cui aveva riempito il suo guardaroba, e la promessa di aiutarlo ogni volta che voleva con gli abbinamenti. 
Papà sorrideva sotto i baffi, mamma era assorta e guardava la scala, erano felici si vedeva lontano un miglio, la loro perfetta famiglia, se vogliamo definirla così, era finalmente completa. 
Quando Edward si sedette sul divano vicino a mamma, lei gli chiese se gli piaceva la casa e la sua stanza, e se preferiva un letto al posto del divano che gli aveva comprato, lui disse che era tutto bellissimo e andava più che bene, ringraziandola nuovamente. 

< Ora dovremmo andare a caccia, soprattutto tu Bella, non ho dimenticato che hai rifiutato di nutrirti a Volterra > ancora sta storia, ma tanto eravamo a casa e il problema si sarebbe risolto a breve. 
< Si, ok, chi viene? > chiesi allegra. 
Emmet e Jasper accolsero l'invito volentieri, mentre Rose voleva il suo regalo. 
Distribuii i regali, sottolineando come quelli dei miei fratelli, che apprezzarono tantissimo, li avesse scelti Edward, speravo facessero amicizia. 
Poi uscimmo nel bosco, Edward era titubante, ma mio padre continuava a spronarlo, ricordandogli come fosse una cosa che gli aveva già insegnato appena trasformato. 
I ragazzi andarono con lui, per controllarlo suppongo, io mi addentrai nel bosco sola. 

Dopo tre alci ed un puma ero sazia e tornai verso casa. 
Loro tornarono dopo poco, evidentemente Edward aveva battuto Emmet in qualcosa, ma non capii cosa, l'orso era veramente irritato e si ritirò con sua moglie nella loro stanza, come fecero gli altri, io presi la mia valigia e andai in camera a vuotare la valigia, entrai in bagno per risistemare le mie cose e vi trovai Edward che si lavava le mani ed il viso. 
Cominciamo bene, pensai. 
< Dovrò imparare a bussare prima di entrare > dissi attirando la sua attenzione, mi sorrise dallo specchio. 
< Si penso che dovremo imparare entrambi, o rischiamo di incappare in situazioni imbarazzanti > si asciugò e rimase a guardarmi mentre riponevo le mie cose, trovando anche le sue in giro per il bagno, era una sensazione strana, ma dovevo farci l'abitudine. 
< Posso vedere la tua stanza? > mi chiese, ero in imbarazzo, ma non potevo dire di no, gli feci segno di precedermi, e così fece. 

La mia stanza era abbastanza in ordine, segno che era passata mamma, di solito era un casino totale. Sul letto era rimasta la valigia, la chiusi e la appoggiai nella cabina armadio, chiudendone le porte. Mi sistemai sul letto e lui sul divanetto di vimini bianco che stava difronte alla vetrata. 
< Allora? Com'è andata la caccia? > gli chiesi per stemperare il silenzio creatosi. 
< Direi bene, ho battuto anche Emmet nella corsa, ma non l'ha presa bene > disse ridendo.
< E ho scoperto che gli erbivori però fanno schifo > sorrisi < Si non posso darti torto >

< Bella ma qui è così tutte le notti? > chiese riferendosi evidentemente ai rumori che provenivano dalle altre stanz
< Si, purtroppo si, dopo un po' ci si fa l'abitudine, vuoi l'I-pod? > chiesi timidamente, i perfetti innamorati erano un po' rumorosi.
< Preferirei non sentire i loro pensieri almeno > disse un po' schifato, chissà cosa c'era nella mente dei miei fratelli, avevo i brividi solo a pensarci.
< Ok alzo lo scudo > dissi tranquilla.
< Veramente preferivo il metodo di Volterra, visto che ti sei rifocillata, è un problema?>.

Una notte intera abbracciati sul mio letto?

Oddio!!!

Non so se ce la faccio a non saltagli addosso, ma che penso???

Ah giusto, ho quella malattia strana della pazzia, devo parlane con papà.

Lui era immobile, mi guardava con quel sorriso che avrebbe fatto crollare anche la muraglia cinese. Non dissi nulla, ma battei la mano sul letto accanto a me, lui con un sorriso vittorioso mi raggiunse a velocità vampiro e mi abbracciò trascinandomi con lui sul letto, nella stessa posizione dell'ultima volta a Volterra.

Un vampiro può morire di auto combustione? Forse si...

   
 
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: lisa76