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Autore: Wolf017    15/09/2017    0 recensioni
Salve a tutti ragazzi e ragazze!
Si, per vostra (s)fortuna dovrete sopportarmi con il sequel del racconto che parla della vita nel branco.
Nike ha da poco compiuto i suoi vent’anni e prosegue la sua giovinezza con spensieratezza e divertimento.
Vuole diventare dottore perciò si impegna molto per raggiungere il suo obbiettivo.
Al contempo, ci sono nuovi arrivati nel branco dei Warrios ossia: Sun e Leo.
Due piccole pesti, tutti figli dell’amore tra Foxy e Misaka.
Raingates, se la passa bene, fa da padre a Schizzo che ormai è un giovane lupo che tra qualche mese dovrà sostenere l’esame.
Tra i due si instaurerà un legame paternale più forte di qualsiasi altro legame formatosi nel branco.
Ahimè però, gli anni passano anche per i lupi. Duncan, incomincia a farsi vecchio e così lo stesso Raingates!
Cosa potrà mai succedere?
Cosa potrà mai turbare la tranquillità dei nostri protagonisti questa volta?
L’arrivo di un nuovo lupo potrà mai sconvolgere il branco?
E Nike, riuscirà ad impedire che questi stravolga i “Warrios”?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che vita da cani!

“Che stanchezza e sono solamente le sedici” disse il ragazzo bruno mentre guidava la  sua Suzuki swift di color celestino.
Teneva gli occhi stanchi sulla strada che proseguiva dritta fino ad una piccola curva dove si svoltava per poi ritrovarsi in una radura.
Ormai Nike, viveva in una casa tutta sua nei pressi della foresta nella quale vivevano i “Warrios”.
Aveva compiuto i suoi vent’anni poco prima di compiere il suo settimo anniversario da lupo, festeggiato assieme al suo branco.
Guidava la sua auto in preda alla fatica dovuta allo studio e alle mille cose che aveva fatto fino ad ora.
Ascoltava nel mentre si dirigeva verso casa uno dei suoi brani preferiti che gli faceva ricordare la sua adolescenza.
Era sempre stato un fan sfegatato di una band rock chiamata :”Red Power”.
Parcheggiò la sua auto su di un letto morbido di foglie dalla colorazione dal rosso al marrone, e dal giallo all’arancione.
Si trascinò fuori dalla Suzuki celestina, prese un’enorme boccata d’aria, si stiracchiò e con passo lento e calmo si avviò l’entrata di casa.
L’abitazione aveva uno stile rustico,  tutta costruita in legno come un bungalow che si trovano nei villaggi vacanze.
All’interno, si presentava bene.
Il soggiorno spazioso, forniva l’opportunità di invitare tanti amici per una festicciola o una serata.
Sulle pareti, vi erano molti quadri e scaffali che contenevano libri così come sul tavolino in legno che vi era tra il divano di pelle color nocciola e la Televisione.
Tra i ritratti, quello che spiccava di più,  era uno che aveva la cornice dorata intorno, e sul quale era raffigurato il branco dei Warrios al completo.
Nike seduto in terra come un indiano che sorrideva, Raingates che aveva le sue zampe soffici sulle spalle del giovane, aveva la lingua in fuori e mostrava i denti felice; Foxy, Misaki ed i cuccioli invece, erano seduti alla sua destra che guardavano la macchina fotografica pronta a scattare.
Schizzo era tra le braccia di Nike.
Ogni volta che osservava quella foto, al ragazzo dagli occhi cerulei scappava sempre un sincero sorriso e si chiedeva il perché di quest’insolito potere che gli era stato affidato dalla Dea Luna.
Il ragazzo, scaraventò la sua ventiquattro ore sul divano in pelle, poi andò in un cucina per bere.
Prese la brocca arancio dal gelido frigo, versò all’interno di un bicchiere, il contenuto  cristallino.
“Ah! Acqua limpida e rinfrescante!” esclamò.
Nike era davvero cresciuto: aveva cambiato il rapportarsi con le persone, l’essere sé stessi, la voce come il suo aspetto.
La sua crescita era terminata così come la sua adolescenza turbata da molti fattori.
Aveva i capelli castani con un ciuffo che gli ricadeva sui suoi occhi azzuri come l’ampia volta celeste; statura media, corpo muscoloso il più giusto possibile.
Insomma, un bel ragazzotto.
Si teneva in forma facendo esercizio fisico e cacciando con i suoi amici lupi.
Ad ogni modo, si tolse il giubbino nero e lo posò sull’attaccapanni all’entrata e si posò sul divano con lo sguardo rivolto a guardare il soffitto.
“Il troppo studio fa male” disse scherzosamente con la sua voce soave.
Improvvisamente,si sentì un grattare sul legno ruvido della porta d’ingresso.
“Adesso, chi potrà mai essere?” disse scattando all’impiedi il ventenne.
Nel frattempo, il rumore persisteva e diventava sempre più forte.
“Si vengo Raingates, vengo” disse il ragazzo che aveva capito chi era a bussare.
Nike spalancò la porta e fuori di questa, vi trovò un Raingates felice che scodinzolava.
“Ciao bello, hai ragione non sono ancora passato da voi oggi. Vedo che è venuto anche Schizzo assieme a te.” Disse meravigliato e allegro il ragazzo.
Quando vedeva i suoi lupi la sua stanchezza veniva a dir poco messa da parte, non si sapeva che via prendesse per poi uscire da quel corpo slanciato.
“Si, come vedi è così. Che dici, giornata pesante a quanto pare…” esclamò il lupo mentre scodinzolava.
“Si, hai capito bene. Mentre voi, che mi dite?” disse mentre si sedette sul gradino appena prima di casa .
“Niente di nuovo, oggi papà mi ha portato ad allenarmi per l’esame che affronterò tra due mesi” disse il giovane lupo guardando con ammirazione Raingates.
“Capisco Schizzo, scommetto che sei preoccupato quanto me! Anche io ho un esame quest’anno.” Disse il ragazzo pensieroso.
I due lupi, si sedettero di fianco al ragazzo per farsi coccolare quando uno dei due chiese al giovane uomo:”Ti va di farmi allenare tu domani?”
Nike, era spiazzato da quella domanda così banale ma per lui un enorme traguardo.
“Certamente Schizzo, ma non ti assicuro niente. Domani torno da scuola verso le tre. Il tempo che mangio e poi sono da te.” Rispose tranquillo mentre osservava le ultime foglie cadere dall’albero che aveva di fronte.
“D’accordo, allora noi andiamo. Non vorremmo trovarti stramazzato in terra domani. Va a rilassarti, a domani!” esclamarono insieme i due lupi, poi s’allontanarono nel bosco.
Nike seguiva le loro sagome allontanarsi nel bosco, queste diventarono sempre più piccole fino a sparire all’orizzonte.
Il ragazzo prese una boccata d’aria poi si lasciò sbattere la porta sonoramente alle spalle.

RAINGATES’S P.O.V

Il mio amico è cresciuto così come il “mio” cucciolo.
Il tempo passa proprio per tutti Raingates, è meglio se ti rassegni, stai invecchiando!
Dico tra me e me.
Ma a cosa sto pensando, devo vivere il mio presente con serietà senza ripensare al passato o guardare al futuro.
Devo però parlare urgentemente con Foxy, non abbiamo calcolato un piccolo particolare su Nike.
Arrivo di fronte la tana del maschio alfa, lui mi accoglie dentro e mi scruta attentamente cercando di capire cosa c'è che non va in me, io non suscito emozione.
Ma noi lupi, con un annusata capiamo tutto.
“Vedo che sei preoccupato Raingates…” mi dice Foxy.
“Si, si tratta del nostro ragazzo…” dico io chinando il capo visibilmente dispiaciuto.
“Capisco, dimmi tutto” risponde lui.
Ci accomodiamo sul terriccio morbido e inizio a parlargli .” Bè, mi spaventa il fatto che potrebbe non trasformarsi più in un lupo.
Sai sta crescendo, e visto che ormai ha superato tutti i suoi problemi, la Luna potrebbe riprendersi questo suo potere. E noi, cosa saremo senza lui?
Ormai ci siamo affezionati tutti!” dico perplesso e tremolante.
La sua faccia si fa tetra.
Sta pensando, scuote sempre forte la sua coda rosso-arancione quando riflette su qualcosa.
“La tua preoccupazione è valida Raingates. Era una cosa che fino ad ora non avevamo calcolato. Dobbiamo vedere come reagire, come si metteranno le cose.” Mi dice mentre si mette alzato su quattro zampe e mi invita a fare lo stesso.
Lo seguo fuori casa, e torno da Schizzo che è a riposare nella nostra tana.

 

   
 
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