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Autore: Tequila_Ev    20/09/2017    0 recensioni
Volevo dare una chance ad Erica, personaggio che secondo me è stato molto sottovalutato. Sappiamo dalla stessa serie che lei era perdutamente innamorata di lui, come lui lo era di Lydia, ma non avendoglielo mai detto, Stiles non aveva mai preso in considerazione l'idea di potersi innamorare di qualcuno che non sia Lydia Martin. Ma invece Erica ci avrebbe provato? Siamo così sicuri che Stiles non ci avrebbe fatto un pensierino?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Erica Reyes, Lydia Martin, Sceriffo Stilinski, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: Threesome, Triangolo
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[Ore 19:02]

 

-Si, mi sembra che vada bene- Stiles guardò fiero i diversi fogli che erano posati a terra davanti a sé. Spostò lo sguardo su Erica, contagiando anche lei con il suo sorriso.

 

-Si, lo credo anche io..- il sorriso di Erica però stava scemando, visto che la fine della ricerca indicava doversi allontanare da Stiles, lasciarlo andare a casa sua e rivederlo solo due giorni dopo, dove avrebbero dovuto esporre la loro ricerca davanti l’intera classe.

 

Sapeva che ora il ragazzo si sarebbe alzato, l’avrebbe salutata ed Erica sarebbe rimasta da sola, con il suo profumo ancora nitido nella stanza, a sognare.

 

-Tutto bene? Credi che dovremmo cambiare qualcosa?- disse Stiles, notando che il suo sorriso non coinvolgeva i suoi occhi.

 

-No, credo sia una ricerca perfetta. - Erica cercò questa volta di sorridere ancora, cercando questa volta di essere più convincente. “Non fare la scema, sennò potresti sembrare una fallita” disse a sé stessa, cercando di nascondere il più possibile quelli che erano i sentimenti che ormai duravano anni per quel ragazzo, così semplice ma così perfetto.

 

Stiles si alzò, prendendosi la sua copia della ricerca. Lui sapeva cosa passava nella testa di quella ragazza, avendola sentita prima di arrivare nella casa, quando lei stava impazzendo per pulire tutto, ovviamente gli faceva piacere che qualcuno provasse quei sentimenti per lui.

 

-Devo proprio andare, ma io e il mio amico Scott ci vediamo domani pomeriggio per studiare chimica. Abbiamo un test la prossima settimana e vorremmo andare in biblioteca. Vorresti venire con noi?- disse il ragazzo, cercando di farle capire che l’avrebbe voluta rivedere.

 

“O MERDA. E ORA? COSA GLI DICO? ERICA CAZZO, RISPONDI, NON STARE LÌ IMBAMBOLATA” la sua mente frullava, mentre la ragazza era immobile a fissarlo. 

 

-Be-be-beh io.. si, non ho impegni e dovrei studiare anche io! -Balbettò la biondina respirando nuovamente. “Okay, bene, hai risposto qualcosa”.

 

Il tragitto dalla stanza alla porta non era mai stato tanto breve,  nella mente di Erica c’era il desiderio di essere rimasta in quella camera, con lui, magari per sempre.

 

-Okay, allora ci vediamo domani.- disse Stiles, fermo sulla soglia di casa.

 

-Si, a domani- rispose lei, mettendosi una ciocca di capelli dietro il viso. 

 

 

 

Stiles mise in moto la Jeep, partendo diretto verso casa. Al semaforo vide ciò che conosceva da sempre: Una cascata di capelli color fragola, il colore più bello del mondo. 

Lydia era lì. Era a pochi metri da lui, che piangeva. 

Lydia che era seduta su un marciapiede? La sua Lydia?

 

In fondo Stiles aveva sempre saputo che la ragazza più popolare della scuola, quella che vestiva sempre firmato e che stava con il ragazzo più bello della scuola non era quella che lui conosceva. Aveva sempre avuto paura che con il tempo lei fosse cambiata, ma quella fragilità, quelle lacrime e quel viso non lo erano.

La Lydia che c’era sotto la maschera da dura quella sera non era lì. Stiles non ci pensò molto, aspettò il semaforo verde, attraversò l’incrocio e si parcheggiò.

 

-Lydia..- disse il ragazzo con voce tiepida, non volendola spaventare. I palmi umidi della ragazza si abbassarono e Stiles notò gli occhi rossi, il mascara colato e quelle guance rosse che le venivano solo quando piangeva e quando aveva freddo. 

 

-Che ci fai qui?- disse la ragazza, cercando di pulirsi il più possibile il viso per apparire la solita, bellissima Lydia. 

 

-Io sono Stiles, non so se ti ricordi di me.. ti ho visto qua da sola, ho pensato che poteva esserti successo qualcosa.

 

-Stilinski lo so chi sei. Non ho bisogno di niente, vattene. - rispose lei cruda, con la voce ancora rotta dalle lacrime.  Ma Stiles tutto fece tranne che andarsene. Si era ricordata di lui e questo lo fece sorridere. 

 

-Non me ne vado. E se non vuoi parlarmene rimarrò qui, in silenzio- disse lui, altrettanto risoluto, incrociando le braccia al petto, pronto per un lunghissimo e lungo silenzio.

Silenzio che dopo pochi minuti venne rotto, ma non dal ragazzo.

 

-Io e Jackson ci siamo lasciati.- le parole di Lydia fecero un effetto strano al ragazzo, che si girò verso di lei. 

Sapeva che doveva essere felice di quella notizia, sapeva che Jackson non era proprio all’altezza di una ragazza splendida e intelligente come Lydia, ma non uscii nessun sorriso dalla bocca di Stiles. Quello che aveva sempre desiderato era vederla felice e quelle lacrime indicavano tutt’altro. 

 

-Ma non ne voglio assolutamente parlare- mormora lei mettendo le mani in avanti, per respingere solo il pensiero. 

 

-Posso almeno accompagnarti a casa?- Stiles non poté fare a meno di notare che lei si trovava nei pressi della casa di Jackson Whittemore, la persona da lui più odiata e non vi era da nessuna parte la macchina della ragazza.

Lydia si limitò ad annuire, asciugandosi per l’ennesima volte le lacrime che stavano continuando ad uscire dai suoi occhi silenziosi, ma pieni di tristezza.

 

   
 
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