Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lagertha95    29/09/2017    1 recensioni
Sono passati 10 anni dalla fine della Seconda Guerra Magica.
Hermione e Draco hanno vissuto felici, in una Londra ormai in pace, ma adesso qualcosa è cambiato.
Cos'è successo di così grave da portare Draco ad allontanarsi?
Hermione riuscirà a mettere da parte tutto l'orgoglio grifondoro che la contraddistingue?
In un viaggio che la porterà a ripercorrere luoghi del passato, Hermione riscoprirà se stessa e in mezzo ai ricordi prenderà coscienza di cose che fino ad ora le erano risultate invisibili.
Dal testo:
“Dove andrai?” mi chiede.
Non lo so, non ancora. Forse dovrei iniziare da dove tutto è cominciato…
“Hogwarts”.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti/e!
Eccomi qua, nuovo capitolo e cambio di POV: si ritorna a Hermione.
Spero che i capitoli scorsi vi siano piaciuti e che la storia sia di vostro gradimento :)
Ringrazio tutte voi che seguite, ricordate e preferite la storia e voi che commentate perchè davvero senza di voi non credo che proseguirei la storia. Vi adoro.
Vi lascio alla lettura del capitolo e aspetto un commentino da parte vostra. ^-^
A presto, 
Baci Lagherta. :*


Capitolo 7

 

Il cielo grigio-azzurro di Dublino mi accoglie, lasciando cadere su di me lievi gocce di pioggia. Osservo quella distesa di nuvole dal colore così simile agli occhi di Draco.


Il clima irlandese è anche peggio di quello londinese. E ti assicuro che non credevo fosse possibile. Avremmo dovuto scegliere qualche altro posto” bofonchia Draco, stizzito mentre si scuote la pioggia dai capelli che, bagnati, sono leggermente più scuri del solito.

Andiamo, Draco. È possibile che ogni volta che andiamo da qualche parte devi lamentarti? Barcellona puzzava ed era troppo calda, Londra è troppo inquinata e non si riesce a respirare, qui piove troppo. E siamo appena arrivati! Goditi la vacanza e sta' zitto una volta tanto.”

Stringo tra le mani le spalline dello zainetto che ho in spalla e a passo svelto mi addentro in Phoenix Park¹. Che poi l'ha anche scelta lui, l'Irlanda come meta! E adesso si lamenta. Non lo capirò mai.
Lo sento sghignazzare alle mie spalle. Contraggo le labbra e mi costringo a continuare a camminare senza voltarmi verso di lui. Accelero il passo, per quanto me lo possa permettere, ma so di non avere chance contro le sue lunghe gambe. Infatti dopo poco mi sento prendere per la vita e stringere in un abbraccio caldo e familiare. Il suo naso si immerge nei miei capelli, inspirando l'odore di vaniglia del mio shampoo.

Scusa” è un sussurro talmente flebile che non sono certa sia stato davvero pronunciato. Non riesco a voltarmi, perché le sue braccia sono strette attorno alla mia vita, e non riesco quindi a guardarlo in faccia, ma mi abbandono a quell'abbraccio che ho imparato ad amare in questi anni.

Andiamo” sussurra ancora, prendendomi per mano. E mi trascina con sé, sorprendendomi per l'ennesima volta dei suoi sbalzi d'umore.


Mi sono materializzata in un anfratto nascosto del parco del Trinity College. Velocemente esco dal parco e mi dirigo verso Fleet Street, che è abbastanza vicina. Le strade sono addobbate, visto che è San Patrizio², e ovunque ci sono persone che bevono birra, ridono e ballano al suono di violini e Whistle³.


Andiamo, Hermione! Devi assaggiarla!”

No, Draco! Lo sai che non bevo!”

Siamo in un pub stra-pieno, seduti ad un minuscolo tavolino con davanti un tè (io) e una pinta di Guinness⁴ (lui). È San Patrizio e ovviamente Dublino è invasa da autoctoni e turisti euforici e per la maggior parte ubriachi. In sottofondo una piccola band sta suonando musiche tipiche irlandesi, di quelle che ti fanno venir voglia di alzarti e metterti a saltellare a ritmo di musica.

Ma è una Guinness appena spillata!” mi guarda come se fossi impazzita a rifiutare una pinta di stout⁵ spillata in questo momento. “Ti prego, un solo sorso! O devo credere che tu non regga neanche un sorso di birra e che dovrò inseguirti ubriaca per tutta Dublino?” mi dice, guardandomi come se da quel sorso di birra dipendesse chissà che cosa, ma nascondendo un acceso divertimento negli occhi chiari.

Sbuffo e roteo gli occhi. “Dammi quel boccale, Malfoy!"

Appoggio le labbra sul bordo del bicchiere e bevo un sorso di quella bevanda scura con una schiuma corposa, simile a quella del cappuccino. Dannazione, è buona davvero. Ma il punto è che io non bevo, non tanto perché non mi piacciano gli alcolici (la birra e il vino, ad esempio, mi piacciono), ma piuttosto perché la mia capacità di reggere l'alcol è davvero ridotta⁶. Cerco di restituirgli il boccale, ancora quasi pieno fino all'orlo, ma nel farlo incontro i suoi occhi pieni di malizia e le sue labbra incurvate in un sorriso pieno di sfida.

Non sfidarmi, Malfoy…” sibilo a denti stretti. Questa serata finirà in un disastro.

Lo hai detto tu, io sono stato zitto.” risponde, guardandomi con uno sguardo sornione.

Ti odio.” e butto giù, tutto d'un fiato, l'intero boccale, asciugandomi in modo decisamente poco femminile le labbra con il dorso della mano una volta finito. “Ecco fatto. Contento?”

Decisamente, Granger. Decisamente.” dice ghignando


San Patrizio. Festa d'Irlanda. Musica e birra a volontà, capelli rossi e occhi verdi praticamente ovunque. Sembra di essere a una riunione di famiglia dei Weasley. Mi tornano alla mente i gemelli, la loro passione per le feste, gli scherzi e la birra. E mi viene in mente Fred e quanto mi faceva arrabbiare e al tempo stesso ridere. Ricordo ancora quando, al terzo anno dopo il pugno a Malfoy, mi portò sulle spalle per tutto il tragitto dalla biblioteca alla torre grifondoro, inneggiando come se fossi la regina del castello, mentre io urlavo di mettermi giù, minacciando di tirare un pugno sul naso anche a lui.


Perfettina! Eccoti qua! Cercavo proprio te, sai?” sussurrano due labbra sottili, appartenenti a un ragazzo alto, magro, con i capelli rossi e lentiggini ovunque, al mio orecchio.

Ah si? E come mai, di grazia?” chiedo, non distogliendo gli occhi dal libro che sto consultando in biblioteca. Il mio tono è indifferente, ma sulle labbra mi si apre un sorriso divertito. Uno dei gemelli Weasley in biblioteca? Deve essere davvero importante se viene a cercarmi qui.

Già. Ho sentito dire, o meglio urlare, che un certo serpeverde spocchioso e platinato ha ricevuto un meraviglioso e potente pugno sul naso. Da te.” sussurra con tono cospiratorio. “Cos'hai da dire in proposito?”

Assolutamente niente, Fred. Hai già detto tutto tu. Ho colpito Malfoy sul naso. Ero arrabbiata perché per colpa sua Fierobecco sarebbe stato ucciso. Ho perso la calma. Tutto qua.”

MA SEI STATA FANTASTICA!” esclama, tutto emozionato. “E dimmi, che faccia ha fatto Malfoy?”

Io scoppio a ridere, scatenando la rabbia di Madama Pince.


Oh, Fred. Mi manchi un sacco.


* * *
 

Ho posato le mie cose nella stanza del Fleet Street Hotel e sono uscita di nuovo. L'atmosfera che si respira a Dublino a San Patrizio è un qualcosa di incredibile e indimenticabile. Mi dirigo verso il pub dove io e Draco eravamo stati. Mi manca così tanto che ripercorrere i passi che avevamo fatto insieme mi sembra l'unico modo di sentirlo di nuovo vicino.
Entro nel locale: non è cambiato nulla, nonostante siano passati 4 anni. È tutto identico. Ordino una pinta di Guinness e mi accomodo ad un tavolino che è libero. Guardo verso l'angolo dove eravamo seduti insieme e resto pietrificata.

È lì. Ed è lui, ne sono certa. È di profilo, rispetto a me. Posso vederne però gli occhi tristi e persi e la bocca corrucciata. Merlino, che voglia di baciarlo. Poi lo vedo cambiare improvvisamente espressione: una rabbia cieca ne deturpa il viso angelico. Si alza e va verso il bagno. Mi alzo e lo seguo, ma quando sto per aprire la porta del bagno degli uomini sento un Crack molto familiare. Si è smaterializzato. E io me lo sono lasciato sfuggire tra le dita.


Sai, pensavo a una cosa…” dice, mentre pensieroso mi accarezza i capelli che dopo anni sono riuscita a domare. “Stiamo insieme da 2 anni, mese più mese meno, giusto?”

E mezzo.” preciso, sorridendo e chiedendomi dove voglia andare a parare. Siamo distesi nel letto, tra le coperte aggrovigliate come le nostre gambe. Abbiamo appena fatto l'amore e io sono semidistesa su di lui, la testa poggiata sul suo petto liscio e muscoloso.

Si, certo.” sbuffa “Dicevo, stiamo insieme da 2 anni e mezzo. Io ti amo e tu ami me. I nostri amici ci approvano. Mia madre ti adora. Noi stiamo bene e a me non bastano più i giorni passati insieme durante le vacanze. E mi sta stretto dormire al Manor o dormire da te qualche giorno e poi dover andar via. Prima che tu dica qualcosa, mi infastidisce perché vorrei svegliarmi accanto a te e poi fare colazione in mutande, fare la doccia insieme e girare nudi per casa, tutti i giorni. Voglio un letto che sia nostro, nella nostra camera. Voglio una casa che sia nostra…”

Alzo la testa, guardandolo fissa. So che i miei occhi devono apparire enormi e che la mia bocca è socchiusa e che il mio cuore sta impazzendo nel mio petto e che lui sente e vede tutto questo. Ma non riesco a impedirmelo. Sono immensamente felice.

Draco…” sussurro.

Sì o no. È facile Granger. Ti va di andare a vivere insieme?”

Sì!” esclamo, baciandolo appassionatamente. Lui mi stringe a sé, come a non volermi lasciar andare mai più.

Ci rotoliamo sul materasso, come fossimo due adolescenti. Ci baciamo ovunque, sul collo, sulle labbra, sul petto e sul seno. Le mani percorrono rotte inesplorate lungo i nostri corpi, che sono sfiorati da dita-libellule, così leggere da sembrare quasi irreali, che si lasciano dietro scie infuocate. I respiri e i battiti dei nostri cuori si fanno più rapidi e irregolari. Il suo sospiro nel mio orecchio accende una fiamma che, da quando lui è entrato nella mia vita, sa dannatamente di casa. Ridacchio e lo guardo, mentre si cala a tempestare di baci il mio collo e le linee delle mie clavicole. Gli sfioro, con dita leggere, le linee degli addominali e poi quelle dei dorsali, meravigliandomi di quest'uomo che adesso è mio. Senza fiato, ansimanti, con il cuore che cerca di uscire dalla gabbia toracica, ci sdraiamo supini, guardando il soffitto affrescato.

Ti amo, immensamente. Da quando sei entrato nella mia vita, tutto è diventato più bello. A volte penso che sia tutto un sogno, che mi sveglierò al mattino senza te al mio fianco, che non farai più parte della mia vita…eppure a volte penso a quanto siamo cambiati negli anni. Se me lo avessero detto più di 6 anni fa, che mi sarei innamorata di te e che ti avrei desiderato come compagno di vita, avrei schiantato lo sfortunato latore della notizia.” dico.

Ambasciator non porta pena, amore mio” risponde, ridendo.

Mi lascerai mai?” chiedo.

Mai”.


Era qui e io me lo sono fatto sfuggire. Finisco la mia birra ed esco dal pub. Nel mio cervello un pensiero non smette di girare, come impazzito, cercando di richiamare la mia attenzione. Costeggio la Liffey, sola seppur circondata da una marea di persone. Penso e ripenso. Mi siedo su una panchina sul lungo fiume e guardo il cielo. Trovo subito la costellazione dell'Orsa Maggiore. Istintivamente cerco l'Orsa minore e come in un percorso predeterminato i miei occhi si fissano su un insieme di stelle dalla forma sinuosa. Appunto lo sguardo su quella che è la più brillante: Eltanin, o occhio del Drago, la stella più luminosa dell'intera costellazione. Mi alzo di scatto e corro verso l'hotel. Entro nella mia stanza e appello un foglio e una matita mentre mi siedo alla scrivania. Ripercorro i viaggi che abbiamo fatto insieme, sia di piacere che di lavoro, e tutti i luoghi dove siamo stati. Il lavoro è febbrile, perché cerco di ricordare cosa sia successo in ogni viaggio.
Un'ora dopo il risultato mi lascia quasi sconvolta: congiungendo le mete, più o meno importanti, dei nostri viaggi viene fuori il Drago.

 

 

 

 

 

 

 

 





Hogwarts è dove tutto è cominciato ed è ovvio che è una parte importante della nostra vita e della nostra storia.
Londra è dove viviamo e dove ci siamo incontrati.
Barcellona era stato il nostro primo viaggio insieme come coppia vera e propria, visto che 6 mesi prima ci eravamo presentati così ai nostri amici, nonostante fossero ormai 3 anni che stavamo insieme.
Madrid, Mosca, Varsavia, Vienna e l'Italia erano stati dei viaggi dove eravamo riusciti a conciliare piacere e lavoro. Privi di eventi “importanti”, erano comunque stati viaggi che ci avevano visti insieme a mostrarci al mondo come i noi stessi più veri.
A Dublino mi aveva chiesto di andare a convivere e a Parigi avevamo ufficializzato il nostro fidanzamento.
E poi, poco tempo prima di litigare, aveva organizzato quel viaggio in Portogallo.

Draco non ha mai fatto nulla a caso, di questo sono molto più che certa. Riguardo la mappa, cercando un collegamento, un indizio, un qualcosa. E all'improvviso un'idea folgorante mi si accende in testa.
Lisbona corrisponde a Eltanin. Ricordo ancora quanto aveva insistito Draco per questo viaggio. Poi c'è stato il litigio e tutto è passato in secondo piano.


Insomma che ne pensi?” mi chiede per l'ennesima volta, euforico come poche volte l'ho visto. Gli occhi grigi luccicano e la bocca è stesa in un enorme e sincero sorriso.

Sì, certo. Ma come mai proprio Lisbona, Draco?” dico, sorridendo, mentre lavo i piatti della cena.

Non ti piace?” domanda, il sorriso spazzato via da un broncio triste.

Ma no, è una domanda così. Ti ho visto partire in quarta per organizzare questo viaggio. Non è che mi nascondi qualcosa?”

Ma va, figurati. Ho solo letto che in quella zona c'è un'Agave⁷ particolare che mi serve per una nuova pozione e avevo pensato di unire l'utile al dilettevole. Io trovo quella pianta e intanto ci facciamo un viaggio” risponde, facendo spallucce.

Non sono del tutto convinta, ma è da un po' che non riusciamo a stare insieme per bene a causa del lavoro.

Va bene, Lisbona sia” dico. Vengo stretta in un abbraccio mozzafiato e sento il suo naso inspirare tra i miei capelli.

Grazie. Prometto che sarà una vacanza fantastica.”


Note

1: Phoenix Park, Fleet Street, il Trinity College sono luoghi davvero esistenti a Dublino.

2: San Patrizio è il patrono d'Irlanda e la sua festa è il 17 marzo. Che altro modo, perfetto per gli irlandesi, se non festeggiare a sorsi di birra e musiche folk?

3: detto anche Tin Whistle, Pennywhistle o Pemperino, è un flauto a fischietto, tipico di Inghilterra e Irlanda. È di latta, ha sei fori e appartiene alla famiglia del flauto dolce. Generalmente intonati in Re, hanno un'estensione di due ottave e sono tipicamente usati nell'esecuzione di musica folk.

4: la Guinness è una birra tipica dublinese, è una stout dal colore scuro (rubino scuro), sapore amarognolo, poco corposo e riconoscibile e schiuma bianca, compatta e cremosa.

5: tipo di birra ad alta fermentazione prodotte da malto d'orzo tostato.

6: Ho sempre visto Hermione come la classica persona in grado di ubriacarsi anche con l'odore di un alcolico. È per questo che non beve, non perché non le piaccia il sapore.

7: l'agave è una pianta grassa perenne, le cui dimensioni possono andare da 20cm a 5-6m di ampiezza e da 15-20cm a 2,5m in altezza. Sono adatte agli usi più disparati (fibre tessili, sciroppi dolcificanti, alcolici, medicinali per piaghe, dermatiti e contusioni e anche veleni) per cui ho pensato che in Portogallo ce ne potesse essere una variante particolare utile a Draco nel suo lavoro-hobby di pozionista.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lagertha95