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Autore: paige95    02/10/2017    5 recensioni
Che cosa succederebbe se Goku e Vegeta accettassero, incoscientemente, una sfida lanciata dalle loro mogli? E quali sarebbero le conseguenze di un'eventuale sconfitta?
Chissà, magari, alla fine di questa storia, i due sayan più testardi dell'universo potrebbero addirittura imparare una piccola lezioncina.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tra moglie e marito non mettere il…secchio

 

 
A casa Son era una mattina come tante altre. La pace e la serenità trionfavano indisturbate e...SBAM!
 
Come non detto. Ricapitoliamo.
 
A casa Son non era una mattina come tante altre, pace e serenità si erano tenute a debita distanza dalla graziosa casetta sui monti Paoz e la signora più influente della casa aveva deciso di svegliare il suo amato marito ACCOSTANDO la porta della camera.
 
Il povero sventurato si era svegliato di soprassalto con la convinzione che fosse scoppiata una sanguinaria guerra.
 
<< Chichi! Che diamine è successo?? >>
 
Lei lo accolse con un grande e furbetto sorriso.
 
<< Ma buongiorno, amore mio caro. Ho disturbato il tuo dolce riposo? >>
 
La donna si sedette con disinvoltura accanto al marito ed iniziò a togliergli le coperte di dosso con GRAZIA, anzi per la precisione con un colpo secco e deciso, decisamente in contrasto con la sua espressione.
 
<< Dai, Goku, il sole è alto e gli uccellini cantano >>
 
Lei non si levava dalla faccia quel fastidiosissimo sorrisetto compiaciuto.
 
Il marito si mise a sedere e la guardò con estremo terrore ‘stamattina le prendo sicuro’
 
<< Chichi, che vuoi? >>
 
Gli rispose con ovvietà.
 
<< Ma che domande mi fai, tesoro?! Oggi è il grande giorno del mio relax e del tuo lavoro >>
 
Si era già dimenticato di quella stupida sfida, talmente idiota che gli era passata di mente.
 
<< Perché lo fai? >>
 
<< Mille motivi mi spingono alla vendetta, Goku, ma prendila con il sorriso, dopotutto è solo una scommessa che vincerai sicuro, visto che sono solo “un paio di pavimenti da pulire e due piatti da lavare” >>
 
<< Non so nemmeno da dove iniziare >>
 
<< Per quello non preoccuparti. Lascia che ti presenti due miei amici >> si alzò e recuperò due oggetti che avevano probabilmente fatto il loro ingresso con lei, ma Goku non li aveva notati fino a quel momento << Il secchio e lo straccio >>
 
L’uomo li guardò con orrore. Probabilmente neanche uno spietato nemico gli avrebbe potuto provocare simili brividi come i soggetti in questione.
 
<< Amore, parliamone, troviamo un accordo, qualsiasi cosa, ma non questo, ti prego >>
 
<< Goku, mi dispiace, ma la corruzione non è di mio gradimento. Dovresti saperlo che sono una sostenitrice della lealtà >>
 
<< Qual è la penitenza? >>
 
Lei si mise a ridere rumorosamente, non aveva nemmeno la forza di comunicare cosa gli sfortunati sayan avrebbero dovuto fare per colmare la loro sconfitta.
 
<< Chichi! >>
 
Goku era moralmente sfinito ancora prima di iniziare e si rigettò a peso morto sul letto.
 
<< Ehy, non azzardarti a riaddormentarti, perché quest’acqua ti finisce dritta in faccia, mi hai capita, scansafatiche che non sei altro?? >>
 
Alzò il secchio sopra di lui e lui per tutta risposta, con uno scatto, si alzò.
 
<< Sono sveglio >>
 
Adorava averlo sotto il suo completo potere, il terrore che leggeva nei suoi occhi in quei momenti era davvero impagabile. Una semplice terrestre che metteva sotto torchio un sayan. Non c’era davvero niente di più spassoso per Chichi.
 
<< Perfetto >>
 
La donna andò verso l’armadio, prese uno dei suoi graziosi grembiulini floreali e lo lanciò dritto in faccia al marito.
 
Lui si levò quel pezzo di stoffa dagli occhi e lo guardò con orrore.
 
<< No, Chichi, scordatelo! >>
 
<< Ma, Goku, se ti sporchi, poi dovrai fare il bucato e ti ricordo che oggi tocca a te >>
 
Iniziava davvero a provare un grande odio verso Vegeta, anzi verso lui e quella grande ciabatta che aveva al posto della bocca. Si appuntò mentalmente di dargli una bella lezione appena lo avrebbe rivisto ‘Bulma mi anticiperà di sicuro’.
 
La mano della moglie ad un centimetro dalla faccia gli fece spegnere un sorrisetto ebete.
 
<< Ehy, ora non ti addormentare in piedi, hai un mucchio di faccende da sbrigare >>
 
<< E tu cosa farai nel frattempo? >>
 
<< Io mi accomoderò a leggere quella montagna di libri che non ho mai tempo di prendere in mano. Tanto non hai difficoltà a spostare il divano per pulire anche se ci sono io sopra, no? >>
 
<< Leggi? >>
 
<< Sì, Goku. Hai presente come sono fatti i libri: rettangolari, pieni di pagine e >> si accorse dalla sua faccia che stava sprecando tempo << Lascia perdere, tu pensa a fare il tuo lavoro che io penso al mio >> si avviò verso la porta e prima di richiuderla gli lanciò un ultimo avvertimento << Ah, a proposito, ci sarebbe anche il pranzo da preparare >>
 
Richiuse la porta con SBAM! estrema delicatezza.
 
L’uomo raccolse secchio e straccio da terra. Alzò gli occhi al cielo, sperando che qualche buona anima accogliesse le sue preghiere
 
<< Sono nei guai! >>
 
 
 
 
Anche a casa Brief vi era aria di novità e di sfida, ma qualcuno, nella fattispecie un certo Vegeta, tentava di raggirare quella grande sfida che aveva accettato con la grande smania di dimostrare chissà cosa poi a sua moglie e a quella vipera velenosa di Chichi.
 
Quando Trunks entrò in cucina, una strana scena si parò davanti ai suoi occhi. Il ragazzo sbatté più volte le palpebre per essere sicuro di non essere ancora nel mondo dei sogni.
 
<< Papà? Ma che stai facendo? >>
 
Vegeta, appena sentì la voce del figlio, si girò lentamente verso di lui, diventando palesemente rosso in volto.
 
<< Niente e fatti gli affaracci tuoi, Trunks! >>
 
Il ragazzo però non era per nulla convinto di quello strano comportamento e si avvicinò al padre, preso da un certo impeto di curiosità. Allungò gli occhi alle sue spalle e quello che vide lo lasciò senza parole per infiniti secondi.
 
<< Papà, da quando prepari la colazione alla mamma? >>
 
Vegeta tentò invano di nascondere quel reato, facendo scudo con il suo corpo, ma ormai il danno era stato fatto.
 
<< NON HO MAI FATTO NULLA DI SIMILE E MAI LO FARò! SONO STATO CHIARO? >>
 
Il figlio incassò quella sfuriata con un divertito sorriso.
 
<< D’accordo, papà, non ti scaldare >> si diresse pacifico verso la porta e, senza voltare lo sguardo al suo interlocutore, proferì ulteriori parole << E comunque credo che la mamma gradirà parecchio >>
 
Appena il ragazzo fu uscito, Vegeta prese velocemente in mano quel vassoio e con aria circospetta percorse i lunghi corridoi della Capsule Corporation. Arrivò davanti alla camera ed entrò velocemente, richiudendo la porta alle spalle.
 
Il principe non aveva però notato che la moglie fosse già sveglia.
 
<< Vegeta? Ma che combini? >>
 
Il marito non le rispose e con una certa strafottenza piazzò quel vassoio sulle gambe della donna, che nel frattempo si era seduta.
 
Bulma continuò a guardarlo stranita, ma, dopo un attimo di indugio e di perplessità, nella sua mente si fece largo una giustificazione più che convincente per quello strano comportamento.
 
<< Caro, se pensi che questo basterà per sollevarti dai tuoi obblighi, ti stai sbagliando di grosso >>
 
<< Con questo mi sembra di averti già dimostrato di essere in grado di svolgere i lavori domestici, o no? >>
 
La donna sembrò palesemente divertita difronte all’insolita ingenuità del marito. Lui non aveva la più pallida idea di quello che lo avrebbe realmente aspettato in quelle 24 h.
 
Bulma appoggiò delicatamente il vassoio sul letto e si avviò verso di lui con un’espressione compassionevole.
 
<< Mi dispiace, tesoro, ma quello che avevo in mente era leggermente diverso >>
 
Lo prese sotto braccio e lo guidò verso la porta. Lui si lasciò trasportare con terrore e senza la minima forza di ribellarsi ‘La mia reputazione sta per andare a farsi friggere tra 3, 2, 1’.
 
<< Bene, Vegeta, è molto semplice >> Bulma assunse la sua solita aria da maestrina << Dovrai solo pulire tutti i pavimenti della Capsule Corporation, stanze comprese >> cercò di nascondere un certo divertimento nel notare su di sé gli occhi del marito strabuzzare fuori dalle orbite << E dai, caro, sono solo cinque piani dopotutto. Tu e il tuo orgoglio credo che avrete abbastanza forza e anzi sono certa che ne avanzerete anche >>
 
Detto ciò, se ne andò, voltandogli le spalle e sfogando finalmente quella grassa risata che tentava in tutti i modi di sopprimere davanti all’uomo.
 
<< Voglio morire. Appena lo vedo, giuro che chiedo a Kaaroth di darmi il colpo di grazia >>
 
 
Spazio dell’autrice
 
Ciao ragazzi!!
 
Eccomi, sempre in super ritardo e con un breve capitolo…se mi odierete, non vi biasimerò ☹
 
Spero di avervi fatto sfuggire anche solo un mezzo sorriso 😉
 
Alla prossima, spero presto!!
 
Baci
-Vale
   
 
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