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Autore: Herm_Granger    16/11/2017    1 recensioni
Dopo la fine della guerra, gli studenti di Hogwarts devono ripetere l'anno, ma mentre il mondo magico si lecca le ferite, qualcosa per Hermione è cambiato...
Dal capitolo 7:
Osservò il Marchio Nero, ora visibile sul braccio nudo del ragazzo.
“Non se ne va via?”
“No, non c’è modo di toglierlo.”
“Perché allora non lo copri con una fasciatura, o qualcosa di simile?”
“Per lo stesso motivo per cui tu non nascondi la tua cicatrice. Non vado fiero di quello che ho fatto, ma non voglio e non posso nasconderlo. Io sono andato in guerra e non combattendo mi sono procurato questo marchio.”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO XIX

Castello di Hogwarts, quarto piano.

Il pomeriggio del giorno dopo, gli studenti che gironzolavano per la scuola poterono scorgere Pansy Parkinson che si aggirava, trafelata, per i corridoi. Era preoccupata, si guardava spesso intorno, come per accertarsi di non essere vista... evidentemente qualcosa – o qualcuno - la stava inseguendo... Harry si chiese che cosa – o chi - potesse angosciare la Parkinson tanto da darle quell’aria da animale braccato, quando una voce, ormai nota, si alzò sopra le altre...
“Tesoruccio mioo!” Draco errava per la scuola con aria sognante, cercando la sua amata, chiamandola a gran voce e travolgendo chiunque gli fosse d’intralcio.
“Patetico.” Fu il commento di Ginny, che osservava la scena a braccia conserte.
Ma nonostante la scena potesse sembrare quasi comica a prima vista, più la osservava, più Harry la trovava inquietante. Notò che i biondi capelli di Draco erano orrendamente spettinati, e sulla sua divisa trasandata spiccava una spilla con la scritta a caratteri cubitali ‘IO AMO PANSY’, circondata da cuoricini fucsia e lucine al led.
Tralasciò le sue riflessioni su quanto evidentemente Draco amasse le spille eccentriche, per concentrarsi su quanto spaventosa fosse in realtà quella vista, dopo un’occhiata più attenta. Malfoy non sembrava più Malfoy, ma piuttosto un involucro vuoto, animato da una forza estranea, che, di lui, aveva soltanto la forma. C’era qualcosa di soprannaturale e inquietante in quegli occhi sgranati, assenti, e in quella smania irragionevole che dominava la sua volontà. Il Draco ombroso e dai modi intriganti era scomparso, relegato da qualche parte nei recessi della sua mente. Lo sostituiva un ragazzo inconsapevolmente devastato e consumato da una passione non vera. Ricordò le parole di Lumacorno di due anni prima:
L’Amortentia non crea veramente l’amore, è ovvio. È impossibile confezionare o imitare l’amore. No, si limita a provocare una potente infatuazione od ossessione.” [..] “Quando avrete vissuto  a lungo quanto me, non sottovaluterete la potenza di un amore ossessivo...”
Fino  a quel momento, Harry non aveva ancora avuto l’occasione di sperimentarne i poteri. Certo, Ron ne aveva subito gli effetti a causa di Romilda Vane, ma soltanto per qualche ora. La pozione usata su Draco doveva essere terribilmente più potente, e preparata con l’aiuto di una mano esperta.
“È terrificante.”  Disse Ron.
“ Ma è troppo potente per gestirla. La pozione le si è ritorta contro, alla fine.”
Ironia della sorte, quelle attenzioni che Pansy aveva tanto desiderato stavano finendo per soffocarla. Ma per quanto, in passato, avrebbe provato una qualcerta soddisfazione nel vedere Malferret nei guai, Harry doveva ammettere che sentiva un forte senso di pena nei suoi confronti.
“Lasciami, ho detto!”
A quanto pareva, Draco aveva scovato Pansy, che si era nascosta dietro un arazzo, e la aveva avvinghiata in una stretta asfissiante: la sensazione doveva essere tremendamente vicina a quella di essere abbracciati da una piovra.
Non senza fatica, lei riuscì a divincolarsi, estrarre a bacchetta e puntarla contro al suo persecutore con una violenza inaspettata: “Stammi lontano.”
L’espressione confusa di Malfoy si trasformò lentamente in sorpresa e incredulità, mentre realizzava il significato di quel gesto. Tuttavia, non si mosse di un millimetro, lasciando che la bacchetta gli premesse sullo sterno.
“Pansy, ma... io...”
“Mi hai stancato Malfoy. La  tua presenza sta diventando davvero soffocante...”
Draco rimaneva inerme davanti alla sua cattiveria, mentre lei non accennava ad abbassare la guardia, finché i suoi occhi non guizzarono, per poi puntarsi su qualcosa alle spalle del suo avversario.
Harry seguì il suo sguardo e inorridì. Hermione stava osservando la scena  stringendo i suoi libri, impotente, con un’ espressione preoccupantemente neutra, assente in volto. Fu allora che Draco disse qualcosa di terribile: “Ma Pansy, io... io ti amo...”

 

Dopo tanto tempo ho deciso di postare un nuovo capitolo... spero di riuscire ad essere più regolare nei miei aggiornamenti d'ora in poi (ho anche un'altra ff in cantiere). Godetevi il capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate!

Herm_
  
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