Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: angyblu    19/11/2017    2 recensioni
Sequel di Ti amo...ma non posso 2.
Prima di leggere la seguente storia consiglio la lettura dei precedenti libri
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

GABRIEL

Torno a casa dopo aver lasciato Hope.
Convinto di rilassarmi un po' dopo questa giornata. 
Ma quando entro in casa sento urlare Arya e Alexia.
Cosa è successo ora? 
Avrà mai fine questa giornata?
Vedo scendere Arya con una faccia che non promette niente di buono.

"Cosa è successo?"

"Oggi mi hanno chiamato da scuola"

"Allora?"

"Hanno beccato Alexia a fumare e no una sigaretta ma uno spinello, e per giunta quando il preside l'ha chiamata nel suo studio lei l'ha mandato al diavolo. Sai cosa gli ha detto? si rilassi anzi si faccia una scopata.
Nostra figlia si è comportata come una ragazza di strada uscita da chissà dove. Non la difendere questa volta Gabriel non ti azzardare a capirla é in punizione fino alla fine della scuola. Domani inoltre siamo convocati dal preside."

Prendo un profondo respiro "hai finito Arya? Rilassati un attimo"

"Non mi rilasso"

"Calmati,sbolla la rabbia e domani mattina tutti e tre ne parleremo per questa sera per favore fatemi riposare"

"È successo qualcosa?"

"Poi ti racconto. Vado a farmi una doccia, poi ceniamo, ah se Alexia non vuole cenare lasciala perdere domani mattina mi sentirà"

La mattina seguente mi alzo e vedo Arya già sveglia.

"Hai dormito un po'?"

"Credi che l'abbiamo viziata troppo?"

"No. Tu stai calma ci penso io e tranquilla questa volta non la difendo quello che ha fatto è grave"

Dopo essermi vestito,mi dirigo verso la stanza di Alexia.
Busso due volte ma non risponde nessuno.
Appoggio la mano sulla maniglia e apro la porta. 
Ma quando entro nella sua camera noto subito che Alexia non c'è e sopratutto non ha dormito in casa stanotte.

"Non ha dormito qui Gabriel"

Mi giro e vedo Arya che mi guarda preoccupata.

"Sarà da Eva non preoccuparti"

"Non è a casa di Mary e Luc"

"Mi vesto e vado a cercarla tu resta qui se arriva"

Mi infilo in auto e prima vado da Domenico ed Emilia, ma mi dicono che non è da loro.
Alexia dove diavolo ti sei cacciata?

"Pronto"

"Zio"

"Hope"

"Alexia mi ha scritto di dirvi che sta rientrando"

"Grazie Hope"

"Zio non arrabbiarti con lei, non sai cosa le passa per la testa"

"Si lo so"

Mi dirigo nuovamente verso a casa e in quel momento da lontano vedo Alexia scendere da una Mercedes nera, con i vetri oscurati, la vedo sorridere alla persona che è all'interno e dopo che l'auto parte, la vedo appoggiarsi a un muretto.

"Alexia"

"Papà"

"Si può sapere cosa ti passa per la mente. E di chi era quell'auto?"

"Non sono fatti tuoi"

"Basta! Basta! Se questi sono i fottuti ormoni dell'adolescenza te li faccio passare io Alexia. Che diavolo hai in mente?"

"Io no ho nulla in mente siete voi che mi ossessionate"

"Noi? Davvero stai dicendo questo? Ti abbiamo dato più libertà di chiunque altro. Ma sai ora cambia la storia. Da oggi per te esisterà solo la scuola. Ora entra in casa e preparati"

Dopo un ora andiamo a scuola e il preside ci riceve. 
Dopo aver evitato ad Alexia la sospensione grazie anche  ad aver versato anche un generoso contributo, mia figlia va in classe.

"Signori, Alexia era la migliore della sua classe. Forse state avendo problemi in famiglia?"

"No, non so cosa succede ma lo scoprirò ora scusi ma io e mia moglie dobbiamo andare a lavoro"

-------------------------------------------------------

Lascio Arya al centro e mi dirigo dal mio investigatore privato.

"Gabriel da quanto tempo"

"Eh sì. Ascoltami ho bisogno che scopri di chi è questa targa di auto"

"D'accordo te lo farò sapere al più presto"


ALEXIA

"Ale dove hai dormito questa notte?"

"Da Sam"

"Chi è Sam?"

"Un ragazzo che mi ha fatto conoscere tua sorella Hope"

"Alexia"

"Eva per favore no anche tu"

"Tu padre stamattina era furibondo"

"Infatti sono in punizione per chissà quanto tempo,ma meglio così, almeno non vedo quel coglione di Sebastian"

"Non puoi fare così Alexia. Ci sono tanti ragazzi perché ti sei fissata con Sebastian?"

"Perché ne sono innamorata sin da quando da piccola giocava con me"

"Tu non sei innamorata di lui la tua è ossessione"

"Basta Eva, non sei mia sorella, non sei mia cugina. Io non faccio parte della vostra famiglia, non mi interessa che chiamate i miei genitori zii ma io non ho lo stesso vostro sangue"

"ALEXIA"

"Lasciami in pace Eva"


ARYA

"Arya c'è tua figlia"

"Falla entrare"

Vedo entrare Alexia, noto i suoi occhi lucidi, si vede che ha pianto.

Mi abbraccia "Scusa mamma, scusa per ieri sera e questa mattina"

"Amore mio"

"Io mi dispiace tanto per avervi fatto preoccupare"

"Shh tesoro basta piangere. Ti è successo qualcosa amore vero?"

"Mamma io mi sono innamorata"

Le alzo il viso e le asciugo le lacrime con un fazzolettino.
Ci sediamo sul piccolo divano del mio studio del centro.

"Ti va di raccontarmi?"

Inizia a parlare e termina il suo discorso in lacrime.

"Sebastian amore?"

"Si. Mamma io. Lui è con quella"

"Amore lo sai che non devi mettere fretta, se Sebastian si rendera conto di volerti bene cosi come tu ne vuoi a lui verrà a cercarti, stanne certa"

"Se non viene mamma?"

"lo andiamo a cercare"

Scoppia a ridere e mi guarda "la punizione?"

"non sei in punizione per tutti i mesi di scuola,ma per 15 giorni si."

"Grazie mamma"

"Ora fai pace con papà. Stanotte ha il turno in clinica se vuoi lo trovi lì"

"Mi perdonerà?"

"Certo sei la sua bambina"


GABRIEL

Sono in clinica, chiamo Arya e mi dice che Joshua è in casa e con Alexia è tutto risolto.
Sorrido e chiudo la chiamata.
Prendo la foto di me, Arya e Alexia che ho sulla scrivania e la guardo.
Alexia aveva solo cinque anni ed eravamo in vacanza in Sardegna.
Sorrido a vedere la mia piccolina.
Alexia è arrivata all'improvviso, ma l'abbiamo desiderata sin da subito, e la decisione di non aver altri figli è stata di entrambi.
Lei ci bastava.

Bussano alla porta

"Avanti"

La porta si apre ed entra proprio la mia bambina.

Sorrido e le faccio cenno di entrare e sedersi, ma non si siede, viene verso di me e si mette sulle mie gambe.

"Scusa papà"

"Scuse accettate"

"È stato più facile con te"

Sorrido baciandole una guancia "non farlo più, stamattina mi sono spaventato non vedendoti, lo sai non ho nulla in contrario se non dormi in casa ma devi avvisarmi"

"Lo so scusa, non lo farò più"

Annuisco e le accarezzo i capelli.

"Mi aiuti a fare i compiti? La mamma sa che sono qui"

"D'accordo. Hai mangiato?"

"No"

"Dai facciamo questi compiti e poi andiamo giù a mangiare qualcosa"

"Ti voglio bene papà"

"Anch'io amore mio"

Sento la vibrazione del telefono e vedo che ho ricevuto un messaggio dall'investigatore.
"L'auto appartiene a Sam ***** . Ho il fascicolo in ufficio. Vieni domani mattina"

Spengo il telefono e rivolgo la mia attenzione ad Alexia.

BUONASERA A TUTTI! Ragazzi mi piacerebbe ricevere un commento sulla storia, ringrazio tutti voi
che state leggendo ma mi farebbe davvero piacere leggere dei vostri commenti. (Vorrei capire se continuare a scrivere su questo sito oppure no)
Oltre questa storia sono in fase di scrittura 2 nuove storie: Tienimi con te & Segreto inconfessabile che trovate sempre sul mio profilo, con tutte le altre mie vecchie storie.
Grazie a tutti!!!!!!!

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: angyblu