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Autore: danyazzurra    28/11/2017    13 recensioni
Lily è nei guai!! Lily non sa come uscirne!! Lily sa che deve fare la cosa giusta, ma quando si tratta di Scorpius Malfoy tutto diventa complicato... ennesima Lily/ Scorpius leggera e semplice che mi è saltata in mente! spero che le darete una possibilità e mi farete sapere!! un bacione!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Scorpius aveva osservato Lily per tutta la cena.
Non avrebbe dovuto, almeno così continuava a ripetersi, anche perché non doveva affatto interessargli cosa stesse passando in quella testolina rossa.
Ma vi erano troppe cose che non gli tornavano e quella sera non faceva eccezione.
Come avevano notato anche i suoi fratelli, Lily non era se stessa e lui lo poteva dire con facilità.
Lily era la persona più spontanea e impulsiva che conoscesse e, normalmente, per il compleanno del suo nipotino sarebbe stata elettrizzata e piena di idee e invece la vedeva seduta sul divano, il viso un po’ pallido e le mani strette in pugni chiusi e poggiati sulle cosce.
Ogni volta che qualcuno cercava di coinvolgerla lei si limitava a sorridere e poi spostava di nuovo lo sguardo, era come se avesse qualcosa, un pensiero dentro che la stava lacerando.
E più Scorpius cercava di convincersi che qualsiasi cosa fosse non avrebbe dovuto riguardarlo, più desiderava saperlo.
I suoi occhi non riuscivano a fare a meno di posarsi su di lei ed ogni volta che succedeva era come se nella sua testa partissero le immagini di un film. Un film con lui e Lily protagonisti, un film che aveva delle tinte erotiche.
Ma era possibile? O si stava definitivamente bevendo il cervello?
Lei non gli aveva detto niente e questo lo aveva portato a pensare che fosse solo la sua fantasia, ma adesso le cose si stavano facendo preoccupanti ed i casi diventavano due: o era accaduto davvero, o stava diventando un maniaco ossessionato da Lily e il secondo caso gli sembrava completamente fuori luogo.
La osservò mangiare, se così si poteva chiamare, dato che spilluzzicava nervosamente ciò che aveva davanti e dovette stringere la mascella per non intervenire e chiederle davanti a tutti cosa diavolo avesse che non andava, ma sapeva che avrebbe scatenato troppe reazioni, non per ultima quella di Lily stessa per cui decise di rimanere in silenzio.
In fondo era un Serpeverde e sapeva attendere.
Lei però non gli rendeva le cose semplici e quando i loro sguardi si incrociavano sembrava quasi chiedergli aiuto.
Era come se potesse vederle quelle parole sulla punta della lingua, quelle parole dirette a lui e che non riusciva a dire.
Ormai era piuttosto sicuro: quello che vedeva nella sua mente continuamente dall’ultimo mese era accaduto davvero.
Perché lei non gliel’avesse confermato continuava a non capirlo.
Non fece in tempo a concludere il pensiero che la vide schizzare in piedi. Come in un riflesso incondizionato si alzò anche lui.
Si guardarono per un attimo poi parve divenire di un colorito malato e scappò via.
I suoi occhi si posarono subito su Alice, come quelli di quasi tutta la tavolata, se c’era qualcuno che poteva sapere qualcosa era lei.
Alice arrossì ed esibì un sorriso imbarazzato, cosa che fece capire a Scorpius che sapeva davvero tutto e poi si lanciò in una spiegazione piena di parole, ma che si poteva riassumere con una parola: stronzata!
Forse gli altri le credettero immediatamente perché quando Lily tornò in salotto smisero di fare domande e nessuno si oppose al fatto che volesse andarsene.
Influenza intestinale. Brutta bestia certo, se fosse vero.
C’erano troppe cose che non gli tornavano e non poteva stare fermo a guardare come si sarebbero svolti gli eventi. Certo, forse era una mossa da Serpeverde, ma non da Scorpius Malfoy.
Lui doveva sapere. Lui doveva parlare con Lily.
Cominciò a salutare tutti qualche minuto dopo che se ne era andata Lily e sperò che nessuno collegasse la cosa, ma aveva sottovalutato Alice.
Lei lo avvicinò mentre si stava mettendo il cappotto.
“Non andare da lei” gli disse e Scorpius si bloccò nell’atto di agganciarsi un bottone.
“Perché pensi che voglia andare da lei” la sfidò e Alice incrociò le braccia al petto, guardandolo in tralice.
“Non trattarmi da stupida, Scorpius Malfoy, non me lo merito”.
Scorpius sospirò e finì di agganciarsi il cappotto “devo sapere” disse soltanto e sorprendentemente lei annuì.
“Hai ragione” rispose “E’ giusto, ma non ora… ora lei è…”
Scorpius le mise le mani attorno alle braccia e si abbassò fino ad essere alla sua altezza e poterla guardare dritta negli occhi.
“Sto diventando pazzo chiedendomi se è successo davvero” le disse “e anche chiedendomi perché non mi ha detto niente… devo sapere” concluse e quando la lasciò Alice non riuscì a fare a meno di annuire.
In fondo sembrava quasi essere dalla sua parte e Scorpius si chiese come mai.
“Fai solo…” scosse la testa e sospirò “tornerò a casa tra un’oretta” lo avvertì e poi gli diede le spalle, lasciando Scorpius con una pessima sensazione.
***
Scorpius guardò negli occhi Lily mentre apriva la porta e nell’esatto istante in cui la vide ebbe la certezza che stesse nascondendo qualcosa.
Quel lampo di colpevolezza che le aveva attraversato lo sguardo quando aveva aperto la porta e lo aveva visto, sarebbe potuto sfuggire a tutti, ma non a lui.
Lui la conosceva, lui l’aveva osservata per anni ed ora, con il senno di poi, continuava a chiedersi perché lo avesse fatto.
Certo, Lily era una bella ragazza, ma era una ragazza come tante altre. Non aveva ereditato gli occhi verdi del padre e neanche le gambe lunghe della madre, ma forse erano quei suoi piccoli difetti a renderla interessante ai suoi occhi.
Quelle ciglia lunghe che sbattevano più velocemente quando era spaventata o agitata, come in quel momento che sembravano non riuscire a calmarsi; quelle labbra piene, così piene che anche quando le assottigliava restavano visibili, facendola sembrare una buffa bambolina di pezza.
Bambolina. Probabilmente se lei lo avesse sentito, si sarebbe preso un pugno nel naso.
Lily era la donna più orgogliosamente donna che conosceva e forse era anche quello a piacergli così tanto.
Non l’aveva mai vista piegarsi a nessun ragazzo, anche negli anni dell’adolescenza, lei era stata coerente con se stessa e con il suo carattere.
Coerenza, forse, era la parola che più le si addiceva.
E invece adesso lo stava guardando come se temesse la sua reazione. Lily che si preoccupava di quello che lui pensava era strano quasi quanto una giornata di neve in agosto.
Dove era finita la coerenza e la sicurezza che aveva sempre ammirato in lei?
“Dobbiamo parlare” le disse soltanto e non smise di guardarla negli occhi.
Lei fece una risatina stridula, ma il modo in cui si morse il labbro fece capire a Scorpius che era davvero molto nervosa.
“Davvero?” gli chiese e anche la voce era di un tono troppo alto. Non sembrava lei.
“Di cosa dobbiamo parlare?” domandò di nuovo e Scorpius notò che non si era ancora spostata dalla porta.
Era come se fosse indecisa se farlo entrare o no.
“Non mi fai entrare?” le chiese quindi e si accorse che le sua voce era uscita più fredda e sospettosa di quel che pensava, ma sperava di sortire una reazione in lei.
Cosa che fece.
La vide prendere un respiro e fu come se nel suo viso tutto fosse cambiato. La sua fronte si distese e si passò un dito sulla radice del naso, poi fece un passo indietro e gli permise di entrare in casa.
Scorpius si guardò automaticamente intorno. Era stato un paio di volte a casa di Lily e Alice per cui non gli era del tutto estranea, ma in quel momento gli serviva anche per sentirsi più a suo agio.
Aveva una sensazione strana, si sentiva quasi come se tutta la sua vita dipendesse da quella conversazione.
Ma come poteva essere?
Come potevano delle semplici parole pronunciate da Lily avere un’importanza tale da cambiargli la vita?
Sentì un sospiro e si riconcentrò su di lei.
Si era seduta sul bracciolo del divano e lo stava guardando come se fosse in trappola.
Odiava che si sentisse in quel modo con lui. Non era quello che voleva.
Lui voleva che lei si sentisse bene con lui. I ricordi che gli sembravano sempre più reali di lei tra le sue braccia dimostravano che poteva succedere.
I suoi ansimi di piacere avevano ancora il potere di eccitarlo come un ragazzino.
“Cosa è successo tra noi per il mio compleanno?”
La domanda era diretta e semplice, non offriva scappatoie. Non che, ne era sicuro, Lily l’avrebbe mai voluta, ma in quel momento non si sentiva disposto a correre il rischio.
Vide il panico nei suoi occhi e capì che aveva indovinato, che tutto quello che viveva nella sua mente non erano fantasie, non era un sogno ad occhi aperti, era successo davvero.
“Perché non me lo hai detto?”
Lei non si sprecò neanche a negare. Sentire il suo tono di voce arrabbiato doveva averla fatta alterare.
Si alzò in piedi. “Ci ho provato” ammise “ho provato a dirtelo, sono venuta la mattina dopo al negozio di Albus, ma tu non ti ricordavi niente ed io…”
“Hai pensato che fosse meglio così?” la sfidò e lei si morse il labbro colpevole.
“Sì…” sospirò “No”.
“Sì o no?” in quel momento era davvero arrabbiato.
Non capiva. Che cos’era che l’aveva fatta pensare che fosse meglio così?
Probabilmente non era stata una delle sue migliori prestazioni, sicuramente non le aveva dato la giusta attenzione, ma non poteva essere stata così superficiale.
No. La conosceva troppo bene.
Lily non era da una notte e via. Se lei era andata a letto con lui, doveva averlo voluto.
Lo aggirò e gli si mise alle spalle. Il suo volto era girato verso la finestra, sembrava quasi che non volesse aggiungere altro, ma non fece in tempo a dire niente che lei riprese:
“Non pensavo che fosse meglio così… è… è difficile spiegarlo…”
“Oh no, Lily” le disse, ma non si avvicinò, il suo corpo fremeva per raggiungerla, ma non voleva cedere.
“Non c’è proprio niente di difficile in tutto questo” si arrabbiò “sono poche semplici parole” gli occhi si ridussero a due fessure argentee “mi hai voluto ingannare”.
Lei si voltò alla sua esplosione. I suoi occhi in quel momento avevano una tale tonalità di castano che sembravano quasi diventare rossi come il fuoco, o forse, era tutto il fuoco che le stava ardendo dentro.
“Ti ricordi niente di quella notte?”
Scorpius aggrottò le sopracciglia “ho cominciato a ricordare” le rispose e la vide annuire.
“Sono solo piccoli sprazzi…” la guardò intensamente “forse più sensazioni”.
La vide aprire le labbra e per un attimo pensò gli stesse per chiedere che tipo di sensazioni avesse provato, ma poi la vide chiuderle e distogliere lo sguardo.
“Mi dispiace” gli disse e Scorpius inarcò le sopracciglia “in che senso?” le chiese avvicinandosi di un passo.
Sentì svanire la rabbia dalle sue vene come se fosse stata appena risucchiata dalla colpa che leggeva nei suoi occhi.
Lily scosse la testa e indietreggiò di qualche passo, sembrava quasi che non sopportasse di stargli troppo vicino per cui si fermò nei suoi passi, ma quello richiese tutta la sua determinazione.
“In che senso?”
Ripeté e la voce dovette uscirgli troppo rabbiosa perché la vide mordersi il labbro inferiore con una tale forza che si chiese se non si sarebbe tagliata.
“Lily” l’ammonì e lei sospirò torturandosi le mani.
“Mi spieghi che ti prende?” esplose, avvicinandosi a lei così tanto che se avesse alzato una mano avrebbe potuto sfiorarle il volto e forse era la cosa che voleva di più in questo momento, ma non poteva e non doveva.
“Vieni a casa dei tuoi in delle condizioni pietose, ora sembra che tu stia per presentarti al patibolo… sono sempre io, mi conosci da quando eri una bambina, siamo colleghi da anni… eppure mi sembra tu abbia paura di me… e tu non hai mai paura”.
Lily lo guardò con quell’espressione tipica di lei quando non capiva qualcosa, ma voleva disperatamente capirla. Era un’espressione che aveva visto almeno un centinaio di volte quando avevano lavorato assieme.
“Mi sono approfittata di te, Scorpius…”
Quando confessò finalmente quello che sembrava aver avuto sulla punta della lingua dal primo momento in cui lui aveva varcato la porta, quasi gli sembrò di poterla vedere sgonfiarsi, anche se dal suo volto sembrava che non fosse tutto lì.
“Mi sono approfittata di te” ripeté e Scorpius poteva vedere che cercava disperatamente una sua reazione.
Lui sorrise, ancora non riusciva a capire se facesse sul serio.
“Non c’è niente da ridere, Malfoy!” lo rimbrottò con un tono tale che per un attimo gli sembrò la ragazzina di quindici anni che lo sfidava in tutte le partite di Quiddicht a scuola.
“Non ti rendi conto come mi sono sentita” gli disse “quella mattina, quando ti ho parlato…” chiarì e la vide diventare rossa “io non pensavo che… che fossi stato così ubriaco da non ricordare niente. E invece avrei dovuto capirlo…” abbassò gli occhi “non ti ho dato possibilità di scelta” ammise.
Scorpius strinse le labbra per non scoppiare a ridere. Allora era questo che la tormentava?
Eppure gli sembrava troppo semplice.
In fondo, anche se così fosse, avrebbe potuto non raccontargli mai niente e andare avanti con la sua vita… almeno che non ci fosse di più, almeno che lei quella sera non avesse provato qualcosa.
“E’ questo che pensi?”
“Tu non lo penseresti?” lo sfidò e poi sorrise esasperata scuotendo la testa “se la situazione fosse stata contraria” chiarì “se tu ricordassi la notte che abbiamo passato insieme ed io invece non ricordassi niente…”
“Sarebbe diverso…”
“Ah sì? E in quale modo?”
“Io ho sicuramente partecipato…” la vide arrossire di nuovo e non riuscì a reprimere un sorriso.
Era l’unica ventottenne che conosceva che arrossiva ancora come una ragazzina di quattordici.
“Ma magari non ne avevi voglia…”
“Oh, ti assicuro che se fosse stato così te ne saresti accorta” la interruppe e lei arrossì ancora di più.
“Ti ho fatto pensare che non volessi essere lì?” le chiese.
“No, ma…”
“E siamo arrivati in fondo, giusto?”
Lily sembrò sobbalzare alla sua domanda e lui si chiese un’altra volta se ci fosse altro.
“Bè, forse l’alcool mi ha impedito di curarmi di te, ma ti assicuro…”
Si fermò vedendo Lily assumere una sfumatura vicino al violaceo e alzare una mano.
“Non dire altro, ti prego”.
La sua voce era l’imbarazzo più totale e Scorpius sospirò.
Si avvicinò. Adesso li separavano davvero pochi centimetri, sentiva il suo respiro affannato e nervoso.
“Il fatto è che anche se non mi ricordo quasi niente…” la vide fare una leggera smorfia e abbassare lo sguardo.
Lui le mise l’indice sotto il mento per sollevarglielo. Non sarebbe scappata più. Adesso voleva guardarla negli occhi.
Voleva che lei vedesse quello che lui provava, che credesse alle sue parole.
“Ricordo le sensazioni, Lily” le disse “ricordo cosa ho provato a tenerti tra le mie braccia” i suoi occhi brillarono. “Ricordo persino cosa sentivo quando stavo dentro di te e se non sono riuscito a convincerti… se hai anche un solo dubbio che io non sia sincero vuol solo dire che sono stato un pessimo amante…”
“Scorpius”.
Lily fece per indietreggiare, ma Scorpius non glielo permise. Le passò una mano attorno alla vita e l’attirò a sé.
Adesso sentiva i loro cuori battere furiosamente l’uno contro l’altro.
“Non ti ho lasciato scelta” protestò ancora lei, ma stavolta sembrava una protesta debole, pareva un volersi appigliare a qualcosa.
“Davvero lo pensi?” la sfidò “o è quello che ti dici perché hai paura?”
“Non ho paura” protestò, gli occhi di nuovo brillanti.
“Allora, se lo pensi davvero, c’è una sola soluzione…”
Non finì la frase.
Quelle labbra lo avevano attirato da quando era entrato in quella casa, quegli occhi lo avevano chiamato con la stessa potenza del canto di una sirena.
Emise un gemito di liberazione quando lei gli diede libero accesso e il bacio si fece più profondo.
Gli sembrò di sentirla vacillare tra le sue braccia e anche a lui sembrava di galleggiare.
Era una sensazione strana, una passione talmente forte da travolgerlo come la piena di un torrente.
E chi riuscirebbe a restare in piedi in quel caso?
La prese in braccio senza lasciare le sue labbra e la fece sdraiare sul divano.
Quello parve riportarla alla realtà e lei aprì gli occhi.
“Non possiamo farlo…”
“Voglio dimostrarti che ti sto scegliendo” le disse lui prima di attirarla di nuovo a sé per dimostrarle che non era mai stato più serio di così, ma Lily non gliene diede il tempo perché si alzò come se si fosse appena scottata e si alzò in piedi mettendo le distanze tra loro.
Scorpius non poté fare altro che guardarla.
Aveva frainteso qualche segnale? Aveva sbagliato tutto?
Eppure, ne era praticamente sicuro. Il modo in cui lei aveva ricambiato il bacio, il fatto che si fosse aggrappata a lui come se fosse l’unica cosa capace di tenerla in piedi.
No. Non aveva frainteso e anche se lo avesse potuto pensare, il suo viso e il suo corpo parlavano per lei.
Non era mai stata così bella: le guance le bruciavano risultando di un colore così simile ai suoi capelli che in tanti avrebbero potuto pensare che avevano stinto sulla pelle, i suoi occhi brillavano di desiderio e le sue labbra erano lucide e gonfie per i loro baci.
“Mi dispiace, ma non posso…”
“Lily, non ricominciamo da capo…”
“Scorpius, io… io non sono stata sincera con te…”
Avrebbe voluto dire che ormai lo aveva capito, ma qualcosa gli diceva che lei non si stava riferendo alla loro notte di sesso e sempre quel qualcosa, gli diceva che stava per capire cosa tormentava Lily in quel modo.
“Non ti ho nascosto solo il fatto di essere stati insieme”.
Scorpius aggrottò le sopracciglia, ma non disse niente.
Lily sembrava avere un filo di determinazione negli occhi e immaginava che se l’avesse interrotta avrebbe perso anche quella.
“E’ successo qualcosa…” si morse il labbro con una forza incredibile “dopo, intendo”.
Dopo? Dopo quando? Dopo cinque minuti? Dopo qualche ora?
Cosa poteva aver fatto da ubriaco?
Sicuramente escludeva di averle fatto del male. Non era nella sua indole… e allora cosa?
“Non so come dirtelo…”
Scorpius avrebbe voluto che in quel momento Lily fosse un DVD a cui poter aumentare la velocità.
Non resisteva più.
“Ti ho fatto qualcosa? E’ questo che ti impedisce di guardarmi negli occhi?”
Come se si fosse accorta del suo errore, lei puntò gli occhi nei suoi.
“Sono incinta”.

COMMENTO: OK, LO SO, AVETE RAGIONE SONO IMPERDONABILE E ANCHE SE SO DI AVERE PIU’ DI  UNA BUONA RAGIONE, NON DOVEVO ABBANDONARVI COSì… RINGRAZIO DAVVERO TUTTE LE RAGAZZE CHE MI HANNO SCRITTO E SI SONO PREOCCUPATE…SIETE STATE DEI TESORI!! PURTROPPO NON SONO STATI MESI FACILI, MA NON VI TEDIERO’ CON TUTTO QUELLO CHE MI E’ SUCCESSO, ANCHE PERCHE’ FORTUNATAMENTE POI SI E’ RISOLTO TUTTO BENE E CI TENGO DAVVERO TANTISSIMO A CONDIVIDERE CON VOI UNA COSA PER ME MERAVIGLIOSA, OVVERO CHE LA LILY DEL RACCONTO NON E’ L’UNICA INCINTA E CHE IO ASPETTO UNA PICCOLA GRIFONDORO : ))))) CHE NASCERA’ PIU’ O MENO A META’ MARZO!!! :D:D:D:D
PARLANDO DEL CAPITOLO SPERO CHE VI SIA PIACIUTO!!  SO CHE COME SEMPRE VI HO LASCIATE UN PO’ MALINO…MA TRANQUILLE, IL PROSSIMO CAPITOLO SARA’ DAL PUNTO DI LILY E ARRIVERA’ PRESTO STAVOLTA ;)
RINGRAZIO CHI HA RECENSITO LO SCORSO CAPITOLO OVVERO: ICEPRINCESS / ENDY LILY 95 / MIKYMUSIC / ELYANDRE003 / DREAMER IMPERFECT / JADE MALFOY / MIKILILY E LUISA 21!! GRAZIE DI CUORE!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE E GRAZIE ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO!! UN BACIONE A TUTTE!!
   
 
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