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Autore: MaryIsmyname    16/12/2017    0 recensioni
Anne, Nanny, Annika, Hanna, Nana, Ana, Annuccia, Annan, Lucrezia sono tutte legate dalla stessa maledizione, che ha reso la comune mortale ateniese Anne, una donna dalle molteplici vite, a causa di una maledizione creata dalle dee Demetra e Afrodite, promesse spose di Dioniso ed Ares.
Anne, nel 470 A.C è una comune ateniese, la quale viene strappata dalla sua normale e felice vita, dopo essersi innamorata di due divinità ateniesi, prossime al matrimonio. Le sue molteplici vite sono un susseguirsi di passione, morte, vendetta e speranza.
Dopo cento vite, quale dei due sceglierà Anne? E chi vedrà per sempre il sogno della propria vita frantumarsi in un istante?
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO SETTE: l'ultimo ballo

Francia 1348 D.C- Palazzo Fontainebleu


<< Non siate sciocca, milady >> disse il maggiordomo, pulendo il viso della giovane donna seduta su una poltroncina rossa.
<< Oh, andiamo! Bertard, non sia sciocco lei! >> dice ridendo, riversandosi all'indietro. In quel momento le sue serve si precipitano verso di lei, temendo il peggio.
<< oh, no, no. Non è necessario, tranquille! >> dice ridendo ancora una volta. L'enorme e bianca parrucca sbilancia il suo corpo in avanti, facendola ridere ancora di più.
<< Siete ancora in tempo ad annullare la festa! Sapete benissimo della peste, milady, la prego! >> dice Bertard implorandola.
<< Non se ne parla, mio caro! >> dice ridendo per l'ennesima volta alzandosi questa volta, dal divanetto rosso. Sorregge un bicchierino di punch alcolico tra le mani e si mette a danzare tra la pista, mentre ascolta il rumore delle carrozze fuori dalla dimora.
<< Oh! Senta Bertard! La sente? >> chiede eccitata avvicinandosi al suo maggiordomo.
<< No, mi dica milady >> dice l'uomo pulendosi il sudore dalla fronte.
<< Carrozze Bertard! I nostri ospiti! Qualche ora e qui sarà tutto al completo! >> dice entusiasta.
<< Spalancate le porte >> dice avvicinandosi verso l'enorme porta d'ingresso.
I servi fanno ciò che la donna domanda e nemmeno un minuto che centinaia di ospiti si riversano all'interno del palazzo di Fontainebleu. Fa una riverenza impacciata a causa dell'alcool assunto precedentemente e mostra un sorriso raggiante ai primi duca e principi che varcano l'entrata. Sa perfettamente che l'uomo della sua vita l'aspetta e non intende sprecare neppure un attimo della sua esistenza.
<< Un ballo in maschera, mio caro! >> dice facendosi legare la mascherina nera. Si liscia il lungo vestito di seta nera proveniente da Oriente prima di spruzzarsi un altro po' di profumo.
Si lascia trasportare dalle note musicali provenienti dal pianoforte al centro della sala da ballo e mentre gli ospiti fanno i complimenti per i meravigliosi arazzi e tappeti pregiatissimi, Annie non può evitare di sorridere ubriaca a tutti gli uomini. Adora le attenzioni e sempre le ha amate, soprattutto dal genere maschile. Le piace essere osservata e desiderata.
<< Milady, mi concedete questo ballo? >> chiede un uomo. E con un sorriso, Annie accetta il ballo, probabilmente perché è ubriaca, probabilmente perché è terribilmente convinta che troverà l'amore della sua vita, ma quando l'uomo le pesta un piede non può evitare di gridare ed in lacrime abbandona la sala.
<< Mon Dieu! Questi baroni sono tutti des ingrats *. Non hanno un minimo di beauté*. Disgustosi! E questa sera avrei dovuto conoscere il mio futuro mari*! >> disse tra se e se Annie.
<< Milady, mi dispiace interrompere le sue preoccupazioni.. ma non ho potuto evitare di ascoltare la sua sventurata storia >> disse un uomo da dietro una statua di marmo.
La donna fa un balzo per lo spavento, ma in qualche secondo si ricompone.
<< Oh, et qui seriez-vous* ? >> disse Annie lisciando l'abito nero. Gioca con le perline dell'abito per qualche istante prima di osservare il giovane negli occhi. Era difficile distinguere i suoi occhi a causa delle numerose candele sparpagliate da ogni parte.
<< Il Principe Ascanio Latorre, provengo da l'Italia. Est-ce que vous la connaissez?* >>
<< Mais oui *! L'adoro alla follia ! >>
<< Ne sono contento >> disse l'uomo sorridendo.
Annie non riuscì a trattenere un risolino isterico alla vista del sorriso mozzafiato del giovane. Dopo un attimo di spensieratezza, si ricompose, prese l'orlo dell'abito e fece per andarsene, quando il giovane la prese per il polso.
<< Non se ne vada via, milady >> disse angosciato.
<< Pourquoi?* >>
<< Mhm, è difficile da spiegare >> disse.
La donna tolse il polso dalla mano dello sconosciuto ed iniziò a camminare tra l'enorme corridoio che portava alla sua stanza. Il corridoio era infinito, intervallato ogni quattro metri da dipinti famosissimi, tavoli riverniciati d'oro e vasi di pura ceramica.
<< Allora mi dispiace, ma no >> disse fermandosi davanti alla sua stanza.
Lui le accarezzò i capelli dolcemente e lei prese una sua mano, posandosela sulla guancia.
<< Vuole entrare? >> chiese inconsciamente Annie.
<< Io? Dice, dice davvero? >>
<< Si! >> disse trascinandolo all'interno dell'abitacolo. Era una stanza piuttosto grande, con arazzi alle pareti, tappeti rossi preziosissimi, al centro vi era un letto a baldacchino ed ai lati vi erano delle sedie di color panna e grigie con dei cuscini ricamati. Dall'altra parte della stanza, vi era un tavolino di marmo e vetro e proprio sopra il tavolino vi era un lampadario impreziosito da pietre meravigliose e scintillanti.
<< Avete una camera très branché* >> disse l'uomo.
<< Merci* >>disse la donna sedendosi sul suo letto.
L'uomo si fermò in piedi, dinnanzi al tavolino, toccando il rivestimento.
<< Si accomodi qui, vicino a me >> disse la donna sorridendo.
Quando si sedette, la donna le saltò letteralmente addosso, provando a baciarlo, quest'ultimo però riuscì in tempo ad evitare il bacio.
<< Non, non mi trovate abbastanza attraente? >> disse la donna, tirando su con il naso.
<< No milady, non è affatto questo >>
<< Allora cos'è? Pensavo di piacerle! >> disse arrabbiata, fissando Ascanio.
<< io, ci sono cose che non.. >> provò a pronunziare, ma la donna non gli lasciò finire.
Gli saltò addosso, questa volta non provò a baciarlo, piuttosto cercò di slacciarsi il corpetto ed il voluminoso vestito. Quando ci riuscì, l'uomo non parlava ancora, era attonito e sorpreso.. piacevolmente sorpreso. Quando rimase in lingerie, l'uomo sgranò gli occhi. Era da tantissimo tempo che non la vedeva così: giovane, incredibilmente bella ed incredibilmente vicina. La donna si avvicinò all'uomo, ed iniziò, lasciandogli dei baci umidi sul collo, a sfilargli le braghe rosse e nere**. Ascanio, ancora sorpreso non riusciva a formulare alcuna parola, così quando vide che la ragazza gli stava togliendo anche la giacca, la fermò.
<< Non siate sciocca >> disse ad Annie, che trafficava con la camicia di seta di Ascanio.
<< Io la voglio adesso >> disse farfugliando la donna.
Ascanio, a quelle parole cedette ed iniziò ad accarezzare dapprima i capelli e poi la pelle morbida della donna amata da secoli.
Quando Ascanio era però pronto ad unirsi con la sua amata, una figura entrò dalla porta. Era alta e slanciata e non fu difficile capire chi fosse.
<< Lo sapevo che era qui! Brutta strega! È mio marito! >> disse urlando la donna dai capelli biondi e dall'abito blu zaffiro.
<< Traditrice! Un uomo sposato! >> urlò in risposta uno degli ospiti.
<< Copra le sue vergogne! >> disse la stessa donna.
Annie andò in panico, ed urlando imbarazzata si rivestì alla bell'e meglio.
<< Punitela! >> urlò sempre la donna dai capelli biondi. Ora fissava la ragazza con odio sprezzante.
<< Giammai! >> disse Ascanio.
<< Ascanio, non dire fandonie! È una megera che ti ha fatto un incantesimo! >> disse furiosa.
<< Al rogo! >> gridò la folla d'invitati.
<< Non sono una strega! Lei chi è? Lurida feccia umana! Come osa! >> urlò Annie questa volta.
<< Non la vedete!? >> disse la donna sconvolta.
<< Uccidiamola! >> urlò la folla.
Annie gridò, come mai prima d'ora, provò a scappare, ma invano. La folla la prese per un braccio, poi per una gamba fino ad arrivare a trasportarla di peso nel vasto giardino. Scalpitò ardentemente per tutto il tempo, girandosi più e più volte a cercare Ascanio, ma di esso non vi era traccia.
<< Non sono una strega! >> provò ad urlare un'altra volta, prima che la legassero ad un albero.
<< Tacete, megera! >> urlò uno dei baroni con cui aveva precedentemente ballato.
<< Jésus aide-moi, s-il vous plaît *! >> bisbigliò tra se e se.
<< Stregoneria! Invoca l'aiuto di satana! >> urla qualcuno tra la folla.
Poi qualcuno prende della paglia dalla scuderia vicina, un altro prende una fiammella proveniente dalle numerose candele e senza dare il tempo di cacciare l'ultimo urlo, Annie viene bruciata sul rogo.
<< No! >> urla Ascanio precipidandosi ai piedi del rogo.
<< Marito mio! Ora siete al sicuro! >> disse la donna.
<< RITORNIAMO A FESTEGGIARE! >> urlò qualcuno.
<< Avreste fatto bene ad ascoltarmi, invece fate ciò che volete. Siete abominevole, mi stavate tradendo! Schifoso! >> urlò in lacrime la bionda.
<< Siete completamente pazza! Avete ucciso Anne! >>
<< Ares, giocando con il fuoco devi capire che si finisce col bruciarsi. Oggi è toccato nuovamente a lei, ed anche domani e dopodomani ancora >>
<< Smettila, lurida feccia >> urlò l'uomo prima di iniziare a correre, lontano dal palazzo reale, fino a non distinguere più la sua maestosa ed imponente figura.


*des ingrats: degli ingrati
*beauté : grazia
*mari: marito
*et qui seriez-vous : e chi sareste voialtri ?
*Est-ce que vous la connaissez?: la conoscete ?
*Mais oui : ma certo !
*Pourquoi ?: perchè ? (interrogativo, da non confondere con 'parce que/ parce qu')
*très branché : molto alla moda
*Merci : grazie
**braghe : tipico indumento medioevale
* Jésus aide-moi, s-il vous plaît : Gesù, aiutatemi per favore
  
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