Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Elenie87    17/12/2017    11 recensioni
Raccolta di Flash/One shot su momenti speciali tra i personaggi.
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1- In quell'istante nel presente. (Questa storia partecipa alla challenge "Notte di Tanabata" a cura di Fanwriter.it) Inuyasha e Kagome: pensieri sul loro futuro incerto attanagliano i loro cuori, ma complice una leggenda riusciranno a fare della loro disperazione una speranza per il domani.
2- Novilunio. Il primo bacio tra Kagome e Inuyasha in forma umana.
3- La bellezza della Morte. La morte di Inu No Taisho e l'incontro con qualcuno che lui non avrebbe mai pensato di vedere.
4- Cadere giù. La desolazione che prova Inuyasha nel momento in cui, da demone completo, ritorna mezzo demone.
5- Ellaboro. Una vigilia di Natale sotto la neve ed un Inuyasha impacciato che darà a Kagome un regalo speciale.
6- Ovinque ci porterà. Contrariamente alla trama originaria, Kagura non si dissolve e Sesshomaru la riporta in vita usando Tenseiga. I due si rincontreranno dopo la morte del demone ragno, e in quell'occasione Kagura, deciderà di giocarsi il tutto per tutto.
7- Ciliegio. Un breve e dolce momento tra un Inuyasha pensieroso e una Kagome incinta.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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ELLABORO



 

 
 
 
Ti ricordi, Inuyasha?
Era la Vigilia di Natale e quel giorno la neve aveva ricoperto la nostra città di bianco.
I tuoi occhi brillavano come le stelle ed il lieve tremore nella tua voce mi aveva fatto battere il cuore come mai prima…
 
 
 
Razza di stupida, dove diavolo sei andata con questo tempo!, sbraitò internamente mentre saltellava da un tetto all'altro. La neve cadeva copiosa, bagnando i suoi lunghi capelli argentei.
-Oh, Inuyasha, ciao! Se cerchi Kagome è andata al supermercato qui vicino. Voleva farti una torta ma si è dimenticata il latte. Anche se le avevo detto di non uscire con questo tempo, si ammalerà-
Così aveva detto sua madre, pochi minuti prima, quando era entrato in casa Higurashi, irritato perché la giovane non aveva ancora fatto ritorno nella sua epoca per terminare la ricerca dei frammenti della Sfera.
L'irritazione aveva immediatamente lasciato posto alla preoccupazione, immaginando Kagome camminare sotto la neve, infreddolita e magari preda di qualche mal intenzionato.
-Scema…  irresponsabile!- borbottò atterrando, accucciandosi poi a terra e annusando il terreno, riuscendo a malapena a distinguere il suo odore tra i mille che infestavano l'aria.
È passata di qui, constatò.
Prese a correre velocemente, socchiudendo gli occhi a causa dei fiocchi di neve che, imperterriti, incontravano il suo viso.
 
Ti ricordi, Inuyasha, come mi hai guardato? Sembravi così arrabbiato, e invece…
La tua voce e il tuo sguardo, hanno tradito il tuo intento.
 
Kagome camminava tranquilla, sotto il suo ombrello rosso, incurante del clima rigido, coperta nel suo cappotto pesante.
Appena la vide spiccò un lungo salto, accorciando così, in fretta, le distanze, e le atterrò davanti; quando la vide sussultare un ghigno soddisfatto incurvò le sue labbra.
-Si può sapere dove diavolo stai andando sotto la tormenta di neve, razza di stupida?- ringhiò.
Gli occhi della giovane si allargarono curiosi e sorpresi.
-I-Inuyasha. Ma cosa fai qui? Non dovevamo vederci domani?-biascicò, con il cuore in tumulto.
Il mezzo demone voltò il capo, offeso.
-Feh! Dannata, non cambiare discorso!- borbottò, avvicinandosi poi a lei.
Kagome, istintivamente, alzò l'ombrello, permettendo ad Inuyasha di poterle stare di fronte, riparato anch'egli dalla neve.
-Sei tutto bagnato- ridacchiò lei, notando come i capelli argentei del mezzo demone fossero completamente zuppi, ed un piccolo fiocco di neve fosse rimasto incastrato tra di essi.
-Non sono fragile come voi umani, sta' tranquilla. Tu, piuttosto. Ti sembra il caso di andartene in giro?-
La ragazza arrossì,  distogliendo le iridi nocciola da quelle ambrate.
-B-beh, domani volevo portare con me una torta, così avremmo festeggiato il Natale tutti insieme. Ti avevo parlato di questa tradizione dell'epoca moderna, no?- si giustificò, ed Inuyasha arcuò un sopracciglio.
-La stessa usanza per cui mi dicevi che ci si scambia dei doni, giusto?- borbottò.
Kagome annuì, sorridendo dolcemente.
Inuyasha sbuffò, come infastidito da qualcosa.
-Dannata Kagome… - ringhiò, mentre frugava nella manica della veste.
Lei lo guardò interrogativamente, ma i suoi occhi si aprirono per lo stupore quando, come per magia, si trovò a fissare un meraviglioso fiore bianco.
 
 
Ti ricordi, Inuyasha?
Piansi, piansi tanto. Furono le lacrime più felici della mia vita.
 
-Feh! Non fare quella faccia. Dovevo farti un regalo per questo Natale, no?- biascicò tra i denti.
Kagome pareva paralizzata. Non faceva che guardare, in silenzio, la mano artigliata di Inuyasha che stringeva il gambo del fiore, tanto da farlo spazientire.
-Insomma, dannata, vuoi dirmi qualcos….e-eh? M-ma perché piangi?!- balbettò quando, nel mezzo della sua invettiva, vide calde lacrime solcare le gote della ragazza.
Quando, infine, lei puntò le iridi castane in quelle d'oro del mezzo demone, il cuore gli fece un capitombolo nel petto.
Sorride… è felice.
Kami, quanto poteva essere bella, seppur piangendo?
-Inuyasha è… bellissimo- sussurrò commossa, afferrando piano il fiore con le sue esili dita, sottraendolo alla mano di Inuyasha. 
-Che fiore è?- aggiunse.
Lui arrossì, grattandosi distrattamente la nuca.
-È un Ellaboro- mormorò - È una pianta che nasce d' inverno nella mia epoca-
Kagome alzò di scatto la testa, sorpresa.
-Ellaboro, hai detto?- bisbigliò un istante pensierosa, poi una risata salì alle sue labbra.
Inuyasha si accigliò.
-Perché stai ridendo?- chiese guardingo.
La giovane sorrise, scuotendo la testa.
-Oh, è solo per la coincidenza. Quando hai detto il nome del fiore, ho rammentato di averlo visto in un libro di botanica. L' Ellaboro, nella mia epoca, è anche soprannominato "la rosa di Natale"- spiegò.
Le labbra del mezzo demone si incurvarono appena; nel contempo Kagome gli si avvicinò di un passo, appoggiando la fronte al suo petto.
-Grazie, Inuyasha- sussurrò, ebbra di felicità.
Lui sussultò appena, sorpreso, e le gote gli si imporporano. Il cuore pareva volergli schizzar fuori dal petto, tanta era l'emozione per un momento così semplice quanto intimo.
Come poteva confonderlo a tal punto, per un semplice "grazie"?
Rimasero in silenzio, immobili, per un tempo indefinito, poi, come mosse da una volontà propria, le braccia del mezzo demone si strinsero attorno al corpo della ragazza e la attirarono dolcemente a sé.
-Sei proprio una scema- mormorò al suo orecchio; Kagome emise un risolino, felice, accoccolandosi meglio in quella presa.
 
 
Ti ricordi, Inuyasha?
Quella sera, la neve, non ha mai smesso di cadere.
Siamo rimasti lì, abbracciati, circondati da mille fiocchi bianchi, riparati unicamente dal mio sciocco ombrello rosso.
 
 
 
 
 






Note:
L' elleboro è una pianta molto resistente i cui fiori sbocciano durante l'inverno. Per via della sua fioritura invernale, l'elleboro è conosciuto anche come Rosa di Natale.




ANGOLO AUTRICE

Buonasera! Questa piccola drabble è dedicata a Martina C. e Martina J. che mi supportano e sopportano da tempo immemore. Nulla di pretenzioso, ma ammetto che ho adorato scriverla.
L'idea non è mia, ma bensì di una Martina C. che mi ha inconsapevolmente detto la traccia sulla quale avrebbe voluto leggere qualcosa.
Spero vi piaccia, e mi laciate sapere cosa ne pensate!

Un bacione a tutti e buon Natale!!

Manu

 
  
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