2- Perfetti come macchine, miracolo di nervi ed anime (Nek)
Quella era la maniera migliore di passare l'ultimo dell'anno.
Nessuno tra i piedi. Nessun invito da accettare. I loro amici ormai sapevano, capivano, accettavano. L'ultimo dell'anno era un momento solo loro. Sarebbero andati a trovarli il pomeriggio del giorno dopo, portando del caffè bello forte e qualche cornetto, osservando gli occhi spenti riaccendersi piano piano, grazie alla caffeina.
Ma il 31 Dicembre era solo per loro.
Mangiavano quello che c'era, dallo stesso piatto, quando avevano fame. Mettevano la musica che amavano, ad alto volume. Il palazzo era vuoto, nessuno avrebbe protestato. Si amavano senza preoccuparsi di nient'altro, godendosi il miracolo che erano l'uno per l'altra. Riguardavano le foto dell'anno che stava finendo, facevano progetti per quello nuovo. Se nevicava, magari uscivano a fare gli angeli in giardino, solo per avere poi la scusa di rientrare in casa gelati fino alle ossa e fare la doccia insieme. Se pioveva, ascoltavano il ticchettio delle gocce sui vetri e si muovevano a tempo con loro.
Con il sole, rimanevano nudi a letto, a farsi scaldare dai raggi tiepidi che attraversavano le finestre.
Facevano giochi stupidi, ridevano delle facce buffe l'uno dell'altra, vedevano chi si ricordava più citazioni dai libri. Spegnevano i cellulari, sparivano dal mondo, e a mezzanotte uscivano sul balcone, avvoltolati entrambi nella stessa coperta, a guardare i fuochi d'artificio, esprimendo un desiderio per ognuno di loro.
Erano di una meraviglia accecante.
A domani per la terza storia...e per favore, ditemi cosa ne pensate ;) voglio sapere quanta ruggine ho addosso...