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Autore: Llerian    22/12/2017    2 recensioni
▪ Sterek | Malec
01/12 Cinnamon rolls ~ Sterek
02/12 Presidente Meow ~ Malec
03/12 Seriously? You really have to pet her now? ~ Sterek
04/12 Fair ~ Malec
05/12 Biker ~ Sterek
06/12 Cooking Skills ~ Malec
07/12 First Snow Ever ~ Sterek
08/12 Wake Up ~ Malec
09/12 Nursing ~ Sterek
10/12 Confused ~ Malec
11/12 Way to go, Stilinski ~ Sterek
12/12 Short for Alexander? ~ Malec
13/12 Driving 101 ~ Sterek
14/12 Permanent ~ Malec
15/12 Monster ~ Sterek
16/12 Pathetic ~ Malec
17/12 Rivals ~ Sterek
18/12 --
19/12 Anniversary ~ Sterek
20/12 No Falling ~ Malec
21/12 Achoo ~ Sterek
22/12 It's Late ~ Malec
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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19/12/2017 Day Nineteen: 1046

Derek tornò al loft dall'incontro con Deaton nel tardo pomeriggio. Il sole era ormai scomparso per via delle giornate sempre più corte che l'inverno aveva portato. 

Mancava poco meno di una settimana al Natale, non che lui l'avesse mai festeggiato dopo la morte della sua famiglia. Ma quell'anno Stiles si era presentato a casa sua, aveva addobbato tutto a regola d'arte ed era perfino riuscito a recuperare un albero di Natale da chissà dove. 

Chiuse la pesante porta in ferro e accese la luce del salotto, cosa non del tutto necessaria visto i suoi occhi che si adattavano tranquillamente al buio e la miriade di lucine di tutti i colori che lo illuminavano. 

Sentiva il cuore di Stiles battere al piano di sopra e lo sentì alzarsi per scendere e dargli il bentornato, avvertendo il rumore della porta che veniva chiusa. Non se la ricordava nemmeno più una volta in cui, tornando a casa, non ci avesse trovato il ragazzino spaparanzato sul divano, o intento a fare i compiti sulla tavola in cucina oppure addormentato da qualche parte. 

"Ehilà," lo salutò Stiles sull'ultimo gradino della vecchia scala a chiocciola. Doveva farla cambiare prima che ci inciampasse qualcuno. 

Derek gli sorrise di rimando e gli passò un braccio attorno alle spalle quando questo si avvicinò, gli lasciò un bacio sulla testa, tra i capelli, e se lo strinse addosso, inalando il suo profumo dolce. 

"Se hai finito di sniffarmi, ho una cosa per te," gli disse tutto contento il ragazzino, prendendolo in giro per l'abitudine che aveva di annusarlo per riempirsi del suo odore. Non era colpa sua se quell'odore dolce gli piaceva da impazzire, ok

Derek si lasciò condurre fino all'albero di Natale che Stiles aveva messo in un angolo dell'ampia stanze. C'è un numero limite di luci colorate e palline che si possono mettere come addobbo? Perchè era sicuro che Stiles lo avesse superato, e di parecchio anche. 

Stiles si sedette per terra con le gambe incrociate e tirò il braccio a Derek in modo che anche lui lo seguisse. Si sedette accanto a l'altro e lo guardò confuso quando Stiles si sporse per andare a recuperare un regalo da sotto l'albero. 

"Ma non è ancora Natale," gli fece notare Derek alzando un sopracciglio ma prendendo comunque il regalo che gli era stato allungato. 

La scatolina era piccola e rettangolare, incartata alla bene e meglio con una carta da pacchi rossa con delle sottili strisce bianche e grigie. 

"È il 19 oggi," gli disse Stiles come se quella semplice frase avesse dovuto spiegare tutto. 

Derek lo guardò ancora più confuso di prima, se possibile. "Non ci credo," esalò Stiles a metà tra lo sconvolto e il deluso. "Non te lo ricordi davvero?" 

Prima che potesse restarci male ancora di più, Derek fu veloce a rispondere. "Certo che me lo ricordo," arpionò una mano attorno al suo fianco e avvicinandoselo. "Buon anniversario," gli disse poi estraendo dalla tasca della felpa un sacchettino argentato. Si divertiva a far soffrire il ragazzino ogni tanto. 

"Sei uno stronzo," gli disse ma comunque si sporse per dargli un bacio sulla guancia e prendere il sacchettino. 

Al suo interno c'era un braccialetto, una sottile catenella d'argento con una placca sottile in mezzo che luccicava con tutte le lucine nella casa. Al centro di essa, due cuori erano incisi e intrecciati tra loro. Stiles se lo rigirò tra le mani e, sul retro della placca dal lato opposto ai cuori incisi sul metallo, c'era una piccola scritta in calligrafia corsiva, Derek. Era bellissimo. 

Derek alzò la manica destra della sua felpa e gli fece vedere come anche lui avesse lo stesso identico bracciale, girando la placca il nome Stiles campeggiava fiero in mezzo. "Mieczysław non ci stava," lo prese in giro Derek. 

Stiles gli tirò un pizzicotto ma sorrise quando Derek gli prese il polso per allacciargli il bracciale. "È bellissimo, mi piace un sacco," confessò poi riguardandolo più volte. 

Quando si riprese dalla trance che il braccialetto gli aveva causato, esortò Derek ad aprire il suo. 

Scartata tutta la carta - Stiles ne aveva usata ben più del necessario risultato in una massa di carta stropicciata sul pavimento, accanto a loro - all'interno della scatolina nera c'era un portachiavi. 

Derek sorrise, si ricordava quando mesi e mesi fa ormai non smetteva più di lamentarsi con il più piccolo del fatto che non sapeva mai dove mettere la chiave della Camaro, risultando sempre in una caccia all'oggetto nei momenti meno adatti. Tipo quella volta che arrivò in ritardo alla cena organizzata dallo sceriffo per conoscersi ufficialmente facendo una pessima impressione sul padre di Stiles ma guadagnandosi delle grasse risate da quest'ultimo nel vedere la sua faccia preoccupata alla reazione dello sceriffo. 

Tre ciondoli erano appesi all'anelletta in metallo. Uno era una piccola volpe seduta ma con l'aria furba sul viso e l'altro, più grande, era un lupo nero dagli occhi di un blu intenso. Il terzo ciondolo era un medaglietta attacca con una catenella argentata. Una data era incisa sopra. 13-03-2017

Derek si voltò con un'espressione confusa. "Stiles, hai sbagliato la data," gli fece notare Derek. "Stiamo insieme dal diciannove di dicembre, non da marzo," gli disse scuotendo la testa. 

"Non riesco a capire se sei serio oppure no," gli disse Stiles poggiandogli le mani sulle guance per guardarlo meglio negli occhi e cercare di capire. "Oh mio Dio! Sei serio!" accusò dopo. 

Alzo le braccia al cielo, esasperato e poi si alzò, pronto ad andarsene. Derek lo riacciuffò per un braccio e lo riportò a terra, facendolo sedere sulle sue gambe incrociate. "Dove vai, ti sto prendendo in giro," confessò. 

Stiles sbuffò e incrociò le braccia al petto, imbronciandosi. "Ma perchè sto ancora con te?" chiese poi a nessuno in particolare. 

"Perchè mi ami," rispose Derek e Stiles non potè negare. "È stato il giorno in cui ti ho detto che ti amavo per la prima volta, come potrei dimenticarmelo?" gli disse poi rigirandosi il portachiavi tra le dita, sorridendo. 

"Ed è stato il giorno in cui ti ho detto che ti amavo anche io," sussurrò Stiles lasciando andare la recita dell'offeso e allacciando le braccia attorno al collo del lupo. "Non è cambiato nulla da quel giorno," gli disse nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. 

"Nemmeno per me, ragazzino." 

 
Buonsera~
Niente, ho deciso di riprenderla piano piano, mi distrae e mi dispiace troppo lasciarla così a pochi giorni dal Natale
  
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