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Autore: Feder122    23/12/2017    0 recensioni
Siamo in una linea temporale dove Frisk è caduto nell'Underground da adolescente (15 anni circa) e non da bambino. Chara invece è rimasta nell'Underground fino a quando non ha compiuto 16 anni. La storia è una Charisk. Chara NON è malvagia. Questa storia è già stata pubblicata su Wattpad, sono lo stesso autore (difatti il nome è lo stesso) solo che qui apporterò qualche modifica e qualche miglioramento. Spero che questa storia vi piacerà.
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frisk
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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                          SECONDO CAPITOLO
Frisk voleva scoprire qualcosa di più su Chara, quindi le chiese: “Che rapporto hai con lei?”
“Che ti importa?” gli rispose con tono seccato.
“Sono curioso.”
“Non ho motivo di risponderti.”
Frisk non voleva saperne di mollare, quindi continuò:
“Mi spieghi che problemi hai con me? Ti ho mica fatto qualcosa di male e non lo ricordo?”
“Sei un umano quindi potresti sempre farlo.”
“Ancora con questa storia? Parli come se tu non fossi umana.” Chara non rispose. Frisk continuò: “Magari hai un motivo per essere così aggressiva, tipo un passato triste.” Chara fingeva di ignorarlo mentre lui parlava “Qualcuno ti ha fatto qualcosa di brutto  vero? Non devi preoccuparti, io non ho intenzione di farti niente.” la risposta della ragazza fu: “Adesso smetti di parlare come se mi conoscessi!”
“Senti, io non ho nulla contro di te, voglio solo capire cosa sta succedendo e come devo comportami, ma mi serve il tuo aiuto.”
“Quindi vuoi usarmi, poi, quando non ti servirò più, che farai? Ti sbarazzerai di me per poi fare lo stesso con mia mamma?”
“Adesso smettila! Non farò niente né a quella donna capra né a te!”
Improvvisamente Frisk venne attaccato da due mostri, l’istinto gli suggerì di prendere la spada per difendersi, ma si ricordò di ciò che gli aveva detto Toriel. In più erano due mostriciattoli simili a rane per nulla minacciosi, Frisk schivò tutti i loro attacchi e gli disse di non voler combattere, poi se andò. Chara era stupita e gli chiese: “Perché non li hai uccisi? Erano deboli e disarmati, mentre tu…” egli la interruppe: “Non avevo motivo di ucciderli, non mi hanno fatto nulla di male.”
“Ti hanno attaccato.”
“Ed io ho deciso di non rispondere, combatto solo se è necessario.” dunque i due andarono avanti, Frisk riuscì a risolvere i vari puzzle e a sopravvivere agli scontri con i mostri, il più delle volte li calmò con le parole; altre, quando veniva attaccato da più mostri contemporaneamente e non poteva scappare, li feriva senza ucciderli con la spada. Particolare fu lo scontro con uno strano fantasma, di nome Napstablook, era più forte degli altri mostri. In lui Frisk avvertì una grande tristezza e capì che il suo unico problema era l’essere solo e senza amici, lo intuiva perché gli ricordava com’era lui da quando aveva perso tutto e tutti tre anni prima. Per una lunga parte della sua vita era stato solo, aveva voluto evitare ogni sorta di rapporto con le persone, per questo era in parte simile a Napstablook. Tuttavia parlandogli notò una differenza, il fantasma evitava tutti perché non era molto sicuro di sé, come se si credesse un peso per gli altri, mentre Frisk evitava tutti per paura, paura generata dall’odio, difatti si rese conto di essere più simile a Chara sotto questo punto di vista. Tutto ciò lo rendeva maggiormente determinato a scoprire di più su di lei e sui mostri, che gli sembravano fin troppo buoni con lui visto quello che gli avevano fatto gli umani. Inoltre la vita di Frisk, che verrà maggiormente approfondita più avanti, era stata un inferno. Il ragazzo era stato costretto a lottare continuamente per sopravvivere, senza poter risparmiare la vita dei suoi avversari/aggressori come  avrebbe voluto, le ferite che aveva su molte parti del suo corpo se le era procurate durante le varie battaglie. Vedeva questa strana avventura in cui era stato catapultato come un’occasione per cambiare quella vita che odiava, era fermamente convinto che questa volta la sua gentilezza sarebbe stata ripagata con altra gentilezza. Chara cominciava ad essere curiosa riguardo quel ragazzo. I due arrivarono davanti ad un albero spoglio, dove incontrarono Toriel, che disse stupita: “Come hai fatto ad arrivare qui? Sei riuscito a farcela con tutte quelle ferite, sembra incredibile. Spero che nessun mostro ti abbia fatto del male, ma perché te ne sei andato da lì?” Frisk le spiegò: “Mi hanno attaccato alcuni mostri….”
“Ti hanno ferito?!?” lo interruppe lei con tono preoccupato.
“No me la sono cavata, anche grazie a ciò che mi hai detto prima di andartene”
“Meno male.” disse sollevata.
“Comunque, che posto è questo? Quella casa è tua?”
“Si è casa mia, ma da oggi diventerà anche la tua.”
Frisk era stupito da questa affermazione.
“Non ti piace l’idea?” chiese lei.
“Non è questo, mi farebbe piacere avere una casa dopo tanto tempo, mi stupisce la tua gentilezza. Perché  non hai provato ad attaccarmi come tutti gli altri? Voi mostri non odiate gli umani?”
“Non essere sciocco, io non farei mai del male a nessuno.”
Chara intervenne: “Non devi avere paura di lei, è una brava persona e non ti farà niente.” Frisk decise di fidarsi, Toriel disse: “Entra pure in casa e parliamo, ok?”
“Ok.” Detto questo seguì Toriel dentro casa.
                        FINE SECONDO CAPITOLO
 
   
 
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