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Autore: pikychan    26/12/2017    2 recensioni
Pokémon Ideale e Verità, vale a dire Pokémon Nero Ideale e Bianco Verità.
Questa fanfiction, ambientata a Unima, parla del viaggio di tre amici vecchi e nuovi. Di una ragazza appena diventata Allenatrice che insegue costantemente la Verità del mondo ed è segretamente innamorata di un misterioso ragazzo incontrato per la prima volta a Quattroventi. Di un Allenatore che insegue da anni il suo sogno di diventare maestro Pokémon. Di un Allevatore costretto ad interrompere la sua esperienza da tirocinante in un Centro Pokémon.
Una grande avventura li aspetta e soprattutto un grande destino da compiere.
Quello che impareranno durante il loro viaggio? Chi può dirlo, solo voi potreste scoprirlo leggendo.
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Capitoli:
1. LA LEGGENDA
2. IL TEAM PLASMA
3. IL LUNA PARK (1° PARTE)
4. IL LUNA PARK (2° PARTE)
5. LA GELOSIA
6. IL POKÉMON MUSICAL
7. LA DICHIARAZIONE
8. LA TORRE DRAGOSPIRA
9. LA CHIAROLITE
10. IL CUORE
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, N, Touko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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IL TEAM PLASMA


Non so da dove vengo, non so quello che sono.

Ho sempre desiderato la pace e l’armonia, non importava tra chi fosse.

Penso che quando si cresce in un luogo meraviglioso come la foresta i Pokémon sono i tuoi unici amici. Gli unici su cui puoi contare. Adoro la loro spensieratezza, il loro vagare liberi nel mondo… per questo non posso tollerare gli Allenatori, coloro che li schiavizzano. Li obbligano a lottare l’uno con l’altro contro la loro volontà! È una vera ingiustizia, nel mondo che vorrei nessuno è obbligato a fare quello che non vuole…


Ash arriva di corsa al Centro Pokémon di Quattroventi e appoggia rumorosamente il PokéDex sul bancone.

«Voglio iscrivermi alla Lega Di Unima!».

Dietro il bancone c’è un ragazzo voltato di spalle al posto dell’Infermiera Joy. In un altro momento all’Allenatore non sarebbe sfuggita la stranezza della situazione, ma è troppo euforico per accorgersene.

«Ash?» dice sorpreso il ragazzo voltandosi.

«Brock?!» esclama l’altro sorpreso almeno quanto lui.

I due si dirigono fuori per parlare e si siedono su una panchina all’entrata del centro.

«Che ci fai qui?» domanda Ash. «Credevo fossi a Kanto.».

«Sto seguendo un tirocinio speciale sponsorizzato dal Professor. Oak.» risponde.

«Fantastico!» esclama l’amico sorpreso. «E vieni pagato?».

«Da quando ti interessi a queste cose?» chiede l’altro stranito con un gocciolone dietro la testa.

All’improvviso si accorgono che davanti al Centro Pokémon si è creata una folla enorme di persone.

«Hai visto quanta gente?» gli domanda Ash non riuscendo a staccare gli occhi da quell’enorme massa di persone.

«Già.» conviene Brock non staccando a sua volta gli occhi. «Ma i tizi che stanno parlando non mi ispirano per niente fiducia.».

«Dici che dovremmo chiamare l’Agente Jenny?» gli chiede guardandolo per vedere la sua espressione.

La folla si dissolve così come si era creata, lasciando intravedere chiaramente in Oshawott sdraiato a terra.

«Hai visto?» chiede Brock allarmato all’amico.

Ash non risponde, ma continua a guardare il Pokémon scioccato.

La ragazza dai capelli castani scuro proveniente da Soffiolieve arriva di corsa a soccorrerlo.

«Oshawott?» chiama preoccupata. «Mi senti?!».

A quel punto i due ragazzi decidono di raggiungerla.

«Tutto bene?» le chiede Ash fermandosi.

Brock si abbassa a controllare lo stato di salute di Oshawott.

La ragazza li guarda perplessa. Nella sua mente non può fare a meno di chiedersi chi sono quei due… si può davvero fidare?

«Voi chi siete?» dà voce ai suoi pensieri.

Brock ha preso dal suo zaino uno spray e ora lo spruzza su Oshawott facendogli pian piano riprendere i sensi.

«Il mio nome è Ash Ketchum, vengo da Biancavilla.» si presenta.

«Piacere, io sono Brock e lavoro in quel Centro Pokémon laggiù.».

«Mi chiamo Touko.» dice ormai convinta di potersi fidare. «Sono un’Allenatrice alle prime armi.».

«Scommetto che vieni da Soffiolieve.» commenta Ash.

«Biancavilla invece è…?» dice lei lasciando in sospeso la frase in modo che sia lui a completarla.

«Nella regione di Kanto.» dice lui.

«Così lontano?!» sgrana gli occhi.

«Salve.» dice una voce misteriosa.

I tre guardano davanti a loro curiosi di sapere chi ha parlato. Vedono che è un ragazzo. Ha i capelli verdi e gli occhi azzurri.

Si sta avvicinando a loro a passo deciso. Non sembra un tipo poco raccomandabile, ma non capiscono perché stia venendo proprio da loro.

«Il mio nome è N.» si presenta. «Cosa pensate di ciò che avete appena ascoltato?».

«Si riferisce al discorso di poco fa?» chiede Ash rivolgendosi a Brock.

«E-ehm.» balbetta Touko alzandosi in piedi. «Qui nessuno ha ascoltato niente… noi siamo Allenatori di passaggio...».

«Allenatori...» ripete mentre in faccia gli si forma uno strano sorriso.

I ragazzi, in particolare Touko, rimangono di sasso. Non sanno cosa dire. Perché quello strano ragazzo li ha fermati?

«Allora mi sa tanto che il discorso di poco fa era rivolto proprio a voi.» sorride. «Ma non preoccupatevi per esservelo perso, sono qui apposta.».

Nessuno ha il coraggio di proferir parola. L’atmosfera comincia a farsi sempre più pesante.

«Per rendere questo argomento in maniera più gradevole vi propongo un patto.».

«U-un patto?» chiedo Touko spaventata.

«Sì.» risponde guardandola. «Voi mi ascoltate fino alla fine e poi mi dite quello che ne pensate, siamo d’accordo?».

N passa lo sguardo su ognuno di loro. Tuttavia, solo Ash annuisce, ma decide comunque di parlare.

«Non pensate che i Pokémon debbano essere liberi di andare dove vogliono quando vogliono?» chiede. «Voi siete Allenatori e vi sarà certamente capitato di vedere i vostri Pokémon infelici o malinconici per qualcosa, converrete con me che questa è schiavizzazione...».

«È assurdo!» tuona Touko. «Qui nessuno schiavizza i Pokémon! C’è un legame che lega Pokémon e Allenatori!».

N guarda Touko sgranando un po’ gli occhi, ma subito dopo non può fare a meno di sorridere.

«Avevo detto di aspettare che finissi.» dice. «Però è ammirevole l’energia che ci metti nel perseguire i tuoi ideali.».

Touko non sa cosa dire e in più si ritrova con le guance in fiamme… possibile che le piaccia quel tipo? No, un ragazzo che dice cose del genere non le può piacere…

«Sarei proprio curioso di vedere il legame tra te e il tuo Pokémon.» dice. «Perchè non me lo mostri con una lotta?».

«Certo, ci sto!» dice lei ignorando il rossore che si è impossessato del suo viso.

La lotta si svolge tra Oshawott di Touko e Purrloin di N.

Alla fine la vittoria è di Touko che abbraccia il suo Pokèmon felice di aver dato una lezione a quel tipo.

Alza lo sguardo subito dopo, ma si accorge che N è già sparito. Un po’ le dispiace, deve ammetterlo… però non capisce cosa le prende! Possibile che si sia veramente persa una cotta per lui?

Ash e Brock si avvicinano a lei che avvertendo la loro presenza si gira.

«Complimenti per la vittoria.» dice Ash. «Sei diretta a Levantopoli?».

«Certo.» annuisce lei. «Devo sfidare il Capopalesta per ottenere la mia prima medaglia.».

«Allora abbiamo un obiettivo in comune!» esclama l’Allenatore raggiante. «Ti auguro di riuscire a vincere.».

«Faccio lo stesso augurio io a te.» sorride.

«Ho un’idea, perché non andate insieme?» si intromette Brock.

Touko e Ash si guardano stupiti per poi tornare a guardare lui.

«Potreste darvi una mano a vicenda nei momenti di difficoltà.» dice. «È bello viaggiare in compagnia quando si è tanto lontano da casa.».

«Tu cosa ne dici?» chiede Ash a Touko.

«Va bene.» fa cenno di sì con la testa. «In viaggio più si è più ci si diverte!».

«È quello che dico sempre anch’io!».

«Vesto? Avete molte cose in comune, sono sicuro che andrete d’accordo.» dice Brock. «Ora torno al lavoro.» dice per poi voltarsi e cominciare ad andare.

«Ciao Brock!» saluta Ash sorridendo e alzando la mano.

In quel momento si sente il suono della sirena dell’Agente Jenny e il centro viene circondato da macchine della polizia.

Brock si ferma di colpo non capendoci più niente.

«Che succede?» mormora Ash altrettanto scioccato.

Anche Touko è rimasta molto sorpresa nel vedere tutte quelle macchine della polizia.

L’Agente Jenny apre la portiera e si sporge con un megafono.

«A tutte le unità!» dice. «Protocollo di sicurezza immediato! Ripeto: protocollo di sicurezza immediato!».

I poliziotti scendono dalle loro macchine ed entrano nel Centro Pokémon. Saranno più di una trentina.

«Che sta succedendo?!» chiede Ash sempre più preoccupato.

Intanto Brock si riavvicina ai due scoraggiato da tutte quelle forze dell’ordine.

«Qualcuno deve aver segnalato all’Agente Jenny un’inflazione.» ipotizza Touko.

Una volta evacuato il centro cominciano a mettere i sigilli e a questo punto i tre decidono di avvicinarsi per chiedere spiegazioni.

«Agente Jenny, mi può spiegare cosa sta succedendo?» chiede Ash.

«Non potete stare qui.» dice seria voltandosi. «È pericoloso.».

«Pericoloso?» ripete istintivamente Ash non capendo.

«Agente Jenny, io lavoro il questo centro come tirocinante.» spiega Brock. «Deve lasciarmi entrare.».

«Come dici?» chiede lei non avendo ascoltato bene. «No, nessuno può entrare.».

I ragazzi sgranano gli occhi. Cosa mai può essere successo di tanto grave da non poter permettere neanche a un tirocinante di entrare a riprendere le sue cose?

«Non è la prima volta che ci segnalano un gruppo di tipi poco raccomandabili che tengono una specie di comizio davanti a questo Centro Pokémon.» spiega. «Dicono sempre le stesse cose, parlano di ridare piena libertà ai Pokémon e condannare gli Allenatori incolpandoli di schiavizzazione, la nostra paura è che possano attaccare questo Centro.» aggiunge. «Si fanno chiamare Team Plasma.».

«Quindi nessuno può più entrare in questo centro?» domanda Ash.

«No, almeno fin quando non capiamo le loro intenzioni.».

«Che sfortuna...» mormora Brock atterrito.

«Non demoralizzarti Brock.» gli dice Ash. «Perché non viaggi con noi? Fa sempre comodo un Allevatore di Pokémon nel gruppo.».

«D’accordo.» accetta con piacere.

«State attenti mentre raggiungete Levantopoli.» intima l’Agente Jenny.

«Come sa che dobbiamo andare a Levantopoli?» chiede Ash sorpreso.

«Tutti gli Allenatori che vengono a Quattroventi si dirigono lì.» risponde sorridendo. «In bocca al lupo per tutto.».

«La ringrazio!» esclama Ash.

E così si è formato un nuovo gruppo: Ash, Touko e Brock.

Chissà quante avventure ancora li attendono. Oggi sono venuti a conoscenza di una strana organizzazione chiamata Team Plasma. Questo incontro segnerà per sempre le sorti del loro viaggio? Per scoprirlo, restate con noi.


 

Angoletto dell'autrice:

Ciao a tutti, buon Santo Stefano! <3 ^^
Spero che il secondo capitolo vi sia piaciuto.
Mi sono scordata di dirvi una cosa nel mio spazio nel primo: per scrivere il primo capitoli mi sono ispirata al primo episodio di Pokémon Bianco & Nero, ma alcune parti sono un po' diverse.
Tornando a questo, finalmente anche Touko e Brock si uniscono al viaggio di Ash! Ve lo dico già, nel prossimo arriverà Lucinda, personaggio che io adoro e che spero piaccia anche a voi ^^
Ci vediamo al prossimo capitolo,
ciao!

  
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