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Autore: paige95    14/01/2018    7 recensioni
Che cosa succederebbe se Goku e Vegeta accettassero, incoscientemente, una sfida lanciata dalle loro mogli? E quali sarebbero le conseguenze di un'eventuale sconfitta?
Chissà, magari, alla fine di questa storia, i due sayan più testardi dell'universo potrebbero addirittura imparare una piccola lezioncina.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Profonde crepe nell’onore

 
 
Aveva un brutto, anzi bruttissimo presentimento. E come poteva essere altrimenti se sua moglie aveva iniziato a svuotare l’armadio con un’enfasi decisamente poco rassicurante. Insomma, da quando aveva acquisito l’abilità dell’ultravelocità? Solo quando doveva scegliere un abito per un’occasione importante impiegava una simile concitazione. Ci teneva così tanto a disonorarlo? Purtroppo per lui stava diventando un affare di stato della vitale importanza.
 
Vegeta rimaneva sulla porta e non poteva proprio evitare di tenere alta la guardia, una reazione involontaria al minimo sentore di pericolo e in quel caso non vi era nemmeno minaccia più grande a cui si potesse anche solo pensare, perché il Principe lo sapeva, un qualsiasi nemico presto o tardi con poca forza o meno si poteva eliminare, ma persuadere Bulma era estremamente più complesso e delicato, quindi avrebbe sicuramente dovuto giocare d’astuzia.
 
 Bulma 
 
La donna si voltò verso di lui, iniziava quasi a fargli pena, non osava nemmeno oltrepassare la soglia, se ne guardava bene dal superare la linea che avrebbe segnato la sua disfatta. Ma come poteva ridursi uno dei sayan più forti alle prese con una terrestre, che, modestamente, sapeva il fatto suo e di certo non faceva alcuna differenza che l’uomo in questione fosse terrestre oppure extraterrestre.
 
 Tesoro, preferisci il blu o il verde? 
 
‘Grazie al cielo abbiamo escluso il rosa o il rosso’
 
Bulma mostrò al marito dei graziosi vestiti che lasciavano davvero poco all’immaginazione e a quella del Principe tanto meno. Vegeta, dopo qualche istante di confusione, dato che il suo cervello proprio non voleva nemmeno prendere in considerazione quell’eventualità, si portò le mani alla bocca, probabilmente il solo pensiero di quella roba addosso a lui gli fece venire un potente conato di vomito. Fece qualche passo indietro e corse verso il bagno - visto che poi avrebbe dovuto pulire lui nel caso avesse sporcato il pavimento -, lasciando la moglie profondamente interdetta, tutto si sarebbe aspettata tranne una simile reazione.
 
 V-Vegeta? 
 
Cessò momentaneamente la sua ricerca e si diresse verso il bagno. Tentò di aprire la porta, ma probabilmente doveva essersi chiuso dentro, perché la serratura non scattava.
 
 Vegeta? Stai male? 
 
Se solo avesse sentito le maledizioni che il marito le stava mentalmente rivolgendo al di là della porta, lo avrebbe lasciato seduta stante.
 
 Dai, tesoro, aprimi. Sono preoccupata 
 
‘Altro che preoccupata! Ma chi ci crede più nella sua preoccupazione?!’
 
Cercò di impiegare il tono più vellutato che potesse per metterlo a proprio agio, ma lui se ne fregava altamente e non si degnava nemmeno di risponderle.
 
 Vegeta! Mi sto stufando, apri immediatamente questa porta! Altrimenti 
 
C’era solo un piccolo problema, lei non era in grado di sfondarla, ma forse un altro paio di persone in quella casa potevano fare al caso suo.
 
 Altrimenti chiamo Trunks o Bra e mi aiutano a tirarti fuori di qui 
 
 Non oseresti e tanto meno oserebbero loro 
 
 Non mettermi alla prova, mio caro 
 
Il Principe era pienamente consapevole che sarebbe stata in grado di mettere in pratica le sue minacce ed ovviamente di portare a termine il suo perfido piano. Girò rassegnato la chiave nella serratura e subito incrociò lo sguardo furibondo della moglie. Bulma fece per avvicinarsi con l’esplicita intenzione di prenderlo a schiaffi per quell’affronto e insubordinazione, ma Vegeta alzò una mano per bloccare la furia che si era impossessata di sua moglie.

 Aspetta! 
 
La donna si bloccò oltre la soglia e lo fissava impaziente di fargli pagare quell’oltraggio.
 
 Primo: ti va davvero che tuo marito indossi abiti da donna e passeggi per la città? Non credi che anche la tua reputazione potrebbe subire qualche colpo? 
 
Bulma lo fissò perplessa, l’aveva sorpresa quella considerazione e non aveva la più pallida idea di cosa rispondergli. Vegeta, palesemente soddisfatto dell’effetto sortito - forse a quel punto nemmeno ci sperava -, provò a proseguire in quella disperata manipolazione psicologica.
 
 Secondo: sei sempre così possessiva con i tuoi vestiti, perché ora vuoi rischiare di rovinarli facendoli indossare a me? 
 
La moglie sembrava sempre più pensierosa davanti a quelle domande.
 
 Terzo, ma non meno importante: riusciresti mai a toglierti dalla testa l’immagine di me vestito da donna? Voglio dire, non ti farei ribrezzo d’ora in poi? 
 
Per la verità si sarebbe fatto ripugno da solo e il conato di vomito ne era stato la prova.
 
L’espressione di Bulma sembrava essersi addolcita, o almeno i suoi occhi sembravano essere meno assetati di sangue e di vendetta.
 
‘Ci sono davvero riuscito?’
 
 Caro, credo che un po’ di speranza non ti farebbe male, sai? 
 
Ora era Vegeta a fissarla perplesso, non sapendo cosa accidenti intendesse.
 
 Già, tesoro, il verde speranza ti calzerà a pennello 
 
Bulma si avvicinò pericolosamente a lui e il malcapitato, messo alle strette - sicuramente di spazio - non poté proprio evitare di indietreggiare.
 
 Bulma, ma mi hai almeno ascoltato? 
 
 Oh certo, amore, io ti ascolto sempre. Ed anche stavolta ho attentamente colto ogni tua singola parola, peccato che non mi importi un accidente di quello che penserà la gente quando ti vedrà, visto che sfido chiunque a mantenere i nervi saldi con te come marito. Mi importa ancora meno di rovinare i vestiti e 
 
L’aveva ad un centimetro dal naso, visto che il terreno tra lui e il muro era pari a zero, così Bulma poté tranquillamente sussurrare per farsi sentire.
 
 E trovo alquanto spassoso vederti vestito da donna, per nulla traumatico 
 
Gli sorrise dolcemente, infondo iniziava seriamente ad intenerirla e forse in altre circostanze gli avrebbe persino stampato un grosso bacio, ma non era proprio l’occasione adatta visto che la penitenza doveva avere presto o tardi inizio. Gli afferrò repentina una mano e fece per tirarselo dietro. Ovviamente però non riuscì a contrastare la sua forza e il Principe non fece il più piccolo passo per seguirla.
 
 Vegeta 
 
 Bulma, io so che non sei perfida come Chichi e so anche che fosse stato per te non avresti nemmeno mai pensato ad una simile scommessa 
 
Sicuro, Vegeta?
 
‘No, ma devo pur sempre provare a salvare l’onore. Poco importa come, anche con bugie o mezze verità’
 
La stava mettendo alla prova, puntando sul sentimentale…peccato che di sentimentale suo marito avesse ben poco e diventava piuttosto sospetto che cercasse di esserlo proprio nei momenti in cui era al massimo stadio della disperazione nel vano tentativo di salvarsi la pellaccia.
 
 Ti sbagli, tesoro, trovo che Chichi sia stata fin troppo buona con voi altri, perché io avrei sicuramente trovato una penitenza ben peggiore. Quindi ora ti consiglio di staccarti da quel muro - che per inciso resta su da solo - e di seguirmi se non vuoi che metta in pratica la mia idea 
 
Era una brutta storia, davvero pessima da vivere. Con un sospiro rassegnato la seguì, ma il suo corpo gli opponeva resistenza, non voleva proprio assecondare i capricci di sua moglie. Camminava, ma i suoi passi erano tutti volti a ritardare quell’incubo a cui stava andando inesorabilmente incontro.
 
Aveva solo un’ultima speranza, solo una piccolissima - minuscola - àncora di salvezza per evitare di indossare quei vestiti.
 
Entrano nella stanza e la prima cosa che Bulma fece, ovviamente, fu fiondarsi su quel vestito e avvicinarsi con aria di sfida al suo povero marito - è proprio il caso di dirlo -. Lei avanzava e lui tornò ad indietreggiare, finché in quella estenuante rincorsa Vegeta non inciampò accidentalmente sul letto cadendo di schiena e Bulma, che gli era a qualche centimetro, non poté proprio evitare quella rovinosa caduta su di lui.
 
Ovviamente Vegeta non perse l’occasione, cogliendo quell’attimo di debolezza, e le strappò di mano quel vestito.
 
 Cotone? Sono allergico 
 
 Non sei allergico ad un accidente! Ridammi il mio vestito! 
 
Bulma si divincolava per riuscire a prenderlo, ma Vegeta ovviamente le impediva di riuscirci, ridendo beffardo quando si accorse di aver acquisito vantaggio e di avere finalmente, dopo tanto trepidare, la situazione in pugno.
 
 Vegeta! Non te lo ripeto più! Tira giù quel braccio e dammi il vestito! 
 
 Perché mai dovrei, donna? 
 
Quella posizione di vantaggio gli aveva realmente fatto riacquistare speranza, altro che il verde che teneva tra le mani!
 
La moglie cessò quella lotta e si bloccò pensierosa, fissandolo intensamente negli occhi.
 
‘Oh no, cosa starà macchinando adesso?’
 
Si alzò di scattò e a braccia conserte ricomponendosi con tono pacato proferì quello a cui probabilmente stava pensando pochi istanti prima.
 
 Così non va bene, Vegeta 
 
 Sono pienamente d’accordo con te. Mai stato più d’accordo, così non possiamo andare avanti, finiamola qui e amici come prima 
 
 Perfetto. Allora puoi iniziare a farti i bagagli, anzi se vuoi posso anche darti una mano 
 
 Come scusa?? Credo di non aver capito 
 
Bulma con un sorriso compiaciuto per quella reazione decisamente spaventata, gli prese finalmente con tranquillità dalle mani il vestito e fece per riporlo nell’armadio con pacatezza.
 
 Hai inteso benissimo, non lo voglio un uomo che non tiene fede alla propria parola. Abbiamo stretto un patto e vi era compresa anche la penitenza, ma se tu hai così poco onore puoi anche togliere il disturbo 
 
Non aveva avuto il coraggio di voltarsi verso il marito, mentre proferiva quelle parole, specie per il fatto che non riusciva più a trattenere una grossa risata al solo pensiero della sua espressione davanti a quella provocazione.
 
Non sentì alcuna risposta, ma all’improvviso delle mani si intrecciarono alle sue nell’armadio.
 
 Su, forza, spostati. Prima ci spicciamo e meglio è 
 
La donna si scostò e lo lasciò rovistare con concitazione nel suo guardaroba, finché non si bloccò e voltò serio verso di lei.
 
 Quale hai detto che devo mettere? 
 
La lasciò a bocca aperta, probabilmente nessuno avrebbe creduto che Vegeta, il grande Principe dei Sayan, avrebbe ceduto a quelle minacce solo per la grande paura di perdere sua moglie, ma che probabilmente avrebbe rinunciato facilmente a perdere l’onore indossando degli abiti da donna.

 
 
Spazio dell’autrice
 
Ciao ragazzi!
 
Credevo di aver già abbastanza delirato nello scorso capitolo, ma a quanto pare non ero ancora arrivata al massimo del mio delirio XD
 
Povero Vegeta, non c’è verso, non vi è alcuna via di scampo XD
 
Rinnovo i miei ringraziamenti a tutti coloro che mi seguono! <3
 
Alla prossima 😊
Baci
-Vale
   
 
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