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Autore: paige95    26/01/2018    5 recensioni
Che cosa succederebbe se Goku e Vegeta accettassero, incoscientemente, una sfida lanciata dalle loro mogli? E quali sarebbero le conseguenze di un'eventuale sconfitta?
Chissà, magari, alla fine di questa storia, i due sayan più testardi dell'universo potrebbero addirittura imparare una piccola lezioncina.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Discesa agli Inferi…o a Satan City (stessa cosa)

 
 
La sconsolazione si impossessò dei due sayan. L’amara sensazione di avere il proprio destino segnato si fece largo nella loro mente, ma, a differenza degli scontri più sanguinari a cui presero spesso parte, in quella specifica situazione non ebbero nemmeno più l’impulso di lottare per avere salva almeno una briciola della loro dignità.
 
 Sono spacciato, Vegeta. Non mi sarebbe potuta andare peggio di così 
 
Negli occhi di Goku era rimasta la fotografia della nipote, immortalata con quell’espressione scioccata in volto.
 
 Cosa penserà di me Pan, secondo te? 
 
 Difficile avere un’opinione peggiore su di te, Karoth. Ispiri già di tuo 
 
Goku rimase perplesso da quella risposta, ma Vegeta non gli diede il tempo per eventuali chiarimenti. La disgrazia - alimentata da una sovrabbondanza di altra disgrazia - volle che in città ci fossero ovviamente vetrine ad ogni angolo. Ergo specchi ovunque. Proprio davanti ad una di quelle pareti riflettenti, lo sfortunato Principe dei Sayan si osservava da cima a fondo profondamente disgustato e contrariato, anche se un pizzico di rassegnazione iniziava a trapelare sul suo volto. Dopotutto doveva solo resistere un paio d’ore e poi forse si sarebbe chiuso a vita nella Gravity Room rifiutando ogni tipo di visita e con la netta intenzione di morire di fame, di sete e di sonno, insomma era sufficiente non incrociare gli occhi che si erano posati su di lui in quell'infernale giorno.
 
Il riflesso del rivale comparve alle sue spalle e forse iniziò a credere che lui fosse stato più fortunato. E quando mai non lo era?
 
 Karoth, si può sapere perché quella faccia? Mi risulta tu sia stato graziato rispetto a me. Puoi coprirti la faccia tutte le volte che vuoi 
 
Goku alzò lo sguardo sulla voluminosa visiera che gli faceva inevitabilmente ombra. Indugiò un momento, riflettendo sulle parole di Vegeta, e subito dopo esternò tutta la sua sincera generosità.
 
 Lo vuoi? Ma temo non sia in tinta con il tuo vestito 
 
Attraverso la vetrina il principe lo guardò sbigottito più per l’uscita che per la reale proposta.
 
 Oh no, Karoth, stai iniziando a parlare come quelle due pazze! Se perdi completamente il lume della ragione - ammesso e non concesso che tu l’abbia mai avuto - puoi confidare in me per due pugni ben assestati. Perché un conto è conciarsi come loro ed un altro è diventare loro! 
 
 Ti ringrazio, Vegeta, ma credo di stare bene. Solo un po’ a disagio con questa roba addosso, ma tutto sommato finirà presto, no? 
 
Chiese una conferma - possibilmente rincuorante - al compagno di sventura, ma lui non sembrava voler concedergliela.
 
 Vegeta? 
 
 Zitto, Karoth! 
 
Il principe iniziò a guardare in ogni direzione, come se una minaccia improvvisa avesse dovuto imbattersi su di loro a breve, e solo dopo un’attenta perlustrazione si rivolse nuovamente a Goku.
 
 Lo senti anche tu? 
 
 Io non sento … 
 
Si bloccò quando l’aura percepita da Vegeta fu spaventosamente chiara anche a lui.
 
 Karoth, devo aver frainteso, vero? Non può essere lei 
 
Goku non aveva il coraggio di alimentare i sospetti e tanto meno la paura che dilagava negli occhi del principe. Lo guardò mortificato, dopotutto non era una sua parente e poco importava se incrociavano la sua strada, - o meglio, lei incrociava la loro - lui ne sarebbe sicuramente uscito pulito. Forse.
 
Non ci fu nemmeno il tempo di avere paura, tremare o tentare di scappare, perché la figlia della scienziata più rinomata di sempre raggiunse padre e compare, trattenendo una divertita risata.
 
 Mamma, aveva ragione. Sei proprio grazioso, papà 
 
Padre e figlia si guardono e Vegeta trattenne involontariamente il fiato. Le domande che inevitabilmente passavano per la mente ormai sfinita del sayan erano le seguenti.
 

Perché è qui?

 

Quale piano diabolico avrà in mente?

 

L’avrà mandata sua madre per darmi il colpo di grazia?

 
Fino a domande più semplici come:
 

Perché mi sono sposato?

 

Perché ho avuto dei figli?

 

Perché sono arrivato sulla Terra?

 
Mentre il nostro caro principe era immerso in dubbi esistenziali e non, Goku iniziava seriamente a sentirsi il terzo incomodo, dopotutto era una rimpatriata padre-figlia e lui non si sarebbe mai sognato di mettersi in mezzo. Assolutamente no. Era decisamente da maleducati, così indietreggiò prudentemente, con grandissima cautela, giusto per non disturbare. Vegeta lo trattava sempre male, per una volta lo avrebbe ringraziato per aver avuto così tanto tatto. O no?
 
La ragazza però non sembrava dello stesso avviso. Con un certo cipiglio e senza nemmeno degnarlo di uno sguardo richiamò la sua attenzione.
 
 Goku! 
 
Era stata talmente perentoria il quel richiamo, che riuscì persino a confonderla con la voce di sua moglie. I casi potevano essere solo due: o Chichi si era impossessata del corpo di Bra per portare a termine con maggior successo quel piano diabolico oppure lui stava semplicemente impazzendo in tutta quella follia. Qualsiasi fosse la risposta, pareva che la moglie fosse ad una passo dal raggiungimento del suo obiettivo. Il sayan fece un ulteriore passo indietro, ma per sua grande disgrazia trovò…il muro, che, per inciso, non si era mai mosso di un millimetro da quando Goku ne aveva memoria.
 
‘Perché doveva essere proprio qui…non potevano spostarlo qualche metro più in là?’
 
​Eh sì, il nostro caro sayan era decisamente sull'orlo della pazzia e della disperazione, situazione in cui un miracolo, da qualcunque parte fosse arrivato, avrebbe fatto decisamente comodo. Ovviamente però la Dea Fortuna non era mai stata più bendata. 

I suoi pensieri erano drammaticamente seri e ancora più drammatico era ciò che i suoi occhi videro. La sua fine? Probabilmente qualcosa di simile. Deglutì rumorosamente e seguì ogni singolo passo della ragazza farsi sempre più pesante e vivido mentre si muoveva nella sua direzione. Quei movimenti erano peggio di forti colpi di tamburo che gli rimbombavano in testa. Iniziava seriamente a sudare.
 
 Bra!  tentò di sorriderle, ma la paura trasformò quel tentativo in una smorfia mal riuscita  Ti manda la tua dolce mamma? M-me la saluti? È un po’ che non la vedo, sta bene? 
 
La giovane temeraria si avvicinò a lui, fin quando solo pochi centimetri li separarono. Lo fulminò mantenendo sempre un certo contegno.
 
 Veramente mi ha mandato anche Chichi. Dicono che necessitate di una mano per rinnovare il vostro guardaroba 
 
Goku e Vegeta si guardarono perplessi. Il principe, dopo quella rivelazione, si avvicinò ai due, spinto dall’intenzione di avere chiarimenti.
 
 Bra, che significa? Se la stanno spassando quelle due alle nostre spalle, vero? 


Amara consapevolezza.

 Andiamo a fare shopping. Non vi va? 
 
La ragazza sembrava piuttosto esaltata - o forse estremamente divertita al solo pensiero di ciò che avrebbe fatto passare ai due -, mentre i sayan parecchio spaventati.
 
 Intendi fare tu shopping? Ti dobbiamo solo accompagnare, giusto? 
 
 No, papà. Quando dico che dobbiamo fare shopping per rinnovare il vostro guardaroba, intendo proprio che le compere dovete farle voi 
 
***
 
Contro ogni preghiera, supplica e resistenza, l’intraprendente figlia del principe era riuscita a trascinare - senza esagerare - i due nel centro commerciale. Luogo ideale per ogni sorta di compere, ma soprattutto per perdere tutta la loro tanto cara dignità.
 
Non vi era buona anima lì dentro che li ignorasse senza girarsi verso i due e scoppiare spudoratamente a ridere al loro passaggio.
 
Goku iniziò seriamente a ringraziare sua moglie per il cappello. Fece per abbassarlo con sollievo sulla faccia, ma Vegeta con uno scatto felino lo strappò dalle sue mani.
 
 Ehy! Quello è mio 
 
 Ho rivalutato la tua proposta. Tanto è ancora valida, no? 
 
Lo diede decisamente per scontato, ma la stoffa non sfiorò nemmeno la sua testa, perché Bra lo sequestrò velocemente, attenta come non mai ad ogni più piccolo passo falso dei due. Pareva proprio di giocare a guardia e ladri - già catturati senza troppa fatica -, peccato che l’unica a divertirsi veramente fosse la ragazza.
 
 Abbiate la decenza di farvi riconoscere 
 
 Decenza?? Bra, mi stai prendendo in giro, vero? Qui c’è tutto tranne che decenza. Mi hai almeno guardato? 
 
La figlia squadrò il padre, fino a quel momento si era trattenuta per non alimentare le risate, ma non era proprio riuscita a resistere a quell’invito.
 
 Sì, papà, ti sto guardando e saresti da foto, lo sai? 
 
‘Ci manca solo una foto ricordo da aggiungere all’album’
 
 Non osare! 
 
Bra dovette seriamente controllarsi e resistere da mettere in pratica quell’allettante considerazione, così proseguì nella passeggiata, lasciandoli indietro di qualche passo.
 
 Sai, Vegeta, difficile dire a chi assomigli di più Bra. Se a te o a Bulma 
 
 Che cavolo vorresti insinuare?? 
 
 Guarda che è un complimento. Qualunque padre vorrebbe che i suoi figli gli assomigliassero 
 
 Io no. Perché mi si ritorce sempre tutto contro 
 
Detto ciò, ritornò all’inseguimento della ragazza - valutò che fosse addirittura peggio rimanere ad ascoltare quelle invadenti parole -, precedendo il rivale, che, ormai rassegnato agli sguardi indiscreti, iniziava persino a salutare e a sorridere ai passanti.
 
‘Forse se inizio ad essere disinvolto, do meno nell’occhio’
 
Goku affiancò velocemente di nuovo Vegeta e fece per aprire bocca, ma il principe lo anticipò nuovamente.
 
 Karoth, ti avverto non ricominciare con la seduta psicologica. Non qui, non ora, non conciati così. Anzi, se ci riesci, MAI! 
 
L’altro lo guardò perplesso.
 
 Seduta che? 
 
Goku non riuscì ad ottenere la risposta, perché la voce concitata della ragazza richiamò all’improvviso entrambi.
 
 Papà! Goku! 
 
Stava guardando con gli occhi lucidi una vetrina e quando percepì delle familiari presenze al suo fianco, si volse verso loro con aria supplichevole.
 
 Entriamo? 
 
La risposta era scontata, quindi perché riflettevano spaventati sul da farsi? In breve tempo l’espressione della ragazza tramutò dalla supplica alla prepotenza.
 
 Vi rifaccio la domanda. Entriamo? Poi non ditemi che non sono buona. Mamma e Chichi non vi avrebbero dato una seconda possibilità 
 
Con grande - anzi grandissima - difficoltà i due a piccoli passi entrarono in quel negozio. Appena messo piede in quel luogo - che pareva più il gigantesco armadio di Bulma - una strana sensazione di trappola si fece largo nella mente di Goku e Vegeta ed entrambi si aspettarono di sentire alle spalle le porte richiudersi pesantemente per annunciare esplicitamente la loro condizione di prigionia.
 
Bra ovviamente sembrava piuttosto disinvolta, nonostante dietro di lei ci fossero due individui a prima vista poco raccomandabili. Imboccò senza indugi la via della cassa per poter parlare con una commessa. Goku colse al volo l’occasione per conferire confidenzialmente con il rivale.
 
 Vegeta, non so cosa abbia in mente tua figlia, ma non mi fido, anzi sono sicuro che non mi piacerà affatto 
 
 Se non me lo avessi detto tu, io non ci sarei mai arrivato, sai?  lo fulminò sarcastico  Cosa proponi di fare? 
 
 È comprabile, Bra? 
 
‘Il solito idiota’
 
 Ci ho già provato, ma non ce la caveremo con così poco. E poi, lo vedi anche tu, è alleata con loro, chissà cosa le avranno offerto. Forse l’annullamento della punizione. Chissà 
 
Goku fissava sovrappensiero Bra, mentre parlava con la commessa e più volte si girava per indicarli. Notò il viso della signora con cui la ragazza parlava contrarsi in una smorfia diffidente.
 
 Anche la tipa laggiù sembra piuttosto contrariata 
 
 Difficile trovare qualcuno a cui non facciamo schifo, sai? 
 
Si guardò e poi guardò il suo interlocutore, giusto per essere il più allusivo possibile.
 
 Giusto, hai ragione 
 
Finì appena la frase e subito una presenza alle loro spalle richiamò la loro attenzione.
 
 Non credo sia il vostro posto questo  
 
I due sayan si voltarono, trovandosi davanti un colosso che molto probabilmente faceva parte della sicurezza e, giustamente, alla vista di due tipi così appariscenti e sospetti si era prontamente attivato per svolgere il suo lavoro.
 
Goku temette il peggio, con Vegeta non c’era da essere imprudenti e cercò subito di placare le acque.
 
 Salve! Stiamo aspettando la figlia del mio amico 
 
Accompagnò quel cordiale annuncio con un’ingenua risata. Peccato che Vegeta fosse alquanto contrariato da quelle parole, perché condì il tutto con un pugno ben assestato sulla testa del rivale.
 
 Ahia! Ma dico, sei impazzito?? 
 
 Tanto per iniziare, lui non è mio amico. E secondo togliamo il disturbo 
 
 E Bra? 
 
Goku era sempre più perplesso, non riusciva ad intuire le intenzioni del principe, così Vegeta lo prese per la veste e se lo tirò dietro con vigore, fino a trascinarlo rapidamente verso l’uscita.
 
 Vegeta, che diamine fai?! 
 
 Ti salvo la vita, quindi ringraziami una buona volta 
 
Appena misero piedi all’esterno, quella fresca aria giovò ai neuroni del sayan, perché tutto d’un colpo comprese finalmente il piano del principe.
 
<< Ho capito! Se ci buttano fuori non può essere colpa nostra, noi non ci siamo rifiutati di entrare >> Vegeta alzò gli occhi al cielo per quella tarda perspicacia e spiccò il volo  Ehy, aspettami! 
 
Fecero in tempo a decollare di un metro - o forse un paio -, ma la percezione della libertà era stata troppo gradevole per accorgersi che un muro parecchio resistente dai capelli corvini si era parato loro davanti con aria corrucciata e braccia conserte, con una certa nota di ilarità pronta ad esplodere al minimo spostamento d’aria.
 
 Dove credete di andare voi due?  
 
 Goten! 
 
 È una mia impressione o i nostri figli sembrano indemoniati, Karoth? 
 
 Questi non sono i nostri figli. Credo si siano aperte le porte degli Inferi a Satan City 

 
 
Spazio dell’autrice
 
Ciao ragazzi!
 
Scusate, ma non ho saputo resistere…quando mi è venuto in mente il titolo ho avuto il flash sul GT...e niente il richiamo finale è stato preso proprio da lì XD
 
Grazie come sempre di cuore per seguire questa mega follia!! <3
 
Alla prossima 😊
Baci
-Vale
   
 
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