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Autore: Irca    28/01/2018    0 recensioni
Una piccola Stydia dal punto di vista di Scott. SPOILER per chi non ha finito la terza serie.
Scott li ha sempre osservati da lontano vedendoli crescere e mi piaceva l'idea di scrivere quello che vede e che pensa.
Non aggiungo altro per non fare spoiler
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La tanto temuta cena di prova era giunta e Scott era nervoso. Cioè nervoso era un eufemismo. Si sentiva come quando Derek lo aveva salvato la prima volta dai cacciatori. Un ragazzino ansioso e spaventato a morte.
 Si guardò un'ultima volta allo specchio nel suo completo bianco e nero e si autoconvinse di essere pronto. Uscì di casa e si recò verso casa Martin che quella sera avrebbe ospitato tutta la città in onore del lieto evento. Quando si festeggia lo si fa in grande, aveva detto Lydia. E quando sposi Lydia Martin lo devi condividere con tutto il mondo, aveva aggiunto 
Stiles. 

Durante la cena il nervosismo di Scott aveva continuato a crescere, fino a quando fu il turno del suo discorso. Un discorso che aveva scritto, ma che non ritrovava in tasca e di cui ovviamente non ricordava una parola. Guardò paralizzato la folla che lo fissava in attesa di un suo cenno. Osservò Stiles alla sua destra che aspettava le parole del suo migliore amico. Ma lui se ne stava li immobile come se fosse stato colpito da un Kanima 

Poi una leggera brezza che portava il suo odore e la sensazione di una mano che stringeva la sua, lo aiutarono ad alzarsi.  

-Emh..buonasera a tutti!- salutò schiarendosi la voce. Un urlo più entusiasta del dovuto si levò dal pubblico, probabilmente incoraggiato dal vino. 

-Per chi non mi conosce io sono Scott McCall- 

-Il Vero Alpha- pronunciarono in coro un gruppo di ragazzine sognanti, le mani unite tra loro e un sospiro innamorato.

-Si..ma sono anche il migliore amico di questi due testoni- li indicò, provocando una risata generale. Decise di dare ascolto ad Allison e di parlare con il cuore in mano. 

-Dovete sapere che io e Stiles ci conosciamo da sempre. In realtà non mi ricordo esattamente da quando, ma ho sempre saputo che sarei stato qui, vicino a lui, mentre lui realizzava il sogno della sua vita. Perché si, il sogno di tutta la sua vita sei sempre stata tu Lydia.- la osservò mentre lei posava la testa sulla spalla di Stiles. -Lui è una delle persone più cocciute e ostinate che potrete mai incontrare. A otto anni ha deciso che avrebbe sposato Lydia Martin e, cavolo amico, nessuno guardandoti avrebbe creduto che alla fine ce l'avresti fatta davvero.- un'altra risata riempì la sala e Scott iniziò a rilassarsi. -Ho osservato questi due rincorrersi per anni e quando si sono messi insieme ero quasi più felice io di loro. Quasi Stiles, ho detto quasi- sottolineò dopo lo sguardo sarcastico dell'amico.
-Loro due sono l'incarnazione del vero amore. E no non è una frase fatta presa da qualche romanzo rosa, è solo la verità. 
Nonostante tutto sono sempre riusciti a trovarsi, a salvarsi, a proteggersi a vicenda e a sostenersi quando neanche sapevano di aver bisogno dell'altro. Stiles ha sempre percepito qualcosa dentro di lui che lo spingesse a cercare Lydia. Prima che lei immaginasse anche lontanamente di essere una Banshee, lui la sentiva. Sentiva le sue urla, il suo dolore. Sentiva la sua risata e osservava la sua intelligenza da lontano.  Lydia non ha mai cercato Stiles. Non direttamente. Non ne aveva bisogno perché lui era li. Ma quando lui è sparito lei è finita in una spirale di dolore che non augurerei neanche al mio peggior nemico.- Gli occhi di Lydia si riempirono di lacrime al ricordo di quei giorni bui vissuti senza di lui. - Voi siete una combinazione perfetta, ve lo devo dire. Riuscite a capirvi e tante volte, lo ammetto, non so come fate. Vi basta uno sguardo, una parola, e subito è tutto chiaro. Comunicate in una lingua tutta vostra che nessun altro sente. Per questo dico che è vero amore. Non solo per aver sopportato questo zuccone per quindici anni mentre mi parlava di te- dal pubblico si sollevò una risata più forte, alternata a tentativi di reprimere le lacrime. Tutti tranne sua madre, Melissa, che stava piangendo a dirotto. 

-Stiles non te l'ho mai detto ma senza di te non sarei qui.- riprese serio, fissando l'amico. -Non solo perché se tu non mi avessi spinto ad uscire quella notte non sarei diventato un licantropo, ma perché mi hai difeso, mi hai spronato ad andare avanti quando non ce la facevo più. Io sarò anche l'Alpha ma tu, amico, sei il mio vice, il mio consigliere, il mio sfogo. Stiles non sei il fratello che non ho mai avuto. Sei mio fratello e basta, senza se e senza ma- Stiles si alzò di getto per abbracciarlo, lasciando anche la mano di Lydia per un momento. Scott sentì le lacrime dell'amico bagnargli la spalla, ma non gli interessava. Chiuse gli occhi stringendo anche lui quello che aveva sempre considerato un fratello vero e proprio. 

-Ehi lasciami che non ho finito- ridacchiò Scott per sdrammatizzare. Stiles si separò, asciugandosi le lacrime e guardandolo fiero.
-
Lydia- la guardò. Lei che già stava piangendo. - Non avevo mai visto quello che Stiles vedeva in te da anni, ma sono contento che mi abbia aperto gli occhi. Sono contento che lui ed Allison ci abbiano spinti ad avvicinarci, così ho potuto capire che meravigliosa persona sei. Eravamo un gruppo affiatato noi quattro, e per quanto faccia male so che lei sarà sempre con noi. A proteggerci, a sostenerci e ad osservare da lontano la nostra crescita. Riderà con noi per il sarcasmo di Stilessi commuoverà con noi quando Lydia percorrerà la navata, piangerà con noi quando la nostra famiglia si allargherà e sospirerà con noi quando scoprirete un nuovo nemico da affrontare.- ripeté le parole della ragazza, omettendo l'ultima parte che era destinata solo a lui.
Lei ci sarà. E come lei anche io sarò sempre qui per voi. Perchè voi non siete solo mie amici. Siete il mio branco, la mia famiglia. E niente è più importante della famiglia. Vi voglio bene ragazzi. Congratulazioni!- alzò il calice aspettandosi un urlo generale, ma questo non avvenne. Guardò prima Stiles e Lydia che lo fissavano con le lacrime agli occhi. Poi si voltò verso il pubblico. Statue di sale.  

-Congratulazioni!- urlò di nuovo, più forte. Questa volta il boato ci fu. I calici si alzarono, le mani applaudirono, i ruggiti si levarono in cielo e le lacrime continuarono ad essere versate. Stiles e Lydia si alzarono contemporaneamente soffocando Scott tra le loro braccia. Stringevano sempre più forte, ma Scott non si lamentava e sorrideva.  

-Grazie per avermi riportato le sue parole- sussurrò Lydia. 

-Grazie per essere mio fratello- disse invece Stiles. 

Scott sorrise di cuore. Immaginò una Allison vestita di bianco avvicinarsi a loro e unirsi a quell'abbraccio fraterno e chiuse gli occhi. Erano solo loro quattro. Come quattro ragazzini che si abbracciavano dopo aver passato l'estate separati. Non ancora colti dalla morte e dalla paura. Come quando avevano otto anni. 

   
 
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