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Autore: littlegiulyy    08/02/2018    0 recensioni
(Ambientata durante il sesto anno)
-"Lo sapevamo tutti Dap che Pansy non avrebbe potuto aspettarlo per sempre"-
Guardo il mio ragazzo piuttosto perplessa da questa affermazione, chi si sarebbe mai aspettato che sarebbe andata a finire così?
-"Blaise, non avrei puntato neanche un centesimo su Nott..."-
-"Daphne apri gli occhi, Pansy è cambiata, è cresciuta! E Draco non se n'è neanche accorto, tipico di Malfoy, qualsiasi cosa non riguardi direttamente lui non è degno di entrare nella sua testa"- sputa fuori con rabbia.
Lo guardo sorpresa, da quando parla così del suo migliore amico?
Improvvisamente mi rendo conto di non poter più fingere e di doverlo dire a qualcuno.
-"Blaise, ascoltami, Draco è in pericolo"-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Buongiorno a tutti, ecco qui il secondo capitolo! 
Fatemi sapere che ne pensate!
Buona lettura :)

2 Settembre

Un rumore assordante mi sveglia improvvisamente.
Afferro la sveglia malamente e la getto per terra.
Dannata sveglia, lasciami dormire!
Mi sistemo sotto le coperte tirandomele su fino al naso, si sta così bene al caldo e questo materasso è così comodo... avevo dimenticato quanto mi mancasse il mio letto ad Hogwarts, devo dire ai miei genitori che me ne prendano uno uguale…
Senza alcun preavviso la sveglia riprende a suonare, ma com’è possibile?
In un attimo afferro la mia bacchetta sul comodino e scatto seduta nel letto
“BOMBARDA!”
Un piccolo botto, del fumo e dei piccoli pezzi di cenere svolazzano qua e là, della mia sveglia non c’è più alcuna traccia. Il peggior risveglio di sempre.
“Mamma mia Pansy, sei proprio nervosa oggi” commenta Daphne sulla soglia della porta.
La guardo attentamente, non mi ero neanche accorta che fosse qui. E’ perfetta, come sempre.
Alle 7.00 di mattina i suoi boccoli biondi le ricadono perfettamente ordinati sulle spalle, la divisa è perfetta senza una piega e un velo di trucco la fa sembrare una modella appena uscita da Vanityfair.
Inutile dire come la mia autostima sia caduta in basso già di prima mattina.
Ricado svogliatamente nel letto coprendomi gli occhi con le mani, quella volta dovevo diventare amica di Millicent, almeno non mi sarei sentita perennemente un bidone che cammina al suo fianco.
Rido tra me e me riflettendo su quello che ho appena pensato, mio dio, come sono caduta in basso.
Io amica della Bullstrode?
“pan sei diventata pazza? Mi stai facendo paura”
Riapro gli occhi guardando verso la porta, Daphne è ancora lì.
Perfettamente appoggiata allo stipite della porta che mi guarda sorpresa, continuo a sorridere non potendo farne a meno.
“Puoi rispondermi?” il suo tono è leggermente alterato. Daphne odia non ricevere risposta…
“Adesso mi alzo Dap, scendiamo a fare colazione insieme?”
Per un attimo vedo il suo sguardo sconvolto, ma non ci faccio troppo caso; con non so quale forza mi tiro su dal letto e mi dirigo verso la porta del bagno chiudendola alle mie spalle.
Mi guardo allo specchio, che schifo.
Dopo quello che è successo ieri sera non ho chiuso occhio e ovviamente, proprio quando sono riuscita a prendere sonno, la sveglia ha deciso di suonare.
Oh, vaffanculo Draco Malfoy, adesso dovrò anche comprarmi una sveglia nuova.
Sbuffo togliendomi tutto di dosso e mi lancio nella doccia.
In un attimo ho finito, con un incantesimo mi asciugo i capelli e indosso la mia divisa chiudendo ogni bottone della camicia.
Mi guardo allo specchio e stendo un velo di trucco per nascondere un po’ le occhiaie, per quanto possibile. Un po’ di fondotinta, una linea di eyeliner e un filo di mascara. Perfetto.
Con una mollettina blocco due ciuffi di capelli dietro la testa, non sono abituata ad avere i capelli così lunghi, ne così mossi, ma questa mattina non ho proprio tempo di stare qui a farmeli lisci.
Probabilmente Daphne me li strapperebbe tutti solo per quanto tempo ci ho messo, e il mio lavoro sarebbe stato tutto inutile.
Sbuffo nuovamente, apro la porta ed esco dal bagno.
“Eccoti finalmente! Si può sapere che ti prende oggi?”
Mi volto verso la mia migliore amica con una scarpa ancora in mano, sorrido.
“Buongiorno Dap” le dico rispondendo al suo sguardo sconvolto.
“Tu sei pazza, ma di cosa ti sei fatta?Hai distrutto la sveglia...” commenta raccogliendo uno dei pochi pezzettini che ne sono rimasti.
Alzo le spalle tranquillamente “mi dava fastidio” rispondo infilando anche l’altra scarpa “andiamo a fare colazione?”
“Si andiamo… stai bene con i capelli così Pansy, mi piaci”
“Grazie, ero di fretta”
“Oh puoi dirlo forte, altri dieci minuti e il tavolo sarà vuoto ci scommetto. Tiger e Goyle sono due pozzi senza fondo...”
Ridiamo varcando la porta della Sala Grande, ha proprio ragione. Quei due potrebbero mangiare una montagna di cioccolato bevendo dieci burrobirre e non sarebbero ancora soddisfatti.
Camminiamo verso i nostri soliti posti e subito il mio sguardo cade su di lui.
Distolgo subito lo sguardo non appena lo vedo voltarsi in nostra direzione.
Mi deve una sveglia.
“Buongiorno ragazze, alla buon’ora! Pensavamo non sareste più arrivate” ci saluta Blaise prima di baciare la sua ragazza. Li guardo teneramente, sono dolci.
Daphne prende posto vicino al suo ragazzo ed io mi siedo tra Draco e Theo.
Li saluto entrambi con un sorriso, come se nulla fosse.
Beh, in fin dei conti non è successo nulla no?
“Questa mattina Pansy ha distrutto una sveglia”
Guardo Daphne decisamente male, possibile che non possa tenersi per lei quello che succede nel nostro dormitorio?
“Il concetto di solidarietà femminile ti è sconosciuto a quanto pare Dap” commento sorridendo amaramente iniziando a sorseggiare il mio caffè.
“Come mai tutto questo odio di prima mattina Pan?” mi chiede Theo avvicinandosi decisamente troppo.
“Mi dava fastidio, ed è la fine che farai tu se non la smetti di infastidirmi” rispondo donandogli uno dei miei sorrisi più acidi. Mi sorride compiaciuto.
Se non si toglie quel sorrisetto soddisfatto dalla faccia giuro lo prendo a pugni.
“Dopo che lezione abbiamo ragazzi? Erbologia?” guardo Daphne ringraziandola mentalmente per aver cambiato discorso prima che facessi nero Nott.
“Si che palle, materia più noiosa di quella non poteva capitarci per iniziare l’anno” commenta Theo finendo in un unico sorso tutto il latte che aveva nella tazza.
“Quando ti toglierai quell’anello dall’orecchio Nott?” gli chiedo guardandolo scettica.
Si volta verso di me sorridendomi “mai”.
In fin dei conti con un sorriso così, l’orecchino può anche passare...
Guardo Draco, è silenzioso.
Fissa il piatto davanti a lui svogliatamente, sta pensando ad altro, è palese. Ma a cosa?
“Tu che materie facoltative hai scelto quest’anno Draco?” gli chiedo riscuotendolo dai suoi pensieri.
Mi guarda spaesato per un attimo, i suoi occhi grigi sono spenti.
Qualcosa si muove nel mio stomaco ma non ci do retta.
“Aritmanzia e divinazione...”risponde tornando a guardare il piatto davanti a se “ma non le frequenterò molto… ho altro da fare, qualcosa di più importante” conclude lasciando intendere che il discorso è chiuso.
Ci guardiamo tutti per un attimo, l’abbiamo capito tutti che c’è qualcosa che non va, ma nessuno ha il coraggio di chiedergli se i nostri sospetti siano fondati.
Guardo l’orologio, sono le 7.50, ho ancora quaranta minuti prima dell’inizio delle lezioni.
Mi alzo in piedi e tutti gli sguardi si puntano subito su di me “ragazzi, io vado a farmi una passeggiata prima che inizino le lezioni, ci vediamo in aula” concludo sistemandomi i capelli.
“Vengo anche io, devo prendere una boccata d’aria”
Guardo sorpresa Draco mentre si alza dalla panca, si sistema la cravatta e si incammina velocemente verso l’uscita. Mi guardo per un momento intorno e mi rendo conto che tutti gli occhi sono puntati su di lui.
Non dev’essere facile.
“Allora Pansy? Vieni?” la sua voce richiama la mia attenzione e subito mi incammino verso di lui, rendendomi conto che ero lì ferma impala a guardarlo come una perfetta stupida. Come tutto il resto della sala.

 

Usciamo in giardino sul retro dell’entrata principale, subito una ventata fredda si scontra con la mia pelle. Mi stringo nel mio maglione di lana strofinandomi le braccia con le mani.
“Fa freddo per essere Settembre” commento sedendomi su un muretto.
Si siede affianco a me “si hai ragione”.
Lo guardo senza saper che dire per la prima volta da quando lo conosco.
“Mi dispiace Draco”
Il suo sguardo si sposta su di me “per cosa?”
Faccio un bel respiro “per tutta questa situazione. Mi rendo conto che non sia facile stare qui, tutti ti guardano, tua mamma a casa da sola che avrebbe bisogno di te. Io lo so, e lo capisco...”
“Come puoi capirlo?” riporta lo sguardo davanti a sé, abbassando la testa “nessuno può capirmi Pansy. Nessuno. Sono da solo. Ho un compito da portare a termine e sono da solo. Ma ce la farò, ce la devo fare. Per i miei genitori, per mio padre. Adesso tocca a me”
“hai ragione, non posso capirti, ma posso aiutarti Draco! Se tu mi spiegassi...”
“Non puoi aiutarmi, nessuno può. Tu devi stare fuori da questa storia Pansy, devi starne fuori hai capito? Non voglio che ti succeda qualcosa, non potrei mai perdonarmelo” conclude finalmente guardandomi negli occhi. I suoi occhi sono lucidi, mi si stringe il cuore a vederlo così.
“Non mi succederà niente, ma tu sai che puoi sempre contare su di me” lo abbraccio di slancio fregandomene che qualcuno ci possa vedere.
Al diavolo tutti.
Le sue braccia avvolgono il mio corpo, ricambiando il mio abbraccio.
E’ la prima volta che si lascia andare ad un gesto del genere dove tutti potrebbero vederci da un momento all’altro…
Chiudo gli occhi ed inspiro il suo profumo. E’ fresco, è buono, sa di lui.
Improvvisamente un suono ci riporta alla realtà e dopo esserci guardati per un attimo negli occhi, decidiamo di dirigerci verso l’aula.

 

Ore 22.00 sala comune Serpeverde

 

“tutto bene Pan? Ti vedo pensierosa questa sera”
Guardo Blaise e Daphne seduti davanti a me, illuminati solo dalla luce del fuoco sono ancora più belli insieme, ancora più romantici.
Guardo per un attimo il libro sulle mie gambe e lo richiudo sospirando.
Mi guardo intorno accertandomi di essere soli; la sala comune stranamente è deserta questa sera.
“Sono preoccupata ragazzi, per Draco” mi guardando e capisco che la pensano proprio come me quindi continuo “ho paura che possa fare qualche sciocchezza… non ne sono sicura ma penso che il Signore Oscuro gli abbia affidato qualche compito che doveva portare a termine Lucius. Ma adesso che è ad Azkaban il suo compito deve portarlo a termine Draco...”concludo sistemandomi sulla poltrona.
“Preoccupazione più che fondata Pansy, ho lo stesso timore anche io...”risponde Blaise scuotendo la testa “e Draco pur di avere l’approvazione di suo padre farebbe di tutto”
“Se il Signore Oscuro gli avesse ordinato qualcosa sarebbe costretto a farlo Blaise” si intromette Daphne “sappiamo tutti come ripaga chi si rifiuta di fare qualcosa! Non penso avrebbe molta scelta. Se il Signore Oscuro ha ordinato qualcosa a Draco deve portarla a termine, o pagherà con la vita”.

Il mio cuore fa un balzo.

Sentire tutti i miei pensieri a voce alta fanno decisamente un altro effetto.
Mi mordicchio l’unghia dell’indice nervosa, come possiamo aiutarlo se non sappiamo niente.
“A voi ha detto qualcosa?” chiedo ai miei migliori amici
“Niente Pan…speravamo avesse detto qualcosa a te oggi...”
“Non mi ha detto niente. Lui vuole proteggermi” commento a bassa voce riportando il mio sguardo sul fuoco.
“Dobbiamo scoprire cos...”Blaise si interrompe improvvisamente, fissando lo sguardo su qualcosa alle mie spalle. Mi sporgo dalla poltrona per vedere cosa ha catturato il suo interesse, o meglio, chi ha catturato il suo interesse.
Draco se ne sta in piedi sulla soglia della sala comune con il braccio attorno alla vita di Tracy Davis.
Li guardo meglio, dev’essere sicuramente una presa in giro.
Il suo sguardo si sposta per un attimo su di noi, ma subito lo sposta altrove.
Per un momento giurerei di averlo visto guardare proprio me.
Schifoso bastardo.
Mi rivolto tornando a guardare il fuoco decisamente innervosita.
“Ma cosa sta facendo?” dice sconvolto Blaise continuando a guardare come incantato la coppia appena entrata.
“Schifo” rispondo secca riaprendo il mio libro. Cerco di concentrarmi sulle frasi che sto leggendo, ma mi sembrano soltanto tante parole messe insieme a caso senza un senso logico.
Che Draco Malfoy abbia sempre avuto tante ragazze si sa, ma almeno poteva evitare di piantonarsi qui in sala comune con Tracy Davis, che odio dal primo anno, in mia presenza.
Avevo giurato a me stessa che tutto sarebbe cambiato quest’anno, e mentre lui era con Tracy Davis, io ero qui a farmi mille pippe mentali sul suo futuro.

Ma vaffanculo.

Richiudo di scatto il libro e mi alzo in piedi gettandolo sul tavolo.
Blaise e Daphne mi guardano per un attimo preoccupati.
Cosa pensano? Che andrei li a fare una scenata?
Neanche per sogno.
“vado a farmi un giro” dico risoluta incamminandomi verso l’uscita prima che possano dirmi qualcosa.
Prima di varcare la soglia il mio sguardo cade su una delle poltrone dall’altro lato della stanza, Tracy se ne sta fieramente seduta sulle gambe di Malfoy.
Che se ne vadano tutti a quel paese.
Prima di vedere altro, esco velocemente dalla stanza.

Voglio allontanarmi da qui il prima possibile!

°°

Giro per il castello senza una meta ben precisa, guardo l’orologio, sono le 23.00.
Se tra mezz’ora mi beccano in giro finisco nei casini, ma io lì non ci torno!
“Cosa ci fai tutta sola in giro per il castello a quest’ora Parkinson?”
Mi volto di scatto facendo un balzo dalla paura, guardo Potter in piedi davanti a me.
Una sfiga dietro l’altra questa sera.
“hai preso paura?” scoppia a ridere avvicinandosi, incrocio le braccia sbuffando.
“Sei ovunque Potter, che palle”
“Come mai non sei con malfoy?”
“Non sono affari che ti riguardano, come mai non sei con la Granger e Weasley?”
“Non sono affari che ti riguardano”
“Mi sa che quello che c’è tra loro non riguarda neanche te però” rido guardandolo spostare lo sguardo altrove. Colpito e affondato.
“Suvvia Potter, hai sempre la ragazzina rossa no?” ridacchio sedendomi su una panchina
“Cos’è? Cerchi di consolarmi Parkinson?” commenta prendendo posto vicino a me
“Neanche per sogno” concludo spostando lo sguardo altrove.
“Malfoy dov’è?”
Mi volto a guardarlo curiosa “perchè ti importa così tanto di dov’è Draco? Fatti gli affari tuoi e della tua casa!” rispondo acida balzando in piedi. Mi ha stufata.
“Mi sembra solo strano non trovarti con lui. C’è maretta tra di voi?”
Lo guardo sconvolta “ma con chi pensi di parlare? Con qualche tuo stupido amichetto di Griffondoro? Sparisci Potter prima che ti arrivi una Cruciatus”
“Lasciala stare Potter e sparisci” una voce conosciuta arriva dalle mie spalle, mi volto e lo guardo sorpresa, lui cosa ci fa qui?
“Nott… hai cambiato uomo Parkinson?” mi chiede ridendo.

Giuro che se non la pianta lo schianto.

“Hai dieci secondi per sparire Potter, e poi se finito” dice Theo tirando fuori la bacchetta.
“E va bene e va bene, me ne vado. Buonanotte” nel giro di pochi secondi Potter se ne va, grazie a dio, liberandoci della sua presenza.
Sospiro sconsolata. Questa sera vogliono proprio darmi fastidio tutti.
“Grazie, ma non avevo bisogno di te” dico mettendo via la bacchetta
Theo si avvicina sorridendomi “lo so principessa, ma vi ho incontrati e non potevo non difenderti” conclude riponendo la bacchetta.
“Che uomo d’onore” ridacchio riprendendo a camminare.
“Pan...” mi volto a guardarlo, e adesso cosa c’è? “mi chiedevo se… beh non so, se una volta avresti voglia di venire a berti qualcosa con me a Hogsmade” conclude imbarazzato continuando a guardarmi.
Lo guardo per un attimo, guardo i suoi capelli ricci e scuri, ma sempre ordinati. E’ alto, muscoloso e ben piazzato. Lui, che ha sempre la divisa perfetta, questa sera ha la camicia che esce dai pantaloni e la sua cravatta ha il nodo decisamente allentato. Guardo il suo orecchino ad anello su un orecchio, quel coso dovrebbe proprio toglierselo, sembra un evaso da Azkaban.
“Va bene” gli rispondo sorridendo leggermente.
Vedo il suo sguardo illuminarsi e subito si apre in un sorriso che, porca miseria quanto è bello questo ragazzo…
Si avvicina lentamente infilando le mani in tasca “allora...” si abbassa su di me dandomi un lieve bacio sulla guancia “buonanotte” conclude imbarazzando volatilizzandosi in pochi secondi.

Rimango impalata per qualche minuto.
Ho appena accettato di uscire con Theodore?
Seriamente?
Mi incammino verso la mia sala comune scuotendo la testa, questa si che è bella.
Oddio, oddio, oddio!
Devo dirlo subito a Daphne!

 

  
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