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Autore: piperina    28/06/2009    38 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
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*Act XIV*
- Missing You -

 

 

 

 

 

Sono in infermeria. Di nuovo. Ho i nervi a fior di pelle, sono stanca, dolorante e incazzata come poche volte nella mia vita.

Intorno al mio letto ci sono Draco, Harry, Ronald e Ginny. Gli ultimi tre stanno animatamente discutendo su chi e perché dovrebbe avercela così tanto con me da tentare di farmi fuori ogni due per tre.

Non riesco a seguire i loro discorsi, la mia testa sta fumando da tutti i pensieri che vi stanno centrifugando al momento.

Alzo gli occhi su Draco e so con certezza che tutto questo ha a che fare con lui. Ovviamente non è il diretto responsabile di quello che mi è accaduto, ma ora ho le idee più chiare di prima.

Che sia vendetta personale o legata ai Mangiamorte, la nostra storia ne è la causa.

Mi chiedo che male possa fare la nostra relazione. Ok, non c’entriamo nulla l’uno con l’altra e siamo sempre stati palesemente in due fazioni diverse, ma perdere un futuro Mangiamorte è così grave da tentare di uccidermi? O è per la posizione che ricopre suo padre all’interno della cerchia dei fedeli di Voldemort?

Neanche la gelosia può giustificare queste azioni. Ma porca miseria, perché la gente non si fa i fattacci suoi?!

Draco è silenzioso. Ha le braccia incrociate e lo sguardo basso. È decisamente furioso.

Stare con me gli ha procurato solo problemi…

- Mione, noi dobbiamo andare.- mi ero quasi dimenticata della presenza dei miei amici qui - Io e Ron abbiamo gli allenamenti e Ginny deve studiare per un compito.-

- Ok.- annuisco sorridendo appena - Grazie per essere venuti a trovarmi.-

- Non devi ringraziarci.- il sorriso di Harry è dolce e sincero, ma c’è una sfumatura scura nei suoi occhi. È preoccupato.

Solo Draco resta in infermeria con me. Ha un’espressione così dura… so che c’è qualcosa di cui vuole parlarmi, e devo ammettere di aver paura.

Gli ho dato un sacco di problemi. Prima l’ho illuso, poi l’ho rifiutato, sono stata a letto con i suoi due migliori amici ed è la seconda volta che rischio l’osso del collo.

Un dolore acuto mi trafigge il petto. Forse vuole lasciarmi…?

- Ehi.- attira la mia attenzione, ma la mia espressione non è certo delle migliori - Stai bene?-

- Vuoi lasciarmi?- brava Hermione, dagli tu l’idea.

Draco mi guarda con gli occhi sgranati. Credo di averlo sorpreso.

- Granger.- dice in tono minaccioso - Se sei stata a letto con qualcun altro dimmelo subito e prometto di ucciderti senza troppi spargimenti di sangue.-

Adesso sono io a guardarlo con la bocca aperta - Che stai dicendo?-

- Perché dovrei lasciarti?-

- Perché hai quella faccia?-

- Come posso non averla se dici certe stronzate?-

No, un attimo, credo ci sia stato un malinteso.

- Credevo che volessi lasciarmi.- cerco di spiegare con calma - E’ evidente che a qualcuno non piace il nostro rapporto.-

Oh… temo di aver detto qualcosa di tremendamente sbagliato. L’espressione sul volto di Draco si rompe.

- Pensi che ti lascerei solo per questo?- anche la sua voce è rotta - Hai una considerazione così bassa di me?-

- No, aspetta… non intendevo questo, io…- e adesso come glielo spiego quello che volevo dire?

Mi zittisco, incapace di articolare una frase di senso compito, ma anche questo è un errore.

- Buona guarigione.-

La sua voce è fredda, lo sguardo tagliente. In pochi passo Draco raggiunge la porta dell’infermeria, che sbatte violentemente alle sue spalle.

 

 

***

 

 

Detesto questo posto, mi sento tagliata fuori dal mondo. Se non avessi una gamba conciata così male sarei corsa dietro Draco per spiegarmi, ma non ho potuto farlo. Dannazione!

È sera e mi sto dannando l’anima da ore. Draco è ancora il mio ragazzo dopo la litigata di oggi? Non voglio e non posso perderlo, non dopo tutto quello che è successo tra noi in questi mesi.

Sento qualche lacrima bagnarmi le guance. Non me ne importa nulla. Tanto sono sola, nessuno mi vedrà piangere.

- Ehi.- come non detto.

Mi volto di scatto alla mia destra. Theodore…?

- Che ci fai qui?- chiedo giustamente confusa.

- Volevo sapere come stai.- dice alzando le spalle - Non pensavo che stessi così male da piangere. Vuoi che chiami l’infermiera?-

- No!- mi asciugo in fretta le lacrime - Sto bene.-

- Allora perché piangevi?- buona domanda.

Menti spudoratamente, Hermione - Nervosismo.-

Theo mi guarda con un sopracciglio alzato, poi scoppia a ridere. Che delicatezza…

- Bimba mia, non sai proprio dirle le bugie.- ghigna - Ecco perché non sei a Slytherin.-

- Divertente.- commento - Davvero, perché sei qui?-

Si siede sul letto e sorride - Te l’ho, per sapere come stai.-

- L’hai visto, sto bene.- rispondo - Uscirò fra tre giorni.-

- Draco è nervoso.- la sua voce quasi si sovrappone alla mia - Molto.-

- Abbiamo avuto una piccola discussione.- minimizzo.

In realtà non so neanche se vuole continuare a stare con me, ma non mi sembra il caso di confidare le mie pene d’amore a Theodore Nott.

- Dal modo con cui fulminava tutti con lo sguardo direi che è qualcosa di più di una “piccola discussione”.-

- Da quando sei diventato il Dottor Stranamore?- ribatto piccata - Non ho bisogno di consulenti sentimentali.-

- Non è che lo tradisci?-

Questa poi… da che pulpito! Non ascolta neanche quello che dico, è frustrante.

- Ma che avete tutto con corna e tradimenti, oggi?- esclamo esasperata - Io pensavo che Draco volesse lasciarmi perché sono una fonte di problemi per lui!-

Ghigna. Ma tu guarda questo…

- Vuoi che lui ti lasci?- chiede interessato.

- Ammesso che non l’abbia già fatto, no, non voglio che mi lasci.-

Vorrei vedere Draco, non parlare di lui con una delle fonti dei nostri problemi. A volte mi vengono gli istinti omicidi verso Blaise e Theo per aver approfittato di un mio periodo nero.

Se non ci avessero provato non sarei certo andata a cercarli io. A questo punto sarebbe stato meglio andare a letto con Goldstein!

Ma poi penso che né Blaise né Theo mi hanno costretta. Se mi fossi seriamente opposta alle loro avances si sarebbero fermati.

Metà della colpa è mia. E pesa da morire.

- Sono sicuro che domani verrà a trovarti.- si alza dalla sedia sorridendo. Sa qualcosa che io non so?

- Vorrei esserne sicura anche io.- sospiro stancamente.

- Fidati.- dice con assoluta calma - Ci vediamo.-

Prima che possa rispondere, Theo se ne va. Cosa gli è preso stasera?

L’unico mio pensiero in questo momento è Draco. Ho bisogno di vederlo e spiegare ciò che volevo dirgli oggi.

Mi metto comoda nel letto e chiudo gli occhi. In qualcosa modo la sicurezza di Theo sta arrivando a me.

 

 

***

 

 

Non poso sopportare di perdere tutte queste lezioni a causa di un pazzo che si diverte a mettere in pericolo la vita degli altri!

Ho chiesto ad Harry (diciamo pure che l’ho apertamente minacciato) di prendere gli appunti di tutte le lezioni che seguiamo insieme, ma ho i brividi se penso a quello che mi porterà.

- Sono rovinata.- sospiro prendendomi la testa tra le mani.

- Addirittura?- sento una voce accanto a me e ho quasi paura di aprire gli occhi. Potrebbe essere un sogno.

- Ti ho portato questi.-

Un fascio di fogli cade sulle mia gambe coperte dal lenzuolo bianco. Li guardo, sfogliando il fascicoletto. Non posso crederci…

- Questa non è la scrittura di Harry.-

- Cielo, Potter non scrive mica così bene!- dice indignato il ragazzo ancora in piedi accanto al mio letto.

- Sono perfetti.- lo sono davvero. Non manca una sola virgola in questi appunti. Somigliano ai miei.

- Guardami.-

Mi sembra di essere diventata una statua di marmo.

- Brucerò quegli appunti se non mi guardi subito.-

Prima che possa fare qualsiasi cosa una mano che conosco bene mi stringe il mento facendomi voltare alla mia destra.

- Mi dispiace.- dico senza il minimo controllo sulle parole che pronuncio - L’unica cosa che voglio è stare con te, ma tu eri così serio e pensieroso che ho temuto il peggio. Dopo tutti i problemi che ti ho procurato hai tutto il diritto di mandarmi a quel paese, però io non volevo…-

- Ma respiri ogni tanto?-

Mi blocco all’istante. Ha ragione, non respiravo. Sorride. Ha il sorriso più luminoso che abbia mai visto.

In un attimo le sue labbra si impossessano delle mie e io mi sciolgo come ogni volta che mi bacia.

Sento il bisogno di fare l’amore con lui, anche se so che non possiamo. Oddio, conciata come sono sarebbe più  una gag comica più che un incontro d’amore…

- Ho un sospettato.- dice appena allontana la bocca dalla mia - Indovina chi è?-

- Non dirmelo.-

- Pansy Parkinson.- dice sedendomi sul letto - Non so se lo faccia solo per gelosia o per altro, ma sono sicuro che sia lei la responsabile.-

- Hai le prove?- chiedo mentre la sua mano afferra la mia e la stringe con dolcezza.

- Purtroppo niente di concreto.- scuote la testa - Tra l’altro, quando sei accidentalmente “caduta dalle scale” lei era nella Sala Comune della nostra Casa con almeno venti testimoni pronti a confermarlo.-

Mi smonto subito. Come posso avere le prove che sia stata lei, oltre alle nostre convinzioni?

- Io però la conosco.- continua Draco - E’ completamente pazza.-

- Pazza di te.- replico io con una nota acida nella voce.

- No.- dice lui - Credo sia seriamente malata.-

Le sue parole mi gelano il sangue nelle vene. La sua voce e la sua espressione sono così serie da mettermi i brividi.

Non voglio vivere con la sua mannaia sulla mia testa fin quando non sarà riuscita ad ammazzarmi sul serio.

- Voglio capire se è davvero lei, anche se ne sono quasi sicuro. Potrebbe avere dei complici.- dice pensieroso - E il motivo. Se per gelosia personale o…-

La sua mano stringe così forte la mia da farmi quasi male.

- Quando potrai uscire da qui?- cambia repentinamente argomento. Perché fa così? Vorrei che si confidasse con me…

- Fra tre giorni.- lo assecondo. Del resto, la nostra storia è appena ripartita da zero, stiamo ricostruendo il nostro rapporto da capo. Ci vuole tempo. Un passo dopo l’altro, Hermione…

- E quelle?- indica una delle cose che odio di più al mondo: le stampelle.

Scocco un’occhiata rancorosa a quelle due diavolerie - Devo portarle per almeno tre giorni.-

Ridacchia sotto i baffi. Vorrei vedere lui con quelle due stupide cose per camminare.

- Il mio letto sente la tua mancanza.-

Ma perché continua a passare così velocemente da un argomento all’altro? È snervante!

- Manca anche a me.- sorrido guardandolo con malizia.

- Quando starai meglio verrai a trovarlo?-

- Sicuro.- annuisco.

Passano due secondi di silenzio in cui ci guardiamo intensamente, poi si avvicina a me con aria da predatore. Oddio, ha uno sguardo che mi fa tremare…

Mi bacia con passione e mi fa stendere sul lettino. E se arriva l’infermiera e ci trova così?

Ah, no, Draco, questo no… la mano sotto la maglietta è un colpo basso…

Mi scappa un gemito tra le sue labbra e lo sento sorridere contro le mie. Non esprime voglia di fare sesso, mi tocca con delicatezza, è molto gentile e questo mi fa impazzire ancora di più.

Voglio fare l’amore con lui…

Lo stringo forte approfondendo il bacio e infilo una mano tra i morbidi fili dorati che sono i suoi capelli. Adoro accarezzarli, sembrano fatti di seta… forse intuendo il mio forte desiderio Draco interrompe il nostro bacio focoso, sorride e mi sistema la maglietta.

Apro la bocca per dire qualcosa a base pornografica ma Madama Chips appare minacciosa alle spalle di Draco.

- Signor Malfoy.- tuona con i pugni sui fianchi - Fuori di qui immediatamente o chiamo il Preside.-

Draco rotea gli occhi, sbuffa e si allunga per darmi un bacio. Mormora una sottospecie di saluto verso l’infermiera e se ne va con quella sua andatura sprezzante che adoro.

È il mio ragazzo. Questo pensiero mi riempie di gioia.

Non permetterò a niente a nessuno di intromettersi nella nostra storia.

 

 

 

 

   
 
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