Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ellydarklight    28/02/2018    11 recensioni
Storia scritta in collaborazione tra me e LadyEloredane
Harry è stato tradito dal mondo magico, muore ad Azkaban ma la Morte lo riporterà indietro nel tempo.
Genere: Angst, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto, Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
storia scritta in collaborazione con LadyEloredane http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=119189

_-*-_

L'ULTIMO DONO DELLA MORTE
ventiquattresimo capitolo

_-*-_

Pov Hoglob

Per quanto noi Goblin disprezziamo i maghi per vari e validi motivi, alcuni di loro sono tollerabili.
Alcune femmine, come me, li trovano anche attraenti, sono i maghi che non trovano nulla di attraente in noi, reputandoci degli animali, sono pochi quelli che riuscivano a trovare attrazione in loro, bastava guardare il suo cugino di terzo grado, il mezzo mago Filius Filwitch, la sua prozia si era accoppiata con un mago di cui era invaghita e che a sua volta ricambiava il suo sentimento. La loro unione era stata ovviamente condannata dalla comunità magica, costringendo il mio prozio, Albert, a cercare asilo nella nostra comunità e a vivere con noi, sebbene si trovi decisamente più a suo agio con noi che con gli appartenenti della sua specie. Era diventato col tempo anche il responsabile di una filiale Gringott, cosa non concessa a tutti.
William Weasley lavora per noi ed è uno dei pochi maghi che ci tratta come suo pari. È un ottimo Spezzaincantesimi, ma a differenza degli altri suoi colleghi lui ha imparato la nostra lingua e le nostre tradizioni, le nostre usanze. 
Sa come bisogna rivolgersi in modo appropriato ai suoi superiori senza apparire un ridicolo leccaculo, farà sicuramente strada all’interno della Gringott raggiungendo probabilmente il livello più alto per uno Spezzaincantesimi, il Capo Goblin ha persino un occhio di riguardo per lui, cosa insolita. Oltre ad essere competente e professionale è anche un umano di bell’aspetto. 
Occhi celesti, un bel viso attraente, capelli lunghi e rossi spesso legati con una coda anche se alcuni ciuffi li lasciava liberi di cadere attorno al volto, orecchini fatti con zanne ed artigli, vestiti adeguati principalmente di pelle e rinforzati da incantesimi, che gli davano quell’aria da ribelle e dannatamente sexy.
Insomma aveva l’aspetto simile ad una rock star Babbana.
Per la prima volta dopo anni di servizio ha chiesto un favore a mio fratello, ma ammetto che ha usato abilmente anche il suo aspetto su di me per velocizzare la faccenda.
All’inizio ero stranita dalla sua richiesta, controllare i movimenti bancari della sua famiglia. Era una prassi comune tra le famiglie Purosangue di alto lignaggio, cercavano sempre un pretesto per accrescere i loro patrimoni, ma per una famiglia come quella di William mi sembrava insolito come cosa, ma ho voluto aiutarlo per via della reale preoccupazione che ho letto nei suoi chiari occhi.
Ho analizzato i conti della sua famiglia in modo dettagliato e approfondito venendo a scoprire diverse cose sconcertanti e che non sarebbero mai dovute accadere.
Quella famiglia ha rubato per anni dai conti Potter, le cifre di denaro sottratto dalle camere blindate dei Potter raggiungevano livelli mai visti. Nelle miei indagini ho trovato anche un falso contratto di matrimonio con la famiglia Potter, tra l’attuale capofamiglia e l’ultimogenita della famiglia Weasley, Ginevra, ed a quanto pare sua madre ed i suoi fratelli più piccoli sono sotto contratto con Dumbledore per qualcosa di illegale.
In più Molly Weasley non aveva mai avuto la disapprovazione della Prewett riguardo il suo matrimonio con un Weasley, anzi gli era stata versata come dote un’ingente somma con cui avrebbe dovuto vivere una vita agiata assieme alla famiglia che si sarebbe poi costruita. Non era l’erede della famiglia come aveva sempre sostenuto e i conti a cui aveva continuamente avuto accesso in quanto ultima Prewett con sangue magico in vita e che avrebbe dovuto gestire nell’eventualità che se suo cugino, un Magonò, avesse avuto un erede con sangue magico, cosa effettivamente successa, i conti sarebbero stati congedati e l’eredità sarebbe poi dovuta passare a Mafalda Prewett in quanto erede diretta della famiglia.
Mafalda era una strega Mezzosangue che frequentava una scuola minore in Galles, Ddewineath, in quanto per uno strano motivo non aveva ricevuto la lettera di Hogwarts, sebbene rientrasse nei suoi pieni diritti entrarvi, in quanto le rate scolastiche sarebbero state pagate con i conti Prewett, come lasciato scritto dal defunto Lord Prewett, bisnonno della giovane strega. 
Ma Molly Weasley non solo aveva svuotato in qualche modo i conti dei Prewett, facendo sparire il denaro, ma doveva aver avuto l’aiuto di qualche dipendente della Gringott. Qui la faccenda si faceva seria e delicata, ora.
In una situazione normale avremmo detto tutto al mago in modo distaccato, cercando di guadagnarci qualcosa, ma ora devo dirlo a William, un mago che rispettavo, dovevo dargli notizie pessime ed in più erano coinvolte altre famiglie.
Non solo la famiglia Potter, gravemente danneggiata la notizia avrebbe sicuramente fatto scandalo se fosse trapelata, ma anche la famiglia Prewett e la famiglia Malfoy, con cui erano ancora in faida a causa di un matrimonio andato a monte a causa proprio di un Weasley che aveva preferito scappare con una semplice mezzosangue piuttosto che mantenere fede al contratto che lo vincolava ad una giovane Malfoy, che per la vergogna e il dolore si era tolta la vita.
Erano cinquant’anni che i Weasley erano in faida con i Malfoy e risarcivano il contratto matrimoniale.
Entrare in faida con altre due famiglie, così importanti e antiche, avrebbe annientato completamente i Weasley sia economicamente che socialmente.
Con il mio faldone di informazioni avevo deciso di fare rapporto al mio diretto superiore, il Capo dei Goblin avrebbe sicuramente saputo come muoverci in questa delicata situazione, soprattutto perché probabilmente era l’unico che sarebbe riuscito a convincere lord Potter a non annientarci completamente dati i loro buoni rapporti.
Bussai alla porta del suo ufficio, prima di entrare in seguito all’invito ad accedere a quel luogo che non avevo mai visto da quando lavoravo per questa filiale.
-Hoglob! -, esclamò sorpreso di vedermi Ragnok.
-Abbiamo un problema, signore -, dico avvicinandomi alla scrivania e posando il mio faldone su di essa.
È bastato aprire sulla prima pagina, dove vi era un riassunto delle mie indagini, a fargli aggrottare la fronte.
-Chiama subito i responsabili di queste famiglie, Hoglob -, disse alzando lo sguardo scuro su di me. -Dobbiamo approfondire la faccenda e poi informare i diretti interessati di quanto accaduto -.
Mi congedo da Ragnok velocemente per risalire al nono piano dove vi è situato l’ufficio del responsabile della famiglia Potter, Ranfuk, che era passato al nono livello quando era diventato responsabile del patrimonio delle famiglie di cui era erede Harry Potter, e quello della famiglia Malfoy, Ottrek.
Sarei dovuta risalire sino al sesto livello per chiamare il responsabile della famiglia Prewett, Alerek, e sino al primo livello per quello della famiglia Weasley, Dewdrop, degradato assieme alla dilapidazione della fortuna di coloro che seguiva e costretto a seguire i conti minori di famiglie magiche. 
Non era mai successa nella storia della nostra comunità una cosa del genere, qualcuno era responsabile di tutti i pasticci della famiglia Weasley e quel qualcuno avrebbe pagato con la vita il suo tradimento ai Goblin.

Pov Tonks

Finalmente dopo mesi di accertamenti sul documento che Harry aveva costretto a far firmare la cara zia Bella, avevo accesso alla camera blindata dei Lestrange.
Grazie a ciò ora posso richiedere al Goblin che si occupava del patrimonio dei Lestrange di vietare l’accesso a tale camera a chiunque non sia io. Harry mi ha suggerito di farlo nel caso in cui, con lo scoppio della guerra, i miei zii riescano ad evadere a mettere mano di nuovo sulla loro fortuna.
Quando arrivo alla Gringott mi avvicinò allo sportello dei conti bancari, mi metto in fila e attendo il mio turno.
Dopo l’incontro con il responsabile voglio scendere subito nella mia nuova camera blindata per recuperare la Coppa di Hufflepuff e portarla il prima possibile a Harry e magari prelevare un po’ di denaro, visto che era mio ora, e fare un bel regalo ai miei genitori visto che ha breve è il loro anniversario.
Magari potrei regalargli quella crociera magica che avevano sempre sognato di fare, ma che a causa delle nostre restrizioni economiche non hanno mai potuto fare.
-Avanti un altro -.
Mi avvicinò al bancone, -Buon pomeriggio -, salutò il Goblin. -Sono qui per vedere il responsabile del conto dei Lestrange -.
-Lei è…? -, domandò il Goblin.
-Nymphadora Tonks, nipote di Lord e Lady Lestrange e attuale erede della fortuna Lestrange -, dissi porgendo al Goblin il documento che mi attestava come erede dei coniugi Lestrange.
Il Goblin diede una lettura veloce al documento prima di posarlo su una Pietra di Autenticazione.
-Molto bene, signorina Tonks -, disse il Goblin riporgendomi il documento, -Il Responsabile Dagan può riceverla anche subito, attraversi quella porta e prenda l’ascensore centrale la condurrà al nono piano dove troverà l’ufficio del suo nuovo Responsabile bancario -.
-La ringrazio -, dissi allontanandomi verso la porta indicata, uno dei Goblin a guardia delle porte me l’apri lasciandomi passare, mi ritrovai in una stanza con tre ascensori, mi diressi verso quello centrale dove un altro Goblin mi fece entrare.
Scesi sino al nono piano dove erano presenti una dozzina di porte su cui vi erano presenti targhette d’ottone che recitavano il nome del Responsabile del conto Bancario, seguito da quello delle famiglie di cui si occupava.
Il Responsabile Dagan si occupava oltre del conto dei Lestrange anche di quello dei Nott, Zabini e Parkinson.
Bussai alla porta e attesi.
-Avanti! -.
Entrai nell’ufficio di media grandezza dove vi era presente Dagan, il Goblin responsabile, seduto dietro la sua scrivania.
-Ah, Miss Tonks, benvenuta -, disse Dagan alzandosi dalla sua poltrona e invitandomi a sedermi con un cenno.
-Responsabile Dagan -, salutai accomodandomi e ricordando i consigli che Harry mi aveva dato per affrontare quell’incontro, -Immagino che lei voglia seguire le dovute procedute per assicurarsi che il documento in mio possesso sia autentico -.
-Non vi è bisogno -, disse Dagan. -Lord Potter, vostro protettore, mi ha inviato una lettera e una copia del documento firmato dai coniugi Lestrange. Abbiamo avuto tutto il tempo per fare i dovuti controlli. Mi dica cosa ha intenzione di fare in questo momento? -.
-Vorrei accedere alla Camera Blindata personale di Madame Lestrange -, dissi. -Vorrei prelevare un oggetto in essa custodito e una piccola quantità d’oro. Oltre ciò vorrei che fosse vietato ai miei zii, Bellatrix e Rodolphous di accedervi nel caso in cui riuscissero ad uscire di prigione, ma soprattutto vorrei sapere se è possibile impedire a Lord Rebastan Lestrange di avervi accesso -.
-Possiamo farlo -, disse Dagan. -Costerà un po’ però preparare tali documenti, milady -.
-Prenda il denaro necessario per fare ciò dalle camere blindate -, dissi. -Se fosse possibile vorrei avere anche una copia dei movimenti e dei resoconti dei conti dei Lestrange -.
-Certamente -, disse Dagan con un cenno. -Ora verrà accompagnata alla camera personale di Madame Lestrange dove potrà prelevare l’oggetto interessato e il denaro. Per quando tornerà i documenti saranno pronti -.
-La ringrazio, Mastro Dagan -, dissi alzandomi e lasciandomi condurre fuori dal suo ufficio dal giovane Goblin che mi avrebbe condotto sino alla camera blindata.
Un’ora dopo uscivo dalla Gringott. La Coppa di Hufflepuff al sicuro in un sacchetto incantato da Harry per impedire che la magia oscura di cui era impregnata per non danneggiarmi, al sicuro in una tasca interna del mio mantello, e sotto braccio avevo le copie dei documenti che avevo richiesto.
Avevo prelevato molto più oro di quanto avevo messo in conto, decidendo che avrei regalato la crociera magica di tre mesi intorno al mondo ai miei genitori e con il resto avrei ammobiliato l’appartamento in Oxford Street, qui a Diagon Alley, una delle proprietà dei Lestrange dove mi sarei trasferita dopo la partenza dei miei genitori per la crociera.
Prima di dirigermi a Hogsmeade dove avevo appuntamento con Harry per consegnargli la Coppa, entrai nell’agenzia viaggi magici PiumeLibere, per prenotare una cabina matrimoniale in prima classe e organizzare nei minimi dettagli il viaggio dopo di che con i biglietti in tasca mi Smaterializzai nel piccolo villaggio magico.
Essendo domenica Hogsmeade era invasa di studenti di Hogwarts, ma anche dagli studenti di Durmstrang e di Delacour.
Avevo appuntamento con Harry alla Stamberga Strillante, lontani dalla confusione che portavano le visite studentesche.
Trovai Harry seduto su un grosso masso con l’aria decisamente più trasandata del solito.
-Da quando fumi, Harry? -, domandai sconvolta.
Harry si voltò a guardarmi, sorridendomi sghembo, -Non fumo, Dora -, rise mostrandomi una specie di pipetta, infondo aveva un’ampollina ripiena di liquido. -È una pozione calmante, una mia variante, posso inalarla più volte al giorno rispetto alla forma liquida che se presa in quantità eccessive procura diversi danni -.
-Pozione calmante? -, domandai incuriosita avvicinandomi. -Come mai? -.
-Eh…io e Draco abbiamo dei problemi, diciamo, e questa mi aiuta a rimanere calmo e a non dare di matto -, spiegò prendendo un’altra boccata di quella pozione.
Decido di sorvolare su questo fatto, -Ecco qui la Coppa di Hufflepuff -, dissi porgendogliela.
-Grazie, Dora -, disse prendendola e lasciandola scivolare all’interno delle falde del suo mantello. -Come anno le lezioni alla sede dei Cavalieri? -.
Mi sedetti al suo fianco, -Procedono bene. Passeremo alla Maledizione Crucio entro la fine del mese -.
-Bene. Molto bene -, annuì Harry prendendo una nuova boccata di pozione calmante. -Cedric sarà il nostro Campione per questo Torneo, sto muovendo i fili affinché tu e Evelyn veniate affidate alla protezione degli eventi -.
Ci sarebbe sicuramente riuscito a farle affidare dal Dipartimento Auror alla sorveglianza degli eventi perché Harry poteva fare tutto ciò che voleva e desiderava, come ci riuscisse era un mistero.
-Darò una festa a Villa Smeraldo per l’ultimo dell’anno -, disse Harry improvvisamente. -Sarà un grande evento per allora sarò emancipato e sai ciò cosa vuol dire? -.
-Che siederai nei seggi al Wizengamot e diverrai a tutti gli effetti Lord Potter Paverell Baskerville Fleamont -, dissi guardandolo negli occhi. -Sirius e Remus cosa dicono? -.
Harry sospirò, -Non sono sciocchi sanno che non sono un ragazzino di quattordici anni normale, ma preferiscono non vedere le mie stranezze e rendere le mie giornate con loro il più normale possibile -.
-Mi dirai mai la verità Harry? -, domandai.
Perché sapevo che c’era qualcosa che stava nascondendo a tutti noi, qualcosa che lo dilaniava internamente, che lo uccideva.
Lo vedevo boccheggiare, anche se non realmente, era come se affogasse e se qualcuno non l’avesse tratto in salvo l’avremmo perso per sempre.
-Un giorno -, disse prendendo un’altra boccata di pozione.

Pov Draco

Questo era il primo incontro dei Cavalieri a cui avrebbero partecipato anche Fleur e Viktor.
Mi domandavo cosa avesse in mente Harry per questo incontro a cui erano presenti tutti i Cavalieri, persino quelli che avevano finito gli studi erano presenti.
Erano entrati di nascosto da uno dei passaggi segreti presenti nel castello per assistere a quell’incontro.
La porta finalmente si aprì e comparve Graham, che si fermò stranito sull’uscio della stanza nel vedere tutti i Cavalieri presenti, -Che ci fate tutti qui? -, domandò, chiudendosi la porta alle spalle.
-È la prima riunione con noi per Fleur e Viktor -, disse Tonks sorridendo dal suo posto. -Che cos’ha in mente Harry per questa occasione? -, domandò.
-Niente -, disse Graham lanciandoci un’occhiataccia storta. -Harry ha lasciato il castello mezz’ora fa -.
-E dov’è andato? -, domandai senza riuscire a trattenermi.
-Non ne ho idea-, mi risponde Graham, passandosi una mano tra i capelli.
Non sarebbe venuto a questo incontro. Era il quarto incontro che saltava per andare chi sa dove, cercai lo sguardo di Luna ma lei mi evitò accuratamente, come succedeva da quando ci eravamo lascati.
Luna sicuramente mi incolpava di tutto senza sapere la verità, senza sapere che era sua la colpa di tutto.
Lui non solo aveva mentito a me, ma mentiva continuamente a tutti quanti.
Non era chi diceva di essere. Più volte mi ero chiesto come sarebbe il vero Harry, quello che non era stato sostituito da quell’Harry distrutto e sofferente.
Lo avrebbe amato? Non lo sapeva.
Sarebbe stato tormentato e avrebbe avuto attacchi di rabbia o sarebbe stato allegro e solare? Non sapeva nemmeno questo.
Non sapeva nulla e non avrebbe mai saputo nulla di quell’Harry, perché era morto e non sarebbe mai tornato.
-Quindi dato che Harry è di nuovo chi sa dove a fare chi sa cosa, noi che facciamo? -, domandò Hermione rompendo il silenzio, creatosi.
-Io e Neville dobbiamo discutere di alcune questioni -, disse indicando l’altra ombra di Harry. -Voi fate ciò che vi pare -.
-Potremmo continuare con le lezioni… -, propose Cho, mordendosi il labbro inferiore.
-Senza la supervisione di Harry non facciamo nulla -, s’intromise Neville, prima di tornare a guardare Graham per iniziare a discutere tra di loro.
Mi passò una mano tra i capelli prima di alzarmi dal tavolo, imitato subito da Fleur che mi segue verso uno dei due caminetti enormi nella stanza, tocco con la punta della bacchetta della testa del tasso.
Il giardino è diventato il mio luogo preferito da quando io e Harry ci siamo lasciati.
-Questo posto è fantastico -, disse Fleur guardandosi attorno meravigliata.
-La ideata Harry -, dissi sedendomi sul prato in mezzo ai fiori dai colori variopinti. -La Stanza segue i voleri della persona e l’ha memorizza, basta passare tre volte davanti alla parete pensando intensamente a ciò di cui hai bisogno. Noi abbiamo bisogno di questo luogo per essere noi stessi -.
-Lo ami, vero? -, domandò Fleur guardandomi con dolcezza.
-Io… -.
Lo amavo? Solamente qualche tempo prima avrei saputo rispondere a quella domanda.
Avrei detto: si, io amo Harry.
Ma ora? Ora non sapevo che risposta dare a quella domanda non dopo quello che era successo proprio in quella stanza.
Fleur mi strinse la mano, -Non so quale sia il motivo per cui vi siate lasciati, ma Draco lui ti ama. L’ho capito grazie alla nostra passeggiata dell’altra sera quando parlava di te gli si illuminavano gli occhi -, le sue parole mi fecero stringere il cuore in una presa dolorosa. -Non so cosa vi abbia allontanati, ma so che siete destinati a stare assieme -.
-Non so se riuscirò a perdonarlo -, dissi con un filo di voce.
-Dai tempo al tempo -, mi disse con un sorriso.

Pov Harry

Ho continuato le lezioni ai cavalieri, Victor sa molte maledizioni oscure e mi ha aiutato molto, lui e Fleur hanno accettato di fare parte della nostra organizzazione, ci aiuteranno a promuovere le nostre idee.
Domani di scopriranno i camioni del torneo ma oggi tutte le studentesse di Hogwarts parlano solo di quello che è successo a pranzo:
La grifondoro Romilda Vane ha flirtato con me in sala grande, rendendo gelosi sia Draco che Ginny, Draco la aveva solo guardata male mentre Ginny aveva fatto una scenata di gelosia veramente spaventosa (arrivando ad urlare che lei e solo lei sarebbe stata Lady Potter) riuscivo chiaramente a leggere la rabbia nei loro volti, ovviamente ho respinto subito Vane, spero che non sia così stupida da provare a darmi una pozione d’amore come fece nel mio sesto anno scolastico della veccia vita, spero che la Weasley non mi dia pozioni d’amore come ha fatto nella mia vecchia vita, devo stare attento a quelle sue grifondoro.
È sera il coprifuoco è fra mezz’ora prendo corro verso un aula dismessa nelle segrete, la mappa dei malandrini indica che Draco è lì, appena entrò chiudo la porta alle mie spalle, lo raggiungo e lo bacio, mi è mancato così tanto il suo profumo e le sue labbra, Hella è una dea ma non è niente in confronto al mio amore, senza di lui mi sento solo, un mese e 3 settimane senza parlarmi ed ignorandomi, certo veniva alle riunioni dei cavalieri ma non era lo stesso che stare con me, non dovevo tenergli tutto segreto, lo ho fatto per proteggerlo era troppo piccolo e puro per questo -perdonami- dico - Draco perdonami per tutto, tu sei l’unico, l’unica cosa importante nella mia vita- lui piange ed io lo abbraccio, mi spinge via e scappa, resto li da solo tutta la notte solo alle 6 del mattino vado nel mio dormitorio per cambiarmi e prendere i libri, devo farci pace, Draco ora è cosciente di chi sono ed io non lo lascerò mai più all’oscuro dei miei piani. 
Non voglio perderedi nuovo il mio piccolo Draco, non è il mio vecchio Draco ma lo amougualmente, non posso vivere senza di lui, è laragione di questa mia seconda vita.
Hella non potrà mai sostituire Draco per lui sarei disposto a tutto, se me lo chiedesse mi schiererei con Voldemort o Dumbledore,ucciderei, tornerei ad Azaban... farei di tutto per farlo felice.

 
   
 
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ellydarklight