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Autore: jarmione    27/03/2018    2 recensioni
Immaginatevi se le dodici fatiche di Asterix le compissero i Dalton.
Cosa accadrebbe? Ci riuscirebbero?
Ed Evelyn? sarà di aiuto ai fratelli in queste dodici fatiche, o Joe la considererà la solita palla al piede? (da cui, si sa, non riesce a staccarsi alla fine)
ATTENZIONE: OOC - AU - CROSSOVER - WHAT IF?
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Dalton ed Evelyn'
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I bagagli, o qualunque cosa avessero, furono pronti nel giro poco.
Pit ed Emmet già facevano scommesse su quale dei quattro fratelli sarebbe tornato pieno di acciacchi, ovviamente non osavano scommettere su Evelyn in quanto sapevano essere l’unica intelligente fra tutti.
Peabody ebbe comunque la decenza di non farli girare con la divisa carceraria.
Voleva che per il periodo che stavano fuori potessero godere delle comodità degli abiti civili.
Sapeva essere magnanimo…ogni tanto.
Meno d’accordo fu Evelyn, che venne costretta ad indossare un vestito con gonnellone color azzurro cielo.
Si infuriò ancora di più quando, uscendo dalla cella, venne seguita dallo sguardo di tutti i detenuti che le sbavavano dietro.
Qualcuno ululò, persino.
Li fulminò uno ad uno, mandando in cenere Stinky Bill, poi raggiunse il cortile, dove un carro li aspettava per portarli al porto navale più vicino.
Alla guida un uomo anziano mezzo cieco.
Strano che Peabody non li facesse accompagnare con la scorta.
La cosa puzzava…
I suoi fratelli indossavano gli stessi abiti con cui erano stati arrestati.
Camicia verde, pantaloni marroni agganciati con bretelle, relativi stivali e cappelli da cowboy beige.
Al collo una bandana rossa.
Ebbe un brivido lungo la schiena.
Ricordava quel giorno come se fosse ieri.
Luke li aveva arrestati a causa di una rapina andata a male, li aveva legati e li aveva portati via sotto ai suoi occhi.
Aveva provato a correre dietro ai fratelli, piangeva nel vederli allontanarsi.
Erano scomparsi all’orizzonte, sotto il sole del tramonto
I primi tempi avrebbe voluto ucciderlo ma alla fine aveva capito che fare le rapine non era una cosa giusta.
Che strano…la madre aveva insegnato ai fratelli che rapinare era legge ed era anche l’unico modo per poter vivere.
A lei aveva insegnato di tutto tranne che a rapinare e saccheggiare, anzi!
Se avesse osato farlo le avrebbe prese.
Lei era una donna e come tale doveva comportarsi.
“Che bello tornare ai nostri vecchi vestiti” disse Joe con tono fiero e sistemandosi i baffi “peccato però per i cinturoni” aggiunse sentendosi vuoto senza le sue amate pistole.
“Joe il mio vestito mi va largo!” si lamentò Averell “quando sono entrato mi stava perfetto! E questo perché la mamma conosceva i miei gusti e mi faceva mangiare decentemente! Ooh quanto mi manca lo stufato di mammina”
Joe trattenne l’impulso di prenderlo a sberle.
Ma solo al cibo sapeva pensare?
Salirono sul carretto, di cui anche Joe e gli altri notarono la scarsa sicurezza, ed esso partì.
I detenuti salutavano, Evelyn in particolare, qualcuno era invidioso ma non si perdeva d’animo e progettava evasioni.
Peabody sembrava rilassato e già pregustava la pace che sarebbe calata sul penitenziario in assenza dei Dalton.
“Pace e serenitudine” mormorò con aria sognante.
La signorina Betty era tutta un furore e salutava quasi commossa.
“Mi raccomando, fate attenzione, mandateci una cartolina!” cinguettava.
I fratelli non avevano neanche per la testa di salutare e atteggiarsi.
Erano intenti ad osservare il paesaggio deserto e respirare a pieni polmoni l’aria di libertà.
“Che bello il paesaggio a quest’ora del giorno” commentò Jack
“L’aria è fresca e pulita” convenne William
“Jack guarda!” Evelyn si appoggiò a Jack ed indicò in lontananza “i tepee dei Braccia Rotte! Che bei colori”
Averell annusò l’aria “Mmmh” si leccò i baffi “lo sentite anche voi un profumo di focacce?”
Tutti annusarono, cercando di capire da dove provenisse l’odore.
“La volete smettere imbecilli!!” sbottò Joe “se non approfittiamo adesso non lo faremo più!”
Lo guardarono ed intuirono che voleva tentare l’evasione approfittando dell’anziano uomo che guidava il carretto.
“Sei sicuro di volerlo fare ore Joe?” chiese William “rischiamo che i Braccia Rotte ci corrano dietro a farci lo scalpo”
“Sentite, volete evadere e farvi nuova vita in Messico oppure finire queste stupide prove, o quello che sono, tornando poi al penitenziario?”
Jack ebbe un brivido “Non penso che sopporterei la voce di Peabody dopo essere stato lontano da lui”
“Ed io quello della signorina Betty” Evelyn fece la faccia schifata.
Convennero con loro.
Lo spazio era poco e di armi non ce n’erano, causa decisione di Peabody di non dargli i cinturoni con le pistole.
Joe decise di usare un altro metodo.
Mise le dita a forma di pistola e le puntò alla schiena del povero anziano, che alzò subito le mani.
“Ferma il carro e smamma!” esclamò “questo è un sequestro!”
I fratelli seguirono il suo esempio mentre Evelyn osservava in silenzio, un po’ spaventata all’idea che stava minacciando un povero vecchietto.
Nessuno si accorse di nulla, nessuno notò i movimenti.
Nel giro di un secondo Joe si ritrovò, assieme ai fratelli e ad Evelyn, legato come un salame.
“Ma che…”
“Anche il mio è un sequestro” disse l’anziano uomo, che era tornato a guidare il carretto come se niente fosse.
I fratelli sgranarono gli occhi.
“Questa voce…”
L’anziano si voltò e…si tolse la finta parrucca e la finta barba
“Oh accidenti” Jack e William iniziarono a tremare e a guardare Joe.
Averell, invece, sorrise “Joe guarda!” esclamò “l’anziano è in realtà Lucky Luke! Chi lo avrebbe mai detto!” rise “ci ha persino legati come salami, allora è vero che è più veloce della sua ombra!”
Joe iniziò a tremare e diventare di tutti i colori, talmente era furioso.
Cominciò a muoversi e dimenarsi
“Lucky Luke! Lucky Luke! LUCKY LUKE!” urlò “io lo uccido, lo faccio fuori!”
“Joe calmati” tentarono di calmarlo i fratelli, ma con poco successo.
“Sta calmo Joe” disse Luke con tono tranquillo “dovremo stare insieme per molto tempo, perciò mantieni i bollenti spiriti per le prove”
Nessuno dei fratelli osò fiatare nemmeno Averell che, ripensando alla frase detta poco prima, pensava ai salami e aveva l’acquolina alla bocca.
Joe continuò a borbottare per tutto il viaggio e ogni tanto dava dei colpi facendo male ai fratelli.
Senza che se ne accorgessero, giunsero al porto e da lì presero una nave che li avrebbe portati oltre oceano, nella famosa terra della Gallia e, successivamente, in Italia.
Una volta a bordo vennero slegati e lasciati liberi, tanto non potevano andare da nessuna parte visto che non sapeva nuotare.
Luke si era messo da parte, per non disturbarli, ma lì teneva d’occhio e aveva ottenuto dal comandante della nave di poter tenere la sua pistola a portata di mano.
Solo sulla nave Joe fu obbligato a calmarsi, causa mal di mare.
“Io sapevo che a Joe non piaceva volare”
“Certo” disse William “ma la sua paura del volo porta al mal d’aria e il mal d’aria non è tanto diverso dal mal di mare”
Joe se ne stava in un angolo, verde in faccia, speranzoso di arrivare a destinazione presto.
Evelyn, approfittando che i fratelli non la guardavano, si avvicinò a Luke, che guardava l’orizzonte.
“Immagino che Peabody ti abbia chiesto di farci da supervisore”
“Indovinato” rispose Luke “come stai?”
“Bene” sospirò “Il vecchio Jolly?”
“L’ho lasciato al maneggio, starà bene e poi aveva bisogno di una vacanza da me”
Evelyn sorrise e si mise a guardare l’orizzonte sconfinato “Secondo te sono vere queste prove?”
“Più che vere, altrimenti non avrebbero mai fatto questo sondaggio”
“E che prove sono?”
Luke si frugò nelle tasche e tirò fuori un foglio di carta “Rimanga fra noi due”
Sopra vi erano scritte le dodici prove che avrebbero dovuto eseguire.
 
  1. Gara di velocità con campione olimpico Merinos
  2. Lancio del giavellotto con campione persiano Kermès
  3. Lotta con il germano Cylindric
  4. Superare l’isola del piacere
  5. Sostenere l’insostenibile sguardo del mago egizio Iris
  6. Mangiare ciò che prepara il cuoco dei giganti
  7. Superare l’antro della bestia mai raccontata
  8. La casa che rende folli
  9. Il filo dei coccodrilli
  10. L’enigma del saggio della montagna
  11. Trascorrere la notte nella Pianura dei Trapassati
  12. Combattimento nel Colosseo
 
“Mio dio” Evelyn rilesse la lista più volte “come diamine faremo? Dovremo farle tutti?”
“Vi verrà detto tutto a tempo debito, non sta a me decidere le regole” le lanciò un piccolo sguardo “stai bene con quel vestito”
Evelyn sbuffò “Non farmici pensare” rabbrividì.
Poi sospirò “Luke…pensi che ce la faremo?”
Luke osservò i fratelli di Evelyn.
L’unica cosa che notò fu Averell che mangiava tutto ciò che trovava sul buffet della nave.
“Una delle prove l’avete in pugno”
Evelyn rise “Beh, almeno siamo fuori dal penitenziario”
“Ottima osservazione” si mise dritto e passò una mano fra i capelli di Evelyn “goditi il viaggio Evelyn” e si andò a ritirare nella sua cabina.
Evelyn lo guardò allontanarsi e ringraziò che Peabody avesse scelto lui come accompagnatore.
 
 
 
Ed ecco che ho fatto riapparire Luke, alla fine adoro quel cowboy.
Dal prossimo capitolo farò uscire anche Caius Pupus, così inizieranno finalmente le prove.
Grazie a chiunque voglia seguirmi ed un grazie alla mia super stalker Evelyn80.
Ciauuuuuu
  
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