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Autore: KagomeSmile    18/04/2018    1 recensioni
Piccola raccolta di vecchie One Shot che avevo scritto per un GDR su Harry Potter, dedicato alla Old Generation.
Chissà che un giorno non ne farò una fanfiction più seria e più lunga?!?
Mi raccomando, lasciate tante recensioni, per favore
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Act 3 – Perché non mi sei indifferente




«Hey Evans!» una voce fin troppo famigliare, arriva alle orecchie di una ragazza dai lunghi capelli rosso scuro, che si volta, con aria indispettita.
«Potter» risponde lei, gelida.
«Evans, senti... So che non abbiamo molti trascorsi sereni io e te» iniziò lui, guardandola negli occhi con uno sguardo quasi speranzoso. «E so anche che probabilmente dipendesse da te, io dovrei sparire dalla faccia della terra...»
«Della terra magari no, ma sicuramente da Londra e dintorni» fece lei, roteando gli occhi e sospirando annoiata.
«Ecco, appunto» fece di rimando il ragazzo, ferito. «Comunque pensavo...»
«Wow, questa sì che è una scoperta sconvolgente! James Potter che pensa!» rimbeccò lei, divertita.
James sorrise alla battuta. «Di tanto in tanto succede, che vuoi farci. Comunque pensavo che magari, per poterci conoscere meglio, potremmo andare a bere qualcosa a Hogsmade.»
Lily alzò un sopraciglio, scrutandolo con sguardo sospettoso. James alzò subito le mani, coperta da dei guanti di lana per il freddo che aveva congelato tutti quell’inverno. «Non pensare male. Puoi portare una tua amica, se ti senti più tranquilla. Anche più di una. Insomma...» sospirò esasperato. «Potresti dare una possibilità anche a me, no?» la guardò dritto negli occhi, con aria da cucciolo bastonato.
Lily arrossì, mentre il cuore prese a batterle più forte nel petto. Presa in contropiede, confusa su ciò che stava provando in quel momento, non seppe cosa dire. E rimase quindi lì a fissarlo con gli occhi spalancati e le gote rosse.
«Co…Cosa?!» riuscì solo a dire.
James abbassò lo sguardo, quasi con vergogna. «A Mocc-cioè, volevo dire, a Piton gli hai dato più di una possibilità, mi pare...»
Lily partì subito alla carica, stufa di quel discorso. «Con Severus era diverso, eravamo già amici, sono state le sue cattive compagnie ad influenzarlo...»
«Ma gliel’hai data comunque. Hai dato una possibilità anche a Remus, nonostante lo vedessi sempre con me e Sirius»
«Ok, questo cosa c’entra?» fece lei, cercando di darsi un contegno.
«C’entra perché dai una possibilità a tutti di farsi conoscere da te. Ma a me non l’hai mai data. Mi hai subito etichettato e anche quando mi sono comportato bene o ti ho difesa, mi hai sempre e comunque urlato contro.» spiegò il ragazzo, calciando via un sassolino e guardandolo rotolare via. Alzò poi lo sguardo verso Lily, che lo fissava di nuovo a bocca aperta. «Perché non mi vuoi dare una possibilità?»
Lily arrossì di nuovo violentemente. Il panico si impadronì della giovane, che iniziò a farfugliare e incespicare da sola, per potergli dare una risposta soddisfacente.
James scosse il capo, sconfitto. «Ok.» fece. «Ok, dai ho capito. Non importa. Ciao Evans.» E si allontanò con aria abbattuta.
A Lily le si spezzò il cuore vederlo allontanarsi così, ma l’orgoglio era troppo forte per permetterle di tornare sui suoi passi e fermare il Cercatore. Abbassò anche lei lo sguardo, mentre cercava in cuor suo di capire il perché di quelle forti emozioni.
Perché Lily Evans non dava una possibilità a James Potter di farsi conoscere oltre alla sua insaziabile voglia di farsi vedere? Perché era così impossibile per lei rimanere calma in sua presenza? Perché non riusciva a fissarlo negli occhi troppo a lungo? Perché sentiva qualcosa allo stomaco quando lui si avvicinava troppo?
Guardò di nuovo James Potter, che stava tornando con aria triste dai suoi amici, e gli fissò quei capelli neri e ribelli, che si spettinava di continuo. Fissò le sue spalle, larghe e muscolose per i suoi allenamenti. E quando si voltò per salutare chissà chi, Lily rivide il suo volto. E capì all’istante. «Perché non mi sei indifferente.» fece quindi, guardando Potter allontanarsi con gli amici. « È perché non mi sei indifferente, Potter. E questo un poco mi fa paura.» ammise tristemente la Grifoncina, torcendosi le mani.
Il problema di Lily era sempre stato l’orgoglio. Troppo orgogliosa per ammettere di essersi sbagliata su Potter. Troppo. Ma il suo cuore da un po’ di tempo le stava dicendo che le cose erano cambiate. Erano cambiate davvero.
«Forse un giorno riuscirò a dirti di sì, Potter.»






















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Vi chiedo gentilmente di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, fa sempre molto piacere!

Un bacio a tutti,

La vostra Kagome Smile
~
   
 
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