Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: capmirez98756    24/04/2018    1 recensioni
Ci sono persone, attimi, respiri, odori, sguardi, cieli, sorrisi che si incastrano proprio in quel punto di cuore dove devono incastrarsi. E non c'è accordo e musica più perfetta.
Il destino, però, si diverte a giocare con queste persone.
Callie si è trasferita a New York con la sua bambina e la compagna, vive la sua vita felice.
Arizona è a Seattle e da poco sta rimettendo insieme i pezzi del suo cuore distrutto qualche anno prima.
Ma se le carte in tavola cambiano?
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Arizona Robbins, Callie Torres
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando la scelta che fai senti che sia quella giusta senti un senso di pace enorme ed è questo quello che provo in questo momento.
Adesso non importano gli errori commessi, le volte in cui mi sono sentita sprofondare, nulla ha importanza se non stare al fianco delle persone che amo. Il passato non può essere cancellato, resta lì, invisibile, un grosso macigno che pesa sul mio petto ma adesso non importa. Anche se il passato non se n’è andato, non voglio pensare che il mio, nostro, futuro abbia lo stesso colore. Voglio provarci, voglio essere felice e lottare. Voglio amare perché nulla è più bello e importante di amare ed essere amati. Non possiamo lasciarci consumare dal dolore e l’astio, un futuro si costruisce soltanto quando si smette di piangere sul latte versato e si perdonano gli errori dell’altra persona. Io ho perdonato Calliope per quello che ha fatto, perché voleva strapparmi via mia figlia,  spero solo che ora lei possa perdonare tutti i miei errori che riaffioreranno piano piano nella sua memoria.
L’amore cura ogni cosa? Forse no, forse sì, non lo so…Ma di una cosa posso essere certa: se non ci provo, non lo saprò mai. Se mi nascondo, se mi chiudo per paura dei fantasmi del passato non potrò scoprire cosa mi riserva il futuro. Il tempo, il destino, mi ha donato una nuova opportunità e io voglio coglierla a pieno. Voglio ripercorrere la mia storia con Callie da zero, con discrezione ovviamente per non confonderla. Forse qualcuno lassù ci rivuole insieme, forse per questo siamo sullo stesso cammino e io non sono nessuno per impedirlo, anzi farò di tutto perché accada.
Come promesso sono al suo primo giorno di fisioterapia. Ieri ho portato la mia bambina in giro tutto il pomeriggio, abbiamo preso un gelato insieme e abbiamo giocato fino a quando la sera dopo aver mangiato la pizza è crollata sulle mie gambe, adesso è ancora con mio padre che ha deciso di restare con me per qualche giorno per darmi una mano ed io ne sono più che lieta. Sorrido al solo pensiero che ho dormito tutta la notte con la mia Sofia attaccata al collo.
“E se non riesco a stare in piedi? Se le mie gambe tremano?” Calliope mi distoglie dai miei pensieri
“Calliope, è normalissimo che le gambe ti tremino quando proverai a metterti in piedi, sei stata tanto a letto e tranquilla non puoi cadere perché dovrai appoggiarti a quelle sbarre che vedi lì” le indico le sbarre di sostegno ma la sua espressione preoccupata non cambia
“Non mi rassicurano queste sbarre, potrei non avere la forza di tenermi in piedi”
“Al massimo puoi fare una visitina al pavimento” scherzo
“Non è divertente, Arizona” mi guarda con il suo solito sguardo minaccioso e io sorrido
“Sto scherzando, Callie, ci sarò io mh? E anche il dottor Morgan. Non hai nulla di cui preoccuparti.” Sorrido
“Non sono molto convinta”
Ha paura ed è normale ma se si convince di non farcela davvero non si metterà in piedi e io posso tranquillizzarli in un solo modo, funzionava sempre quando eravamo fidanzate. Le afferro la mano e con il pollice accarezzo il dorso, le sorrido. Sospira e i suoi occhi si posano prima sulle nostre mani e poi sui miei occhi.
“Non devi preoccuparti, Callie”
“Grazie” sussurra leggermente più rilassata
“Ce l’ho fatta” esulto e lei mi guarda stranita
“A fare cosa?”
“A farti rilassare, poco, ma ci sono riuscita. Ci riuscivo sempre anni fa”
“Davvero?”
“Sì, quando eri agitata per un intervento o per qualcosa che non andava ti bastava parlare con me e io facevo esattamente quello che sto facendo ora” ricordo sorridendo “Non succedeva spesso perché sei sempre stata sicura di te ma adoravo farlo” forse è meglio non continuare.
Sorride.
Il suo sorriso, quello che nell’ultimo periodo del nostro matrimonio non mi faceva più. Il mio cuore batte più forte e ricambio il sorriso.
“Comunque” mi riprendo “se farai la brava e farai la metà degli esercizi che Morgan ti dice di fare ti aspetta una sorpresa”
“Davvero?” i suoi occhi si illuminano “che sorpresa?”
“Non è una sorpresa se ti dico cosa faremo”
“Dai, Arizona” mi dice impaziente
“No” dico sorridendo
“Anticipazione?” mi chiede speranzosa
“Ti piacerà” almeno spero
“Sai essere proprio antipatica” dice mettendo il broncio e io scoppio a ridere
“E tu proprio una bimba” le schiocco un bacio sulla guancia e forse troppo vicino alla bocca, lei mi fissa con intensità.
Il fiato mi si spezza.
Ci fissiamo e un’aria pesante ma allo stesso tempo magica, che non sentivo da tempo, si fa presente.
“Signorina Torres. Dottoressa Robbins. Scusate il ritardo, ho avuto un imprevisto con i miei figli e non ho potuto fare prima” interrompe il dottor Morgan
“Non si preoccupi” dico ancora stordita dalla sensazione allo stomaco “Spero la mia presenza non causi disturbo” dico sapendo che in questo genere di sedute i fisioterapisti non voglio visite, soprattutto senza preavviso
“Non è un disturbo averla qui, Dottoressa Robbins. Come sta?”
“Bene, ormai sono abituata” dico capendo a cosa si riferisce “ogni tanto qualche dolore ma tutto bene”
“Bene” annuisce e guarda Callie “Allora, signorina Torres, ci alziamo da questa sedia a rotelle che dice?”
“Ci proviamo” dice incerta e mi stringe la mano
“Perfetto, almeno lei vuole provarci. Molte persone vogliono essere pregate” dice avvicinandosi “Deve lasciare la mano della dottoressa Robbins però” la informa sorridendo
“Si” dice poco convinta
Il fisioterapista inizia la procedura e io come promesso sono al suo fianco, Callie tremante si regge alle barre.
“Ce la fa a fare qualche passo verso di me?”
“Non…non credo” dice guardandosi i piedi
“Calliope non guardarti i piedi. Concentrati e prova a muovere un passo verso il dottore”
“Non ci riesco, Arizona” dice con gli occhi lucidi
“Signorina Torres, capisce che è il suo cervello a comandare i suoi arti? Le sue gambe sono perfettamente sane quindi ce la può fare”
“NO!” Alza la voce lei “datemi quella dannata sedia per favore”
“Calliope!” la rimprovero
“Arizona, è inutile, non ce la faccio” dice lasciando scorrere qualche lacrime che subito raccolgo, le accarezzo la guancia
“Invece ce la fai, sono sicura che ce la fai” la guardo convinta.
Lei mi osserva incerta e senza distogliere lo sguardo, alza la gamba tremante e la sposta di un passo in avanti e poi un altro e un altro sempre senza distogliere lo sguardo e ovviamente cercando di stare attenta a non cadere.
“Visto?” dice Morgan
“Ci…ci sono riuscita?” chiede tra le lacrime
“Si” rispondo io quasi in lacrime
“Oh Arizona” dice allargando un braccio e io vado subito ad abbracciarla.
Il suo calore e il suo profumo mi riempiono il cuore di gioia.
Mi stringe con entrambe le braccia non rendendosi conto che praticamente non si regge più con le mani alla sbarra, per qualche minuto tutto il mondo non esiste, il suo respiro regolare sul mio collo mi fa chiudere gli occhi. La sua presa si fa più forte.
“La sedia, in fretta” dice staccandosi e si aggrappa alle barre
Il dottor Morgan esegue il suo ordine e aiuta Callie a sedersi.
“Brava, hai fatto tanto per oggi. Sei riuscita anche a staccarti del tutto e non è da tutti. Ottimo lavoro”
“Grazie.” Sorride “Arizona, tutto bene?” dice spostando la sua attenzione verso di me che sono visibilmente stordita “Ti ho fatto male?”
“Eh? No, no” dico sorridendo “Grazie, Dottor Morgan”
“Solo il mio lavoro”
“Buona giornata” lo salutiamo io e Calliope.
Usciamo dalla sala attrezzi destinata alla fisioterapia.
“Grazie, Arizona” mi dice girandosi per guardami negli occhi mentre io spingo la sua sedia a rotelle
“Non devi. Adesso è il momento della sorpresa” dico sorridendo
“Evvaai!” esclama felice.
 
Mezz’ora dopo e con l’aiuto di un infermiere siamo nel posto dove volevo portarla, lei è finalmente felice di essere fuori l’ospedale e io sono felice di portarla qui.
“Grazie Jacob, ti chiamo appena ho bisogno di te”
“Di nulla dottoressa Robbins, a tra poco” sorride e torna verso l’ospedale
Mi volto verso la panchina, la nostra panchina, dove sta seduta Calliope e mi avvicino.
“E’ bellissimo qui” dice entusiasta
“Dovresti vederlo di sera. Un posto per rilassarsi da tutto e lasciare fuori i problemi” dico sedendomi vicina
“Hai corrotto Hunt per fargli dire si?”
“Ho i miei modi” sorrido
“E l’infermiere?”
“Mi adorano tutti, Calliope. Farebbero di tutto per me” mi pavoneggio
“Oh…Ma per favore” dice ridendo
“Non sono adorabile?”
“No” ride
“Ehi…ehi, mi offendi. Guardami” dico afferrandole il viso e costringendola a guardarmi “Non sono adorabile?”
Lei mi guarda.
“Adorabile ed incredibilmente bella” mi spiazza “Hai degli occhi magnifici, sono blu come l’oceano” dice arrossendo.
“Gr…grazie” dico scossa
Lei sorride, distoglie lo sguardo e torna a guardare Seattle.
“Scusa” sussurra
“Per cosa?”
Sta per rispondere quando il mio telefono squilla ed io impreco, faccio segno a Callie e lei annuisce.
“Cosa c’è Karev?” dico dura
“Calma Robbins, non volevo disturbarti ma abbiamo un intervento urgente da fare e abbiamo bisogno di te immediatamente. So che non sei in servizio ma ho davvero bisogno di te”
“Va bene” sospiro “Arrivo tra 5 minuti” non dico altro e attacco.
“Dobbiamo andare già?” dice delusa
“Io non vorrei, ma è un’emergenza”
Annuisce delusa e io le accarezzo il braccio
“Ehi, appena finisco passo a trovarti e stasera a cena ti porto tutto quello che desideri”
“Mi piace questo posto, volevo restare qui con te di più”
“Ci ritorneremo, promesso”
Annuisce e mi sorride. Svogliatamente chiamo l’infermiere che mi aiuta con Callie e ci dirigiamo verso l’ospedale. Quando il lavoro chiama, Arizona risponde.
Mi farò perdonare, ovviamente.
 
Ma buonasera a tutti, ecco qui il capitolo, oggi mi sono voluta dedicare un pochino alla dolcezza anche se alla fine è stata interrotta dal lavoro ma è così, il lavoro di Arizona non permette giorni liberi ma si farà perdonare bene, grazie a tutti voi, grazie a chi legge questa fan fiction. Spero vi piaccia questo capitolo.
A presto J e buon 25 aprile.
Chi  vuole può leggere anche l’altra mia storia, siamo al primo capitolo e a breve pubblicherò l’altro.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: capmirez98756