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Autore: olimponero12    29/04/2018    3 recensioni
Conoscete il "Tonight show" con Jimmy Fellon?
Beh questa è la mia versione del medesimo show,in cui intervisterò i personaggi delle saghe "Percy Jackson" e "Eroi dell'Olimpo" con curiosità e una buona dose di sadismo
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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A voi è mai capitato di invitare una ragazza,un comunista crociato e un essere sovrannaturale vichingo a cena,per poi ritrovarvi in un trip mentale da colpo alla testa causato da una bottiglia di vino? Non è un’esperienza troppo spiacevole. Era tutto cominciato in maniera abbastanza naturale: Olimponero sarebbe partito par andare a trovare suo cugino alle Canarie di lì a due giorni,perciò Alce aveva deciso di invitare sia Olimpo che Erica a cena,per salutarlo e augurargli un buon viaggio. Il ragazzo era nella cucina della sua battleship a preparare gli ingredienti per un perfetto primo di pesce,quando sentì una sirena suonare. Aveva installato su un fianco della nave una cordicella che,se tirata avrebbe fatto suonare una sirena per avvertirlo dell’arrivo di ospiti e più di una volta si era rivelata un’ottima pensata. Subito,salì sul ponte per calare la scaletta e far salire chiunque fosse,anche se era abbastanza certo di chi si trattasse. Una volta sul ponte della nave,si avvicinò al lato destro della nave e si sporse,vedendo Erica che aspettava e gli restituiva uno sguardo allegro. –Ciao Alce! Sono in anticipo forse?-. Alce calò subito la scaletta,che si srotolò rapidamente di fronte ad Erica. –In realtà sei in perfetto orario-. La ragazza salì rapidamente a bordo e abbracciò il ragazzo. –MA allora Olly dov’è?-. Alce fece spallucce e si diresse verso le scale,per scendere di nuovo in coperta e finire di cucinare. –Aveva detto che doveva passare a prendere qualcuno-.
-E chi?-
-Ah,non lo so: mi ha solo chiesto se poteva invitare una persona e io ho detto di sì,ma non ha voluto dirmi chi fosse; so solo che deve abitare molto lontano perché lo faccia arrivare in ritardo-.
Improvvisamente,una colonna di luce si schiantò sul ponte,accecando temporaneamente i due ragazzi sul ponte. Una volta ripresisi dall’accecante spettacolo di luci,si ritrovarono ad osservare Olimponero,nel suo classico outfit “Camicia nera e jeans”,affiancato da una giovane donna che indossava un’armatura dorata,un elmo con le ali e un mantello di pelliccia. Era indiscutibilmente bella,dalla carnagione abbronzata,i capelli biondi mossi che le incorniciavano il viso e da sotto l’elmo le ricadevano sulle spalle arrivando fino a metà torace. Lo sguardo era indubbiamente fiero,di una persona che mai si sarebbe sottomessa o arresa. Olimpo e la ragazza si avvicinarono,il primo sorridendo,la seconda analizzando i due,sconvolti,amici. Il diciottenne sorrise e abbracciò Alce ed Erica sorridendo. Una volta staccatosi continuò ad osservare i due,sorridendo. –Scusate se sono in ritardo ma,sapete,Asgard non è proprio dietro l’angolo-. Alce lo guardò ancora più confuso,insieme ad Erica. –Beh,permettetemi di presentarvi Hildur,una delle più grandi valchirie di tutti i tempi-. La ragazza si tolse l’elmo e,tenendolo sottobraccio,fece un rispettoso inchino. –È un piacere conoscervi; Olimponero mi ha parlato molto di voi-. Erica fu la prima a riprendersi e rispose all’educato saluto porgendo la mano,che venne stretta dalla valchiria. –Beh,è un piacere anche per noi. Io sono Erica e lui è Alce-. Il sovietico era ancora sconcertato dall’apparizione di Olimpo accompagnato da una valchiria,ma non tanto quanto dal fatto che di fronte a lui si trovasse una ragazza come quella: Bellissima,forte e dalla quale non riusciva a staccare gli occhi. Alce si precipitò di fronte a lei e con una galanteria che nessuno si sarebbe mai potuto aspettare dal ragazzo,fece un educato inchino alla valchiria e le prese delicatamente la mano,per poi possarvi un bacio. –Posso dire che è un onore avere sulla mia nave una tale bellezza-. Hildur sorrise,sorpresa da tanta galanteria e iniziò a parlare amabilmente con il giovane,mentre questi la conduceva sottocoperta. Erica,intanto si avvicinò ad Olimpo sorridendo,cosa che anche lui stava facendo in maniera compiaciuta. –Indovino: hai portato Hildur proprio perché succedesse questo-. Olimponero lanciò uno sguardo alla collega e si avviò verso la cucina,per vedere cosa Alce stesse cucinando e accomodarsi per aspettare la cena. –Beh,mi pare ovvio che l’abbia fatto per quello-. Erica lo seguì,sperando che la serata sarebbe andata bene.
 
 
 
 
Risulterebbe difficile a chiunque credere che un comunista,crociato,collezionista di balisong e una valchiria di Asgard al servizio del padre universale,Odino,potessero andare d’accordo,figurarsi flirtare in maniera evidente agli occhi di chiunque. Ma fu proprio quello che successe; HIldur e Alce non avevano smesso di chiacchierare,scambiandosi qualche flirt,da quando il ragazzo le aveva dato il benvenuto sulla nave. Erica e Olimpo intanto per non sentirsi inutili avevano cominciato ad apparecchiare. Gli unici momenti in cui si riusciva ad interrompere l’infinito dialogo tra i due possibili amanti era quando Erica,nei momenti in cui si fermavano,si intrometteva per fare amicizia con la valchiria. Ad un certo punto Olimponero,desideroso di scambiare qualche parola con l’amico,si inventò una scusa:-Ehi,Erica,che ne dici se tu e Hildur scendete in cambusa a prendere una bottiglia di vino?-. La quattordicenne annuì energicamente e trascinò la sua nuova amica,per portarla con se nella cambusa a prendere il vino e continuare a chiacchierare. Una volta che le due se ne furono andate il diciottenne si avvicinò al compagno,che cucinava spensieratamente,anzi sembrava addirittura più felice di quanto non lo avesse mai visto. –Allora,che te ne pare di HIldur?-. Il comunista arrossì,ma fece del suo meglio per nasconderlo. –Beh,è davvero una ragazza speciale: forte,coraggiosa,indomabile…-
-Bellissima- si intromise Olimpo. L’amico non poté far altro che annuire,d’accordo. Il diciottenne riprese a parlare: -Sai,non ho invitato Huldir solo perché è una cara amica; l’ho fatto per te-. Alce guardò confuso l’amico. –Per me?-.
-Sei sempre così deprimente sul fronte sentimentale,che qualcosa lo dovevo pur fare. Non hai idea di quanto mi ci sia voluto per capire che Huldir era la scelta migliore per questa cosa. Io ti consiglierei di essere ottimista riguardo ad una possibile “HuldAlce”-. Il più giovane guardò l’amico con un moto di gratitudine e lo abbracciò. I due si separarono giusto in tempo perché le ragazze,ritornate con una bottiglia di vino ciascuna,non li vedessero. Il conduttore,prima di allontanarsi,fece in tempo a sussurrare un “Buona fortuna”,accompagnato da un occhiolino. Olimponero si rimise ad apparecchiare,finendo appena in tempo per sentire Alce che discuteva con le ragazze riguardo alla scelta del vino; cercò di ignorarli,sperando che la cosa si risolvesse in fretta,ma presto la discussione diventò litigio e Olimpo ebbe il pessimo tempismo di decidere di intervenire proprio mentre Alce lanciava la bottiglia verso di lui,involontariamente. La bottiglia centrò la fronte del conduttore con abbastanza forza da fargli scattare la testa all’indietro e fargli perdere i sensi,facendolo scivolare in un buio oblio.
 
 
 
 
Olimpo aprì gli occhi,ma avrebbe potuto tenerli anche chiusi,dato che l’unica cosa visibile era il suo corpo e una piccola circonferenza di pavimento illuminati da una luce dall’alto. Riconobbe la situazione al volo: viaggio mentale involontario. Gli capitava quando perdeva i sensi e non c’era altro modo di uscirne se non l’aspettare che si risvegliasse. Senza sapere cosa aspettarsi si incamminò nel buio,una scelta comunque migliore che stare in piedi in mezzo al nulla come un idiota. Pochi passi dopo,si ritrovò a cadere nel vuoto. Durante la caduta vide il paesaggio cambiare intorno a lui: da un buio vuoto a una vista dall’alto di una vallata piena di alberi,fiori e fiumiciattoli. L’atterraggio non fu dei migliori,dato che si schiantò a terra con tanta forza da generare una nube di polvere. Si rialzò un po’ scombussolato,si ripulì i vestiti e si avvicinò a un ruscello vicino per pulirsi la faccia. Dopo essersi sciacquato,stava ancora guardando il ruscello,quando un pesce saltò fuori e si fece spuntare un paio di ali,per mettersi a fluttuare davanti a Olimpo. –Ciao-. Il pesce lo guardò un paio di secondi per poi volare via. –Ok,niente ciao-. Il ragazzo si incamminò,verso nessuna direzione particolare. Dopo una manciata di minuti si ritrovò davanti ad un Ryan Reynolds in camicia hawaiana e bermuda che lo guardava sorridendo. –Salve signor Reynolds-. Ryan si portò una mano alla testa,afferrò una ciocca di capelli e tirò,strappandosi la faccia,sotto la quale si trovava una testa che indossava la maschera di Deadpool. –Salve ciccio! Vuoi dei chimichanga?- e offrì ad Olimpo un piatto di chimichanga tirato fuori da non si sa dove. Il diciottenne ne prese uno e,dopo aver salutato cortesemente il mercenario,si avviò,mangiando tranquillamente la prelibatezza messicana. In lontananza riusciva a scorgere il cappellaio matto che prendeva il tè a testa in giù,cosa piuttosto ordinaria per il tipo,insieme al re dei litch di Warcraft e il Joker. Pochi secondi dopo,si scontrò con una imponente figura scura che gli dava le spalle. La figura si voltò,rivelando lo scheletrico aspetto di Ainz Ooal Gown,che lo fissava inespressivo (è uno scheletro,fa fatica ad avere espressività) reggendo il suo scettro magico. Lo scheletro incantatore lo fissò per qualche secondo prima di decollare come un razzo ed esplodere in una piccola nube di coriandoli viola nel cielo. Il ragazzo non si fermò a pensarci troppo e riprese la sua camminata,il chimichanga ormai finito. Improvvisamente tutto intorno a lui sparì,come se qualcuno avesse spento la luce. Poco dopo si sentì come se lo stessero facendo rotare su se stesso e si ritrovò seduto ad una tavolata lunghissima,alla sinistra del posto d’onore. Sul tavolo kilometrico erano state servite prelibatezze di ogni genere: carne,pesce,dolci,birra e chi più ne ha più ne metta. L’attenzione di Olimpo venne attirata dagli occupanti della tavola. Non li riconobbe tutti,ma alcuni sì: c’erano Freyr,sua sorella Freya e a qualche sedia di distanza Heimdall,Thor,Tyr e Vidar. Il suo sguardo finalmente venne attirato dai posti al suo fianco. Su un trono di quercia,Odino in persona,in armatura completa,mangiava e beveva tranquillamente,mentre al posto dopo quello del padre universale,sedeva la moglie Frigg. Il padre di tutto si rivolse al ragazzo. –Ti starai chiedendo come sei finito qui-. Olimponero non reagì in alcun modo,prese un cosciotto di agnello e si versò dell’idromele,prima di rispondere. –Beh,diciamo che la domanda mi ha sfiorato la mente; non è una semplice visione,vero?-. Odino scosse la testa. –No,in effetti ti ho fatto venire io qui. La cosa ti sorprende?-. Olimpo bevve l’idromele e iniziò a mangiare l’agnello. –Onestamente,Odino,dopo anni con cui ho a che fare con gli dei,mi adatto e basta; ma vorrei sapere il perché sono qui: non è perché sto provando a mettere Huldir e Alce insieme,vero?-
-No,non preoccuparti: il tuo amico è pazzo ma anche un grande guerriero,sarei felice se si mettesse con una mia valchiria-
-Allora cosa c’è di così importante perché addirittura il padre di tutto me lo debba dire?-. Il dio si voltò a guardare il ragazzo col suo unico occhio buono. –Tu sei un mortale molto amico degli dei,di ogni pantheon: hai fornito ottimi servigi e fatto grandi favori non richiesti. Ora mi sembra solo giusto che uno di noi si sdebiti-. Il diciottenne bevve ancora dal corno che si era riempito. –E come ti vuoi sdebitare?-
-Rivelandoti una cosetta che ti potrebbe salvare la vita-. Olimponero posò il cosciotto che stava per addentare e guardò bene il dio. –Va bene,hai il mio interesse-
-Vedi,il tuo problema è che ti sai fare sì amici potenti ma anche nemici potenti e si dà il caso che uno di questi voglia vendicarsi. Non posso dirti chi è o come si vendicherà,posso solo dirti che inizierà di notte-. Olimpo guardò il piatto,su cui giaceva il cosciotto di cui restava solo un lembo di carne. Rapidamente,sentendo che stava per risvegliarsi dal piccolo trip abbastanza assurdo,addentò l’ultimo pezzo di carne del cosciotto e svuotò il corno. –Beh,Odino,grazie mille di aver condiviso un decimillesimo del tuo infinito sapere profetico con me; non è che magari vuoi anche dirmi come andrà tra Huldir e Alce,vero?-
-Addio Olimponero-. In pochi secondi tutto sparì di nuovo e Olimponero si sentì tirare in avanti,verso il suo risveglio.
 
 
 
 
 
 
 
La vista gli si schiarì su uno spettacolo strano: Erica era sopra di lui che lo guardava preoccupata,Huldir stava in piedi con sguardo stralunato,stupita da quanto era successo mentre Olimpo era svenuto e Alce invece era seduto su tavolo con sguardo psicopatico che sfilettava compulsivamente un branzino con un coltello,mentre borbottava “pesce e vino rosso,pesce e vino rosso” senza mai fermarsi. Erica sembrava sollevata dallo scoprire che la bottigliata in fronte non avesse ucciso il conduttore,che sembrava anche lui sollevato dal vedere Erica. –Sai Erica,se questo fosse un anime sarebbe il momento in cui la ragazza preoccupata si rende conto di amare il ragazzo svenuto e gli dichiara i suoi sentimenti con un bacio-. Erica rise di gusto. –Aspetta e spera Olly-. Il diciottenne si mise seduto e si guardò intorno. –Cosa diavolo ha spinto Alce a lanciarmi una bottiglia di vino?- .Erica raccolse la bottiglia che giaceva,miracolosamente,intatta lì vicino e la porse a Olimponero. –Non lo so;ha iniziato a dire che questo vino non andava bene,io e Huldir abbiamo insistito che era perfetto,ma lui ha iniziato a urlare che non andava bene e l’ha lanciato,centrandoti in fronte-. Olimpo prese la bottiglia e lesse l’etichetta. Era un Borgogno del 683,ottimo vino,ottima annata,rarissimo. Olimponero capì subito cosa aveva fatto infuriare Alce. –Erica,questo è un Borgnogno del 683-
-E quindi?-
-È un vino rosso fosco-
-E quindi?-
-Noi stavamo per mangiare pesce-
-E QUINDI!?-
-Il pesce sia accompagna solo col vino bianco-
Erica guardò Olimponero un po’ imbarazzata. –Ah-.
 
 
 
 
 
 
 
Allora,non era questo il filler che volevo caricare,infatti quello originale lo sto ancora finendo e credo che lo conserverò per un’altra volta. Questo l’ho scritto di getto perché avevo bisogno di qualcosa da caricare e non volevo che fosse qualcosa di incompleto. Spero che vi sia piaciuto e che vi abbia strappato un sorriso fare un giro nel mio cervello. Qui sotto metto anche il link del video in cui mi presento ufficialmente. È in modalità privata,ovvero solo chi ha il link può vederlo e forse un giorno lo renderò pubblico. Un’altra cosa: questo martedì parto e vado a trovare mio cugino a Tenerife (Come accennato all’inizio del filler) e starò via dieci giorni in cui non potrò scrivere niente,perciò non aspettatevi un capitolo la settimana prossima o durante questa. Lasciatemi molte recensioni,ditemi cosa pensate del filler e magari lasciate anche delle domande per lo show,dato che l’ultima volta ne ho ricevute troppo poche per fare lo show. Come al solito,qui Olimponero,passo e chiudo!!!
 
https://www.youtube.com/watch?v=g4fjnK27kQw&t=246s
   
 
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