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Autore: KagomeSmile    05/05/2018    0 recensioni
Piccola fanfiction a capitoli su un mondo alternativo, dove non è Harry James Potter il prescelto, bensì Neville Paciock.
I Potter sono quindi una famiglia normalissimi di maghi, dove oltre a Harry hanno avuto anche una figlia, di nome Jennifer Lily Potter.
Questa è una piccola raccolta dei loro momenti, lontani dalla guerra, lontani dalla morte, lontana dalla solitudine.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Act 3 – Iniziando nuove amicizie









Con l’inizio per Harry delle scuole elementari Babbane, Lily prende l’abitudine di portare Jennifer con sé durante i suoi giri per Diagon Alley: la bambina a casa tutto il giorno, senza il fratello si annoia a morte, e dopo un poco inizia a frignare e a fare i capricci per qualsiasi cosa. Perciò per cercare di farla divertire, la donna porta la bambina per le vie dello shopping.
Durante questi giri Lily ha l’occasione di conoscere meglio Molly Prewett, ora signora Weasley, insieme ai suoi 7 figli: Bill, Charlie, Percy, i gemelli Fred e George, Ron e la piccola Ginny, coetanea di Jennifer, tutti rossi come Molly e Artur, e tutti dotati di molte lentiggini.
Con la più piccola degli Weasley, Jennifer entrò subito in sintonia, diventando presto migliori amiche. Fred e George invece si presero subito una cotta per la piccola Potter, la quale però essendo più piccola di 3 anni, li ignorava bellamente.
Durante una bella giornata al parco, Jennifer se ne sta alle altalene, insieme a Ginny: non dondolano, perché non riescono a farlo, ma stanno lì, sedute sul fianco, a chiacchierare tra di loro. Fred e George si avvicinano alle due bambine, sorridendo raggianti a quella dai capelli più scuri e ribelli.
«Jennifer, giochiamo tutti insieme?» chiede Fred.
Le due bambine si voltano a guardarli, con aria infastidita, come se le hanno interrotte in una conversazione importante e privata. «Noi con voi?» chiede Ginny, con aria stizzita.
Jennifer alza un sopraciglio, fissando i due rossi. «E a cosa possiamo giocare?»
«A quello che volete!» dicono in coro.
Nel frattempo Molly e Lily ascoltano e guardano attentamente la loro conversazione, senza farsi vedere troppo.
«Vabbè, allora potete spingerci sull’altalena» propone Jennifer, mettendosi dritta e guardando i due gemelli. «Tu spingi me e tu spingi Ginny.»
I gemelli raggianti iniziano a spingere le due bambine, che si mettono dritte sulle due altalene, ridendo tra di loro.
«Più in alto!» dice Jennifer, in preda all’euforia. «Più in altooo!» Una volta raggiunta l’altezza massima, Jennifer si lancia in aria, con le mani al cielo, ridendo come una matta.
Lily scatta in piedi, spaventata, chiamando la bambina, mentre sia Fred che George provano ad avvicinarsi alla bambina. Molly si copre la bocca con le mani, allarmata. Ma Jennifer atterra sulla ghiaia con fin troppa leggerezza, mettendosi quindi poi a saltellare allegramente. «Che bello, che bello! È stato bellissimo! Ancora!» applaude la bimba tutta allegra.
Lily tira un sospiro di sollievo, poggiando una mano sul cuore, come per calmarlo. Le viene in mente che lei faceva la stessa cosa da piccola, con sua sorella Petunia al parco vicino casa. Era stata una delle sue prime magie da strega. Che fosse anche questa una delle prime magie di Jennifer?
Jennifer in realtà aveva già fatto magie in passato, la prima volta aveva 3 anni e mezzo, e stava facendo volteggiare dei libri delle favole tutto attorno a lei. Qualche mese dopo, in seguito ad un litigio con Harry, la minestra del bambino gli scoppiò in faccia, sporcandolo tutto.
Lily sorride a quei ricordi avvicinandosi alla figlia. «Jen, tutto ok?»
La bambina si volta verso la madre, con un sorriso luminoso dipinto su quel buffo volto impreziosito dai grandi e vivaci occhi verde chiaro. «Sì, mammina! È stato bellissimo! Posso farlo ancora?»
«Forse è meglio di no, piccola. Hai fatto spaventare la tua amica e i suoi fratelli...» le fa notare la donna, indicando Ginny e i gemelli, che la guardavano ancora con gli occhi spalancati. Ginny in particolare, era scattata giù per terra, subito dopo che il fratello le aveva fermato l’altalena.
Jennifer si volta a guardarli, con aria innocente. «Sto bene, Gigì.» dice lei, calma, mentre l’amica le si avvicina. «Guarda!» le mostra le mani, sorridendo. «Non mi sono fatta neanche un graffio!»
Ginny sorride, e abbraccia la bambina, mentre Lily torna a sedersi accanto a Molly, che ha ripreso a respirare più tranquillamente. «È proprio un bel tipino quella bambina, eh!»
La donna ride. «Oh, sì. Assolutamente. Forse ti ricordo qualcuno.» ammicca Lily.
Molly ride. «Sì, in effetti mi ricorda un certo Potter...»
Scoppiano a ridere entrambe, e l’aria è tornata serena e tranquilla.
«Approposito, Lily» Molly la guarda con aria curiosa, mentre Lily si volta a guardarla, sempre col sorriso dipinto sul volto. «Dopo la fine della guerra, hai più sentito gli altri dell’Ordine?»
Il sorriso si spegne sul volto della donna, che si volta a guardare il cielo che si estende oltre il parco. «Se non te la senti, non preoccuparti!» aggiunge in fretta.
«No, no. Non preoccuparti. Comunque è difficile. Molti sono tornati alle loro vite, cancellando tutti i momenti vissuti insieme. Dorcas e Marlene sono state uccise, Marlie insieme alla sua famiglia.»
Molly annuisce tristemente, abbassando il volto. «L’ho saputo. Poverine. Erano così tanto coraggiose!»
«Erano le mie migliori amiche fin dai tempi di Hogwarts.» dice con una nota di tristezza nella voce. «Pensare che non le vedrò più, mi fa un po’ male.» sorride appena, come per cancellare quel vuoto che sente all’altezza dello stomaco, ogni volta che sente la mancanza delle sue “ragazze”. «Comunque sia, almeno ci sono ancora Remus e Sirius. Loro sicuramente ci rallegrano le giornate!» Lily cerca di tornare allegra. «E poi con Harry e Jennifer non ci annoiamo sicuramente!»
Molly le sorride, in modo quasi materno. «Immagino.» prende un gran respiro e poi guarda l’altra donna, con un briciolo di speranza negli occhi. «Lily, senti...»
La donna più giovane la guarda di nuovo in faccia.
«So che abbiamo un paio di anni di differenza, e che a scuola non eravamo molto legate, proprio perché di anni diversi e tutto il resto, ma se posso fare qualcosa per te, o per James o per i tuoi figli, bhè, vorrei che contassi anche me. Non sono certo come le tue Marlene e Dorcas, e non potrò sostituirle. Ma ti assicuro che so preparare dei biscotti con la glassa da far tornare il buonumore a chiunque!»
Lily scoppia a ridere, improvvisamente più tranquilla. «Grazie Molly. La tua amicizia mi fa sicuramente molto piacere!» le porge la mano, fiduciosa. «Che ne dici se stasera, dopo che i nostri mariti saranno tornati dal lavoro, tu e la tua allegra combriccola venite a casa da noi per una cena tutti insieme?»
Molly sorride, e stringe la mano di Lily, con decisione. «Accetto con gioia, Lily!»

Più tardi Lily va a prendere Harry a scuola, insieme alla piccola Jennifer che le racconta per filo e per segno tutti i giochi che ha fatto con Ginny. Le dice che ama i suoi capelli così “accesi”, e che è buffa quando spalanca gli occhi perché con le lentiggini sul suo viso sembra una mappa stellare. Le dice che ha un buon profumo, ma che lei non sa il motivo. Inizia a parlare a manetta, facendo milioni di espressioni buffe, e questo fa sorridere Lily, che si rende conto di quanto Jennifer le somigli in questo. James sicuramente la prenderà in giro.
«Mi pare di capire, che ti trovi bene con Ginny, giusto?»
Il viso di Jennifer si illumina. «Sì! È molto simpatica! E suo fratello Bill è molto molto bello!»
«Ah, sì?» la donna alza un sopraciglio, divertita. Chissà quando la bambina ripeterà quest’ultima frase davanti a James, come reagirà?
«Sì!»
«Bhè, allora sarai felice di sapere, che li ho invitati a casa nostra stasera!» «Anche Ginny? E Bill?»
«Certo! Dovrai comportarti bene, però signorina!»
«Certo, mammina! Sarò bravissima! Ma Gigì potrà venire sempre a casa mia?»
«Questo ancora non lo so, dipende da molte cose. Ma se vorrà lei e vorranno i suoi genitori, potrà venire da noi quando vorrà.»
«Evviva evviva evviva!»

Nessuno della famiglia Potter può immaginarlo quella stessa sera, mentre rideva e scherzava con la famiglia Weasley, ma quello è proprio l’inizio di una grande e lunga amicizia. James Potter e Lily Potter ridono e scherzano con Arthur e Molly Weasley; Harry e Ron si ritrovano a giocare insieme, e a stringere un’amicizia che li accompagnerà per tutta la vita; Ginny e Jennifer, con due nomi così simili, quasi quanto le loro personalità, iniziano già a mostrare il loro carattere malandrino facendo dispetti a Percy, uno dei fratelli maggiori della rossa.
James guarda la figlia ridacchiare come faceva lui da adolescente, nel suo periodo più malandrino, e ride anche lui. «Visto Lily? È proprio mia figlia! Ah!» e si applaude da solo, forse un po’ brillo, mentre Arthur ride con lui e applaude sguaiatamente. Molly e Lily alzano gli occhi al cielo, e si lanciano un’occhiata. «Ci sarà da divertirsi insomma!» commenta ridendo Lily.
«Prenoto subito delle Pozioni Rilassanti per noi, per quando saranno più grandi e ci faranno dannare con le loro marachelle!»
Lily scoppia a ridere, aggrappandosi alla sua nuova amica.
Tutto è più felice in casa Potter. Tutti sono più felici. E questo è solo l’inizio.







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Vi chiedo gentilmente di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, fa sempre molto piacere!
Un bacio a tutti,
La vostra Kagome Smile
~
   
 
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