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Autore: Chiaroscura69    10/05/2018    1 recensioni
Riflessioni cupe, a volte affrante, altre volte apatiche, dettate dal mio malessere
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono stanca.
Non nel senso di abbattimento fisico, ma morale. Per la prima volta nella mia vita sento di non riuscire più ad alzarmi. Perchè ho scoperto che l'espressione 'toccare il fondo' è terribilmente utopica.
Il fondo non esiste.
E' come cadere perennemente all'interno di una matrioska, tocchi il fondo e lo sfondi, sotto ce n'è un altro.
Questo dovrebbe farmi pensare che non mi dovrei lamentare del mio male perchè c'è sempre un male peggiore, giusto? Un po' come la legge di Murphy, se qualcosa può andare male sicuramente lo farà. E se può andare peggiò, andrà anche peggio.
Ma, diciamocelo, cosa c'è di confortante in questo?
Dovrei essere contenta che la mia vita si sfracelli contro il cemento alla velocità della luce solo perchè non muore ma si rigenera per sfracellarsi all'infinito? Beh, non lo sono, scusate.
Alcuni giorni mi sveglio così arrabbiata, così nervosa, così carica di odio e rancore che tutta la mia voglia di vivere si consuma in se stessa. E la cosa peggiore è che non so neanche a chi siano rivolte queste emozioni e questi sentimenti così forti. Sono tutti così confusi nel miasma di colpe altrui e personali che non ne distinguo nè l'origine, nè la destinazione.
Dunque mi avvelenano.
Sono stanca, sono così stanca che ogni notte pianifico uscite, serate diverse, atteggiamenti positivi, che si estinguono alle prime luci dell'alba lasciandomi un amaro in bocca orribilmente fastidioso.
Quel che è peggio quando sei giunto in una condizione di dolore perenne è che sei consapevole di non poter fare più nulla per cambiarla.
Hai fatto già tutto ciò che potevi.
Ho le mani legate dal mio Mostro invisibile, non so dargli un nome, non lo conosco neppure. Eppure condiziona talmente tanto la mia vita che potrei perfino pensare di affezionarmici e costruirci una famiglia.
Sto delirando, lo so.
A volte credo di essere pazza, altre volte invece ne sono certa. E si illudono, sbagliano, quelli che credono che la pazzia faccia vivere felici, che renda la vita piacevolmente ovattata, edulcorata, soddisfacente. Si illudono davvero, in realtà la Pazzia è solo l'ennesimo dito puntato contro da coloro che non capiscono, che non hanno problemi, che non hanno ancora sfondato abbastanza fondi.
   
 
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